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La Vita Felice: Il piacere di leggere

L'arte della virtù. Testo inglese a fronte

L'arte della virtù. Testo inglese a fronte

Benjamin Franklin

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 89

Nel 1732, all'età di ventisei anni, Benjamin Franklin concepisce l'idea di scrivere una guida del buon vivere intitolata "L'arte della virtù". Credeva, infatti, che vi fossero molte persone che, avendo vissuto male la propria vita, volessero migliorarla pur non sapendo come fare. Era intimamente convinto che tutti fossero dotati di qualche virtù, anche se non di tutte. Opera portata avanti per quasi cinquant'anni, ma non completata a causa di altri impegni e responsabilità, rappresenta la più chiara e concisa espressione della filosofia di vita di Benjamin Franklin.
9,00

Centodue storie dell'antica Cina. Testo cinese a fronte

Centodue storie dell'antica Cina. Testo cinese a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 217

Come forma umoristica di letteratura popolare, le storielle comiche hanno sempre goduto di ampia popolarità per la loro brevità e il linguaggio semplice. Profondamente radicate nella società cinese, queste storielle evidenziano ogni genere di sgradevoli fenomeni sociali quali avidità e falsità, lusinghe e crudeltà, pedanteria e ignoranza. Nel frattempo, rispecchiano anche l'ingegno e il senso dell'umorismo delle persone. In questo libro sono state scelte con cura e compilate oltre cento storielle umoristiche delle diverse dinastie. Illustrato, il libro può essere una lettura utile per gli studenti della lingua cinese. Inoltre queste storielle offrono una visione della prospettiva cinese sulla moralità e l'etica che può essere di aiuto nella reciproca conoscenza fra il popolo cinese e gli altri popoli del mondo.
12,50

Elogio dell'ozio. Testo inglese a fronte

Elogio dell'ozio. Testo inglese a fronte

Robert Louis Stevenson

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 58

Filosofi e scrittori di tutti i tempi hanno difeso a spada tratta il diritto al dolce far nulla, inteso come elemento fondamentale del ritmo della vita e contrapposto al mito produttivista della società moderna. "Dobbiamo rivalutare il significato di ozio dandogli la connotazione positiva di ricerca del piacere all'interno del difficile mestiere di vivere" dice Robert Louis Stevenson nel suo acuto libretto "Elogio dell'ozio", scritto di getto nel luglio del 1877. Le sue parole suonano come frustate in faccia a chi è catturato dalla corsa al successo. Il libro è infatti un'apologia degli spiriti oziosi, gli unici che servono davvero all'umanità, i soli che hanno qualcosa da donare, un invito a trasgredire orari, ritmi, istituzioni, strutture; una dimostrazione che la sola felicità che ricordiamo di aver provato ci proviene da tutte quelle volte che non ci siamo fatti illudere dalla chimera del successo e che siamo sfuggiti alle maglie del falso dovere.
6,50

Sulla lettura e sui libri. Testo tedesco a fronte

Sulla lettura e sui libri. Testo tedesco a fronte

Arthur Schopenhauer

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 608

Nel pensiero di Arthur Schopenhauer la parte relativa alla lettura affronta direttamente non solo l'elemento nodale della pratica del leggere quale attività elettiva del soggetto, nel distogliersi dal meccanico perpetuare del ritmo imposto dalla volontà di vivere, ma anche il suo opposto. Che cosa accade infatti effettivamente nel momento del leggere, se non una imitazione o una riproduzione di un movimento di pensiero non proprio? Questo aspetto fenomenico affascina fortemente il pensatore, perché presenta sotto una luce non ovvia, né tantomeno usuale anche per il linguaggio fìlosofìco, il movimento della lettura e la sua funzione oppiacea, la sua natura mimetica di "falso movimento" cognitivo, poiché "Quando leggiamo, un altro pensa al posto nostro: noi ripetiamo semplicemente il suo processo mentale".
6,50

Racconti straordinari di Liaohzai. Sedici racconti taoisti
15,00

Storia d'Inghilterra dal regno di Henry IV alla Morte Carlo I
10,00

Viaggio in Italia da Ginevra a Venezia. Testo francese a fronte

Viaggio in Italia da Ginevra a Venezia. Testo francese a fronte

Théophile Gautier

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2007

pagine: 192

14,50

Sonata di primavera. Testo spagnolo a fronte

Sonata di primavera. Testo spagnolo a fronte

Ramón del Valle-Inclán

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2007

pagine: 192

Scritte tra il 1902 e il 1905, le Sonatas (Sonata de otoño, Sonata de estío, Sonata de primavera, Sonata de invierno) sono quattro romanzi brevi in cui vengono narrate, in forma autobiografica, le avventure e le gesta amorose del Marchese di Bradomín. Rappresentano uno dei momenti più alti della prosa modernista spagnola, in cui la visione nostalgica di un mondo raffinato e decadente, resa grazie agli effetti sensoriali di una prosa ritmica ed elegante, è affidata alle parole di un dongiovanni ottocentesco, cinico e sensuale.
11,50

Discorso sulle donne. Testo tedesco a fronte
6,50

Sulla scelta di un'amante e altre bagatelle

Sulla scelta di un'amante e altre bagatelle

Benjamin Franklin

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2007

pagine: 168

10,50

Il buon uso delle malattie. Testo francese a fronte

Il buon uso delle malattie. Testo francese a fronte

Blaise Pascal

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2007

pagine: 64

"La Preghiera per chiedere a Dio il buon uso delle malattie (1648) dovrebbe toccare il cuore della gente di questo secolo, nel quale non c'è casa che non sia stata visitata dal dolore, di questi nostri tempi, nei quali, in mezzo alla cupidigia, e in modo che, a memoria d'uomo, per numero di moltitudini compromesse e accavallarsi di rivolgimenti, non ha riscontro, si son fatti largo l'eroismo e la rassegnazione, di questi anni, nei quali son così visibili, la fralezza e la maestà dell'uomo. La malattia di Pascal era atroce. Più di dieci anni, non gli lasciò requie. Non fu mai udito lamentarsi. [...] Quale umiltà sarà pari a quella di Pascal? Quando, l'esempio del supplizio del Golgota, ha tratto da abissi d'anima umana più prona adorazione e più consapevole?" Giuseppe Ungaretti.
6,50

Considerazioni sulla reputazione, sulla lealtà, sulle buone maniere e sulla religione
8,50

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