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Il Mulino: Studi e ricerche sull'università

Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche

Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 232

L'insediamento o l'ampliamento di una università in un contesto cittadino è frutto di precise scelte politico-amministrative e comporta esiti di diversa natura che attengono non solo all'assetto urbano, ma anche all'economia e alla società locali. Si tratta di un intervento che presenta connotazioni differenti a seconda del momento storico in cui avviene e della città che ne è protagonista, del suo peculiare sviluppo urbano, del tessuto socio-economico e socio-culturale che la connota, ed è funzione della domanda di saperi e di competenze, che a loro volta danno vita a processi innovativi in grado di influenzare lo sviluppo del mondo economico locale e nazionale. «Tout se tient», dunque: storia della città e storia dell'università vanno in parallelo. L'università trasforma la città e la città trasforma l'università. Così nella Roma degli anni Trenta il regime celebra i suoi fasti con l'erezione della nuova città universitaria e nello stesso periodo a Milano vedono la luce un nuovo Politecnico, una nuova Bocconi, una nuova Cattolica, mentre la Regia individua nella Ca' Granda la futura sede per le Facoltà umanistiche. Quella di Milano è una storia esemplare; storia che, soprattutto nei vent'anni che seguono la nascita della Repubblica, si ripete - sia pure in sedicesimo - in diverse città italiane. Fra queste Messina, Bologna, Trento, Pavia, Urbino, Trieste, Verona sono i luoghi presi in considerazione nei contributi presenti in questo volume.
20,00

Università «contro»? Il ruolo degli atenei negli ordinamenti in crisi

Università «contro»? Il ruolo degli atenei negli ordinamenti in crisi

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 368

Frutto di giornate di studio internazionali costruite grazie all'apporto di professionalità diverse (storici delle istituzioni, del diritto, modernisti, delle dottrine, contemporaneisti, scienziati della politica, giornalisti, sociologi), il volume indaga il ruolo svolto, tra passato e presente, dall'università in Europa (e non solo) in particolari momenti di crisi dell'ordinamento statuale. Ne è scaturita una riflessione che, partendo dalle guerre di religione che hanno dilaniato il Vecchio Continente, è approdata alla stagione rivoluzionaria del 1848, dalla primavera araba al movimento messicano #YoSoy132, dalla Norvegia del secondo dopoguerra alla Grecia dei colonnelli e all'Italia dei movimenti sessantottini.
32,00

Filippo Maria Renazzi. Università e cultura a Roma tra Settecento e Ottocento

Filippo Maria Renazzi. Università e cultura a Roma tra Settecento e Ottocento

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 341

Filippo Maria Renazzi (1745-1808), professore di Diritto criminale alla Sapienza per un trentennio, letterato e avvocato, è una figura molto significativa della vita culturale romana del suo tempo per la coraggiosa adesione alle tendenze illuministiche, all'epoca considerate con sospetto e avversione negli ambienti accademici ed intellettuali della città. Questo volume si propone di approfondire la conoscenza della sua personalità e della sua opera, finora poco evidenziate nella storiografia, con l'obiettivo di contribuire alla ricostruzione di alcuni aspetti e momenti della realtà romana dell'epoca: in particolare, l'insegnamento universitario, la circolazione delle idee nello Stato pontificio, l'adesione dei docenti alla Repubblica del 1798-99, la diffusione di nuovi modelli di scienza giuridica. I saggi si articolano in tre sezioni: nella prima vengono presentati i risultati di ricerche sulla biografia, le attività letterarie, forensi e politiche di Renazzi; nella seconda si analizzano i profili del suo pensiero giuridico e del suo insegnamento; la terza è infine dedicata allo studio della sua monumentale opera sulla storia dell'Università di Roma, e mira a illustrarne i metodi e i contenuti anche attraverso il confronto con analoghe opere pubblicate in Italia nello stesso periodo. Il taglio interdisciplinare è finalizzato ad assicurare una visione ampia e articolata della poliedrica figura di Renazzi, del ruolo che svolse nella Roma del suo tempo e della sua influenza nel contesto intellettuale italiano tra Settecento e Ottocento.
28,00

L'insegnamento del diritto (secoli XII-XX)- L'enseignement du droit (XII-XX siècle)

L'insegnamento del diritto (secoli XII-XX)- L'enseignement du droit (XII-XX siècle)

