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Il Mulino: Tesi e ricerche di scienze religiose

Per una «Chiesa eucaristica». Rilettura della portata dottrinale della costituzione liturgica del Vaticano II. Lezioni del 1965

Per una «Chiesa eucaristica». Rilettura della portata dottrinale della costituzione liturgica del Vaticano II. Lezioni del 1965

Giuseppe Dossetti

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2002

pagine: 256

Negli ultimi giorni del 1965, appena concluso il concilio Vaticano II, Dossetti ritenne necessarie alcune "riletture" dei testi maggiori del Vaticano II. Egli elabora nelle conversazioni qui edite per la prima volta un complesso di riflessioni dottrinali e istituzionali sulla costituzione liturgica, esprimendo la convinzione di un rilievo eccezionale della Sacrosanctum concilium, l'unica decisione conciliare che porta l'impronta di Giovanni XXIII. Nella misura in cui la riforma liturgica poneva al centro della chiesa la parola di Dio e l'eucarestia, i grandi problemi portati alla ribalta dal concilio apparivano singolarmente illuminati facendo riferimento a una teologia della parola di Dio, del mistero eucaristico, della comunione tra le chiese, della fondamentale unione dei cristiani e dell'intero genere umano. Anche una corretta impostazione dell'interpretazione del Vaticano II stava particolarmente a cuore a Dossetti, un'ermeneutica che non avrebbe dovuto prescindere dalle connessioni tra la dottrina del De liturgia e il resto del magistero conciliare, a pena di risultare inaffidabile. Affiancano l'inedito dossettiano una riflessione di Giuseppe Ruggieri sulla portata del testo, riletto dopo oltre trent'anni, e una ricostruzione complessiva della partecipazione di Dossetti al concilio Vaticano II condotta da Giuseppe Alberigo sulla documentazione originale
18,00

Volti di fine Concilio. Studi di storia e teologia sulla conclusione del Vaticano II

Volti di fine Concilio. Studi di storia e teologia sulla conclusione del Vaticano II

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2001

pagine: 448

Dopo aver a lungo lavorato sulle diverse fasi del concilio, il gruppo internazionale di studiosi che promuove la "Storia del Vaticano II" propone una serie di studi sulle fasi finali di quell'evento cruciale per le chiese e le società. I saggi qui raccolti, presentati nel colloquio di Klingenthal (Strasbourg) nel 1999, esaminano il passaggio conclusivo del Vaticano II, le valutazioni teologiche che prendono forma nel 1965 e i programmi "in fieri" per l'imminente post-concilio. Grazie a fonti di prima mano e per lo più inedite, vengono in luce i diversi volti della fine del concilio: preoccupazione e speranza, sollievo e delusione, agitano i protagonisti del concilio e predispongono gli elementi di quella che sarà la ricezione. I saggi di Giuseppe Alberigo (Bologna), José Oscar Beozzo (Sao Paulo), André Birmelé (Strasbourg), Joseph Famerée (Louvain-La-Neuve), Peter Hünermann (Tubingen), Joseph A. Komonchak (Washington DC), Pierre C. Noel (Québec), Gilles Routhier (Québec), Giuseppe Ruggieri (Catania), Silvia Scatena (Bologna), Claude Soetens (Louvain-La-Neuve), sono raccolti dai due curatori, cui si deve la stesura dell'introduzione e delle conclusioni.
28,41

L'altra Roma. Politica e S. Sede durante il Concilio Vaticano II (1959-1965)

L'altra Roma. Politica e S. Sede durante il Concilio Vaticano II (1959-1965)

