Ibis: Chora
Leggere le filosofe
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2024
pagine: 318
Nei suoi ventisei secoli di storia, la filosofia è stata uno dei fondamenti della civiltà occidentale. Eppure, per gran parte di questo lungo periodo; metà dell'umanità è stata relegata al silenzio in quanto appartenente al sesso femminile. Pur partecipando attivamente ai rivolgimenti culturali, sociali e politici, la donna ha potuto fornire il proprio contributo intellettuale solo attraverso quello che è stato definito "il pensiero nascosto". Le filosofe hanno iniziato a far sentire la loro voce solo nell'età moderna, riflettendo sui principali argomenti della filosofia del loro tempo, ma anche rivendicando il diritto delle donne all'espressione delle proprie idee. Questa raccolta di studi, che vede il contributo di 14 studiose, è dedicata ad altrettante figure tra le più rilevanti del pensiero femminile degli ultimi secoli e ha lo scopo di tracciare di ognuna un ritratto sintetico che costituisca lo spunto per ulteriori approfondimenti. Saggi di Lilli Barberi, Lorenza Bottacin Cantoni, Federica Falchi, Rita Fulco, Annamaria Loche, Elena Magalotti, Martina Marras, Natascia Mattucci, Laura Sanò, Federica Schiavon, Valentina Surace, Angela Taraborrelli, Stefania Tarantino, Serena Vantin.
Leggere il discorso sul metodo di Cartesio
Paolo Veronesi
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2021
pagine: 142
Pubblicato anonimo in francese nel 1637, il Discorso sul metodo di René Descartes è universalmente giudicato un testo spartiacque nella storia della filosofia, in quanto proprio qui «Cartesius segna un nuovo inizio in tutti i campi. Il pensare, il filosofare, il pensiero e la cultura moderna della ragione iniziano con lui» (G.W.F. Hegel). Il suo messaggio era da un lato un invito ad abbandonare il sistema della filosofia scolastica e dall'altro un richiamo ad applicare universalmente un metodo razionale, che avrebbe consentito di ottenere nelle scienze e nella filosofia i grandi risultati che l'epoca nuova si attendeva. La lettura di Paolo Veronesi prende avvio dalle note autobiografiche contenute nel Discorso e prosegue approfondendone le numerose tematiche attraverso un'appassionata immersione nel pensiero cartesiano, dispiegato tra razionalità rigorosa e inattese spinte emotive.
Leggere il «Saggio sulla libertà» di John Stuart Mill
Daniele Albasini
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2021
pagine: 182
Pubblicato nel 1859, il Saggio sulla libertà è la gemma filosofica di John Stuart Mill, «pensatore engagé, uno dei più radicali nell'Europa del suo tempo» (N. Urbinati). Nel libro di Mill è possibile rintracciare un'esortazione al pensiero che solo i capolavori sanno donare: che cosa significa essere liberi? A che cosa aspiriamo quando pretendiamo maggiore libertà? Fin dove si può spingere la nostra libertà? E una proprietà dell'individuo, fruibile anche nel perfetto isolamento? Oppure, la libertà si dà veramente come tale solo in relazione agli altri? E chi è libero dalle catene è davvero padrone di sé, se non dispone di risorse che danno valore e sostanza alla sua libertà? Nel saggio di Mill non ci sono, per fortuna, risposte definitive a tutte queste domande, ma vi è una prospettiva che, messa in relazione con altri suoi scritti, aiuta a meditare su un concetto che l'usura del tempo pare aver reso una moneta logora: libertà. Il commento qui proposto mira a staccare Mill, almeno in parte, dal liberalismo classico, per mostrare la sua apertura riformista al socialismo.
Leggere il «Simposio» di Platone
Anna Motta
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il "Simposio" è lo straordinario e raffinato dialogo che Platone dedica all'amore. A casa del poeta Agatone si riuniscono Socrate, il giovane Fedro, il commediografo Aristofane, il retore e politico Pausania, il medico Erissimaco e il rampante Alcibiade. Qui Dioniso e Afrodite, il vino e l'amore, si incontrano: il simposio diventa l'occasione per un agone di discorsi in onore di Eros. Le voci dei personaggi che descrivono il gioco erotico e intellettuale tra amante e amato, le due forme di Afrodite, la scienza dell'amore dei corpi, il mito dell'androgino, la morbidezza e l'asprezza di Eros conducono al nucleo della dottrina platonica dell'Eros. La sua presentazione è affidata a Socrate e alla sacerdotessa Diotima, la quale rivela che Eros, celebrato come un dio, è in realtà un dèmone che mette in comunicazione umano e divino. Dunque, quest'amore non è altro che l'immagine della filosofia, e Socrate, in mezzo tra gli ignoranti e i sapienti, è la personificazione di Eros, con il quale condivide la natura demonica.
