Ianieri: Teatro: i quaderni di gioia
Pasolini alla prova di «Orgia». Dal laboratorio drammaturgico alla regia torinese del 1968
Davide Bertelè
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2021
pagine: 216
Il saggio si propone di analizzare la complessa figura di Pasolini focalizzando l’attenzione unicamente sul repertorio drammaturgico e teatrale dell’autore. Nello specifico, l’indagine si concentra su un’opera in particolare, ovvero “Orgia”, tragedia che l’artista compone nel 1966. Tale drammaturgia ha quindi permesso di analizzare anche la conseguente messa in scena che Pasolini offre del testo nel 1968, presso il Teatro Stabile di Torino. Nel dettaglio, la tesi si suddivide in tre sezioni: nel primo capitolo si ripercorrono schematicamente alcune delle tappe fondamentali dell’opera teatrale pasoliniana, alla ricerca di possibili elementi di continuità; la seconda sezione è invece dedicata all’analisi del testo drammatico di Orgia, nel quale sono ben individuabili le modalità con cui Pasolini interpreta il proprio ruolo all’interno della società a lui contemporanea (sono ricorrenti, quindi, temi come la diversità, la volontà di scandalo, il sacrificio); infine, il terzo capitolo affronta nel dettaglio la regia torinese del testo, attuata dallo stesso autore, nella quale confluiscono i princìpi di teoria teatrale raccolti nel celebre Manifesto per un nuovo teatro. L’indagine, in sintesi, si propone di fornire un’immagine dell’artista bolognese come intellettuale pedagogo che, attraverso il linguaggio teatrale, cerca di riannodare i fili di un rapporto con la civiltà contemporanea, oppressa dall’avanzata del neocapitalismo e dell’economia dei consumi; egli, infatti, dimostra la ferma convinzione che soltanto mediante la relazione si possano creare i presupposti per attuare una proficua opposizione all’incedere dell’omologazione del pensiero e dei costumi.
Lettere d'amore. Ediz. italiana e inglese
Dacia Maraini
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2010
pagine: 104
Dacia Maraini vuole con questo lavoro dare voce all'amore di Gabriele d'Annunzio per Barbara Leoni cui incontri segreti avvenivano spesso in quell'Eremo di San Vito Chietino che oggi custodisce le sue spoglie. Una passione che il Poeta ha riversato nelle sue lettere all'amante, lettere inedite che Dacia Maraini è riuscita ad avere e che ha voluto rileggere in forma teatrale. Con foto di lettere (nella grafia originale) indirizzate a Gabriele d'Annunzio e Barbara Leoni.
Il respiro leggero dell'Abruzzo. Scrittori famosi raccontano le terre abruzzesi
Dacia Maraini, Paolo Di Paolo
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2004
pagine: 72
Da Ovidio a Gregorovius, da D'Annunzio a Croce, da Gadda a Natalia Ginzburg, questo itinerario letterario vuole costituire un viaggio immaginario che possa suggerire qualcosa, sia a chi conosce già l'Abruzzo e ne vuole risentire gli odori e i sapori, sia a chi non lo conosce e vuole sapere cosa lo aspetta.
Lettere d'amore
Dacia Maraini
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2002
pagine: 72
La scrittrice Dacia Maraini, dalla lettura di alcune lettere tratte dal romanzo "il Trionfo della Morte" di Gabriele D'Annunzio, elabora un monologo teatrale in cui la protagonista, Mara, attraverso alcune lettere, appartenenti alla madre, scopre dopo anni dalla sua scomparsa, una relazione d'amore tra la madre Barbara e Gabriele D'Annunzio. L'opera, è stata rappresentata teatralmente dall'attrice Marisa Fabbri per la prima volta al Festival Nazionale Teatro di Gioia, nell'agosto 2001. Successivamente lo spettacolo è stato rappresentato al Festival di Radicondoli (Toscana), al Teatro dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, (2001).

