Letteratura: storia e critica
Un'operosa stagione. Studi offerti a Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2018
pagine: 740
I saggi che figurano in questo volume vogliono essere un tributo di stima di amici, colleghi e allievi nei confronti di un magistero scientifico e accademico che Gianni Oliva ha portato avanti, per almeno quattro decenni, con lucida coerenza. Prendono perciò le mosse da quelle che sono state – e sono – le aree verso cui ha maggiormente diretto i suoi interessi di ricerca: la Commedia e la critica dantesca, l’Ottocento e il primo Novecento – con le zone intensamente battute dei Rossetti, di Verga, Capuana e la temperie realista, di D’Annunzio, Pascoli e l’ambito decadente – le letterature regionali (abruzzese in primo luogo) percorse con salda fede nel metodo geo-storico, le declinazioni teatrali del testo letterario. Senza mai dimenticare che la letteratura è un oggetto vivo che, sì, va studiato con serietà di metodo storico, filologico, ermeneutico, ma evitando di dissolverne la complessa significazione e i valori estetici nell’eruditismo fine a se stesso, nel filologismo puro o nelle derive di asettiche applicazioni di metodo.
Spvrii lapides. I falsi nell'epigrafia latina
Libro
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2018
pagine: 300
Il giorno 20 marzo 2008 l’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, fondò la nuova Accademia Ambrosiana, raccogliendo l’eredità scientifica delle due preesistenti Accademie attive presso la Biblioteca Ambrosiana: l’Accademia di San Carlo e l’Accademia di Sant’Ambrogio. Esse da allora costituiscono due Classi della nuova Accademia: la Classe di Studi Borromaici e la Classe di Studi Ambrosiani. Le altre sono la Classe di Italianistica, la Classe di Slavistica, la Classe di Studi Greci e Latini, la Classe di Studi sul Vicino Oriente la Classe di Studi sull’Estremo Oriente e la Classe di Studi Africani. La Classe di Studi Greci e Latini fu ufficialmente inaugurata dal cardinale Dionigi Tettamanzi la sera di giovedì 25 novembre 2010 con la nomina degli Accademici Fondatori, studiosi di discipline filologiche, letterarie e paleografiche in àmbito classico, medievale e bizantino, appartenenti all’Università degli Studi e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; ad essi ogni anno furono progressivamente aggregati come Accademici altri studiosi provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti d’America. Dal 2011 si tengono ogni anno con regolarità un Dies Academicus ed altre Giornate di Studi. La Classe di Studi Greci e Latini dell’Accademia Ambrosiana si propone come luogo di promozione e di riferimento per gli studi, le ricerche e le pubblicazioni che hanno per oggetto principalmente il patrimonio manoscritto e antico della Biblioteca Ambrosiana in lingua greca e latina. Nelle finalità della Classe rientrano soprattutto tre tipi di attività scientifiche: la celebrazione di Giornate di Studio e di un Dies Academicus annuale; la pubblicazione di monografie; conferenze di alta divulgazione. I frutti di queste molteplici attività sono pubblicati nella collana «Ambrosiana Graecolatina» o nella collana «Fonti e Studi» dell’Accademia Ambrosiana.
Poesia. Dentro e fuori le avanguardie
Libro: Libro in brossura
editore: Sciascia
anno edizione: 2017
pagine: 232
Pianeti dei misteri. Il neofantastico in scrittori postmoderni
Franco Zangrilli
Libro: Libro in brossura
editore: Sciascia
anno edizione: 2016
pagine: 220
Saggio sulla scrittura neofantastica in Sciascia, Bonaviri, Pincio, Fallaci, Tabucchi.
Il salto di Leucade. Aspetti e forme del pensiero antico in Giacomo Leopardi
Salvatore Presti
Libro: Libro in brossura
editore: Sciascia
anno edizione: 2016
pagine: 332
L'isola a tre gambe. La Sicilia vista dal nord
Lavinia Spalanca
Libro: Libro in brossura
editore: Sciascia
anno edizione: 2016
pagine: 138
La Sicilia negli scritti di Giuseppe Cesare Abba, Edmondo De Amicis, Guido Piovene, Piero Chiara, Alberto Savinio, Mario Soldati.
Giorgio Orelli e il «lavoro» sulla parola
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2015
pagine: 300
Appartenente alla generazione di Zanzotto, Erba, Pasolini, Giudici o Cattafi, Giorgio Orelli (Airolo 1921-Bellinzona 2013) è stato, con grande misura, soprattutto poeta e "lettore", ma anche narratore e traduttore da più lingue: ambiti che avvertiva "complementari" per la centralità riconosciuta alla dimensione "verbale" del testo o, volendo, per l'esigenza profondamente sentita di una costante e rinnovata verifica delle motivazioni linguistiche che governano la parola letteraria. Di questo suo "lavoro", cresciuto nei settant'anni che separano le poesie di Né bianco né viola (1943) dagli ultimi libri, dà conto questo volume, che raccoglie gli Atti del convegno svoltosi nel novembre del 2014 a Bellinzona. Si trovano qui, nell'ordine, i saggi di Stefano Agosti, Maria Antonietta Grignani, Silvia Longhi, Clelia Martignoni, Pietro Gibellini, Gilberto Lonardi, Alice Spinelli, Massimo Danzi, Christian Genetelli, Niccolò Scaffai, Giovanni Fontana, Georgia Fioroni, Yari Bern asconi, Ottavio Besomi, Pietro De Marchi, Pietro Montorfani e la testimonianza dello scrittore e poeta Giovanni Orelli.
La voce scritta. Laboratorio sulle strutture della fiaba e della letteratura infantile tra tradizione e modernità
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2003
pagine: 288
Questo libro, che raccoglie studi sul fiabesco e su aspetti meno noti della letteratura per l'infanzia, è un genere nuovo nella produzione di cultura che esce dalle università. È il risultato del lavoro di aspiranti-studiose, che hanno elaborato in forma saggistica i capitoli originali delle loro tesi di laurea. L'effetto nuovo per il lettore sarà quello di restare irretito nel "fantastico" di un laboratorio critico, scaturito da discipline, metodi e competenze diverse, e frutto di un inedito intreccio di serietà e di ingenuo entusiasmo
L'esilio del leone. Richard F. Burton dall'Africa a Trieste
Corinna Valentini
Libro
editore: Mgs Press
anno edizione: 1998
pagine: 216
Il libro è la biografia di Sir Richard Francis Burton. Nel libro l'autrice mette in risalto gli anni triestini del poeta e scrittore inglese. Dalla ricostruzione emerge una vita sociale molto intensa, organizzata dalla moglie Isabel, che prevedeva cene mondane all'Hotel de la Ville e trasferimenti estivi alla Locanda Daneu a Opicina: il tutto segnato da una copiosa attività pubblicistica che portò Burton a scrivere decine di pamphlet e resoconti di viaggio. Non mancano annotazioni su Trieste, sui rapporti fra la città e l'Impero Austro ungarico e sul tragitto occulto del Timavo (lui, l'esploratore delle sorgenti del Nilo, si immerse più volte nelle acque gelide del fiume sotterraneo, finendo quasi assiderato).