Editoriale Scientifica: Ius Regni
Il melodramma in tribunale. Un'altra storia della Cavalleria Rusticana
Stefania Torre
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 220
La Cavalleria Rusticana, il melodramma di un successo di Pietro Mascagni, deve l’ispirazione all’omonima novella di Giovanni Verga, che ne autorizzò l’adattamento musicale per il teatro lirico. L’incontro fra il compositore livornese e lo scrittore siciliano, dopo un avvio in totale armonia, degenerò in uno scontro giudiziario per l’attribuzione dei diritti d’autore sull’opera. Sul finire del secolo XIX, le parti diedero vita ad una lunghissima e combattuta vicenda processuale che assunse, in Italia, il valore di precedente giurisprudenziale nelle controversie sulla tutela delle creazioni in musica. Lo studio che si presenta ha inteso ripercorrere tutto l’iter di questo importante processo celebre, di cui furono protagonisti non solo Mascagni e Verga ma soprattutto gli avvocati, i magistrati e i tanti autorevoli giuristi che, dalle pagine delle riviste scientifiche o attraverso saggi e trattati, contribuirono alla formazione del diritto italiano sulle produzioni dell’intelletto.
La giustizia penale nelle sentenze della Cassazione napoletana (1809-1861)
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 466
Il volume presenta una ricerca svolta sulle sentenze penale emesse dalla Gran Corte di Cassazione di Napoli (1809-1816) e dalla Suprema Corte di Giustizia di Napoli (1817-1861), attraverso le quali l’Autore ha cercato di offrire una lettura “interna” della storia della giustizia criminale del Regno. L’angolo visuale della casistica giudiziaria ha consentito, infatti, di esaminare le diverse problematiche, sviluppatesi nel corso del tempo, relative agli eccessi di arbitrio perpetrati dalle corti di merito, alle difficoltà interpretative, agli orientamenti ricorrenti, ai contrasti giurisprudenziali ed ai dubbi di legge portati al vaglio del governo. Tale ricostruzione ha permesso, inoltre, di condurre uno studio sull’organo supremo di giustizia di Napoli, che nel decennio francese e nel quinquennio della Restaurazione assunse un ruolo di primo piano nella guida delle corti inferiori verso l’applicazione dei nuovi codici e l’uniformazione del diritto e che, dopo la crisi degli anni Venti, avrebbe gradualmente conquistato la posizione di vertice indiscusso della piramide giudiziaria, con il consolidamento di orientamenti giurisprudenziali di legittimità.
Governo e diritti dello spazio marino adriatico-ionico. Storia e prospettive di una frontiera dell'Occidente
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2018
pagine: 228
Le riforme illuminate per la «nazione armata» napoletana
Francesca De Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2018
pagine: 220
L’Ordinanza di Sua Maestà sulla giurisdizione militare e sopra i delitti e le pene della gente di guerra del 22 maggio 1789 rappresenta una delle più compiute espressioni del riformismo “illuminato” napoletano. Per Nicola Nicolini fu un vero Codice Militare ed ebbe il merito di introdurre nel Regno istituti innovativi, come il dibattimento, e alcune norme a carattere garantistico. Partendo dalla constatazione della centralità della “questione militare” fin dall’ascesa al trono di Carlo di Borbone, il volume si sofferma sulla elaborazione della Ordinanza, sui suoi contenuti e sulla sua fortuna, non trascurando il contesto storico, politico e giuridico in cui maturarono le condizioni per la sua promulgazione.
La difesa delle «antiche memorie». Dalle norme preunitarie di tutela del patrimonio artistico alle leggi dello stato fascista
Giuseppina Belloisi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2017
pagine: 316
Questo volume ha come oggetto di studio la storia della legislazione dei beni culturali italiani nel periodo che va dal XVIII al XX secolo. In particolare affronta il problema della tutela giuridica individuando i precedenti normativi degli Stati preunitari. In questa prospettiva viene segnalata l’importanza dell’antica tradizione legislativa dello Stato Pontificio; un modello non seguito dallo Stato unitario. Con l’unificazione, il nuovo regno d’Italia mostrò scarso interesse in materia; i problemi della protezione del patrimonio storico-artistico trovarono insufficiente attenzione nel giovane parlamento italiano, segnando un significativo arretramento rispetto alla pur embrionale tutela giuridica sperimentata a diversi livelli negli stati preunitari.
