Einaudi: Einaudi. Stile libero extra
Paz. Scritti, disegni, fumetti
Andrea Pazienza
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 216
«Non c’era mai poeticume nelle sue opere; era sempre duro, ma duro come lo può essere un bambino. Vedeva tutte le cose come le si vedono per la prima volta. Il suo tratto nel disegno era stravagante, un caos rigorosissimo. I suoi testi provenivano dal parlato; era un grande poeta, un linguista vero perché i suoi testi erano frutto di un genio letterario innato» (Roberto Benigni). L’«antologia personale» che Pazienza non ebbe tempo di raccogliere in vita, messa insieme da Vincenzo Mollica come omaggio all’amico scomparso. «Andrea Pazienza è riuscito a rappresentare, in vita, e ora anche in morte, il destino, le astrazioni, la follia, la genialità, la miseria, la disperazione di una generazione che solo sbrigativamente, solo sommariamente, chiameremo quella del ’77 bolognese» (Pier Vittorio Tondelli). Dal Pazienza fumettaro (presente con tre delle storie lunghe più belle, compresa La prima delle tre del ciclo Zanardi) a quello delle fulminanti storie di una pagina, degli indimenticabili ritratti. Con una scelta organica di scritti (celebre, e introvabile, quello sul fumetto), poesie e racconti inediti compresi. Per capire come mai si è tanto prolungata nel tempo l’eco di quella generazione che nelle storie di Zanardi si rispecchiava, e «che non ha mai realmente creduto in niente, se non nella propria dannazione». Con un racconto di Stefano Benni.
La fine degli amori. E altri addii che trasformano la nostra vita
Claire Marin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 136
«Ci piacerebbe che la rottura fosse un taglio netto. Preciso e chirurgico, d’un sol colpo, come la sciabola che decapita. Invece la rottura è una lacerazione». In un’epoca segnata dal culto della perfezione e della solidità a tutti i costi, la filosofa francese Claire Marin ci ricorda che un legame che finisce è sempre uno strappo doloroso, che siamo tutti esseri spezzati. È questo a renderci umani. La nostra vita è scandita dall’esperienza della perdita. Gli amori, le amicizie, i lavori, le situazioni, le vite stesse: tutto finisce. E in questi frangenti le nostre certezze sono scombussolate, la «carne del mondo» si squarcia. Ma queste inevitabili esperienze vanno coniugate con la nostra identità, che solo all’apparenza è unitaria e costante. Ci costringono a fare i conti con l’insicurezza inerente all’esistenza, a lavorare con le macerie di ciò che credevamo di essere e a vivere, davvero.
Passeggiate a Tokyo
Florent Chavouet
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 200
Una guida illustrata che, tra templi annidati sotto i grattacieli, drogherie di quartiere, piccole botteghe, caffè e un assortimento umano sterminato, ci restituisce una Tokyo che raramente si vede nelle guide turistiche del Giappone. «Si dice che Tokyo sia la più bella delle città brutte», inizia così l'ammaliante tour illustrato di Florent Chavouet, giovane artista che ha trascorso sei mesi esplorando la capitale giapponese. Ogni giorno partiva con una borsa piena di matite e un blocco da disegno e visitava diversi quartieri. Fino a dar vita a una straordinaria guida che racconta la città che ha conosciuto nelle sue avventure: non la Tokyo dei tour convenzionali e delle guide patinate, ma un luogo più avventuroso e vivace, popolato da uomini e donne d'affari, hipster, studenti, nonne, negozianti, agenti di polizia e decine di altri tipi e tribù urbane. Con arguzia e costante senso dell'umorismo, Chavouet cattura l'essenza di una grande metropoli in un ritratto unico, caloroso ed estremamente vitale.
Il viaggio più lungo. La cecità dell’Occidente e l’imperialismo russo nel racconto di una scrittrice ucraina
Oksana Zabužko
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 128
Come abbiamo potuto lasciare che un nuovo totalitarismo prendesse piede nella complicità generale? Cosa c'è in gioco in questa guerra nel cuore dell'Europa? Un pamphlet lucido e pieno di rabbia della più importante scrittrice e intellettuale ucraina. Il 24 febbraio 2022 Oksana Zabužko, in Polonia per promuovere il suo nuovo libro, viene informata che Kyjiv, la sua città, è sotto attacco russo. Ma la messa a punto delle teorie russe per soggiogare i Paesi confinanti risale, ci ricorda lei, ai primi anni Settanta, con un piano in quattro fasi che prevedeva la demoralizzazione, la destabilizzazione, la crisi e la normalizzazione di un popolo. Di fronte alla resistenza e al senso di appartenenza ucraini, però, Putin non ha potuto far altro che ricorrere all'invasione armata. Intrecciando la storia dell'Ucraina e della Russia, Zabužko mostra come «la cosiddetta Rivoluzione Arancione» e «l'inverno del Majdan» non abbiano fatto altro che preparare il terreno per la guerra odierna. Sullo sfondo di un trauma collettivo, Zabužko mescola esperienze personali a riflessioni storico-politiche dando vita a un testo emotivo, provocatorio e incandescente. «Quando nel gennaio del 2022 una testata occidentale mi ha invitata a partecipare a una discussione su come l'Ucraina non debba "irritare Putin", in modo che l'Occidente possa "dormire sonni tranquilli", ho risposto al redattore capo che per me la cosa più tragica è proprio che si possa parlare apertamente di come "la vittima possa soddisfare l'aggressore", a quasi novant'anni dai trionfi europei di Hitler – un segno del fatto che della Seconda guerra mondiale il genere umano non ha capito e imparato niente, per cui ogni discorso che non parta dal presupposto che la Russia è uno Stato terrorista e che il suo presidente è un serial killer lo trovo in ritardo di almeno otto anni e completamente privo di senso».
