Liberilibri: Oche del Campidoglio
Pensieri sulla libertà civile
Peter Forsskal
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2012
pagine: 116
Il peccato. La sua storia nel mondo giudaico-cristiano
Gary A. Anderson
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2012
Quant'erano belle le mie guerre!
Jacques Vergès
Libro
editore: Liberilibri
anno edizione: 2012
pagine: 180
Il mito virtuista e la letteratura immorale
Vilfredo Pareto
Libro
editore: Liberilibri
anno edizione: 2011
pagine: 212
Mentre attendeva nell'"eremo" di Céligny alla sua opera più ponderosa e sistematica, il "Trattato di sociologia generale", Pareto metteva mano al "trattatello" "Le mythe vertuïste et la littérature immorale" (Paris 1911), che fu tradotto con notevoli integrazioni e pubblicato in Italia nel 1914. Questa incalzante analisi condensa l'anima profondamente liberale e libertaria di Pareto, e mette a nudo le tante ipocrisie che si nascondono dietro ogni moralismo proibizionista che, oggi come un secolo fa - in nome di una presunta igiene fisica e morale collettiva -, pretende di vietare irrinunciabili diritti personali dell'individuo. Introduzione di Franco Debenedetti.
Giustizia relativa e pena assoluta. Argomenti contro la giuridicità della pena carceraria
Silvia Cecchi
Libro
editore: Liberilibri
anno edizione: 2011
pagine: 170
Passato e futuro delle scienze sociali
Joseph A. Schumpeter
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2011
pagine: 168
Scetticismo e libertà. Una difesa moderna del liberalismo classico
Richard A. Epstein
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2011
pagine: 512
End the fed. Abolire la banca centrale
Ron Paul
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2010
pagine: 244
Cosa significa essere libertario
Charles A. Murray
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2010
pagine: 234
Elogio della singolarità. Saggio sulla modernità tardiva
Chantal Delsol
Libro: Copertina rigida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2010
Per evitare il ritorno di certezze oppressive, la modernità tardiva genera un individuo vuoto e malleabile. Il paradosso vuole così che l'individuo contemporaneo finisca per somigliare a quello che obbediva ai totalitarismi per mancanza di coscienza. Cosa ha lasciato la crisi delle ideologie? Cosa ha imparato l'uomo dall'esperienza della spersonalizzazione avvenuta nel XX secolo? Come recuperare davvero la dignità dell'essere umano, calpestata ieri e sbandierata oggi? Questi gli interrogativi a cui l'autrice cerca di rispondere. «Questo libro è stato scritto al volgere del secolo, tra la caduta del muro di Berlino e il massacro dell'11 settembre. Esso cerca di descrivere i primi passi di un'epoca nuova. Non ho voluto chiamare quest'epoca "post-modernità", in quanto trattasi di un'espressione troppo sfruttata dalle filosofie della decostruzione. Ho proposto di chiamarla "modernità tardiva", in ricordo dell'"antichità tardiva", intesa come la vecchiaia di un mondo.» (Chantal Delsol, dalla Prefazione all'edizione italiana). Chantal Delsol (Parigi 1947) è uno dei filosofi più attivi nel panorama culturale francese. Editorialista del «Figaro», docente di filosofia a Parigi, è membro della Académie des Sciences morales et politiques.

