Laterza: Percorsi Laterza
Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville
Giorgio Cosmacini, Paola Cosmacini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 207
"Il protagonista di questo libro esibisce una carta d'identità con generalità che mutano nel tempo. Infatti, il nome e il cognome registrati all'anagrafe nel 1783 sono quelli di Augusto Bozzi, milanese; però, già da giovane, egli manifesta la propria anglofilia appropriandosi di una lontana ascendenza parentale inglese che gli permette di raddoppiare il cognome: Bozzi Granville. Da adulto, poi, l'inserimento compiaciuto nella high society della Londra georgiana e la graditissima nomina a membro della Royal Society fanno sì che nel registro di quest'ultima il cognome italiano venga accorpato al nome proprio latinizzato, mentre il cognome inglese resta unico come si conviene a un personaggio completamente anglicizzato: Augustus Bozzi Granville. È lui il "medico delle mummie", il primo a sottoporle ad autopsia, e le sue tante imprese sono proprie di un ingegno multiforme e di una personalità versatile, a volte contraddittoria, la cui microstoria si inscrive coerentemente nella macrostoria d'Europa nel periodo a cavallo dei due secoli - XVIII e XIX". Giorgio e Paola Cosmacini raccontano la storia di questo bizzarro personaggio e della sua "egittomania", sostenuta dall'essere ginecologo e anatomista chirurgo, ma anche del suo essere diventato un paleopatologo ante litteram oltre ad essere solerte curante dei colerosi londinesi, medico di famiglia dei Bonaparte, medico termale ai bagni di Baviera, igienista militante.
Pensare il Novecento. Fatti, problemi e idee di un secolo denso di suggestioni storiche
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 436
Fatti, problemi e idee sono le parole chiave del volume, attorno alle quali si snoda il percorso di analisi e approfondimento dei crocevia che hanno segnato il ventesimo secolo: un progetto per recuperare la memoria storiografica attraverso le ricerche più aggiornate e comprendere le radici storico-culturali da cui gli eventi sono scaturiti. La prima parte del testo pone l'attenzione su alcune pagine significative della storia nazionale e offre spunti di riflessione sulla storia di genere, sulle vicende della grande emigrazione, sui modelli di sviluppo industriale e sulle trasformazioni della società italiana negli anni Settanta del Novecento. La seconda parte, invece, legge in chiave problematica le interpretazioni sul fascismo, il tema dell'antisemitismo, il concetto di totalitarismo e il lungo corso della legislazione speciale per il Mezzogiorno. La terza parte, infine, tratta il delicato aspetto delle idee: dalle nuove ricerche in tema di pacifismo democratico in età liberale, l'itinerario si snoda attraverso il dibattito su unità e federalismo nella storia d'Italia, sui percorsi del linguaggio simbolico e iconico-artistico negli anni della formazione dell'unità nazionale, sul socialismo riformista novecentesco e sulle scelte politiche e dottrinarie del mondo cattolico negli anni Sessanta.
Scienziati, patrioti, presidenti. L'Accademia Nazionale dei Lincei (1874-1926)
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 197
Il volume riannoda - attraverso alcune parole chiave (scienza, patria, cosmopolitismo, guerra, dittatura e ricostruzione) - i fili della storia dell'Accademia dei Lincei dagli anni immediatamente successivi all'ingresso delle truppe italiane a Roma fino a quando entrò in rotta di collisione, nel 1926, con l'Accademia d'Italia del regime fascista, concentrandosi sulla vita e sull'attività di cinque dei suoi presidenti-scienziati: Quintino Sella, Francesco Brioschi, Eugenio Beltrami, Pietro Blaserna e Vito Volterra. È stato Sella, geologo, ad esempio, a capire l'urgenza politica di una riforma dell'alta cultura italiana, umanistica e scientifica, tramite un'Accademia che, in quanto diretta emanazione dello Stato, fosse il fulcro della vita intellettuale della nuova Italia. L'ingegnere Brioschi e il matematico Beltrami hanno poi raccolto il testimone proseguendo nell'opera di rinnovamento nazionale: il primo, sottolineando il valore delle competenze tecnico-scientifiche; il secondo, guardando al progresso in corso sul fronte internazionale della ricerca. Il lascito cosmopolita è stato realizzato soprattutto dal fisico Blaserna e dal matematico Volterra. L'Accademia fu tra le prime a sostenere nel 1899 una rete europea con le analoghe consorelle entrando negli organismi internazionali più importanti; mentre Volterra ha portato in dote l'International Research Council e l'International Académie Union, istituzioni fondate alla fine della prima guerra mondiale.
