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Laterza: Storia e società

Storia dell'IRI. Volume Vol. 3

Storia dell'IRI. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 645

L'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) nasce nel 1933, per volere di Mussolini e su progetto di Alberto Beneduce, con l'intento di evitare il fallimento delle principali banche e imprese italiane e con esso il crollo dell'economia, già provata dalla crisi mondiale esplosa nel 1929. Dal dopoguerra l'Istituto è protagonista prima della ricostruzione e poi del miracolo economico. Dopo le difficoltà emerse negli anni '70 e il programma di ristrutturazione e rilancio degli anni '80, l'IRI conclude la sua attività nel 2002 dopo le operazioni di privatizzazione che contribuiscono in misura significativa al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e all'adesione italiana all'euro. Questo volume tratta il periodo dal 1973 al 1989. Dopo un ventennio di successi, arriva per l'IRI una fase di acute difficoltà: i mercati del lavoro sono turbolenti, quelli dei beni più competitivi, il prezzo dell'energia si impenna, mutano le tecnologie. Stragi e terrorismo connotano ampia parte del periodo: sono gli 'anni di piombo'. All'elevata inflazione si unisce il rallentamento della crescita. L'IRI non è in grado di far fronte tempestivamente a questa nuova, difficile realtà. Essere 'soggetto di politica economica induce a difendere e a salvare piuttosto che a riorganizzare. Lo Stato, che dell'IRI è azionista, costringe in molti casi a scelte che risultano altamente costose. Perdite e debiti si cumulano nella siderurgia, nell'industria dei cantieri navali...
38,00

Un paese senza eroi. L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano

Un paese senza eroi. L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano

Stefano Jossa

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: XII-283

Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.
22,00

Storia degli Stati Uniti dal 1945 a oggi

Storia degli Stati Uniti dal 1945 a oggi

Giuseppe Mammarella

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 422

La storia degli Stati Uniti è in larga misura la storia del nostro tempo. Dalla seconda guerra mondiale in poi tutti i principali avvenimenti della nostra epoca vedono la partecipazione degli Stati Uniti e si svolgono sotto il segno della politica americana. Lo stesso per i grandi fenomeni sociali: l'America ne ha anticipato la nascita come il tramonto. I principali momenti dell'economia e della finanza nel bene e nel male nascono negli Stati Uniti e si comunicano al resto del mondo, non ultima la grande crisi finanziaria di questi anni. L'opera di Mammarella, che per anni nei suoi libri e nelle sue esperienze di lavoro ha seguito da vicino la storia degli Stati Uniti, è una poderosa e scorrevole sintesi che dalle origini della guerra fredda (1945) arriva a Barack Obama. La politica estera, le tematiche sociali e quelle economiche e finanziarie sono trattate nei loro reciproci rapporti come parte di un'unica realtà. Un libro indispensabile per comprendere i radicali mutamenti della scena mondiale, anche nei suoi momenti di rottura e di conflitto, e il ruolo decisivo che l'America svolge ancora nella politica planetaria.
28,00

Come si abbatte una democrazia. Tecniche di colpo di Stato nell'Atene antica

Come si abbatte una democrazia. Tecniche di colpo di Stato nell'Atene antica

Cinzia Bearzot

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 214

Morto Pericle, la guerra del Peloponneso in corso, una nuova generazione di politici irrompe sulla scena pubblica di Atene. Uomini come Alcibiade, la cui volontà di primeggiare e di promuovere le proprie personali ambizioni fa di lui, secondo Tucidide, uno dei primi responsabili della crisi della democrazia che sfocia nei colpi di Stato oligarchici del 411 e del 404 e poi nella sconfitta in guerra di Atene. O come Antifonte, Pisandro, Frinico, Teramene, protagonisti di una nuova e sconcertante stagione politica. Lo scopo è quello di assumere il potere per affermare i propri interessi personali. Alla perenne ricerca del consenso, costretta a compiacere il popolo, quella classe politica da una parte gli concede un potere eccessivo e incontrollabile, dall'altra ne manipola la volontà eccitandone le passioni. Nella gestione dello Stato, il tema dell'interesse comune passa così in secondo piano; al politico democratico si sostituisce il demagogo, nel senso moderno del termine. I colpi di Stato oligarchici sono dunque la degna conclusione di questo processo degenerativo e sono realizzati attraverso raffinate tecniche di controllo del consenso. Ma la democrazia riesce a mostrare capacità di reazione e gli esperiemnti oligarchici rientrano con rapidità: restava da affrontare la ricostruzione, non solo sul piano istituzionale ma anche e soprattutto su quello ideologico ed etico. Si trattava di tornare a porsi come obiettivo, e come limite alle ambizioni dei singoli, "la giustizia e l'ultile della città".
18,00