Alberto Melloni

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2000

pagine: 416

L'inizio degli anni Sessanta segna per la Roma ecclesiastica un cambiamento profondo al suo interno e nelle relazioni con il mondo della politica: i mesi dell'annunzio, preparazione e celebrazione del concilio Vaticano II segnano anche l'inizio della Ostpolitik, il profondo ripensamento dell'atteggiamento verso Israele, la scelta di agire per la pace, la intuizione della dignità della persona umana, il primo distanziamento rispetto alla dialettica parlamentare italiana. Nelle grandi crisi del periodo - da Cuba al Congo, dal Vietnam a Budapest, dall'Algeria a Dallas - il prestigio vaticano cambia e cresce. Giovanni XXIII lascia al suo successore non solo un concilio da finire, ma un nuovo protagonismo. L'altra Roma - quella dei governi, delle grandi potenze, dei paesi che scivolano verso le dittature e di quelli che lottano per l'indipendenza - scopre nel concilio una chiesa capace di una universalità senza ideologie. Questo volume racconta questo passaggio affascinante con rigore e completezza, restituendo le informazioni e le opinioni dei leaders di quel mondo - da Kennedy a Kruscev, da Johnson a Breznev, da De Gaulle ad Adenauer, da Franco a Salazar, da Fanfani a Spaak, da Nasser a Golda Meir - così come sono fissate in migliaia di dispacci diplomatici finora inediti, provenienti dagli Archivi dei ministeri degli esteri di Bruxelles, Bonn, Buenos Aires, Gerusalemme, L'Aja, Lisbona, Londra, Montreal, Mosca, Parigi, Roma, Washington.
28,41

Un concilio per il mondo moderno. La redazione della costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Vaticano II

Un concilio per il mondo moderno. La redazione della costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Vaticano II

Giovanni Turbanti

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2000

pagine: 832

Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale la preoccupazione fondamentale della chiesa cattolica era la lotta contro il comunismo contro il quale erano impegnate tutte le energie. Ma nella chiesa occidentale sempre più forti erano le preoccupazioni per lo scollamento fra chiesa e società moderna. La modernità si presentava come una sfida alla quale la chiesa doveva rispondere con una rinnovata riflessione e in modo nuovo. Il concilio ecumenico Vaticano II doveva dare, per molti vescovi, una risposta adeguata alle sfide del mondo moderno. La costituzione conciliare "Gaudium et spes" costituisce un'espressione riflessa di come il magistero ecclesiastico considerava il rapporto tra chiesa e mondo moderno e rappresenta forse il cuore stesso dell'impegno conciliare, ancor oggi attuale, al rinnovamento della chiesa. Questo volume ricostruisce passo passo il cammino che ha portato alla redazione della costituzione "Gaudium et spes", che l'autore analizza e interpreta cercando di rispondere ad alcuni importanti quesiti: perché si è cominciato a pensare ad un documento sulla chiesa nel mondo contemporaneo? cosa ci si prefiggeva? quali ipotesi si sono confrontate nel corso della sua elaborazione? perché e come si è giunti alla redazione che alla fine è stata accolta?
51,65

La Bibbia nel Concilio. La redazione della costituzione «Dei verbum» del Vaticano II

La Bibbia nel Concilio. La redazione della costituzione «Dei verbum» del Vaticano II

Riccardo Burigana

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1998

pagine: 520

Il concilio Vaticano II ha determinato un nuovo rapporto fra la Scrittura e la chiesa cattolica: questa svolta è maturata nella redazione e nel dibattito della costituzione dogmatica "Dei verbum". Da una "venerazione" nei confronti della Scrittura che equivaleva a una sua sostanziale emarginazione dall'universo cattolico, si è passati all'indicazione della necessità di un suo uso costante nella riflessione teologica e nella prassi quotidiana. Contrapposizioni durissime in aula e in commissione, che sottintendevano due visioni divergenti di intendere il rapporto tra la Parola di Dio e la chiesa cattolica, hanno attraversato gli anni 1959-1965: il volume ricostruisce le fasi e il senso di una discussione che ha segnato profondamente il cattolicesimo contemporaneo. Un concilio "pastorale" e "ecumenico", secondo le parole di Giovanni XXIII, ha appreso a discutere della fede anziché arroccarsi nella condanna di teologi ed esegeti; rigettato nel novembre 1962 lo schema preparatorio, il nuovo, elaborato a partire dal dicembre 1963 e approvato nel novembre 1965, è stato il segno più evidente della profondità di questa trasformazione dell'approccio della chiesa cattolica alla Scrittura, non più letta in chiave controversista, ma intesa come base per un nuovo modo di offrire l'atto rivelante al mondo e di approfondire l'ascolto religioso della Parola con le altre comunità cristiane non cattoliche.
33,57