Falce e tortello. Storia politica e sociale delle feste dell'Unità (1945-2011)
Anna Tonelli
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 219
Dalla "scampagnata" del '45 a Mariano Comense come momento di libertà e liberazione, per arrivare alle feste degli anni '90 senza il Pci, passando per le trasformazioni del boom economico, i sentimenti ribellistici della stagione dei movimenti, il consumismo degli anni '70 e l'edonismo dell'era craxiana, Anna Tonelli racconta com'è cambiato uno dei riti politici più importanti dell'Italia del dopoguerra. Come una festa cattolica, infatti, le Feste dell'Unità hanno il corteo, la parata e la figura religiosa rappresentata dal segretario di partito che chiude la cerimonia con il comizio. Come i Soviet, la festa rende omaggio alla "madre Russia" con l'esposizione dei simboli e dei padri storici del comunismo. Poi arrivano le esigenze del mercato a trasformare gli appuntamenti in feste commerciali con stand, spettacoli, lotterie, ristoranti, concerti a pagamento: il post-Liberazione e i concorsi di Miss stellina; il miracolo economico con i nuovi consumi e il beat; il '68 con le marce dei giovani e il trionfo della cosmonauta Valentina; gli anni '70 con i cantautori e le manie di "gigantismo"; gli anni '80 fra riflusso e voglia di disco dance fino al tramonto della Festa dell'Unità con il cambio del nome in Festa democratica conseguente alla nascita del Partito Democratico nel 2007. L'unica cosa a non cambiare sono i veri protagonisti della festa: i volontari che costruiscono le cittadelle o lavorano agli stand, con il traino della fede rossa a creare senso di comunità.
Voci del lavoro. Dagli anni Settanta a oggi, globalizzazione e cambiamenti in una fabbrica Pirelli
Roberta Garruccio
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 430
Oltre trenta interviste in profondità, realizzate su supporto audiovideo tra il 2010 e il 2011, a un gruppo di lavoratori degli stabilimenti Pirelli di Settimo Torinese che oggi stanno vivendo le trasformazioni radicali per la chiusura di alcuni vecchi impianti e la contemporanea apertura di un Nuovo Polo ad alta tecnologia. A farne da perno, alcune questioni rilevanti: cosa significa tutto questo per le persone che hanno lavorato in fabbrica? Come cambia il loro lavoro? La ricerca, voluta dalla Fondazione Pirelli, ha almeno due obiettivi. Il primo: contribuire a mettere a fuoco i caratteri nuovi dell'attività industriale e le trasformazioni sociali e culturali dei suoi addetti, gli orientamenti e i valori degli operai e delle altre figure professionali dell'industria, in una fase in cui la fabbrica stessa ringiovanisce e viene abitata da generazioni diverse. Il secondo obiettivo, non meno importante: rendere visibile la rappresentazione del mondo della fabbrica per immagini, linguaggi e temi plurali. Gli intervistati, infatti, non sono solo operai ma anche capi, tecnici e manager. Le testimonianze affrontano temi importanti in generale per l'industria manifatturiera di oggi, come la sottrazione della fatica alla manualità del lavoro, la diffusione della qualità e la costruzione della sicurezza, ma anche le modifiche tecnologiche e organizzative, l'innovazione e la formazione sempre più intensa.
