Einaudi: Fuori collezione
Storie al muro. Temi e personaggi della letteratura profana nell'arte medievale
Maria Luisa Meneghetti
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 461
"Fino a pochi decenni fa dell'esistenza delle 'camerae Lanzaloti' avevamo solo notizie indirette. Gli inventari del Palazzo di Piazza di Ferrara citano una 'chamera de Lanziloto' che fu occupata, attorno al 1436, da Margherita Gonzaga, la giovane moglie di Leonello d'Este; e una 'camera de Gienevere' con dizione polarizzata dunque sul secondo membro della celebre coppia di amanti - si trovava anche nel castello di Sigismondo Malatesta a Rimini. Per venire infine al caso più clamoroso, nel 1391 Agnese Visconti, figlia di Bernabò e prima moglie di Francesco Gonzaga, era stata decapitata al termine di un processo in cui, non si può dire quanto pretestuosamente, l'accusa aveva calcato la mano sui suoi presunti adulteri, il cui teatro sarebbe stata la stessa stanza nuziale del palazzo di Mantova, designata però dalle carte processuali con l'etichetta di 'camera Lanzaloti'. Si tratta di un'indicazione che sembra meno verosimilmente attribuibile a un intento di precisione istruttoria che non a una qualche malizia della corte giudicante, se si considera che la storia degli amori di Ginevra e Lancillotto continuava ancora a rappresentare, sullo scorcio del XIV secolo, e dunque un buon secolo dopo il notissimo e truce scandalo riminese che tanto colpì Dante, uno degli esempi più famosi di tradimento coniugale. Da non molto, invece, un fortunato ritrovamento ha permesso di ricostruire nel suo aspetto e nelle sue reali dimensioni una di queste camere dipinte... "
Nove e mezzo
Dan Miron
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 146
"Il bravo critico è quello che offre allo scrittore il potere dell' osservazione più attenta" ha scritto una volta Dan Miron, il maggiore studioso di letteratura israeliano vivente: in "Nove e mezzo" (evidente il richiamo felliniano) l'intera opera di Abraham Yehoshua viene passata al setaccio di un confronto tanto serrato quanto, se è lecito dirlo della critica, affettuoso. L'attenzione che Miron dedica alle parole e alle idee di Yehoshua non è solo quella necessaria per leggere uno dei più grandi scrittori di questi anni, ma è quella che riserviamo agli insegnamenti di un maestro che ci è anche amico.