Il dibattito sul giudice unico in Italia tra Ottocento e Novecento. Processo civile, prcesso penale e ordinamento giudiziario
Stefano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2016
pagine: 292
Il volume raccoglie i risultati di studi e ricerche svolte dall’Autore su fonti bibliografiche ed archivistiche, aventi ad oggetto l’acceso dibattito scientifico, forense e parlamentare che ha riguardato l’istituzione del giudice unico in Italia tra 1800 e 1900. Il problema ebbe risonanza a partire dalla rivoluzione francese, quando si fece strada l’idea che il giudizio collegiale avrebbe costituito una maggiore garanzia dall’arbitrio dei giudici di antico regime. Sulla base di tale principio, gli ordinamenti giudiziari italiani, istituiti durante il decennio francese, adottarono il modello collegiale napoleonico, lasciando soltanto alle magistrature inferiori il giudice unico, spesso accompagnato da alcuni assessori, al fine di mitigare il potere monocratico. Dopo la Restaurazione, invece, si fece strada l’idea di un maggiore favore per il sistema monocratico sulla scorta di studi comparatistica delle legislazioni europee che portarono, dopo l’Unità, all’introduzione dei pretori con competenza limitata in materia civile e correzionale. Le successive esigenze di ridurre la spesa pubblica in materia di giustizia e le pressanti richieste da parte dei magistrati di migliorare le loro condizioni economiche portarono, fin dagli inizi del Novecento, alla formulazione di numerosi progetti sulla giustizia monocratica di prima istanza in materia civile e penale, che furono oggetto di dotte discussioni tenutesi alla Camera ed al Senato, poi sfociate nella legge sul giudice unico del 1990.
Il Regno di Napoli nell'Europa napoleonica. Saggi e ricerche
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2016
pagine: 272
Le supreme Corti di Giustizia nella storia giuridica del Mezzogiorno
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2015
1821. L'anno del destino. Le libertà negate, l'esplosione dell'indipendentismo e la fine dell'eurocentrismo
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2022
pagine: 512
Il volume è frutto di un progetto di ricerca internazionale che, coinvolgendo studiosi di diversa provenienza e approccio metodologico (storici del diritto, delle istituzioni, delle relazioni internazionali, modernisti e contemporaneisti), ha inteso gettare uno sguardo ampio su un momento rivoluzionario allo stesso tempo “globale”, per velocità e ampiezza di propagazione tra le due sponde dell’Atlantico, e “plurale” per motivazioni e obiettivi e per la molteplicità degli esiti, determinata dalle diverse condizioni nei differenti contesti, ma anche per i numerosi e variegati registri narrativi che ne hanno tramandato le vicende. Studiosi europei e americani hanno offerto la propria riflessione in merito alla complessa vicenda del 1821, l’“anno del destino”, avendo cura di indagare voci, idee, istituzioni, immagini, protagonisti e, ovviamente, orientamenti costituzionali di quella fondamentale rivoluzione che attraversò Vecchio e Nuovo Mondo, che pose fine all’eurocentrismo e che aprì una nuova fase della storia mondiale.
Il codice per lo Regno delle Due Sicilie. Elaborazione, applicazione e dimensione europea del modello codicistico borbonico
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2020
pagine: 690
Il Codice per lo Regno delle Due Sicilie (diviso in cinque parti: I. Leggi civili, II. Leggi penali, III. Leggi di procedura ne’ giudizj civili, IV. Leggi di procedura ne’ giudizj penali, V. Leggi di eccezione per gli affari commercio) fu il primo codice della Restaurazione e si guadagnò l’attributo di codice eccellente nel panorama delle codificazioni dell’Italia preunitaria. Frutto dei lavori delle prestigiose commissioni nominate da Ferdinando I il 2 agosto del 1815- composte da giuristi di formazione illuministica tra i quali spiccavano Niccola Nicolini e Francesco Magliano – esso riuscì a coniugare l’indirizzo della continuità con i codici e le riforme del decennio francese, sostenuto dal ministro della giustizia Donato Tommasi, con la prospettiva di una codificazione nazionale. Il Codice portò pertanto a compimento un percorso già avviato durante il decennio francese con i lavori delle commissioni istituite da Murat nel 1810 e nel 1814.