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 404

Il volume prende le mosse da una recente edizione - svoltasi a Bologna e patrocinata dal CISUI-Centro interuniversitario per la storia delle università italiane - delle Journées internationales de la Société d'histoire du droit, una delle più prestigiose società internazionali di storici del diritto. Il tema scelto, l'insegnamento del diritto, è stato affrontato da ciascuno dei relatori nella più assoluta libertà cronologica e tematica, secondo le tradizionali usanze delle Journées. Ne risulta un mosaico estremamente vario, dai cui tasselli emergono importanti risultati originali insieme a suggestivi spunti per future ricerche. Il volume ne conserva memoria.
32,00

Professori e università di fronte all'epurazione. Dalle ordinanze alleate alla pacificazione (1943-1948)

Professori e università di fronte all'epurazione. Dalle ordinanze alleate alla pacificazione (1943-1948)

Mattia Flamigni

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 272

Il volume propone una ricostruzione del fenomeno dell'epurazione all'interno dell'università italiana seguita alla caduta del fascismo, offrendo uno sguardo globale dai provvedimenti del Governo Militare Alleato alle sentenze della Commissione ministeriale italiana, fino al reintegro dei docenti sospesi. Si ripercorre l'azione epurativa svolta dagli Alleati nelle singole università dal 1943 al 1945, evidenziando le improvvisazioni e le difficoltà incontrate nei primi mesi nelle regioni meridionali e lo sforzo per giungere a una procedura rapida ed efficiente da applicare negli atenei del Nord del Paese. L'azione del governo italiano, dispiegata tra il 1944 e il 1946 (con alcuni strascichi perdurati nei due anni seguenti), fu invece svolta a livello centrale e si rivelò assai benevola. Si analizzano inoltre le dinamiche del ritorno in servizio dei docenti epurati, molti dei quali poterono tornare in cattedra già nel biennio 1946-47. Dopo tale data, nonostante i decreti emanati nel 1948, le traiettorie del reintegro si frammentarono in decine di casi particolari, concludendosi soltanto nel 1963.
25,00

Le università e la riforma protestante. Studi e ricerche nel quinto centenario delle tesi luterane

Le università e la riforma protestante. Studi e ricerche nel quinto centenario delle tesi luterane

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 362

Nel quinto centenario delle tesi luterane, il Centro interuniversitario per la storia delle università italiane - CISUI ha promosso un'aggiornata riflessione sul rapporto tra Riforma e università, approfondendo, attraverso alcuni esempi indicativi, il significato e le ricadute che i movimenti riformatori ebbero sul sistema d'insegnamento superiore tra medioevo ed età moderna. Come la proposta religiosa di Lutero s'innestò in un clima umanistico-rinascimentale già attraversato da fermenti di rinnovamento, così le riforme provocarono e/o accelerarono un processo di trasformazione dei luoghi d'insegnamento e dei metodi educativi, in parte già in atto. «Universitas semper reformanda»: se fin dalle sue origini, l'istituzione accademica aveva accolto e accompagnato i cambiamenti storici, dal XVI secolo le nuove proposte universitarie s'inserirono nel solco delle riforme religiose e in un contesto culturale, politico, sociale ed economico ormai confessionale. Eredità della Riforma fu la gemmazione, intorno a università «stricto sensu», di istituzioni più o meno deputate a erogare i gradi accademici, ma provviste di insegnamenti «superiori», con finalità esclusivamente professionali non soddisfatte in pieno dagli atenei: le accademie calviniste svizzere e francesi per la formazione dei pastori, i seminari cattolici post-tridentini per la preparazione dei sacerdoti, fino ai «seminaria nobilium» o alle scuole d'ingegneria civile o militare. La Riforma protestante, avviata con Lutero, Zwingli e Calvino, provocò un'autentica rivoluzione dell'ambito educativo che scosse le fondamenta delle comunità accademiche e l'epistemologia di alcune discipline, come l'astronomia o la medicina.
29,00

