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Libri di Francesco Barbagallo

Per la filosofia della scienza

Per la filosofia della scienza

Francesco Albergamo

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 364

Il volume ripercorre l'itinerario filosofico di Francesco Albergamo (1896- 1973) attraverso introduzioni a saggi e articoli da lui pubblicati su varie riviste filosofiche. Si tratta di una serie di contributi filosofici e storico-filosofici volti a instaurare un rapporto costruttivo e di reciproca osmosi tra la riflessione filosofica e le discipline scientifiche particolari: una vera e propria “lotta intellettuale” intrapresa dall'autore per fare spazio alla filosofia della scienza nel contesto italiano della prima metà del secolo scorso. Albergamo intende l'espressione “filosofia della scienza” essenzialmente come “critica” della scienza, in un'accezione prima kantiana e poi crociana del termine. Egli si pone quindi su un versante ben differente da quello che sarà l'orientamento egemone della filosofia della scienza in Italia, che con Ludovico Geymonat dominerà nelle università per circa mezzo secolo e sarà caratterizzato dall'assunzione del neopositivismo, o empirismo logico, di stampo austriaco-anglosassone come base teoretica fondamentale. Albergamo indirizza invece, in modo originale e al contempo in sintonia con i risultati più incisivi della tradizione filosofica italiana, i suoi studi verso l'approfondimento dei rapporti tra la filosofia e le scienze nelle sue nuove forme otto-novecentesche: la teoria della relatività, la meccanica quantistica, le geometrie non euclidee, gli spazi a molte dimensioni.
37,00

Camorra e criminalità organizzata in Campania
38,00

La modernità squilibrata del Mezzogiorno d'Italia

La modernità squilibrata del Mezzogiorno d'Italia

Francesco Barbagallo

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2002

pagine: XI-120

Il processo di trasformazione della società meridionale dal complessivo ritardo ottocentesco al particolare modello espansivo avviato a cavallo del Novecento e fortemente accelerato nella seconda metà del XX secolo è l'oggetto di questa sintesi storica. I profondi mutamenti culturali e ambientali producono nuovi modi di guardare al passato. Si tratta di verificare come queste categorie, scaturite dall'attualità, riescono a leggere l'evoluzione del processo storico. Sembra persistere il concetto e il problema del Mezzogiorno: come prospettiva di adeguata strutturazione civile e produttiva delle diverse realtà del Sud.
11,50

Francesco Saverio Nitti

Francesco Saverio Nitti

Francesco Barbagallo

Libro

editore: UTET

anno edizione: 1984

pagine: 684

54,00

L'azione parallela. Storia e politica nell'Italia contemporanea
51,00

Palmiro Togliatti, Napoli 11 aprile 1944

Palmiro Togliatti, Napoli 11 aprile 1944

Palmiro Togliatti

Libro

editore: Associazione Infiniti Mondi

anno edizione: 2024

L’11 aprile 1944 Togliatti al cinema “Modernissimo” tiene un discorso che davvero ha fatto storia in una fase cruciale della vicenda del Paese. Prefazione di Francesco Barbagallo.
12,00

Italia contemporanea. Storiografia e metodi di ricerca

Italia contemporanea. Storiografia e metodi di ricerca

Francesco Barbagallo

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2002

pagine: 200

Questo testo raccoglie saggi a carattere storiografico e metodologico, che offrono diverse categorie interpretative utili per approfondire la conoscenza della storia dell'Italia contemporanea. Stato e nazione, partiti e costituzioni sono quelle basilari per comprendere i problemi della storia contemporanea: qui se ne seguono i complessi percorsi nella nostra recente storia unitaria. Altrettanto centrali sono i processi di sviluppo e di squilibrio economico: il Mezzogiorno d'Italia ha rappresentato un caso particolare di espansione più lenta dentro un meccanismo di sviluppo avanzato, e quindi resta un problema storiografico e una categoria ermeneutica per certi aspetti ancora valida. Accanto ai processi di trasformazione, ideali e materiali, economici e politici, si ritrovano in queste pagine le diverse correnti storiografiche, i metodi, le tecniche, le relazioni interdisciplinari, che hanno allargato e approfondito la conoscenza della storia italiana dell'ultimo secolo. Un'attenzione particolare è dedicata infine alle categorie e ai metodi di ricerca utili per indagare alcune delle vicende più complesse, e non sempre chiarite, in alcuni momenti decisivi di passaggio nella recente storia dell'Italia repubblicana.
21,20

