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Il Mulino: Storia dell'avvocatura in Italia

De jurisconsulto. Testo latino a fronte

De jurisconsulto. Testo latino a fronte

Francesco Rapolla

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: 438

Dato per la prima volta alle stampe nel 1726, questo breve trattato "sul modo di apprendere ed interpretare il diritto" affronta un problema molto sentito: la formazione del giurista. L'autore, allora poco più che ventenne, era già un affermato studioso, docente di Istituzioni canoniche all'Università di Napoli. Dimostrando un originale spirito critico nei confronti della giurisprudenza umanistica del tempo, che, paga della conoscenza del diritto romano, non si occupava di problemi di carattere pratico legati all'interpretazione della legge, Rapolla sostiene in questo suo scritto la necessità di congiungere lo studio della storia del diritto con l'affinamento della capacità di interpretarlo e di applicano. Siamo dunque di fronte a un piccolo classico, che ci viene restituito in nuova edizione, completa di traduzione italiana a fronte e commentata da una ampia introduzione e da un ricco apparato di note.
35,00

Atti del primo Congresso giuridico italiano (25 novembre-8 dicembre 1872)

Atti del primo Congresso giuridico italiano (25 novembre-8 dicembre 1872)

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: 1628

Tra il 25 novembre e l'8 dicembre 1872 si riunirono nella sala del Campidoglio i più celebri avvocati e studiosi di diritto dell'epoca, allo scopo di discutere argomenti che ancora oggi risultano di grande interesse: si trattava di sette tesi, attorno alle quali ruotò il Congresso, legate ad argomenti tuttora attuali quali la riforma dei codici Penale e Civile, la necessità di abbreviare il processo penale, l'istituzione dei giurati, l'abolizione della pena di morte e della condanna a vita. Questi due tomi propongono l'edizione originale del 1872. Oltre alle motivazioni di carattere storico e giuridico che spinsero all'organizzazione del Congresso, il lettore vi troverà le sette tesi, le argomentazioni sulle medesime di giuristi della portata di Francesco Carrara, Pasquale S. Mancini e Tancredi Canonico, i verbali delle varie tornate di discussione. Dal resoconto di quelle giornate di intenso lavoro emerge il ritratto di un gruppo di studiosi e professionisti accomunati dalla volontà di riformare la legislazione nazionale, stabilire un'etica della professione forense, organizzare nuovi congressi giuridici.
95,00

Memorie difensive

Memorie difensive

Giuseppe Chiovenda

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2005

pagine: 705

Giuseppe Chiovenda (1872-1937) è stato uno dei più grandi processualcivilisti del secolo scorso. A lui si devono, tra l'altro, la trasformazione della "procedura civile" in "diritto processuale civile e la fondazione, con Francesco Carnelutti, della "Rivista di diritto processuale civile". Queste magistrali "Memorie difensive", tutte a stampa, si riferiscono a tredici grandi cause che ebbero luogo in varie città d'Italia (Ancona, Catania, Chieti, Fiume, Perugia, Roma, Savona, Torino e Viterbo) con sviluppi sino in Cassazione. Donate al Consiglio Nazionale Forense dalla figlia dell'autore, esse ci offrono altrettanti spaccati dell'Italia di quel tempo e costituiscono per ogni avvocato una esemplare lezione di metodo, di tecnica e di stile.
52,00

Avvocati e procuratori

Avvocati e procuratori

Camillo Cavagnari, Emilio Caldara

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2005

pagine: 379

Il volume fornisce un'immagine approfondita della genesi della figura dell'avvocato: dalle origini storiche alla comparazione con altri sistemi giuridici sia in senso diacronico, con ampi riferimenti al diritto romano, considerato un'anticipazione del diritto patrio, sia in senso sincronico, volgendo lo sguardo al di là dei confini nazionali. Oltre alle dimensioni giuridiche e storiche, gli autori non disdegnano anche alcune notazioni di carattere sociologico sul modo in cui la figura dell'avvocato si consolida nell'immaginario collettivo; né qualche considerazione di natura politica ed economica, ponendo in discussione le trasformazioni della professione a seguito dell'industrializzazione.
30,40

Donne e diritti. Dalla sentenza Mortara del 1906 alla prima avvocata italiana

Donne e diritti. Dalla sentenza Mortara del 1906 alla prima avvocata italiana

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2004

pagine: 245

Come scrive Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense, nella presentazione del volume, il "diritto al femminile è una lunga storia di una "deminutio" innanzitutto sociale, poi politica, e in definitiva morale subita dalle donne nel corso dei secoli". Si sa che nel 1945-46 il Governo Bonomi estese il diritto di voto e di elettorato passivo alle donne; si sa meno che il diritto di voto fu riconosciuto, istanti dieci maestre di Senigallia, nel 1906 da una sentenza - poi annullata in Cassazione - della Corte di Appello di Ancona, allora presieduta da Lodovico Mortara; è ancor meno noto che il caso ha voluto che nel 1919 Mortara sia stato il guardasigilli che fece approvare la legge che riconobbe la capacità giuridica delle donne.
20,00

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