Libri di Silvia Cecchi
Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico
Silvia Cecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2021
pagine: 121
L'incontro occasionale con un detenuto di lungo corso offre a un magistrato l'occasione di passare da considerazioni generali sul sistema carcerario a osservazioni declinate su casi concreti. Punto focale dello scritto è la necessità di approfondire la logica che informa, tuttora, tanto l'impianto sanzionatorio quanto l'interpretazione e l'applicazione delle norme penali. Al paradigma imputatocentrico viene contrapposto, in coerenza col diritto penale del fatto e dell'offesa previsto dalla Costituzione, il paradigma offesocentrico. Tale rotazione prospettica apporterebbe importanti benefici, utili sia a chiarire la ragion d'essere e il limite teorico-pratico generale della penalità, in un sistema liberal-democratico, sia a interpretare in concreto le sue norme, sia infine a individuare le sanzioni più appropriate ed efficaci. Silvia Cecchi intende richiamare l'attenzione su temi usciti già da qualche anno fuori dalla ristretta cerchia di studiosi e magistrati, offrendo questo "nuovo" paradigma interpretativo alla trattazione dei problemi più delicati della penalità contemporanea. Postfazione di Rosario Salomone.
Indagare l'Italia repubblicana. Momenti di una storia lunga 75 anni (1946-2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 304
Perché permangono ancora residui di fascismo nella Repubblica? Come è maturata la coscienza democratica nell’Italia repubblicana? Come può morire un partito? Quali vecchie e nuove battaglie per la parità di genere? Che rapporto c’è fra politica e criminalità organizzata? E fra politica e cultura? Quanto efficacemente il cinema può essere laboratorio di riflessione su un tema centrale come la giustizia? Queste e altre domande sono alla base di un osservatorio ampio e profondo, seppure non esaustivo, dei 75 anni della Repubblica Italiana, a partire da alcuni casi paradigmatici della storia del nostro Paese. Intrecciando lo sguardo degli storici e quello dei magistrati e usando quale chiave di lettura della storia repubblicana le vicende giudiziarie, viste come “cartina tornasole” dei cambiamenti sociali, culturali e politici del Paese, il saggio evidenzia, contributo dopo contributo, quanto ancora questa Repubblica sia chiamata a elaborare quel processo continuo per giungere verso una forma di democrazia sempre più compiuta.
Carcere e rieducazione. Da istituto penale a istituto culturale
Donato Antonio Telesca
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 302
Il carcere, oggi, si trova in una crisi di sistema significativa, poiché corrispondente a un concetto di esecuzione penale autoreferenziale e anacronistico. Il saggio parte da una riflessione attenta della parola ‘educazione’, di ciò che significa e rappresenta, per poi declinarla nell’ambito del carcere e, fuori dal carcere, con la riabilitazione in società. L’idea che si vuole sostenere è quindi di adottare un sistema rieducativo che desti le coscienze delle persone detenute per un possibile vero cambiamento. Occorre, dunque, un approccio culturale nuovo tale che l’orientamento al lavoro in carcere non diventi un mero sussidio alla vita detentiva, ma un approccio che si risolva come: cultura del lavoro, traducibile come impegno, responsabilità, rispetto e coerenza, come cultura delle regole; cultura della conoscenza e non soltanto come diritto allo studio volto a istruire con i programmi dedicati, tuttavia importanti per le persone detenute; cultura delle religioni, con approcci volti alla conoscenza della storia religiosa e secolare, all’incontro, alla tolleranza e valenze sincretiche possibili. Prefazione di Silvia Cecchi.