L'Italia repubblicana. Dallo sviluppo alle riforme mancate (1945-2008)

L'Italia repubblicana. Dallo sviluppo alle riforme mancate (1945-2008)

Francesco Barbagallo

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2009

pagine: 306

All'indomani della guerra e della dissoluzione dello stato monarchico-fascista,la nuova classe dirigente democratica e il mondo del lavoro, pur tra profondi contrasti politici e sociali, riuscirono a trasformare una nazione disfatta in un grande paese avanzato. Poi, dagli anni sessanta, i forti conflitti interni e i pesanti condizionamenti internazionali, in un clima avvelenato dal terrorismo e dalle stragi, frenarono quell'impulso, facendo prevalere le resistenze alle riforme sociali e al governo dello sviluppo. Con la fine del mondo bipolare, un sistema politico estenuato dalla corruzione è crollato insieme ai partiti democratici fondati con la repubblica. Ma neanche la fine di quella che è stata chiamata impropriamente la "prima repubblica" ha portato ad una vera rigenerazione del sistema, lasciando il campo, invece, a una sempre più pronunciata personalizzazione e spettacolarizzazione della politica. Con il risultato che l'identità della nostra democrazia repubblicana, pur avendo ormai un'età superiore all'Italia liberale e una durata tre volte più lunga del regime fascista, rimane ancora incerta. E non sembra fuori luogo oggi, all'alba di una crisi di dimensioni mondiali, riconsiderare la storia più recente del nostro paese al fine di individuare le questioni tuttora irrisolte, alla ricerca di soluzioni che ci portino ad affrontare il futuro con spirito costruttivo.
24,00

Storia della camorra

Storia della camorra

Francesco Barbagallo

Libro

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 318

Assurta agli onori della gloria mediatica con Roberto Saviano, soffusa di racconti e leggende sulle sue origini, a distanza di più di un secolo dalla sua nascita nei vicoli di Napoli la camorra non è mai stata studiata nel suo percorso. Questo è il primo tentativo di stilare una sua storia complessiva da inizio Ottocento fino ai giorni nostri, di seguirne i costumi, le regole, la mentalità, gli affari, gli intrecci con la politica e con le altre organizzazioni criminali, fino a tessere quella rete che oggi gestisce un enorme patrimonio e investe nei settori più redditizi dell'economia e della finanza. Dal tempo dei Borboni, quando inizia la sua attività delinquenziale e si da un'organizzazione, l'onorata società gestisce le estorsioni su quasi tutte le attività produttive, i mercati, le case da gioco, la prostituzione. La storia sembra scivolarle addosso, nonostante le repressioni postunitarie e l'impegno dei grandi intellettuali che hanno lottato per portare la questione meridionale al centro dell'interesse del nuovo Stato unitario, nonostante ogni tentativo di farle terra bruciata attorno. Nel corso degli anni non cessa di evolversi tra corruzione e clientele, accaparrando nuovi spazi di azione e nuove forme ben più consistenti e di più ampio respiro rispetto ai suoi tratti storici. Oggi la camorra ha circa 6000 affiliati, i suoi utili sono calcolati in 13 miliardi di euro, in un quindicennio il suo fatturato si sarebbe quintuplicato. Non è il frutto del sottosviluppo, tutt'altro.
12,00

