Guida: Orizzonti

In un diario postumo, che considera i fatti avvenuti dall'agosto 2003 all'agosto 2004... o, forse, negli ultimi quarant'anni, l'autore ricorda con flash-back giorni felici, mesi di tribolazioni e il tempo della serena attesa. Con martellante ossessione che non è ripetizione ma progressione di mutamento di uno stato d'animo angoscioso, ritornano nel libro le domande sul dolore, sulle tragedie del mondo, sul limite della vita e sulla paura della morte. Il silenzio dell'Altro a tali domande determina prima un atteggiamento nichilista, quindi il definitivo recupero della Fede con la scoperta della verità.

Tre "lettere" alle sorelle che non ci sono più per ricostruire insieme a loro,almeno nella memoria, un passato mai veramente felice eppure pieno di ricchezza umana, intellettuale, spirituale (lettere che diventano, peraltro, superando lo stretto dato autobiografico, uno spaccato sulla società dell'ultimo Novecento). E tre "racconti" che vorrebbero essere esemplari di una certa società dei nostri giorni, ma rivelano insieme una dimensione di malcelata intimità. Licia Rotunno, dunque, racconta e si racconta, analizza con durezza e senza alcun compiacimento letterari o un mondo riconoscibile: il mostro degli inquieti decenni recenti.

Amori e misteri sono i temi dominanti di questa silloge di racconti, ma l'autore sollecita il lettore ponendogli dubbi ed interrogativi sui grandi temi della vita. Mario Rosario Occorsio è stato ordinario di Calcolo Numerico e Programmazione dell'Università di Napoli Federico II e direttore dell'Istituto per Applicazioni della Matematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal 1999 si è dedicato anche alla narrativa pubblicando i romanzi brevi "Il sorriso di Paola" (2001), "Onde" (2002), "Lettere da Cefalù" (2005).

"Amici come prima" è un delicato romanzo che mostra un Giuffré sensibile indagatore di anime, capace di regalare uno affresco dei luoghi e delle situazioni di un'epoca, grazie a un'abile caratterizzazione dei personaggi e degli ambienti. È soprattutto l'analisi profonda del sentimento dell'amicizia, quella fra Giovanni e Giannino, che dura l'intero arco di una vita ed esce indenne dagli scontri con il dolore. Incontri e scontri, violenze e paure, il dolore, fisso, di non potersi mai rassegnare all'impossibilità di voltarsi indietro per non incontrare il vuoto, il nulla, questi gli elementi sanguigni che consentono di affermare che Giovanni e Giannino, all'ultima pagina, sono "Amici come prima".

Dall'Italia all'Ecuador, dall'Ecuador alla Columbia, un susseguirsi di avvenimenti concitati e incalzanti e che mettono in grave pericolo di vita i due giovani che si stanno innamorando. Traffico di cocaina dall'Ecuador e Columbia a Milano è alla base di questa guerra spietata.

Angela, creatura luminosa col candore tipico del poeta, sa cogliere della natura le voci, gli odori, i colori, le immagini che sublima, col suo canto, in un'ascendente armonia di suoni. Gioie lontane, velate di malinconia, miste ad una continua ansia di luce, un passato e un presente cullati dall'oblio e dal mistero, nel desiderio di libertà e di infinito, in cui smarrirsi e ritrovarsi insieme. Sostegno e forza gli affetti, quelli perduti ma sempre vivi nella memoria, quelli presenti forieri di un'alba nuova, tiepida, avvolgente in un arcobaleno di colori. Il vissuto dell'Autrice traspare e coinvolge: è il trascorrere lento del tempo scandito da emozionanti immagini di una natura capace di accogliere dolori, rimpianti, solitudine, fermenti di vita, nuove aurore... Un'alma mater, illuminata dall'amore e dalla scoperta improvvisa di arcane suggestioni, splendente di fiori: narcisi, giacinti, zagare, gardenie, mimose in un variare di profumi e di colori. È proprio la ninfa dei fiori Angela, figlia della natura, ferita ma viva che, col suo stupore, per le meraviglie del creato e per quello sconcertante e mirabile viaggio della vita, offre speranze e rinascite ad ognuno di noi. È un raggio di sole questa creatura che, con i suoi versi, riesce a volare libera, lasciando una parte di sé, perché non si perda nel tempo.

"Momenti di... luce" è una raccolta di varie espressioni di una grande artista che si rivela al suo pubblico in tutta la sua umanità. Sono piccoli affreschi dipinti con parole sincere, quasi dolci confessioni che spaziano tra malinconia, amore, ironia, amarezza, rimpianti, speranza. Certamente leggendo le sue poesie, sarà più semplice capire perché un'interpretazione di Angela Luce riesce a far vibrare le corde delle più profonde emozioni.