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Il Saggiatore: Nuovi saggi. Storia

Rubicone. Trionfo e tragedia della Repubblica romana

Rubicone. Trionfo e tragedia della Repubblica romana

Tom Holland

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2017

pagine: 380

10 gennaio, anno 705 dalla fondazione di Roma anno 49 prima della nascita di Cristo. I legionari attendono l'ordine di Caio Giulio Cesare celati nell'oscurità, sulle sponde di un fiumiciattolo che segna la frontiera tra il territorio romano e le Gallie. Varcare quel confine in armi significa dichiararsi nemici dell'Urbe, dare inizio alla guerra civile. Quando Cesare pronuncia il comando, intimando al suo esercito di attraversare il Rubicone, lo accompagna con un'espressione divenuta eterna: «Alea iacta est», «Il dado è tratto». Una volta lanciato, quel dado finisce per travolgere tutto ciò che intralcia il suo passaggio: travolge i cittadini e i territori controllati da Roma, portando la guerra dalla Spagna alla Macedonia, dall'Africa all'Italia; travolge le istituzioni della Repubblica dopo quasi cinquecento anni di storia, spogliando il Senato del suo ruolo, consegnando un potere enorme nelle mani di un unico dittatore e, in seguito a una seconda guerra civile, di una dinastia; travolge infine lo stesso uomo che lo ha scagliato, pugnalato alle idi di marzo del 44 a.C. da un manipolo di cospiratori. I protagonisti della tragedia della repubblica - perché di tragedia si trattò, ordita da una hybris implacabile - emergono nel racconto di Tom Holland con realismo cinematografico: oltre a Cesare, Spartaco, l'eroico schiavo ribelle; Mario, il caparbio e acuto stratega militare; Silla, il dittatore feroce e ambiguo; Crasso, il maestro del sotterfugio politico; Cicerone, il parvenu lamentoso ma geniale; Cleopatra, la regina ammaliante che osò sfidare il potere. Intrighi, tradimenti, drammatici colpi di scena, ideali sublimi e squallide mire economiche fanno da cornice a "Rubicone".
21,00

Notturno Avana. Mafiosi, giocatori d'azzardo, ballerine e rivoluzionari nella Cuba degli anni cinquanta

Notturno Avana. Mafiosi, giocatori d'azzardo, ballerine e rivoluzionari nella Cuba degli anni cinquanta

T. J. English

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 382

L'Avana, oggi. Imponenti alberghi, sfarzosi o in rovina, ricordano la grandezza dell'impero eretto dalla mafia dopo la Seconda guerra mondiale, quando, con in tasca la complicità del governo del Presidente Fulgencio Batista, Charles "Lucky" Luciano e Meyer Lansky posero gli occhi su L'Avana. In poco tempo Lansky, l'ebreo americano, trasformò L'Avana nel paradiso dell'illegalità: gioco d'azzardo, grandiosi numeri di varietà, performance a base di mambo e sesso attiravano turisti da tutto il mondo, soprattutto dall'euforica America postbellica. Mentre ballerine svestite camminavano per strada e artisti come Frank Sinatra si esibivano sul palco dell'Hotel Nacional, Cuba covava sulle colline i germi della Rivoluzione. Il giovane avvocato Fidel Castro Ruz e il medico argentino Ernesto "Che" Guevara cospiravano per rovesciare il regime di Batista. E con il "Manifesto della Sierra Maestra", il Movimento di Castro si dichiarò nemico giurato della mafia cubana. Sarebbe stata guerra all'ultimo sangue. "Notturno Avana" svela una storia mai raccontata. Attraverso interviste agli ultimi testimoni, filmati inediti e fonti d'archivio, ricostruisce lo scontro militare, politico e culturale, tra la Cuba della mafia e della dissolutezza e quella della Rivoluzione. T. J. English riavvolge il nastro della memoria fino agli anni cinquanta, e con il sapore del romanzo e la veridicità di un'inchiesta rida vita al quadro cangiante e autentico della Cuba di mezzo secolo fa.
19,50

Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano

Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano

Niccolò Capponi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2008

pagine: 358

Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d'Austria, sconfissero l'invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell'imbattibilità ottomana, l'incubo di una conversione forzata all'Islam dell'Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell'epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti).
20,00