La redenzione dell'Italia. Saggio sul «Principe» di Machiavelli

La redenzione dell'Italia. Saggio sul «Principe» di Machiavelli

Maurizio Viroli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 118

Niccolò Machiavelli ha scritto il "Principe" per disegnare, invocare e formare un redentore politico in grado, con l'aiuto di Dio, con la forza della profezia e quella delle armi, di liberare l'Italia dal dominio straniero. La sua opera più famosa, di cui ricorre quest'anno il cinquecentesimo anniversario della composizione, non contraddice affatto le idee repubblicane di Machiavelli ma ne costituisce la necessaria integrazione. Non è neppure, come molti autorevoli studiosi hanno ritenuto, il manifesto del realismo, né il testo che inaugura la moderna scienza della politica, né quello che proclama la dottrina dell'autonomia della politica dall'etica. È, invece, una splendida orazione sulla redenzione dell'Italia, scritta da un uomo che sapeva trovare la sua rinascita spirituale nel pensiero delle 'grandi cose'. Questo è il significato del Principe, e in questo sta la sua attualità. Quando nessuno lo leggerà più, vorrà dire che è morta l'aspirazione alla grande politica che sa redimere i popoli, e che ci siamo rassegnati alla penosa politica dei mediocri politici.
16,00

Contro scettici e disfattisti. Gli anni di Ciampi 1992-2006

Contro scettici e disfattisti. Gli anni di Ciampi 1992-2006

Umberto Gentiloni Silveri

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: VIII-253

Carlo Azeglio Ciampi per quasi quindici anni ha ricoperto diversi ambiti di responsabilità istituzionale: prima capo del governo, poi ministro del Tesoro, infine presidente della Repubblica. È possibile e forse utile provare a ragionare sul significato delle due decadi che abbiamo alle spalle e sul filo rosso della traiettoria di Ciampi all'interno del mare tempestoso che ha attraversato. Il volume nasce dalla ricerca di nuovi percorsi partendo da una selezione di temi emersi dai colloqui tra l'autore e il presidente Ciampi e dallo spoglio delle sue agende sulle quali era solito annotare appuntamenti, impegni, impressioni, talvolta commenti e giudizi. Dalla crisi finanziaria del 1992 alla caduta della prima Repubblica, da Tangentopoli alla 'discesa' in campo di Berlusconi, dall'ingresso dell'Italia nell'euro alla recente crisi economica e istituzionale: un contributo alla storia della Repubblica nel quindicennio compreso tra lo scorcio finale del Novecento e l'inizio del nuovo secolo. Ne emerge uno spaccato significativo, un punto di vista che permette di seguire alcuni snodi cruciali della transizione italiana: una griglia di interrogativi che si spingono fino a noi, alle inquietudini di un presente incerto e imprevedibile. Un'ipotesi interpretativa, uno sguardo che vuole anche essere uno stimolo per non disperdere un patrimonio prezioso di idee e di speranze.
22,00