L'evento e le decisioni. Studi sulle dinamiche del Concilio Vaticano II

L'evento e le decisioni. Studi sulle dinamiche del Concilio Vaticano II

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1998

pagine: 540

E' possibile comprendere il concilio Vaticano Il attraverso la semplice analisi delle sue decisioni? L'assemblea conciliare è stata esclusivamente una "macchina" per la produzione degli atti finali? Questi i quesiti fondamentali su cui si sono misurati gli studiosi intervenuti al convegno di Bologna nel dicembre 1996. La selezione dei contributi qui raccolti vuole riproporre il fecondo confronto tra storici delle assemblee parlamentari, teologi e storici delle istituzioni e della dottrina, tutti in vario modo coinvolti nel pluriennale progetto di ricerca sulla "Storia del Vaticano Il". Pur nella diversità degli approcci, è emersa una comune consapevolezza che la categoria evento modifica i termini del rapporto tra il concilio, i gruppi che lo hanno costituito, le risoluzioni conclusive e le dinamiche che esse hanno innescato. Una prima serie di saggi affronta problemi metodologici e storiografici legati alla dialettica tra continuità e rotture negli eventi storici. Il secondo gruppo di interventi analizza, invece, la qualità e il tipo di partecipazione all'evento dei diversi organi collettivi del concilio, enucleando le dinamiche che mettono in comunicazione l'assemblea plenaria con i singoli protagonisti. L'ultima sezione di contributi colloca, infine, lo scarto tra le decisioni finali e l'esperienza conciliare nel suo concreto dipanarsi.
36,15

I nemici della cristianità

I nemici della cristianità

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1997

pagine: 232

La cristianità sorge quando il cristianesimo si pone come religione non solo lecita, ma altresì "dominante", se non unica, nella società in cui è professato e assolve a tutte le funzioni che competono ad una istituzione religiosa che voglia fornire identità a un gruppo sociale. Se quindi la cristianità è una variante della "religione civile", che cosa hanno di diverso i nemici della cristianità? Potrebbe, questa, sembrare una domanda banale. La dialettica amico-nemico è infatti alimentata dalle religioni. Perché la cristianità dovrebbe costituire un caso a parte? Siano essi gli appartenenti ad altre religioni, siano essi i devianti dalla pratica religiosa dominante, i "nemici" trovano proprio nelle religioni il loro terreno di coltura più spontaneo. Resta vero tuttavia che il cristianesimo contiene, nel suo "canone" costitutivo, una configurazione atipica del rapporto con il "nemico", per cui il "nemico" propriamente non dovrebbe essere più tale. Perché allora nella tradizione cristiana si passa dall'atteggiamento della prima lettera di Pietro, dove si riflette una minoranza straniera e amica al tempo stesso della società, a quello maggioritario e "violento", convinto della coestensività tra cristianità e umanità, di Bernardo di Chiaravalle?
14,46

Athenagoras, il patriarca (1886-1972). Un cristiano fra crisi della coabitazione e utopia ecumenica

Athenagoras, il patriarca (1886-1972). Un cristiano fra crisi della coabitazione e utopia ecumenica

Valeria Martano

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1997

pagine: 560

Si tratta della biografia di uno dei protagonisti della nuova stagione dei rapporti fra le chiese cristiane tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Cresciuto in Macedonia nel clima della coabitazione post-ottomana, Athenagoras diventa uomo pubblico come metropolita della chiesa ortodossa d'America, e poi patriarca di Costantinopoli. Il volume è basato su fonti inedite, specialmente diplomatiche.
30,99

Il vaticano II fra attese e celebrazione

Il vaticano II fra attese e celebrazione

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1995

pagine: 252

Il Vaticano II fra attesa e celebrazione. A trent'anni dalla fine del concilio Vaticano Il è possibile rícostruire in modo criticamente rigoroso l'evento conciliare in tutte le sue dimensioni e le sue valenze. Ripercorrerne i lavori, ma anche lo spirito e la dialettica, richiede che lo svolgimento quotidiano sia intrecciato con l'evoluzione della consapevolezza dell'assemblea e delle sue varie componenti. 1 grandi temi dottrinali, istituzionali e pastorali devono essere seguiti nella loro maturazione trasversale, indipendentemente dall'ordine dei lavori, mentre occorre prestare un'attenzione specifica al rapporto dialettico con il contesto esterno al concilio. Attraverso un rigoroso approccio storico-critico, Giuseppe Butturini, Mauro Velati, Alberto Melloni e Giuseppe Alberigo presentano diversi momenti della storia del Vaticano II.
15,49

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