Addio, a domani. La mia incredibile storia vera
Sabrina Efionayi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 192
Il romanzo sincero, potente, di una giovane donna che a soli vent’anni ha vissuto molto più di una vita. «Questa storia avrei voluto scriverla dicendo: io. Perché è la mia. A mano a mano che ci entravo, però, mi sono resa conto di non riuscirci – troppo difficile, troppo doloroso. Ecco perché l’ho scritto dicendo: lei. Sabrina. Una ragazza napoletana afrodiscendente che un bel giorno decide di fare i conti con il tempo, di aprire certi cassetti della memoria e di ordinarne il contenuto sul letto, come quando si parte per un viaggio e si prepara la valigia. Ecco, io ora vi chiedo di partire con me. Abbiate fiducia. Datemi la mano». Sabrina Efionayi ha due madri. Una è Gladys, la sua madre biologica, che è nata in Nigeria ed è venuta in Italia a diciannove anni per lavorare e sostenere la famiglia rimasta a Lagos; non sapeva che il suo mestiere sarebbe stato vendere il proprio corpo. L’altra è Antonietta, è napoletana, e non immaginava che un giorno Gladys avrebbe attraversato la strada tra le loro case e le avrebbe messo in braccio Sabrina, chiedendole di occuparsi di lei, di diventare sua madre. Non lo immaginava, ma quando è successo ha accettato. Da quel momento Sabrina si è ritrovata in una situazione speciale, perché i rapporti con la sua madre biologica, con le sue origini, non si sono interrotti, e così lei è cresciuta tra Castel Volturno e Scampia, tra Prato e Lagos, cambiando famiglia, lingua, sguardo e cultura, in costante ricerca di un centro di gravità. Un’identità complessa, la sua, che già il nome racconta: Sabrina, come la figlia dell’aguzzina di Gladys, scelto per compiacerla; Efionayi, come un uomo che non è il padre, ma che le ha dato un cognome.
Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram
Riccardo Falcinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 519
Perché alcune immagini diventano famose e altre no, perché ci catturano, stupiscono, ipnotizzano: come funzionano? "Figure" ci accompagna nella bottega di pittori, fotografi, registi, da Raffaello a Stanley Kubrick, rivoluzionando il nostro modo di guardare. Spesso, davanti a un quadro, tendiamo a domandarci che cosa significhi, o quali fossero gli intenti del pittore, o come si collochi nell'epoca in cui è stato realizzato: ma così la storia dell'arte rischia di essere una spiegazione solo di storia, anziché di arte. Riccardo Falcinelli adotta un paradigma completamente diverso. Invece di cercare il "significato" delle immagini, entra nel loro ingranaggio, le tratta non come simboli da decifrare, bensì come meccanismi da smontare, ci spiega in che modo sono state progettate e costruite, e perché. "Figure" è un libro per chi vuole capire le immagini, ma anche per chi vuole inventarle.
Camminare. Un gesto sovversivo
Erling Kagge
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 135
Camminare è diventato un gesto sovversivo. Non serve essere atleti professionisti, aver scalato l'Everest o raggiunto il Polo Nord, come Erling Kagge. La rivoluzione è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha una memoria più efficiente, è più creativo. Soprattutto, chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la più semplice esperienza in un'avventura indimenticabile.
