LIM: Ritratti
Stanislao Falchi e la Roma musicale della Belle Époque
Silvia Paparelli
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 412
Apprezzato da Verdi — ma ferocemente stroncato da D'Annunzio — Stanislao Falchi (Terni, 29 gennaio 1851 – Roma, 14 novembre 1922) ebbe una brillante carriera di direttore d'orchestra e compositore, interrotta solo per dedicarsi alla direzione del Liceo musicale di Santa Cecilia di Roma, nel quale insegnava dall'anno stesso della fondazione. Figura centrale dell'ambiente culturale romano tra i due secoli, Falchi ebbe incarichi di primissimo piano e rapporti con i più importanti compositori del periodo (tra i quali spiccano Puccini, Boito, Respighi, Mascagni, Tosti e Sgambati). Trasferitosi nella capitale giovanissimo per completare gli studi, lì svolse l'intera carriera: dal debutto sul podio del Teatro Apollo come sostituto dell'orvietano Luigi Mancinelli (1875) fino alla direzione del Liceo Musicale di Santa Cecilia (1902), incarico che gli fu conferito all'unanimità e che mantenne, unitamente all'insegnamento di Composizione, fino al 1915. Insigne didatta, ebbe tra gli allievi musicisti del calibro di Vittorio Gui, Licinio Refice, Adriano Lualdi, Bernardino Molinari e Vincenzo Tommasini, mentre, come direttore, favorì notevolmente lo sviluppo dell'istituzione ceciliana.
Giuseppe Gazzaniga. Maestro di cappella della Cattedrale di Crema. Biografia, epistolario e catalogo delle opere
Aldo Salvagno
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2021
pagine: 526
Giuseppe Gazzaniga, che fu uno tra i compositori di punta del Settecento italiano, è noto oggi solamente per aver scritto un fortunato Don Giovanni che precede di qualche mese quello mozartiano. Questa prima monografia a lui dedicata, prende in esame la sua parabola biografica e artistica dagli esordi napoletani, fino alla sua nomina come maestro di cappella della Cattedrale di Crema, posto che tenne fino alla morte. Nonostante il rinvenimento di documenti finora inediti, non sono ancora chiari il suo luogo e la sua data di nascita. Nel primo caso sembra sia escluso che abbia avuto i natali a Verona, come finora creduto, mentre nel secondo è plausibile retrodatare la sua nascita di alcuni anni rispetto al 1743 comunemente accettato. All’interno del volume vi sono anche un fitto resoconto della carta stampata in merito alla ricezione delle sue opere, la catalogazione dei suoi lavori teatrali e sacri e un’appendice che contiene alcuni scambi epistolari, tavole cronologiche delle sue opere divise per teatro, interprete, città italiane ed europee e una ricca bibliografia.
Giovanni Bottesini. Il Paganini del contrabbasso. La vita attraverso le lettere
Aldo Salvagno
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2021
pagine: 620
Giovanni Bottesini da Crema (1821–1889), ossia il Paganini del contrabbasso, come fu soprannominato nell'arco di tutta la sua vita per le strabilianti qualità con cui faceva cantare il suo contrabbasso, incarnò lo spirito romantico e un po' ribelle dell'Italia pre e post-unitaria, con una vita avventurosa che lo vide mattatore e protagonista indiscusso sui più importanti palcoscenici teatrali di tutto il mondo. Musicista poliedrico, compositore ed impareggiabile virtuoso, fece letteralmente impazzire le folle dei teatri di mezzo mondo con esibizioni ed interpretazioni fuori dal comune. Una vita da nomade che lo vide pioniere dapprima in America, Cuba e Messico, paesi dove tuttora è riverito e conosciuto, poi in Egitto, Inghilterra, Scandinavia, Spagna, Germania, Francia e Sudamerica
Luigi Mancinelli. Un musicista cosmopolita
Antonio Mariani
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 607
Nel gennaio 1883, a Venezia, Richard Wagner si complimentò con Luigi Mancinelli, al termine della prova di un concerto, con l'espressione divenuta celebre «Vous êtes le Garibaldi des chefs d'orchestre!» Con tali parole voleva sottolineare da un lato la popolarità in Italia del giovane maestro orvietano, dall'altro l'autorevolezza e la competenza riconosciutegli nella concertazione e direzione delle opere liriche e dei concerti. Di fatto, tale espressione fu una felice previsione del futuro professionale di Mancinelli, che sarebbe divenuto, pochi anni dopo, «l'eroe dei due mondi» nella ‘gestione della bacchetta', protagonista assoluto dei principali templi della lirica internazionale a cavallo tra il XIX e XX secolo — dal Covent Garden di Londra al Real di Madrid, dal Metropolitan Opera House di New York al Colón di Buenos Aires —, come testimoniato dal suo prestigioso curriculum artistico.