La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 584
La sfida di questa ricerca, frutto di un lavoro d'archivio imponente, è molto semplice: ha senso studiare la fase culminante del Risorgimento, cioè l'apice del processo di costruzione della nazione, all'interno di uno spazio regionale? E come tenere intrecciati i diversi piani, quello locale, quello inter-statale (con lo Stato pontificio a far da cardine, in questo caso) e quello propriamente italiano? Le risposte offerte da un gruppo di studiosi della nuova generazione sono state sorprendenti. Allontanandosi dagli stereotipi propri delle ricostruzioni celebrative del periodo liberale e fascista, le analisi si sono concentrate sulle condizioni materiali, sui difficili equilibri tra i ceti, sulla radicalità della propaganda patriottica, ma anche su tanti elementi fino a oggi trascurati, dall'ultimo viaggio di Pio IX in provincia agli effetti del colera, dalle trasformazioni indotte dall'Unità nella vita quotidiana - i pesi, le misure, le monete - al difficile radicamento delle istituzioni laiche e liberali, alle prese con una terra in bilico fra 'rossi' (i mazziniani e i garibaldini) e 'neri' (i clericali). Lo spaccato che esce da queste pagine racconta la vicenda di una provincia italiana complicata e contraddittoria, ma anche ricca d'incredibili fermenti, che toccano l'istruzione primaria, la cultura, l'ansia di affermazione di una generazione di giovani.
Racconti della civiltà capitalista. Dalla Venezia del 1200 al mondo del 1939
Guido Carandini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: XXI-536
Questo non è un libro di storia ma un libro di storie della civiltà capitalista che raccontano il suo secolare sviluppo e suggeriscono idee nuove su come analizzarlo. Così da vari testi, fra cui quelli degli storici Fernand Braudel, Marc Block, Immanuel Wallerstein, Giovanni Arrighi, Jacques Le Goff, Andrea Graziosi ed Emilio Gentile, dei filosofi Benedetto Croce e Paul Ricoeur, degli scienziati politici Karl Polanyi, Karl Löwith e Giorgio Israel, sono emerse le tracce del nuovo modello interpretativo per la trama di questo libro, nel quale gli attori della civiltà capitalista e il sistema che li comprende non sono quelli consueti. È il sistema formato dalla potenza sociale delle classi dominanti, di quella politica dello Stato che governano e di quella economica dei mercati che controllano; dall'accumulazione sistematica di profitti ricavati da commerci, produzioni, sfruttamenti, speculazioni, frodi e rapine, dalla religione del denaro, della proprietà, degli affari, del successo, del potere e del progresso, dalla scienza che trasforma l'esperienza in conoscenza, il mondo in carta geografica, i commerci in economia, la storia in racconti. Prefazione di Paolo Leon.
I nuovi laureati. La riforma del 3+2 alla prova del mercato del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 117
Il 2000 segna un'importante cesura nella storia recente dell'università italiana. In quell'anno viene introdotta, infatti, la riforma del "3+2". Nata dalla volontà di adeguare l'organizzazione dell'offerta universitaria al modello prevalente di istruzione superiore europea, strutturato su due livelli principali di studio - laurea triennale (bachelor) e laurea magistrale (master) - la riforma si propone di superare il grave ritardo dell'Italia rispetto agli altri paesi avanzati in termini di capitale umano. E, insieme, di rispondere a una domanda di equità e di mobilità sociale. Aumentare il numero di iscritti e di laureati, rendendo più veloce il conseguimento del titolo di studio, significa - nell'intenzione del legislatore - offrire ai giovani di origine sociale svantaggiata reali opportunità di accesso e di successo all'istruzione superiore, offrendo una preparazione che consenta loro un inserimento rapido e remunerativo nel mercato del lavoro dell'economia della conoscenza. Chi sono e quale profilo hanno i nuovi laureati post-riforma? In che cosa si distinguono dai loro predecessori e dagli attuali diplomati? Che giudizio si può dare del loro percorso lavorativo - per quanto ancora breve - in termini di occupazione e retribuzione? La formazione ricevuta è adeguata alle esigenze del mercato e serve alla modernizzazione del sistema economico italiano?
Immigrazione e consumi culturali. Un'interpretazione pedagogica
Mariangela Giusti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 170
Musei e mostre, siti web dedicati alla trasmissione di eredità culturali, redazione di giornali, conferenze, readings, incontri e vissuti di socialità nei luoghi cittadini mostrano la possibilità della coesistenza di elementi delle culture migranti e delle culture native. Sono alcuni esempi dei consumi culturali prodotti e fruiti dai cittadini immigrati in Italia e da cittadini nativi che Mariangela Giusti indaga, a partire da una ricerca qualitativa condotta nel 2010. Le storie di giovani uomini e donne migranti, con figli bambini o adolescenti inseriti nel sistema scolastico italiano, e quelle delle seconde generazioni, in bilico fra cultura d'origine e quella del paese in cui vivono, permettono di comprendere quali sono i luoghi e le situazioni formative sparse sul territorio italiano dove la cultura si sta costruendo meticcia, incrociata, aperta all'altro. Sono luoghi e situazioni vitali e reali, che la scuola non può più ignorare e che devono entrare a far parte integrante della riflessione della pedagogia interculturale.