Leggere il «Discorso sulla disuguaglianza» di Rousseau
Annamaria Loche
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2019
pagine: 244
Il "Discorso sulla disuguaglianza" (1755) è un'opera fondamentale per la filosofia politica moderna. Sono qui peculiari il modo in cui Rousseau si distacca dal giusnaturalismo e dal contrattualismo sei-settecenteschi (che non rinnega, ma interpreta in modo originale), e la narrazione della storia ipotetica dell'origine della società. In questo percorso, Rousseau descrive un uomo allo stato di natura isolato, capace di imitare gli altri animali, ma anche dotato di caratteri specifici (libertà, perfettibilità, passioni). Il "patto" sociale - che nasce per frenare la violenza dello stato di guerra provocato dal sorgere della divisione del lavoro e della proprietà privata -, diversamente dal contrattualismo moderno, non risolve i problemi dello stato di natura, ma determina piuttosto la perdita della libertà e dell'uguaglianza (qualità ineliminabili della natura umana), finendo così per instaurare il dominio dell'uomo sull'uomo.
Leggere «L'universale singolare» di Sartre
Florinda Cambria
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2017
pagine: 153
A metà degli anni Sessanta del secolo scorso Jean-Paul Sartre era impegnato in una profonda rielaborazione delle tesi esistenzialiste espresse nelle opere che, un ventennio prima, avevano sancito la sua fama filosofica internazionale. Esattamente a quel periodo risale "L'universale singolare", testo composto per una conferenza dedicata a Søren Kierkegaard, il "cavaliere della soggettività". La riflessione sull'eredità del filosofo danese e sul doppio statuto (oggettivo e soggettivo) della condizione umana diviene occasione per un meditato ripensamento - manifestamente post-umanistico - del senso dell'"umano". Pur realizzandosi via via in forme storicamente definite, l'essere umano è sempre da fare e sempre si rifà.
Leggere «Timore e Tremore» di Kierkegaard
Barbara Scapolo
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2013
pagine: 208
"Timore e Tremore" è l'opera di Kierkegaard nella quale ritroviamo felicemente anticipate quasi tutte le principali questioni della riflessione successiva del filosofo danese. Pubblicata nel 1843, in essa l'autore mette in forma l'incontro di immanenza e trascendenza, di finito ed infinito, attraverso l'analisi e la rielaborazione della vicenda biblica di Abramo, il "Cavaliere della Fede", con lo scopo di far emergere la vera religiosità e l'essenza scandalosa e paradossale della fede assieme al problema del "Singolo" stretto in un angosciante "rapporto assoluto con l'Assoluto". Questo volume costituisce un ampio saggio introduttivo alla lettura dell'opera di Kierkegaard, ed è corredato da un ricco apparato critico.
Leggere «La fine della filosofia e il compito del pensiero» di Heidegger
Alessandro Galvan
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2012
pagine: 219
"La fine della filosofia e il compito del pensiero" è uno dei quattro saggi compresi nella raccolta "Tempo ed essere", pubblicata da Heidegger nel 1969. Esso si articola a partire da due domande fondamentali: 1) "In che senso la filosofia nell'epoca attuale è giunta alla sua fine?"; 2) "Quale compito, alla fine della filosofia, resta riservato al pensiero?". Redatto come testo di una conferenza prevista a Parigi in occasione di un Colloquio Internazionale organizzato dall'UNESCO, "La fine della filosofia e il compito del pensiero" accompagna il lettore attraverso i principali temi della riflessione heideggeriana con una chiarezza ed una linearità argomentativa raramente riscontrabile nelle opere del filosofo tedesco. La lettura di questo saggio breve e denso - qui opportunamente messo in relazione con i principali scritti di Heidegger - costituisce un insostituibile esercizio per comprendere in modo diretto e vivo il pensiero di uno dei più grandi e controversi filosofi del Novecento.
Leggere «La persuasione e la retorica» di Michelstaedter
Laura Sanò
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2011
pagine: 179
All'età di soli 23 anni, dopo aver completato la stesura della sua tesi di laurea in filosofia, Carlo Michelstaedter (Gorizia, 1887-1910) decide di togliersi la vita, con un gesto che ancora oggi resta in larga misura inspiegabile. "La persuasione e la rettorìca", titolo della dissertazione di laurea lasciata a mo' di testamento, è diventata oggetto di grande interesse da parte degli studiosi, i quali ne hanno riconosciuto la grande originalità e forza teoretica. Nell'apparente dualismo tra persuasione e rettorica si dispiega il tentativo di comprendere il senso della vita, nella sua irriducibile contraddittorietà. L'analisi dell'opera di Michelstaedter proposta in questa edizione riconduce ad una riflessione responsabile sulla vita, sul dolore e sulla morte come connotati imprescindibili che da sempre accompagnano la condizione umana, istituendo anche un confronto con i punti alti del panorama filosofico contemporaneo, in particolare Leopardi, Schopenhauer, Nietzsche e Heidegger.