Cromorama. Come il colore ha cambiato il nostro sguardo
Riccardo Falcinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 470
Nella società delle immagini il colore informa, come nelle mappe. Seduce, come in pubblicità. Narra, come al cinema. Gerarchizza, come nelle previsioni del tempo. Organizza, come nell'infografica. Valorizza, come nei cosmetici. Distingue, come negli alimenti. Oppone, come nella segnaletica stradale. Si mostra, come nei campionari. Nasconde, come nelle tute mimetiche. Si ammira, come nelle opere d'arte. Infine, nell'esperienza di ciascuno, piace. Tutto questo accade grazie a qualche tecnologia. In primis quella dei mass media, che comunicano e amplificano le abitudini cromatiche. Il pubblico osserva, sceglie, impara; finché queste consuetudini non standardizzano la percezione e il colore comincia a parlare da solo, al punto da sembrare un fatto naturale. Perché le matite gialle vendono di più delle altre? Perché Flaubert veste di blu Emma Bovary? Perché nei dipinti di Mondrian il verde non c'è mai? E perché invece Hitchcock lo usa in abbondanza? Intrecciando storie su storie, e con l'aiuto di 400 illustrazioni, Falcinelli narra come si è formato lo sguardo moderno, attingendo all'intero universo delle immagini: non solo la pittura, ma anche la letteratura, il cinema, i fumetti e soprattutto gli oggetti quotidiani, che per la prima volta ci fa vedere in maniera nuova e inconsueta. Tutte le società hanno costruito sistemi simbolici in cui il colore aveva un ruolo centrale: pensiamo al nero del lutto, al rosso del comunismo o all'azzurro del manto della Madonna. Ciò che di straordinario è accaduto nel mondo moderno è che la tecnologia e il mercato hanno cambiato il modo in cui guardiamo le cose, abituandoci a nuove percezioni. Visto su uno smartphone, un affresco risulta luminoso come una foto digitale. Le tinte cariche e brillanti dello schermo sono ormai il parametro con cui valutiamo la purezza di ogni fenomeno cromatico. Chi ha conosciuto il colore della televisione, insomma, non può più vedere il mondo con gli occhi del passato. Magari non ne siamo consapevoli, ma abbiamo in mente il giallo dei Simpson anche di fronte a un quadro del Rinascimento. "Cromorama" ci racconta come oggi il colore sia diventato un filtro con cui pensiamo la realtà.
Il silenzio. Uno spazio dell'anima
Erling Kagge
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 112
In media, perdiamo la concentrazione ogni otto secondi: la distrazione è ormai uno stile di vita, l'intrattenimento perpetuo un'abitudine. E quando incontriamo il silenzio, lo viviamo come un'anomalia; invece di apprezzarlo, ci sentiamo a disagio. Erling Kagge, al contrario, del silenzio ha fatto una scelta. Nei mesi trascorsi nell'Artide, al Polo Sud o in cima all'Everest, ha imparato a fare propri gli spazi e i ritmi della natura, e a immergersi in un silenzio interiore, oltre che esteriore: un immenso tesoro e una fonte di rigenerazione che tutti possediamo a cui è però difficile attingere, immersi come siamo dal frastuono della vita quotidiana. Ma che cos'è il silenzio? Dove lo si trova? E perché oggi è più importante che mai? Queste sono le tre domande che Kagge si pone, e trentatre sono le possibili risposte che offre. Trentatre riflessioni scaturite da esperienze, incontri e letture diverse, e tutte animate da un'unica certezza: che il silenzio sia la chiave per comprendere più a fondo la vita.
Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo
Maurizio Arduino
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 287
Silvio guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere, Cecilia lo osserva attraverso il movimento di una corda. Matteo non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate. Elia, sommerso da voci, odori, suoni e colori, lotta per trovare la calma interiore. Un viaggio unico e commovente nelle vite di quattro pazienti autistici profondamente diversi fra loro, seguiti dall'infanzia all'età adulta. I drammi e le fatiche quotidiane delle loro famiglie. L'impegno, i dubbi, gli errori e i piccoli grandi successi compiuti nel tentativo di aiutarli.
MAUS
Art Spiegelman
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 292
La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.
Elogio dell'ignoranza e dell'errore
Gianrico Carofiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 96
Biasimare gli errori e stigmatizzare l’ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così. Prendendo spunto da aneddoti, dalla scienza, dallo sport, da pensatori come Machiavelli, Montaigne e Sandel, ma anche da Mike Tyson, Bruce Lee e Roger Federer, Gianrico Carofiglio ci racconta la gioia dell’ignoranza consapevole e le fenomenali opportunità che nascono dal riconoscere i nostri errori. Imparando, quando è possibile, a trarne profitto. Una riflessione inattesa su due parole che non godono di buona fama. Un’allegra celebrazione della nostra umanità. Fin da bambini ci raccontano che se sbagli prendi un brutto voto; se sbagli non vieni promosso e non fai carriera, in certi casi addirittura perdi il lavoro; se sbagli perdi la stima degli altri e anche la tua. Sbagliare è violare le regole, sbagliare è “fallire”. Per l’ignoranza, se possibile, i contorni sono ancora più netti: l’ignoranza relega alla marginalità. E quando si passa dalla definizione della condizione (ignoranza) all’espressione che indica il soggetto in quella condizione (ignorante), il lessico acquista il connotato dell’offesa. In realtà, l’errore è una parte inevitabile dei processi di apprendimento e di crescita, e ammetterlo è un passaggio fondamentale per lo sviluppo di menti aperte e personalità equilibrate. Così come osservare con simpatia la nostra sconfinata, enciclopedica ignoranza è spesso la premessa per non smettere di stupirsi e di gioire per le meraviglie della scienza, dell’arte, della natura.