isenzatregua: DiversaMente

Ragazzi dell'estate parla di gioventù, quella spensierata e allegra che ancora vive nei ricordi di molte generazioni, quella che amava le corse in bicicletta, le esplorazioni all'aria aperta e i ritrovi improvvisati. Una gioventù libera dalla tecnologia, che crede che tutto sia possibile soltanto sperandolo e che sa fare gruppo davanti alle difficoltà. Ed è proprio davanti a un'enorme prova che il gruppo di bambini protagonista del romanzo scopre di essere molto più che amici. Insieme, infatti, affrontano una minaccia reale, di quelle che ogni genitore non manca mai di ricordare ai propri figli: lo sconosciuto con le caramelle che tante volte è stato descritto per mettere in guardia i più piccoli. E poi c'è qualcosa d'altro, che grava sull'intera comunità e che proprio i protagonisti sono chiamati a debellare affrontando eventi e pericoli estranei alla loro stessa età e natura.

Myriam è una giovane ragazza inconsapevole dei poteri che possiede fin dalla nascita e che, come tanti suoi coetanei, è ancora alla ricerca di sé. Circondata da persone care e amici dovrà affrontare grandi difficoltà per poterli proteggere svelando inoltre oscuri segreti e la parte più nascosta del suo cuore. Un romanzo capace di intrecciare amicizia, amore, combattimenti, magia, mostri e di dare forma a un’avventura fantasy moderna che mescola la cultura celtica all’universo angelico grazie a un mix dinamico e vivace adatto a lettori di ogni età, agli appassionati del genere e del mondo dei fumetti.

“Ci sono tutti gli elementi per stabilire che le storie di questa antologia sono un messaggio in bottiglia gettato nel mare della narrativa. Un messaggio semplice e impegnativo. L’immaginazione è più libera della ragione, e più saggia, e mostra come in una profezia ciò che accadrà in futuro, un futuro distopico, beninteso. Dove la fantasia è ispirata dalle nostre vere esperienze storiche. Un futuro catastrofico, dunque un presente criminale e incosciente che costruisce (in)consapevolmente la propria rovina. Verrebbe da pensare che se il futuro è certo, il passato è incerto. Confuso, contraddittorio.” Enrico Luceri

Tra le pagine che scorrono, le righe che si susseguono, il pensiero va a ricordi di infanzia, ritmi di giornate in famiglia, che si alternano lente, tra acredini mai superate e sogni mai abbandonati. Quello che arriva al lettore, e che resta al termine della lettura, è la fascinazione tattile (e anche carnale) di un labbro morso, di sguardi affascinati e fascinosi. Del ritmo cadenzato delle storie di ogni personaggio, di ogni protagonista, che sa prendere per mano il suo spettatore e accompagnarlo per stanze segrete, che come profumate "madeleine" ci riportano a pomeriggi estivi assopiti, al timido sole che fa capolino dalle finestre, trafiggendo le tende mosse dal vento caldo, nel sottile piacere della consapevole pigrizia dell'essere e dell'agire, nell'afa di avventure da "discarica", al brivido di indumenti che divengono una seconda pelle bagnata e scomoda. Grazie a questi racconti weird, genere inteso come sapiente connubio di esperienze e miscellanea di sonorità letterarie, potrete sorridere, fantasticare, ponderare, arrabbiarvi o struggervi. Ma vi regaleranno liete parentesi di divertimento, inteso nella più ampia accezione del termine.

Tre scrittori che si cimentano nella narrazione di eventi improbabili, fantastici e possibili. E lo fanno con la genialità di chi sovverte gli schemi, con una scrittura grottesca, artistica, caustica, mai ortodossa. Ed è in questo che “L’orgoglio del lemming” fa bingo. Nel non essere mai la trasgressione auto compiaciuta ed ego riferita, ma un accattivante gioco letterario da godere a più livelli, in grado di stuzzicare sia il lettore basico che quello più esperto.

Anna Maria Villalonga, con il suo stile diretto, sincero e caustico regala ai lettori brevi racconti capaci di far sognare, pensare, rabbrividire. E sorridere, in un continuo giocare, smontare, demistificare, sovvertire e ricostruire i miti con i quali, tutti noi, in modalità differenti, ci siamo confrontati rispecchiati. "Nell'epoca in cui viviamo, ma senza dimenticare i miei gusti personali e la mia condizione di debitrice nei confronti dei grandi autori del terrore e del mistero, mi è parso di non potere parlare di certe cose senza smembrarle un po'." Questi racconti sono essenzialmente un esercizio d'amore (verso generi, luoghi comuni, mostri di ogni sorta, noi stessi). Sono stati concepiti come un sincero omaggio a un bagaglio proprio e collettivo, come un ringraziamento a tante letture, a tante opere, che ci hanno fatto compagnia per tutta la vita. Uomini lupo, streghe, gatti neri, pipistrelli, fantasmi, principesse, vampiri, demoni, suicidi, assassini, carnefici. Un completo inventario del fior fiore dell'horror fantastico essenziale. Una raccolta di brevi racconti capaci di appassionare e divertire anche il più realista dei lettori: perché si può sognare anche immergendosi tra fitte righe d'inchiostro…