Ianieri: Comete. Scie d'Abruzzo
Parole d'Abruzzo
Daniela D'Alimonte
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2023
pagine: 144
«La parola "parola" (e scusate il gioco di... parole!) deriva dal latino parabola e significa "similitudine", parabolé in greco, che viene dal verbo parabàllo che sta per "confronto, mettere a lato". Scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati. Si tratta infatti di veri e propri specchi, capaci di riflettere però non solo il nostro presente, ma anche e soprattutto il nostro passato, raccontandoci moltissimo della nostra storia. Nei secoli siamo infatti migrati sì fisicamente, passando da un luogo all'altro, ma siamo soprattutto migrati a livello astratto, "abitando" via via parole diverse, immaginari diversi, e quindi mondi diversi, che abbiamo scelto perché capaci di raccontarci. L'immaginario che scaturisce dalle parole raccolte in questo libro è quello del nostro Abruzzo, "grande produttore di silenzio" come lo descriveva Giorgio Manganelli: eppure tra quei silenzi ci sono parole che sanno raccontarci ancora molto di noi» (Peppe Millanta). Prefazione di Giovanni D'Alessandro.
Una settimana in Abruzzo in un reportage di inizio Novecento
Ugo Ojetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2023
pagine: 166
La parola "reportage" reca con sé il senso dell'esplorazione, invitando ad attraversare qualcosa di ignoto, al fine di indagarlo e scoprirlo. Ed è proprio questa l'intenzione di Ugo Ojetti, che vuole andare alla scoperta del vero Abruzzo, remota regione che si imponeva proprio allora grazie alla narrazione fatta dai suoi figli più importanti, capaci di imporsi talmente tanto con il loro talento che in Italia, come ricorda lo stesso Ojetti, «non si dipingeva più ma si michettava, non si scriveva più ma si dannunziava, non si scolpiva più ma si barbellava, non si cantava più ma si tostava». Il fatto che un intellettuale come Ugo Ojetti, di un giornale importante come «La Stampa», dalla lontana e borghese Torino, abbia indirizzato la propria penna verso l'Abruzzo, ci dice molto del fascino che aveva raggiunto la nostra regione nell'immaginario collettivo dell'epoca. Eccovi dunque il vero Abruzzo secondo Ojetti, capace di stupire e appassionare chiunque si metta sulle sue tracce. Prefazione di Vittorio Macioce. Introduzione di Simone Gambacorta.