La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi

La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi

Francesco Barbagallo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 238

Dopo 150 anni di unità nazionale, da più versanti vengono messe in discussione sia la validità che la prospettiva del processo unitario. Già la fine del sistema politico italiano nato con la Repubblica ha prodotto, sul finire del Novecento, sentimenti e riflessioni che ponevano in dubbio la saldezza del vincolo nazionale in una crisi acuta delle istituzioni, della rappresentanza politica, delle relazioni sociali. In un panorama tempestoso, solcato da processi disgreganti, può essere utile allontanarsi per un momento dall'informazione in tempo reale e tornare a riflettere sui tempi e le forme che hanno caratterizzato la formazione e l'evoluzione dello Stato nazionale italiano. Per provare a capire meglio, se possibile, qualche vecchia ragione dei problemi attuali. Poi, visto che la contrapposizione Nord-Sud pare l'unico punto capace di saldare una discorde concordia nazionale, si può tornare anche su tale questione, che molti hanno dato per superata e risolta trent'anni fa. Ma non è così. La centralità del Mezzogiorno nella storia dell'Italia unita non è stata una invenzione dei meridionalisti, tanto meno dei meridionali. Non per caso, il Sud è stato al centro della politica nazionale per tutto il quindicennio del dopoguerra, che ha visto l'Italia emergere dalla disfatta nazionale e ascendere tra i paesi più sviluppati del mondo. Oggi il Mediterraneo non è più un mare di retorica, ma è di nuovo al centro dei traffici globali.
19,00

Enrico Berlinguer

Enrico Berlinguer

Francesco Barbagallo

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2014

pagine: 558

Espressione di una politica fatta di passioni civili e di rigore intellettuale e morale, Enrico Berlinguer continua a rappresentare per molti una figura unica e affascinante. Al fallimentare sistema sovietico contrappose un modello che coniugava strettamente comunismo, libertà, democrazia e pluralismo. Insieme ai leader del socialismo nord-europeo, Willy Brandt e Olof Palme, comprese che i problemi più drammatici del mondo venivano dagli squilibri tra il Nord del benessere e il Sud della fame. La sua condanna del consumismo più sfrenato andò di pari passo con la costante denuncia della "questione morale", intesa quale degrado del sistema politico e istituzionale italiano. Non possiamo sapere come sarebbe andata la storia d'Italia se Berlinguer non fosse scomparso prematuramente nel 1984. Sappiamo com'è andata dopo la sua morte.
20,00

Napoli, Belle Époque (1885-1915)

Napoli, Belle Époque (1885-1915)

Francesco Barbagallo

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: 196

L'immagine predominante di Napoli, tra il 1860 e i1 1915, è quella di ex-capitale di un grande regno, 'città regià' in decadenza incapace di trasformarsi in 'città borghese', metropoli tra le più popolose d'Europa, il cui fascino è compromesso dalle miserabili condizioni di vita della gran parte dei suoi abitanti. Ma Napoli, fino alla grande guerra, non è solo questo: è anche una metropoli europea moderna, una città dall'elevato livello culturale dove si realizzano esperienze di rilievo sul piano professionale, sul terreno commerciale, nel conflitto sociale tra industriali, per lo più stranieri o settentrionali, e operai organizzati sindacalmente. La Belle Époque napoletana non è solo fatta di luminosi café chantant ma di iniziative economiche e progetti politici e delle prime originali forme della cultura di massa. Le classi dirigenti hanno, per lo più, una loro dignità e si preoccupano degli interessi pubblici. Questa fase di grande fervore e di grande vitalità si interromperà con lo scoppio della prima guerra mondiale. La guerra, infatti, si sarebbe rivelata un pessimo affare per la città e per tutto il Mezzogiorno, sempre più sfavoriti dalla spesa pubblica rivolta al Nord. Fino al 1915 Napoli è ancora una capitale europea. Dopo non lo sarà più.
18,00

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