Per volontà del cielo. 1837-1897. Nascita di un impero

Per volontà del cielo. 1837-1897. Nascita di un impero

Jan Morris

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 503

Si estende su tutti i continenti l'Impero britannico nel 1897. Le Indie, il Sudafrica, il Kenia, il Sudan, la Rhodesia, il Canada, i Caraibi, e poi ancora tutta l'Oceania, persino la gelida Terra di Graham nella penisola antartica. La regina Vittoria può festeggiare il giubileo di diamante del suo regno vantando il più vasto e potente dominio coloniale di tutti i tempi. Ne è trascorso di tempo da quel 20 giugno 1837, quando la diciannovenne Vittoria venne incoronata. Allora la ricchezza della Gran Bretagna era già incalcolabile, la sua flotta e la sua supremazia commerciale, alimentata dalla Compagnia delle Indie orientali, non avevano rivali. Su queste solide fondamenta la regina e Benjamin Disraeli costruirono il loro immenso potere. "Per volontà del cielo" ripercorre l'ascesa della potenza britannica, la storia di sessant'anni di ambizioni e progressi tecnologici, di guerre feroci e di oppressione coloniale. Rivivono in queste pagine funzionari inglesi, le loro mogli, esploratori, botanici, cacciatori di pellicce, strangolatori thug e gli ultimi tasmaniani. Viene ricostruita la conquista di una supremazia politica ed economica, con le sue manifestazioni di prepotere e crudeltà, e persino con il suo affascinante esotismo.
24,00

Romba il motore. Storie di aviatori

Romba il motore. Storie di aviatori

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 253

Storie di uomini, di passioni, di macchine, di sfide per costruirle e per farle librare nell'aria. Storie di volo, insomma. È questo il contenuto di "Romba il motore": una raccolta di saggi storici rigorosi ma al contempo curiosi, di storie minori che però rispecchiano la grande storia, spesso tragica, che ha percorso e dilaniato l'Italia. Come ad esempio i due Luigi, entrambi patrioti e tuttavia nemici: l'uno stava con i partigiani di Tito, l'altro con i nazifascisti. Storie oscure, dimenticate, come quella dell'aeronautica afghana creata dagli italiani negli anni Trenta, o dell'intervento delle nostre ali in Iraq nel 1941. Storie industriali, come la battaglia tra "più leggeri" e "più pesanti" dell'aria: l'esito della sfida tra dirigibili e aerei non era affatto scontato prima della tragedia dell'Hindemburg nel 1937. Come non lo era il fatto che gli aerei che utilizzavano la terra per decollare e atterrare prevalessero su quelli che usavano l'acqua, come testimoniano i numerosi idroscali disseminati per l'Italia, a cominciare da quello di Milano.
18,00

Il monte sacro. Pellegrini e viaggiatori alle pendici del Kailas

Il monte sacro. Pellegrini e viaggiatori alle pendici del Kailas

John Snelling

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2008

pagine: 374

Per gli indù è il trono del grande dio Shiva. I buddisti lo associano alla divinità tantrica Demchog e al saggio Milarepa. Per i tibetani di fede Bön è il "gigante di cristallo", il luogo in cui il fondatore della loro religione scese sulla terra dal cielo. È il Kailas: la montagna sacra per eccellenza, il picco simmetrico che svetta sulla terra proibita del Tibet, dimora degli dei e meta degli uomini. Qui nascono il Gange, l'Indo, il Sutlej e il Brahmaputra; qui sgorga la mitica soma, l'elisir di eterna giovinezza; qui da secoli pellegrini e viaggiatori giungono da ogni luogo in cerca dell'illuminazione. Alternando resoconti e testimonianze di viaggio a una penetrante indagine storico-religiosa, John Snelling ci riporta sulle loro orme, chiarendo il significato spirituale del Kailas e più in generale di tutte le montagne sacre.
22,00

