EDT: La biblioteca di Ulisse
Chelsea Hotel. Viaggio nel palazzo dei sogni
Sherill Tippins
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2014
pagine: 511
Ci sono luoghi che per qualche misteriosa ragione sembrano poter riassumere in sé l'essenza di una cultura, di una storia, di un mondo talvolta. Il Chelsea Hotel è uno di questi. Un grande palazzo di dodici piani in mattoni rossi, con balconi in ferro battuto e finestre a bovindo, situato al 222 della 23esima Ovest, nella zona di Chelsea, a Manhattan. Questo edificio, appariscente e anonimo al tempo stesso, è il luogo da cui sono partite le fiammate più violentemente creative della musica, della letteratura, dell'arte americana dell'intero Novecento, da Edgar Lee Masters ai Rolling Stones. E anche il luogo dove il sogno visionario più facilmente si è venato di eccessi autodistruttivi. Pionieristico esperimento di vita comunitaria ispirata alle idee del socialismo utopista di Fourier, il Chelsea diviene fin dai primi decenni del secolo un crocevia di artisti di ogni genere e provenienza. Estro e follia, arte e letteratura, cinema e musica, ricchezza e povertà, successi planetari e fallimenti miserabili, esaltazioni estetiche e abuso di sostanze vi si mescolano senza sosta: fra i suoi corridoi nascono, lavorano, amano e si consumano generazioni intere di personalità creative, tanto che qualsiasi lista di celebrità sarebbe riduttiva. Antonin Dvorak, Mark Twain, Thomas Wolfe, Virgil Thomson, Gore Vidal, William Burroughs, Allen Ginsberg, Tennessee Williams, Bob Dylan, Janis Joplin, Jackson Pollock, Jimi Hendrix, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Patti Smith, Robert Mapplethorpe...
Extraverginità. Il sublime e scandaloso mondo dell'olio d'oliva
Tom Mueller
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 254
Per millenni l'olio di oliva ha rappresentato un bene prezioso per i popoli del Mediterraneo non solo come alimento di primaria importanza ma come medicina, conservante, cosmetico e presenza indispensabile in ogni rituale. Oggi numerosi scienziati ed esperti celebrano le straordinarie proprietà di quella sostanza pregiata e rigenerante che definiamo, con un'espressione carica di significati, "olio extravergine": un prodotto la cui provenienza italiana è in tutto il mondo sinonimo del massimo standard qualitativo. Ma è possibile che questo simbolo di benessere e di purezza sia diventato il bersaglio di corruzioni, adulterazioni e truffe internazionali? E siamo sicuri che quello che ci propongono i più famosi e pubblicizzati marchi industriali sugli scaffali dei supermercati possieda le qualità che la parola "extravergine" richiede per legge? Alcune importanti indagini e diverse vicende giudiziarie, qui documentate con la serietà del miglior giornalismo d'inchiesta, raccontano una storia molto diversa, fatta di traffici, adulterazioni e scarsissima attenzione ai diritti del consumatore; una storia che sta mettendo in ginocchio i tanti piccoli produttori di olio eccellente, per i quali restare in un mercato saturo di "extravergini" fasulli a prezzi stracciati è sempre più difficile. A partire da un esplosivo reportage commissionatogli dal "New Yorker" nel 2007, Tom Mueller ha indagato il mondo dell'olio d'oliva. Prefazione di Milena Gabanelli
Le radici nella sabbia. Viaggio in Mali e Burkina Faso
Marco Aime
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 181
Sahel in arabo significa sponda, riva. Quella riva tanto agognata dai viaggiatori medioevali del Sahara, che attendevano di vedere comparire all'orizzonte il verde di Timbuctu o di Gao, per approdare alle città ricche e colte che popolavano i racconti di tanti mercanti e cronisti dell'epoca. Per quei viaggiatori il Sahel era la fine del viaggio, la fine della sete, il riposo, la sicurezza, la ricchezza, l'altra faccia del deserto. Il rapidissimo avanzare delle sabbie, la siccità e i molti tornanti della storia hanno dato oggi alla parola Sahel tutt'altro significato. Il Sahel è una delle terre più aride del pianeta, il mondo degli ultimi, sempre in fondo alle statistiche impietose che mettono in evidenza il distacco tra "noi" e "loro". Eppure ciò che colpisce il viaggiatore è la "leggerezza" delle popolazioni che ci vivono. Una leggerezza che si contrappone alla grevità della nostra società ricca, e che oggi più che mai rappresenta una lezione di adattamento e di strategie per la sopravvivenza. E quello che racconta l'antropologo e scrittore Marco Aime in un lungo viaggio che da Bamako, la capitale del Mali, porta a Ouagadougou, in Burkina Faso, attraverso le piste sabbiose del deserto maliano, le acque limacciose del Niger, le strade dell'altopiano burkinabè. L'incontro con le moschee di Djenné, la città sacra, le biblioteche di Timbuctu, sospesa tra lo splendore del mito e l'asprezza del presente, e poi Gao, i villaggi dogon, il mercato di Gorom-Gorom e la miniera d'oro di Markoy.
