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I nemici della cristianità

I nemici della cristianità
Titolo I nemici della cristianità
Curatore
Collana Tesi e ricerche di scienze religiose, 19
Editore Il Mulino
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 232
Pubblicazione 09/1997
ISBN 9788815060525
 
14,46

La cristianità sorge quando il cristianesimo si pone come religione non solo lecita, ma altresì "dominante", se non unica, nella società in cui è professato e assolve a tutte le funzioni che competono ad una istituzione religiosa che voglia fornire identità a un gruppo sociale. Se quindi la cristianità è una variante della "religione civile", che cosa hanno di diverso i nemici della cristianità? Potrebbe, questa, sembrare una domanda banale. La dialettica amico-nemico è infatti alimentata dalle religioni. Perché la cristianità dovrebbe costituire un caso a parte? Siano essi gli appartenenti ad altre religioni, siano essi i devianti dalla pratica religiosa dominante, i "nemici" trovano proprio nelle religioni il loro terreno di coltura più spontaneo. Resta vero tuttavia che il cristianesimo contiene, nel suo "canone" costitutivo, una configurazione atipica del rapporto con il "nemico", per cui il "nemico" propriamente non dovrebbe essere più tale. Perché allora nella tradizione cristiana si passa dall'atteggiamento della prima lettera di Pietro, dove si riflette una minoranza straniera e amica al tempo stesso della società, a quello maggioritario e "violento", convinto della coestensività tra cristianità e umanità, di Bernardo di Chiaravalle?
 
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