Oltre la gloria. Joe Louis vs Max Schmeling. Un mondo sull'orlo del baratro

Oltre la gloria. Joe Louis vs Max Schmeling. Un mondo sull'orlo del baratro

David Margolick

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2008

pagine: 431

La sera del 22 giugno del 1938, l'attenzione del mondo si catalizzò su un epico incontro tra due pugili che fu molto più di un match di boxe. Fu la lotta fra un nero e un bianco, fra un americano e un tedesco, fra la democrazia statunitense e il regime nazista, fra il simbolo della redenzione degli afroamericani e quello della superiorità della razza ariana. La clamorosa sconfitta di Max Schmeling a due minuti e quattro secondi dall'inizio del primo round venne ribattezzata dai contemporanei "l'undercard per la Seconda guerra mondiale". Fu l'evento mediatico degli anni trenta più seguito, con settantamila spettatori allo Yankee Stadium di New York e cento milioni di ascoltatori radiofonici in tutto il mondo. Un libro di storia contemporanea teso ed emozionante, dove un grande avvenimento sportivo fa da prisma ai giorni che precedettero lo scoppio del secondo conflitto mondiale.
23,00

Storia avventurosa della rivoluzione romana. Repubblicani, liberali e papalini nella Roma del '48

Storia avventurosa della rivoluzione romana. Repubblicani, liberali e papalini nella Roma del '48

Stefano Tomassini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2008

pagine: 512

Un papa in fuga, un ministro ucciso, una rivoluzione. Dopo secoli di anonimato, tra il 1846, anno dell'elezione di Pio IX, e l'estate del 1849, quando le truppe francesi vinsero la resistenza dei volontari repubblicani, Roma tornò a essere il gran teatro del mondo. Un palcoscenico su cui recitavano, oltre al papa, eroi risorgimentali come Mameli, Mazzini e Garibaldi, oltre a una nutrita schiera di comprimari, tra cui Farini, Bixio e Rosmini. Nei pochi mesi di vita della Repubblica, Roma conobbe un periodo di disciplinato fermento tra i rocamboleschi anni precedenti e la confusione che contribuì alla sua caduta. Rimasta senza papa - una realtà quasi impensabile gettò per la prima volta le basi di istituzioni laiche, emancipate dal potere temporale della Chiesa. L'autore interroga i documenti per ricostruire l'ascesa e il declino del sogno repubblicano, scavando negli stati d'animo dei protagonisti, nei loro dilemmi, nelle loro scelte e nella quotidianità di un popolo reattivo alle tensioni del proprio tempo.
20,00

Il messia perduto. La storia di Sabbatai Sevi e il misticismo della Qabbalah

Il messia perduto. La storia di Sabbatai Sevi e il misticismo della Qabbalah

John Freely

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2007

pagine: 287

Sabbatai Sevi nacque a Smirne, in Turchia, nel 1626. Conquistato dal misticismo della Qabbalah, viaggiò per tutto l'Impero ottomano autoproclamandosi con fervore il nuovo messia e annunciando l'imminente inizio dell'era salvifica. In molti lo seguirono, altri lo consideravano un pazzo farneticante. Quando, nel 1651, dichiarò che i giorni di astinenza sarebbero dovuti diventare di festa, che le donne avevano diritto a leggere la Torah e la Qabbalah e gli ebrei potevano pronunciare il sacro nome di Dio, il rabbino di Istanbul lo bandì dalla città. Nel 1666 fu fatto prigioniero dal sultano turco e abbracciò il culto islamico per evitare la condanna a morte. Morì esule in Albania nel 1676, dopo avere convertito alla propria fede visionaria numerosi ebrei in Europa e nell'Africa del Nord. Dopo la sua morte, i suoi seguaci continuarono a sostenere che Sabbatai si era solo reso invisibile agli occhi dei comuni mortali. A Salonicco è tuttora presente e attivo il gruppo giudaico-islamico dei Denmeh, che si ispirano alla sua dottrina sincretica.
22,00