Calore. Avventure nei luoghi più infuocati del mondo
Bill Streever
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 346
Lo scioglimento dei ghiacciai, il riscaldamento degli oceani, la desertificazione e la siccità: il nostro pianeta pare non essere mai stato cosi caldo. Eppure, anche se il calore è ormai un protagonista delle nostre preoccupazioni quotidiane, pochi di noi sanno davvero che cosa accade quando le temperature scalano la vetta del termometro. Per esplorare come il calore abbia plasmato la storia del nostro pianeta e lo sviluppo del genere umano, il biologo e scrittore Bill Streever compie in questo libro un avventuroso viaggio agli estremi della scala delle temperature, alla ricerca dei luoghi e dei fenomeni più roventi che la scienza e la memoria umana possano testimoniare. In un'indagine che tiene al centro della narrazione l'esperienza diretta e la percezione soggettiva, "Calore" descrive che cosa avviene in un corpo umano che cammina a piedi nudi sui carboni ardenti, suda fino alla disidratazione nella Valle della Morte, sperimenta il bruciore della fiamma o della febbre; racconta la lunga sfida tra uomo e natura nel tentativo di dominare un fenomeno necessario alla sopravvivenza della specie, dalla scoperta del fuoco all'invenzione dei fiammiferi, spiega con chiarezza la chimica della cottura dei cibi, la storia dell'estrazione e dell'utilizzo dei combustibili fossili, si confronta con i grandi scenari della natura e della fisica.
Il cuore sulla pelle. Arte e dolore del tatuaggio in 22 racconti dal mondo
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2012
pagine: 284
Il tatuaggio è di moda, ma non è soltanto una moda. È un costume arcaico della civiltà umana che ciclicamente torna in superficie rinnovando i suoi significati e i suoi simboli. È un fossile vivente, un gesto antichissimo passato indenne attraverso le riprovazioni e le proibizioni. È, soprattutto, un legame tra memoria, avventura e corpo, parente stretto della scrittura e dell'arte. Non dovrebbe dunque stupire che la letteratura lo abbia ospitato e accudito fin dagli esordi, in pagine che spesso si soffermano sul fascino dell'allusione simbolica, sul rapporto quasi erotico fra tatuatore e corpo tatuato, sulle rifrazioni del desiderio che un segno indelebile lasciato sulla pelle può scatenare. Questo libro testimonia alcune di queste rifrazioni immaginarie attraverso le parole degli scrittori di ogni tempo e paese: il tatuaggio come feticcio erotico, marchio criminale, sogno infantile, retaggio d'avventura, simbolo tribale, fantasia sadica, forma d'arte. Quelle raccolte fra queste pagine sono mappe di mondi ignoti, tatuaggi della mente che accendono il bisogno di conoscenza e di avventura, seguendo una linea d'inchiostro che scorre ininterrotta dalla pelle incisa di un corpo al foglio bianco dello scrittore.
Sangue, ferro e oro. Come le ferrovie hanno cambiato il mondo
Christian Wolmar
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2011
pagine: 488
Appena quindici anni dopo la battaglia di Waterloo, il 15 settembre 1830, l'inaugurazione della ferrovia Liverpool-Manchester segnò l'inizio di una rivoluzione senza precedenti nella storia del trasporto delle persone e delle merci. A partire da quei primi 45 chilometri, percorsi non senza incidenti, il 'cavallo di ferro' avrebbe infatti conosciuto un successo tale che in meno di un secolo l'intero pianeta fu solcato da una fitta e ramificata rete di linee ferroviarie: dal Sudafrica al Punjab, dalla Spagna alla Siberia, dal Canada all'Argentina. È impossibile sopravvalutare l'impatto che questa esplosione tecnologica ebbe sulla cultura e la civiltà umana: rendendo raggiungibili città in precedenza isolate e luoghi ritenuti remoti o fantastici, la ferrovia ha stimolato la crescita economica e il cambiamento sociale su una scala senza precedenti, oltre a modificare in profondità l'idea di viaggio e l'immaginario dell'uomo moderno. In "Sangue, ferro e oro" Christian Wolmar descrive la visione e la determinazione dei pionieri che resero possibile questa avventura, e il lavoro delle centinaia di migliaia di operai che hanno patito condizioni di vita e di lavoro al limite dell'umana sopportazione per contribuire al suo sviluppo. Dimostra come l'affermarsi di questa invenzione abbia giocato un ruolo fondamentale nel definire la vita quotidiana dell'uomo moderno, e nello stesso tempo stimolato gesta incredibilmente audaci di ingegneria civile e militare, nonché importanti innovazioni architettoniche.
