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L'Asino d'Oro: Le gerle

Italia e Cina

Italia e Cina

Giuliano Bertuccioli, Federico Masini

Libro: Libro in brossura

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2014

pagine: 314

Riproposto a diciotto anni dalla sua prima uscita, il volume ripercorre le tappe salienti della storia delle relazioni fra Italia e Cina, presentando alcune delle personalità più rappresentative nello scambio di idee e di cultura tra i due paesi. L'arco di tempo abbracciato dalla trattazione va dall'antica Roma alla caduta dell'impero cinese nel 1911, un lungo periodo durante il quale le reciproche conoscenze dei due popoli furono condizionate da miti e pregiudizi, che si andarono attenuando solo quando le due civiltà, occidentale e cinese, entrarono effettivamente in contatto e intensificarono i loro rapporti. Per primi gli italiani manifestarono curiosità per le regioni dell'Estremo Oriente e si spinsero, via terra e poi via mare, a esplorare quei territori, anche con l'obiettivo di diffondere la religione cristiana e la cultura che in Occidente ne aveva accompagnato lo sviluppo. I cinesi, invece, non avendo mai desiderato allontanarsi troppo dai confini imperiali e dalla propria area d'influenza culturale, si interessarono e si aprirono all'Occidente solo nel XIX secolo. Nel corso della ricostruzione storica, gli autori dedicano ampio spazio alle fonti e alle testimonianze dirette, proponendo numerose citazioni di testi, in particolare cinesi, che aiutano a comprendere meglio gli effetti dell'incontro tra due realtà così lontane e diverse.
18,00

La sonnambula meravigliosa. Magnetismo e ipnotismo nell'Ottocento italiano

La sonnambula meravigliosa. Magnetismo e ipnotismo nell'Ottocento italiano

Clara Gallini

Libro

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2013

pagine: 418

Fino alla pubblicazione di questo libro, nel 1983, erano stati gli storici, in particolare delle scienze psicologiche e della medicina, a occuparsi di magnetismo. Clara Gallini, invece, legge il magnetismo con un approccio antropologico, individuando temi, quali il rapporto tra corpo e psiche, la logica e l'efficacia di prassi non solo terapeutiche, la circolazione di modelli culturali, la costruzione dell'immagine femminile, che possono essere fecondi anche da altri punti di vista. Raccontando le pratiche che dalla fenomenologia sonnambolica conducono alla sintomatologia isterica, il centro della ricerca diventa la modalità di controllo del corpo e della psiche della donna, da sempre, secondo la concezione cattolica e occidentale, emotivamente instabile e inferiore per natura. Confinata nel ruolo di moglie e madre nella famiglia borghese, l'espressione del suo disagio in termini somatici o di comportamenti trasgressivi rientrerà nel campo di competenza dei medici, che riconducono al patologico quanto prima poteva essere letto come "meraviglioso". Tentativo di dare espressione a quella parte non razionale dell'uomo senza ridurla a patologia, il magnetismo-ipnotismo propose una visione laica e unitaria dell'essere umano. Trent'anni dopo, la nuova edizione di questo libro vuole essere un invito a riprendere a livello storico e antropologico quel filone di ricerca delle scienze umane che, interrotto dal freudismo, si interroga sul pensiero non cosciente.
20,00

Dalla parte dell'essere umano. Il socialismo di Rodolfo Mondolfo

Dalla parte dell'essere umano. Il socialismo di Rodolfo Mondolfo

Elisabetta Amalfitano

Libro: Copertina morbida

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2012

pagine: 179

Se oggi tutti sanno chi è Antonio Gramsci, pochi conoscono Antonio Labriola, e pochissimi Rodolfo Mondolfo. Su di lui, infatti, già a partire dagli anni Cinquanta, cala un velo di silenzio che si protrae per tutti gli anni Sessanta, quando l'umanesimo e l'attenzione per gli scritti del giovane Marx sono tacciati, da comunisti e protagonisti del Sessantotto, di ingenuità e romanticismo. Il 'vero' marxismo è quello che colloca al centro l'economico e la struttura storica e sociale. Il protagonista assoluto dell'esperienza biografica e intellettuale di Mondolfo è invece l'essere umano. 'Maestro' di Gramsci, 'teorico' del socialismo di Filippo Turati, 'editore' di Piero Gobetti, Mondolfo è stato nella storia culturale e politica italiana un intellettuale-chiave che ha tentato di superare la contrapposizione tra idealismo e positivismo. Riproporre il suo pensiero, da una parte, significa riscoprire quel marxismo italiano che, radicatosi nell'umanesimo, nel Rinascimento e nel Risorgimento, ha sfidato nel Novecento la tradizione dell'idealismo ed è stato poi sepolto dall'ondata strutturalista francese di Althusser negli anni Sessanta; dall'altra, vuol dire discutere di una possibile 'filosofia' del socialismo del XXI secolo. Un socialismo che, dopo il crollo del comunismo e la crisi del capitalismo, è chiamato a prendere nuove strade affrontando finalmente il tentativo, che Bobbio definiva "gigantesco", di coniugare uguaglianza e libertà.
18,00

