Graus Edizioni: Fuori collana
La normalità è l'unica invenzione non inventata
Angelo Di Gennaro
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 98
Otello Fava. Divi, maschere e belletti: diario di un truccatore
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 160
Il volume raccoglie le memorie di Otello Fava (1915-1984), uno dei più importanti truccatori del cinema italiano. Un affascinante percorso si snoda attraverso pagine dense di aneddoti, immagini e descrizioni tecniche, conducendo per mano il lettore alla conoscenza di una straordinaria ma ancor poco conosciuta professione che contribuisce a dare corpo e fascino ai nostri sogni cinematografici. Il volume è completato, oltre che da un intervento del figlio di Otello, Stefano Fava, da un saggio di Maurizio De Benedictis, dalle preziose testimonianze di chi l'ha conosciuto e ha collaborato con lui – fra cui Marisa Allasio, Claudia Cardinale, Valeria Ciangottini, Callisto Cosulich, Dino De Laurentiis, Carla Del Poggio, Osvaldo Desideri, Franco Di Giacomo, Luciano Emmer, Claudio G. Fava, Marcello Gatti, Giuliano Gemma, Ennio Guarnieri, Virna Lisi, Carlo Lizzani, Elsa Martinelli, Francesco Maselli, Marisa Merlini, Sandra Milo, Daniele Nannuzzi, Gillo Pontecorvo, Gianni Quaranta, Dino Risi, Silvano Rocchetti, Alvaro Rossi, Stefania Sandrelli, Furio Scarpelli, Marina Solinas – e da moltissime fotografie, per la maggior parte inedite, provenienti dal suo archivio personale. Uno strumento essenziale per conoscere l'arte del "trucco cinematografico" che ci riporta a una grande stagione del cinema italiano e internazionale.
Occhi negli occhi
Aldo Di Mauro
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 88
Occhi negli occhi, perché quando le cose si dicono guardandosi negli occhi, non c'è trucco e non c'è inganno. Parlare guardandosi negli occhi è anche una metafora per dire pane al pane e vino al vino, togliendosi la maschera, anche se invisibile, per potersi leggere dentro reciprocamente. E se le poesie sono esemplificazioni di un percorso esistenziale, i monologhi e i dialoghi rappresentano il momento della verità dei quattro protagonisti: Fabio, Enrico, Marta e Sergio che con i loro deliri, i loro tormenti, le loro gioie, compiono una feroce analisi dei propri sentimenti.
Giuseppe Castaldi della Reale Accademia Ercolanese dalla sua fondazione finora. Ristampa anastatica dell'edizione del 1840
Mario Capasso, Mario Pagano
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 436
Il presente volume, apparso nel 1840, rappresentò il primo tentativo da parte di un accademico ercolanese di delineare in maniera documentata la storia del celebre consesso fondato da Carlo di Borbone per avviare lo studio sistematico e collegiale dei tesori archeologici e papiracei rinvenuti a partire dal 1738 nello scavo delle antiche città seppellite dall'eruzione del Vesuvio. Il Castaldi fornisce una serie di notizie importanti sui primi decenni della vita dell'Accademia e una serie di schizzi biografici di quanti vi avevano fino a quel momento fatto parte. La ristampa appare in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della fondazione dell'Accademia. Essa è arricchita e aggiornata da una serie di saggi critici dei due curatori.
I promessi sposi di A. Manzoni. Libera traduzione in versi in lingua napoletana forgiati da Lucar
Luigi Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 164
Pensieri in cerca di forma
Angelo Mirra, Angelo Calabrese
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 176
Lazzaroni. Napoli sono anche loro
Amato Lamberti
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 176
I lazzaroni sono i delinquenti, i disgraziati, i mascalzoni, i farabutti, le canaglie, i manigoldi, i lestofanti, i gaglioffi, i filibustieri; ma, anche, gli usurai, gli scippatori, i rapinatori, i borseggiatori, i contrabbandieri, i taccheggiatori, i falsari, i ladri d'auto, i topi d'appartamento, i "paccottisti", i tangentisti, i truffatori e, infine, i camorristi. Per liberare Napoli dai lazzaroni bisogna partire dal dato di una spaccatura profonda nella popolazione napoletana tra chi è dentro e chi è fuori dalla società moderna e civile: il problema di Napoli è quello di portare dentro la modernità tutti coloro che stanno fuori. L'autore ha raccolto interventi su quotidiani e riviste, o in occasione di dibattiti fatti negli ultimi anni.
Edna: l'ultima storia
Renato Vessichelli
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 240
L'anima dietro la mente. Volume Vol. 1
Renata Ferrante
Libro
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 312
Teoria e prassi rivoluzionaria nel Regno di Napoli alla fine del XVIII secolo
Ciro Pelliccio
Libro: Libro in brossura
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 136
Dare una definizione del concetto di rivoluzione, pur rifacendosi a pensatori del calibro di de Tocqueville e Marx, passando per Lenin e Troskij, sino ad arrivare a Che Guevara, sembra un'impresa ardua sia dal punto di vista intellettuale, che culturale e politico. Eppure, Pelliccio, in questo saggio storiografico che non si esime da un'acuta e accorta analisi politica ed economica del fenomeno preso in questione, principia le sue argomentazioni proprio dalla ricerca di un assioma della rivoluzione in quanto tale. Indispensabile punto d'inizio da cui partire, innanzitutto distinguendo la dinamica rivoluzionaria da quella della ribellione e del colpo di stato, per poi tracciare le linee fondamentali entro cui tali connotati teorico-pratici, ricorrenti e identificatori, possano essere individuati nei tre principali modelli di rivoluzione del XVIII secolo: quello americano, inglese e francese. Il percorso di ricerca, però, diviene più complesso laddove lo studioso si addentra in un confronto tra l'ideologia, la prassi politica e i cambiamenti economici che hanno caratterizzato la rivoluzione francese del 1789 e quelli, invece, che hanno contraddistinto la rivoluzione napoletana del 1799. Nonostante, infatti, quest'ultima sia così vicina cronologicamente al modello francese e possa apparire a prima vista quasi una sua "filiazione", sfugge, al contrario, a qualsiasi omologazione e accostamento totale. Difatti gli accadimenti che segnarono i moti napoletani del 1799 non sono facilmente inglobabili nell'assetto definitorio costruito riguardo agli altri sconvolgimenti storici presi in esame. Tant'è che nel caso napoletano, ad esempio, si evince che le masse non furono realmente coinvolte, i rapporti economici rimasero di stampo feudale, e non si trattò nemmeno di colpo di stato o di pura e semplice ribellione. E ciò costituisce solo la premessa delle riflessioni di Pelliccio, che prosegue con una disamina-paragone tra l'illuminismo francese e quello napoletano, quali basi ideologiche, per poi approfondire fenomeni come il sanfedismo, la massoneria, il ruolo del clero e della stampa, questo prima di giungere alle conclusioni, a una cronologia dei fatti accaduti e a una raccolta di documenti dell'epoca relativi ai principali eventi storico-politici.