L'interesse superiore. Il Vaticano e l'Italia di Mussolini

L'interesse superiore. Il Vaticano e l'Italia di Mussolini

Lucia Ceci

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: XI-338

Contravvenendo alle periodizzazioni classiche, questo libro racconta la storia dell'incontro tra la Chiesa cattolica e il fascismo partendo dall'infanzia di Benito Mussolini, alla fine del lungo Ottocento, e arrivando al crollo della Repubblica sociale. La scelta risponde al bisogno di dar conto dei mutamenti che investono la società italiana e, al suo interno, il cattolicesimo, per giungere alla ricostruzione complessiva di una pagina cruciale della nostra storia. Già prima del Concordato la Chiesa alimentò il mito del duce e ampliò il consenso al regime. Ma l'ambizione totalitaria del fascismo spinse papa Pio XI a competere con Mussolini per il controllo delle coscienze. Dalla Conciliazione in avanti, così, i vertici vaticani adottarono una strategia politica giocata su due tavoli: fervido sostegno al governo di Mussolini, manifestato nel messaggio pubblico; rivendicazione di una separata e contrastante identità nel confronto riservato con i poteri politici. Non basta quindi seguire le stanze del potere. Soprattutto quando il fascismo diventa Stato: tutto si amplia, tutto si complica, mentre il degenerare dei rapporti internazionali, la realtà della guerra, la tragedia degli ebrei pongono la Chiesa, a partire dai suoi vertici, dinanzi a scelte ineludibili.
24,00

Due son le porte dei sogni. L'esperienza onirica nel mondo antico

Due son le porte dei sogni. L'esperienza onirica nel mondo antico

William V. Harris

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 344

"Cominciamo nel quarto secolo d.C. in Egitto. Vi piacerebbe comparire nei sogni altrui? Ecco cosa dovete fare. Rivolti alla lampada sul comodino (a rigore, dovrebbe essere una lampada a olio), pronunciate le seguenti parole: 'Cheiamopsei herpeboth. Fa' in modo che MM, la figlia di NN, mi veda nei suoi sogni - ora, ora, presto, presto'. Aggiungete poi il vostro messaggio personale. Ripetetelo spesso. Queste, almeno, erano le istruzioni fornite da un papiro magico greco - espresse naturalmente con la massima serietà, dato che non si trattava di un gioco. La lettura di questi testi ci trasporta in un mondo che, per lo meno a uno sguardo superficiale, è completamente estraneo ai tempi moderni. Eppure anche oggi molti sono convinti che c'è qualcosa di significativo nel contenuto dei loro sogni, proprio come i Greci." Ma come è cambiata la cultura del sogno dai tempi di Omero alla tarda Antichità? Cosa significavano i sogni? Come li leggiamo e li interpretiamo con i nostri occhi di moderni quei sogni? Dall'Iliade ad Aristofane, dal Vangelo di Matteo ad Agostino, William V. Harris analizza il fenomeno del sogno nell'antichità, rintracciandone il tratto distintivo nell'epifania di una figura autorevole, che dà istruzioni o trasmette informazioni. Il sognatore e/o il narratore non solo rivendicano di aver ricevuto istruzioni o informazioni da parte di enti superiori, ma con questo sogno possono dare un senso alle azioni umane e conferire prestigio.
28,00

La lotta di classe. Una storia politica e filosofica

La lotta di classe. Una storia politica e filosofica

Domenico Losurdo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 383

La crisi economica infuria e si discute sempre più del ritorno della lotta di classe. Ma siamo davvero sicuri che fosse scomparsa? La lotta di classe non è soltanto il conflitto tra classi proprietarie e lavoro dipendente. È anche "sfruttamento di una nazione da parte di un'altra", come denunciava Marx, e l'oppressione "del sesso femminile da parte di quello maschile", come scriveva Engels. Siamo dunque in presenza di tre diverse forme di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e nell'ambito della famiglia. A fronte dei colossali sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal XX al XXI secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi più vitale che mai a condizione che non diventi facile populismo che tutto riduce allo scontro tra umili e potenti, ignorando proprio la molteplicità delle forme del conflitto sociale. Domenico Losurdo procede a una originale rilettura della teoria di Marx ed Engels e della storia mondiale che prende le mosse dal Manifesto del partito comunista.
24,00