Terra ribelle. Viaggio fra i dimenticati della storia turca
Christopher De Bellaigue
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2011
pagine: 317
Christopher de Bellaigue a metà degli anni Novanta è uno dei più giovani e brillanti inviati della stampa europea in Turchia: vive tra Ankara e Istanbul, godendo dell'ambiente moderno e laico di queste città e scrivendo eleganti reportage. Una serie di circostanze lo spinge un giorno a domandarsi se questa immagine corrisponda veramente alla realtà del Paese: un articolo scritto per una rivista newyorkese nel quale accenna al problema del genocidio armeno suscita infatti nei lettori una reazione di tale violenza da fargli intuire che al di sotto di questa superficie si nascondano gravissimi problemi storici e politici irrisolti. Decide così di indagare e si trasferisce a Varto, una piccola cittadina dell'Anatolia orientale, cuore di quella terra ribelle in cui "la storia moderna non è mai arrivata" e su cui ancora grava il retaggio delle grandi tragedie del passato. Per oltre un anno de Bellaigue parla con i residenti, interroga funzionari e incontra agenti segreti, si inserisce nei diversi ambienti sociali, descrive il rapporto fra le istituzioni e le minoranze etniche, ricostruisce la storia della regione, vola persino in Germania per incontrare gli esuli. È da questo angolo visuale che riesce a squarciare il velo dell'omertà che gli abitanti di questa regione si sono imposti e che il regime turco incoraggia quando non impone: attraverso il racconto di una miriade di storie riporta così alla luce le tracce di un passato tragico che nessuno riesce a dimenticare.
Diario d'acqua. Viaggio a nuoto attraverso la Gran Bretagna
Roger Deakin
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2011
pagine: 395
Nel 1996, nuotando a rana nel fossato dietro la sua casa colonica, sotto un violento temporale estivo, Roger Deakin concepisce l'eccentrico progetto di un lungo viaggio a nuoto attraverso la Gran Bretagna: "Seguire la pioggia nel suo errare attraverso la nostra terra per raggiungere il mare, liberarmi dalla frustrazione di una vita passata a far vasche, a tornare eternamente sui miei passi come una tigre in gabbia". Ciò che cerca è un punto di vista differente sulla realtà, un modo per sfuggire alle necessità e alle costrizioni della vita, perché nuotando "vedi e senti le cose in maniera completamente diversa che in ogni altra circostanza. Sei nella natura e parte integrante della natura in modo ben più totale e intenso che sulla terraferma". Del nuoto, inteso come libera immersione del corpo nell'acqua, ama l'esperienza della nudità e della mancanza di peso, la sensazione di libertà e naturalezza, il profondo potere rigenerante; al pari di camminare e andare in bicicletta, per Deakin nuotare è un'attività sovversiva, poiché permette di prendere coscienza di ciò che è antico e selvatico, di uscire dal sentiero battuto e liberarsi della versione ufficiale delle cose. Così si fa confezionare una muta per le acque più gelate, e per due anni percorre la Gran Bretagna in lungo e in largo, immergendosi ovunque l'altezza dell'acqua lo consenta: fiumi, laghi, torrenti, fossati, canali, ruscelli, acquedotti, stagni, pozze, e naturalmente il mare, l'elemento primordiale che tutto circonda.
Gelo. Avventure nei luoghi più freddi del mondo
Bill Streever
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2010
pagine: 312
Preoccupati dai tanti allarmi sul riscaldamento globale e sugli eventi climatici estremi, spesso non ci rendiamo conto di quanto poco in realtà sappiamo sul mondo della meteorologia. Il freddo, in particolare, è vissuto da gran parte di noi unicamente come fastidio dal quale difendersi con ogni mezzo, senza badare a spese o a consumi. Ma non per tutti è cosi: Bill Streever è un biologo che vive ad Anchorage, in Alaska, un luogo dove la temperatura rimane ampiamente sotto lo zero per buona parte dell'anno. Per lui il gelo non è una minaccia ma un elemento fondamentale della natura, al tempo stesso fenomeno molecolare, sensazione fisica, forza che plasma il paesaggio e influenza gli eventi storici. Per aiutarci a conoscerlo ci accompagna per un anno intero sulle tracce del gelo nelle sue più diverse manifestazioni: entreremo con lui in un tunnel scavato nel permafrost durante la Guerra Fredda,; resteremo immersi per cinque lunghissimi minuti nelle acque artiche per provare i primi sintomi dell'ipotermia, riflettendo nel frattempo sui drammi e l'eroismo delle grandi spedizioni polari; ripercorreremo la scoperta dei metodi di refrigerazione e l'impatto che ebbero sulla civiltà... Costruito come un diario, "Gelo" parte dall'osservazione diretta dei fenomeni naturali per coinvolgere il lettore in una festosa e sorprendente ricerca in cui meteorologia, fisica, botanica e zoologia incontrano il mito, il folclore e le vicende della storia umana.
Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare
Raja Shehadeh
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2010
pagine: 192
Quando Raja Shehadeh, avvocato discendente da un'antica famiglia palestinese, ha iniziato le camminate sui sentieri della sua terra, negli anni '70, non sapeva ancora di trovarsi di fronte a un paesaggio che stava per scomparire. Quelle stesse colline che per tutta l'infanzia aveva considerato il suo giardino personale - il luogo dove andare a giocare, a riposare o in cui abbandonarsi a un vagabondaggio ristoratore, seguendo un'antica tradizione locale - quelle stesse colline che per il loro carattere arcaico e apparentemente immobile avrebbero potuto apparire familiari a un contemporaneo di Cristo, stavano infatti per essere invase da una colata di cemento che ne avrebbe alterato per sempre l'aspetto e il significato, devastando un'incomparabile ricchezza naturale e paesaggistica. Le sette camminate nel paesaggio della Palestina che Shehadeh racconta in questo libro si svolgono attraverso gli ultimi trent'anni di storia della regione; ognuna di esse racconta un diverso aspetto del paesaggio della cosiddetta Cisgiordania, e si svolge in un diverso momento della sua drammatica vicenda storica. Passo dopo passo, pagina dopo pagina, il racconto si colora di tinte drammatiche e si popola dei fantasmi sempre più reali dell'emigrazione, della guerra e della colonizzazione selvaggia; il terreno delle lunghe camminate si fa sempre più frammentato da fili spinati, posti di blocco e muri invalicabili, fino all'irrompere sulla scena dell'ombra minacciosa del fondamentalismo.
Europa selvaggia. I Balcani nello sguardo dei viaggiatori occidentali
Bozidar Jezernik
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2010
pagine: 393
Terra di sconcertanti stravaganze e di efferate crudeltà, regno di piaceri esotici fuori dalla storia e di un profondo fascino sensuale, i Balcani sono stati per secoli uno dei soggetti preferiti per le avventurose descrizioni dei viaggiatori europei. Si potrebbe dire che la vicinanza geografica di questa regione fosse proporzionale alla sensazione della sua distanza: i Balcani erano considerati "selvaggi e lontani come la Tartaria, l'Africa più tenebrosa o l'Asia più selvaggia"; persino i suoi confini erano tutt'altro che definiti, e variavano a seconda del periodo storico e della provenienza dell'osservatore. Alla base di questa straordinaria deformazione dello sguardo, come molti di questi scritti ci rivelano, si può riconoscere il fantasma della presenza dei turchi, giudicati sino alla fine del XIX secolo terribili e infedeli, aggettivi a lungo ritenuti sinonimi. In questo volume Bozidar Jezernik ha raccolto e confrontato migliaia di racconti e impressioni scritti da viaggiatori in gran parte europei che hanno attraversato i Balcani dalla metà del XV agli inizi del XX secolo, senza trascurare autori russi, turchi o della ex Jugoslavia.
Un anno a Walnut Tree
Roger Deakin
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2009
pagine: 290
Negli ultimi sei anni di vita, Roger Deakin tenne con regolarità dei quaderni di appunti sui quali annotava pensieri, impressioni e osservazioni. I movimenti imprevedibili di uno scoiattolo, la fuga di una formica sul suo tavolo da lavoro, la pena per una volpe caduta in una trappola, l'arrivo del furgone del postino: profondamente personali e appassionate, queste note permettono di entrare nel laboratorio creativo e intellettuale di uno dei protagonisti della scrittura contemporanea dedicata alla natura, e di comprendere il suo peculiare modo di guardare il mondo. Un anno a Walnut Tree raccoglie e organizza nel diario di un anno solare il meglio di questi appunti, restituendo con esattezza la straordinaria e irrequieta curiosità dell'autore per il paesaggio naturale e umano, il suo amore per la letteratura e la musica, il talento per i collegamenti sorprendenti. E così che a partire da una scrittura apparentemente rapsodica e intima prende forma un vasto e intenso manifesto per una vita che, a dispetto delle tante pressioni negative, si metta in ascolto della brulicante, fragile ma inarrestabile vitalità dell'ambiente naturale e ne faccia fonte di riflessione e trasformazione.