La nascita delle università di Stato tra Medioevo ed età moderna

La nascita delle università di Stato tra Medioevo ed età moderna

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 174

Quattro secoli fa il Senato della Repubblica di Venezia decise di istituire, a beneficio degli studenti universitari padovani "poveri, et altri" (gli "altri" erano gli acattolici, che non avrebbero potuto sottoscrivere la prevista professione di fede tridentina), una laurea "auctoritate Veneta": in pratica una laurea di Stato, che metteva per la prima volta in discussione, quanto meno in ambito italiano, il cordone ombelicale che univa gli Studi generali e, al di là di essi, il sapere nelle sue più alte manifestazioni ai poteri universali dell'Europa medievale, il papa e l'imperatore. L'istituzione di una laurea di Stato fu soltanto un episodio di un lungo e tortuoso processo, che era stato avviato fin dall'alto Medioevo e che trovò la sua definitiva consacrazione soltanto in età napoleonica, quando le università vennero riconosciute quali luoghi di formazione della classe dirigente dello Stato e dell'alta burocrazia. Nello stesso tempo le vicende padovano-veneziane del 1616 furono in grado di innescare un confronto nazionale e internazionale sulla nascita e gli sviluppi dell'università di Stato, che consentì di ritrovare una trama comune alla base di contesti politici e universitari quanto mai diversi, se non divergenti. Con contributi in lingua francese, inglese e spagnola.
18,00

Storia della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari 8secoli XVI-XX)

Storia della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari 8secoli XVI-XX)

Antonello Mattone

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 1037

Frutto di approfondite ricerche, questo volume ripercorre la storia della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Sassari dalle origini seicentesche sino ai primi anni Sessanta del Novecento. Pur essendo una facoltà dimensionata sui bisogni di un'utenza locale, caratterizzata dalla ristrettezza del suo bacino di reclutamento, dovuto al pesante condizionamento insulare, esercitò un peso decisivo nella vita civile e sociale sassarese, dove ebbe funzione di vera e propria "fucina" delle classi dirigenti locali. Antonello Mattone pone inoltre in rilievo il contributo originale dato dalla Facoltà alle problematiche del dibattito giuridico nazionale e internazionale, soffermandosi sulla circolazione delle idee e delle esperienze, attraverso una serie di medaglioni biografici dei suoi più illustri professori, da Enrico Besta ad Arturo Rocco, da Lorenzo Mossa a Carlo Arturo Jemolo, da Antonio Segni a Massimo Severo Giannini, da Giuseppe Capograssi ad Antonio Pigliaru.
65,00

1914. Le università italiane e la Germania

1914. Le università italiane e la Germania

Giulio Cianferotti

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2016

pagine: 192

Il volume ripercorre i luoghi e i tempi storici dei rapporti culturali, scientifici e personali con la Germania intrecciati e vissuti dai docenti delle università italiane lungo il loro percorso di formazione intellettuale, e che furono testimoniati pubblicamente nell'estate del 1914, allo scoppio della Grande Guerra degli imperi, delle nazioni e "degli spiriti", quando l'Italia ancora non era stata coinvolta nel conflitto mondiale. Nell'agosto del 1914 il nuovo, straordinario "spazio-tempo di guerra" impose ai docenti una riflessione sull'identità e la memoria delle loro biografie scientifiche e accademiche, che in grande maggioranza avevano preso avvio con il canonico periodo di perfezionamento nelle università tedesche e finivano col coincidere con l'identità e la memoria delle singole discipline che dalla scienza universitaria tedesca avevano accolto i loro paradigmi scientifici. Con la lotta politica dell'autunno e dell'inverno del 1914 e, successivamente, con l'entrata in guerra nel maggio del 1915, le coordinate storiche spaziotemporali dei rapporti con la Germania mutarono anche per gli universitari italiani, e divennero quelle della storia delle nazioni e dell'antico tema dello scontro tra latinità e germanesimo.
19,00

Digital academic history. Studi sulle popolazioni accademiche in Europa

Digital academic history. Studi sulle popolazioni accademiche in Europa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 169

Da qualche anno un network di ricercatori europei ha messo a profitto le potenzialità della rete per rinnovare una tradizione di studi, risalente a oltre un secolo, che mirava a sviluppare ricerche prosopografiche sulle élites intellettuali che si sono formate nelle università. Le risorse informatiche consentono oggi di superare il carattere localistico di quegli studi e, in accordo con lo spirito transnazionale del concetto originario di "universitas", il network Héloïse mira a stabilire una piattaforma di interrogazione comune in cui le singole ricerche onomastiche e prosopografiche possano confluire. L'intento è quello di ricostruire i nodi di esperienze culturali e scientifiche che si alimentarono grazie a una pluralità di contatti che non subivano ancora i condizionamenti spirituali dell’età dei nazionalismi. Il volume presenta alcuni dei principali progetti illustrati nel corso dei primi sei incontri di studio del network Héloïse.
18,00

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