Le ferite invisibili. Storie di speranza e guarigione in un mondo violento

Le ferite invisibili. Storie di speranza e guarigione in un mondo violento

Richard F. Mollica

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2007

pagine: 254

Dopo aver subito catastrofi naturali come uragani e terremoti, dopo aver assistito alle terribili violenze che gli uomini sono capaci di infliggere a singoli individui come a interi gruppi, in che modo i sopravvissuti possono superare il proprio dolore prima che diventi cronico? Richard F. Mollica si dedica da quasi trent'anni alla cura di chi ha subito gravi traumi collettivi, operando come psichiatra nei paesi afflitti da guerre ed eccidi, per esempio con i superstiti delle atrocità dei khmer rossi in Cambogia, con le donne bosmache stuprate durante il conflitto etnico, con le vittime di torture nei regimi totalitari e con i familiari dei desaparecidos: una lunga esperienza sul campo da cui ha sviluppato un approccio terapeutico innovativo, culturalmente aperto ed empatico. L'autore ha raccolto interviste e testimonianze, convinto che una narrazione corale della storia del trauma e della resilienza dei sopravvissuti sia una cura efficace ma anche una creazione artistica da salvaguardare, un insegnamento prezioso per ognuno. Le vittime diventano così protagoniste di un originale percorso terapeutico e dimostrano nei fatti come ogni individuo possieda dentro di sé le risorse per il superamento di eventi tragici, ossessivamente e morbosamente mostrati dai media per essere presto dimenticati.
19,00

Broadway. New York, l'età del jazz e la nascita di un mito

Broadway. New York, l'età del jazz e la nascita di un mito

Jerome Charyn

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2007

pagine: 287

New York, primo dopoguerra. I continui afflussi di immigrazione e il ritorno dei reduci hanno reso la città un labirinto di lingue, etnie e culture diverse, una bomba a orologeria. L'America bianca si difende dietro una barricata puritana che sfocia nel Proibizionismo. Per le strade, nei teatri e nei locali notturni si incrociano i personaggi più pittoreschi: trafficanti e vagabondi, pugili e ballerine, scrittori squattrinati, cantanti jazz e attori, gangster e miliardari. L'unicità di Broadway è nella sua tragedia intrinseca, quella di non abitare nella storia perché nata già come leggenda. La Grande strada riservò lo stesso destino ai suoi protagonisti, meteore splendenti bruciate da un eccesso di vita. Jerome Charyn, come un archeologo della modernità, scava nella mitologia della più assurda metropoli americana e la racconta attraverso le gesta dei suoi eroi. Damon Runyon, che nei suoi racconti falsificava Broadway nel momento stesso in cui le dava la gloria. Le Follies Girls, le sfrenate ballerine di fila nello spettacolo di Florenz Ziegfeld, la cui bellezza era la rovina loro e di chi le amava. I due Fitzgerald, Scott e Zelda, che incarnarono lo spirito dell'epoca, distrutti da ciò che li fece grandi. Babe Ruth, l'"orfano" di successo, il campione teppista a briglie sciolte nel mondo. Marion Davies e William Hearst, umiliati e resi immortali da Orson Welles. E ancora Mae West, Owney "l'Assassino" Madden, Al Capone.
22,00

Canti di viaggio. Una vita

Canti di viaggio. Una vita

Hans W. Henze

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2005

pagine: 602

Una vita inquieta, che sta per raggiungere il traguardo degli ottantanni. La vita di un uomo posseduto dalla musica, da sempre. Hans Werner Henze con ironia e passione racconta il suo percorso artistico ed esistenziale, tra momentanei smarrimenti e continue trasformazioni, fratture strazianti e bagliori di serenità. I dolori e l'insofferenza nella casa paterna, in Westfalia. Le ferite del nazismo, gli orrori della guerra. Lo studio della composizione musicale. E poi la creatività che prende il volo, partitura dopo partitura. In bilico fra sperimentalismo e tradizione, Henze sceglie di seguire un personalissimo concetto di bellezza. Con la sua musica non riconducibile alle etichette e alle scuole ottiene in vita un successo anomalo per un compositore, che suscita diffidenza. Sempre pronto a varcare i confini, in politica come nel privato, Henze sogna un comunismo a misura d'uomo, ma vede l'utopia soccombere alla realtà. Canti di viaggio sono le sue memorie, anche perché racconto della ricerca infaticabile di una patria: il rapporto ambivalente con la Germania, la scoperta folgorante - nel 1951 - dell'Italia e degli italiani, l'esperienza sulla scena musicale inglese, i due lunghi soggiorni a Cuba negli anni sessanta.
28,00

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