Heidegger, l'introduzione del nazismo nella filosofia

Heidegger, l'introduzione del nazismo nella filosofia

Emmanuel Faye

Libro: Copertina morbida

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2012

pagine: 544

I rapporti di Heidegger con il nazionalsocialismo non sono riconducibili al temporaneo disorientamento di un uomo la cui opera filosofica continuerebbe a meritare ammirazione e rispetto -come molti ancora sostengono. Emmanuel Faye, senza mai separare riflessione filosofica e indagine storica, propone una lettura degli scritti di Heidegger che rivela quanto egli si sia impegnato per introdurre i fondamenti del nazismo nella filosofia e nell'insegnamento. Nel suo seminario hitleriano dell'inverno 1933-34, Heidegger identifica il popolo con la comunità di razza e sostiene che sia necessaria per il III Reich una nuova nobiltà, esaltando l'"eros" del popolo per il Führer. Successivamente, dopo il 1935, il suo nazismo invece di affievolirsi si radicalizza: nel giugno 1940 presenta la motorizzazione della Wehrmacht come "atto metafisico"; nel 1941 definisce la selezione razziale come "metafisicamente necessaria"; infine, dopo la disfatta del nazismo, le sue prese di posizione sul nazionalsocialismo e i campi di sterminio andranno a nutrire i discorsi dei movimenti revisionisti e negazionisti. Con questa opera, già pubblicata in molti paesi e finalmente anche in Italia, Faye rende evidente il fatto che Heidegger, partecipando all'elaborazione della dottrina hitleriana e ponendosi egli stesso come "guida spirituale" del nazismo, invece che arricchire la filosofia ha distrutto, attraverso essa, ogni forma di pensiero e di umanità.
30,00

La trappola. Radici storiche e culturali della crisi economica

La trappola. Radici storiche e culturali della crisi economica

Andrea Ventura

Libro: Libro in brossura

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2012

pagine: 252

La dimensione culturale all'origine dell'attuale crisi economica è il tema centrale del libro. La tesi è che, in Occidente, lo sviluppo è stato segnato da una sproporzione tra crescita materiale e qualità della vita sul piano dei rapporti umani e della socialità. La crisi è considerata la conseguenza di una concezione alienata dell'esistenza e del lavoro, dove il benessere economico è perseguito come compenso per la rinuncia a una completa realizzazione di identità. Questa concezione alienata, inoltre, porta a considerare il mercato e il suo dominio sulla società come se fossero generati da leggi eterne, divine, e non da comportamenti e istituzioni volute dagli uomini. Dopo aver analizzato come Marx abbia tentato, senza riuscirvi, di svelare il 'feticismo delle merci' per uno sviluppo umano in grado di superare l'alienazione religiosa, il libro esamina il processo di formazione della teoria economica neoclassica evidenziandone, oltre al contenuto antropologico e alle carenze interne, il contributo al processo di deregolamentazione dei mercati che ha condotto alla crisi. Infine, con riferimento al dibattito che si è svolto in Italia sui temi della crescita economica tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta e ad alcuni suoi successivi sviluppi, l'autore affronta la questione della distinzione tra bisogni ed esigenze, mostrando su quali basi è possibile costruire una proposta culturale in grado di superare la centralità della dimensione economica.
18,00

Caravaggio, Giordano Bruno e l'invisibile natura delle cose

Caravaggio, Giordano Bruno e l'invisibile natura delle cose

Anna Maria Panzera

Libro: Copertina morbida

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2011

pagine: 181

Intorno al 1596 sia Caravaggio sia Giordano Bruno respirano l'aria di Roma: l'uno è sulla strada per intraprendere una brillante carriera artistica, l'altro è prigioniero dell'Inquisizione pontificia già dal 1593. Se è poco probabile che Caravaggio si dedicasse a letture filosofiche, è sicuro che Bruno, nella sua cella delle carceri del Sant'Uffizio, non vide mai un quadro di mano del Caravaggio. Eppure, a dispetto di esistenze cosi separate, l'autrice ben ci racconta come i due uomini furono accomunati da un approccio al reale in contrasto col principio d'autorità vigente nella cultura coeva e incentrato sull'esperienza personale e diretta del mondo, trasformato in un universo di immagini, che adombrano verità più profonde. Per il filosofo, il pensiero umano è come un pittore. Per l'artista, le immagini sono un modo di pensare. Prefazione di Claudio Strinati e Michele Ciliberto.
20,00

Italia e Cina, 60 anni tra passato e futuro

Italia e Cina, 60 anni tra passato e futuro

Mario F. Pini

Libro: Libro in brossura

editore: L'Asino d'Oro

anno edizione: 2011

pagine: 288

Fino a oggi diversi saggi hanno trattato le relazioni tra Italia e Cina, ma nessuno ha cercato di concentrare l'attenzione sugli ultimi sessant'anni, quelli della Repubblica popolare cinese. In questo volume l'autore, attingendo da numerose fonti e da esperienze vissute in prima persona, si inoltra in un terreno poco battuto, affrontando, oltre alla storia diplomatica dei rapporti tra l'Italia e la Repubblica popolare cinese, anche i rapporti tra il Partito comunista italiano e quello cinese, e le relazioni del nostro paese con la Repubblica di Cina a Taiwan. Vengono così alla luce, per la prima volta, dettagli sconosciuti, come i contatti tra i figli dei nostri comunisti e i figli dei comunisti cinesi in Unione Sovietica e le ragioni che probabilmente spinsero Deng Xiaoping a concedere un'intervista alla Fallaci nel lontano 1980. Emerge come, dopo la Seconda guerra mondiale, l'Italia, per una serie di circostanze, abbia avuto problemi a fare progressi nei rapporti con la Cina, e come, nell'ultimo decennio, le sia difficile trattare con questo paese, sempre più proiettato nel futuro.
18,00

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