La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi

La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi

Francesco Barbagallo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 238

Dopo 150 anni di unità nazionale, da più versanti vengono messe in discussione sia la validità che la prospettiva del processo unitario. Già la fine del sistema politico italiano nato con la Repubblica ha prodotto, sul finire del Novecento, sentimenti e riflessioni che ponevano in dubbio la saldezza del vincolo nazionale in una crisi acuta delle istituzioni, della rappresentanza politica, delle relazioni sociali. In un panorama tempestoso, solcato da processi disgreganti, può essere utile allontanarsi per un momento dall'informazione in tempo reale e tornare a riflettere sui tempi e le forme che hanno caratterizzato la formazione e l'evoluzione dello Stato nazionale italiano. Per provare a capire meglio, se possibile, qualche vecchia ragione dei problemi attuali. Poi, visto che la contrapposizione Nord-Sud pare l'unico punto capace di saldare una discorde concordia nazionale, si può tornare anche su tale questione, che molti hanno dato per superata e risolta trent'anni fa. Ma non è così. La centralità del Mezzogiorno nella storia dell'Italia unita non è stata una invenzione dei meridionalisti, tanto meno dei meridionali. Non per caso, il Sud è stato al centro della politica nazionale per tutto il quindicennio del dopoguerra, che ha visto l'Italia emergere dalla disfatta nazionale e ascendere tra i paesi più sviluppati del mondo. Oggi il Mediterraneo non è più un mare di retorica, ma è di nuovo al centro dei traffici globali.
19,00

Storia dell'IRI. Volume Vol. 2

Storia dell'IRI. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 707

L'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) nasce nel 1933, per volere di Mussolini e su progetto di Alberto Beneduce, con l'intento di evitare il fallimento delle principali banche e imprese italiane e con esso il crollo dell'economia, già provata dalla crisi mondiale esplosa nel 1929. In questo secondo volume sono trattati gli anni 1950­1970, quelli del boom economico e delle maggiori trasformazioni della società italiana, con una crescita annua del reddito del 6% e l'eccezionale affermazione dell'industria, che diventa un fenomeno irreversibile. Di questa grande stagione l'IRI è protagonista. Soprattutto nel settore siderurgico, dove con il Piano Sinigaglia la produzione aumenta di tre volte, consentendo all'Italia di passare dal nono al sesto posto nel mondo. La presenza del Gruppo si estende a molti e significativi comparti produttivi: le infrastrutture di trasporto, le telecomunicazioni, la gestione di un mezzo nuovo come la televisione, la progettazione e la fabbricazione di prodotti di successo come la "Giulietta". Innovazione e creatività che producono nella dirigenza dell'IRI aspettative positive per il futuro delle rispettive imprese, mentre un impegno straordinario viene dedicato ai programmi di industrializzazione del Mezzogiorno. "IRI una formula per il progresso", recita un fortunato slogan di quegli anni...
38,00

Il paese leggero. Gli italiani e i media tra contestazione e riflusso

Il paese leggero. Gli italiani e i media tra contestazione e riflusso

Fausto Colombo

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 298

Fra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Novanta l'Italia cambia due volte pelle, corpo, anima. Prima scopre la partecipazione, l'egualitarismo, la modernizzazione della sensibilità e della cultura, il femminismo; poi si riconosce nell'individualismo, nella micro imprenditorialità, nel diritto al consumo e nella seduzione del benessere e della moda. Diviso in due parti, una dedicata agli anni 1967/1977 e l'altra al periodo 1978/1994, questo volume racconta la costruzione di due immaginari, il secondo dei quali si sovrappone al primo e alla fine è vittorioso. La domanda di fondo è: "com'è stato possibile passare dalla contestazione al riflusso?". La risposta è da cercare in un'analisi trasversale del racconto dei media di quegli anni (stampa, cinema, fumetti, radio e televisione) e attraverso l'individuazione di alcuni eventi traumatici di diverso impatto (dal suicidio di Tenco e i fatti di Vermicino alle stragi, dall'allunaggio ai campionati del mondo di calcio del '70 e del '92) e di alcuni personaggi cruciali, insieme politici e mediatici, come Sandro Pertini.
22,00

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