Il cambiamento demografico. Rapporto proposta sul futuro dell'Italia
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 191
Chi avrebbe ipotizzato nei primi anni 70 un'Italia multietnica come è quella che va progressivamente affermandosi? Chi poteva prevedere che saremmo vissuti in un Paese con oltre quattro milioni di stranieri regolari, cui si sommano alcune centinaia di migliaia di 'illegalmente presenti' nel variegato universo dell'immigrazione extracomunitaria? E ancora, chi nel 1974, proclamato anno mondiale della popolazione in un clima di 'bombe demografiche' che non risparmiavano neppure l'Italia, avrebbe scommesso sul raggiungimento della crescita zero nell'arco di un paio di decenni? E soprattutto, chi avrebbe avuto l'audacia di prospettare i cambiamenti strutturali che si sono poi verificati? Pensiamo non tanto al quasi raddoppio degli anziani o al quadruplicarsi degli ultra 85enni ma piuttosto alla rarefazione dei giovani: oggi ben 6 milioni in meno rispetto al 1971, nonostante la presenza di altrettanti milioni di abitanti in più. Questi sono alcuni degli interrogativi a cui risponde il Rapporto sulla Demografia realizzato dalla CEI, la cui proposta è di rilanciare una riflessione che, a partire da un'oggettiva conoscenza circa la natura e l'intensità delle trasformazioni in atto, giunga a identificare i tempi e le azioni per restituire al Paese quella 'voglia di futuro' che nelle generazioni del nostro tempo sembra essersi progressivamente affievolita.
Esperienze di governo del territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 323
In Italia manca un'idea complessiva di governo del territorio orientato verso la tutela. Manca, cioè, una qualsiasi idea di programmazione che sarebbe compito della politica e delle amministrazioni locali produrre. Questo volume raccoglie i risultati di una ricerca su alcune regioni italiane diverse fra loro per storia, dinamiche demografiche e tessuto economico, ma anche sotto i profili degli insediamenti territoriali, dell'esperienza di progettazione, del ruolo degli attori politici e delle mappe del potere. Dalla ricerca emergono forme differenziate di governo privato del territorio che, nei diversi decenni del XX secolo e degli inizi del XXI, hanno influito pesantemente sulle scelte strategiche territoriali, a scapito degli interessi generali collettivi. Gli effetti di queste pratiche sono ben visibili, seppure se ne parli soltanto quando si presentano emergenze ambientali. In questa delega al privato, non possono che crescere le difficoltà per i cittadini di far parte della città, come esercizio di cittadinanza e come integrazione territoriale.
La filiera del bosco-legno-arredamento. Scenari di un sistema integrato e sostenibile
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: XXIV-243
Il volume è dedicato all'analisi delle peculiarità e delle potenzialità dell'industria del legno in Italia, intesa come uno dei pochi attori in grado di integrare il sistema industriale con quello energetico e ambientale. Nell'ultimo decennio, con l'intensificarsi del fenomeno della globalizzazione, hanno infatti assunto una crescente importanza le sfide legate alle materie prime, all'energia e all'ambiente. Tali sfide, se da un lato hanno valenza globale, e interessano l'economia complessiva di un Paese, dall'altro rivestono cruciale importanza per la competitivita dell'industria del legno, in un'ottica oramai condivisa di sviluppo sostenibile. All'interno di un quadro complesso di relazioni tra settori, interni ed esterni al sistema, e considerando gli aspetti economici, tecnologici e ambientali collegati alle straordinarie caratteristiche del legno come materia prima, la scelta adottata è quella di sviluppare l'analisi in ottica di filiera nel senso più ampio del termine: Bosco-Legno-Arredamento. L'analisi del sistema forestale italiano si rende infatti necessaria, date le evidenti connessioni con il reperimento della materia prima indispensabile per l'attività produttiva dell'industria in esame. Prefazione di Giancarlo Galan, Premessa di Enrico Borghi, Rosario Messina, Roberta Nicastro.