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Editoriale Scientifica: Ius Regni

Il brigantaggio e la sua repressione nella storia d'Italia. A 160 anni dalla legge Pica

Il brigantaggio e la sua repressione nella storia d'Italia. A 160 anni dalla legge Pica

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2025

pagine: 308

Perché ricordare il 160° anniversario della promulgazione della legge n. 1409 del 15 agosto del 1863, consegnata alla storia col nome del suo proponente Giuseppe Pica? Innanzitutto appare opportuno dare voce alla storiografia giuridica che negli ultimi trent’anni ha indagato a fondo sulla giustizia d’eccezione tra antico e nuovo regime inquadrando il brigantaggio attraverso le categorie del diritto: tale approccio ha dimostrato come il dato giuridico sia fondamentale per la comprensione del fenomeno da un punto di vista storico.
25,00

Giustizia e potere tra Antico e Nuovo Regime. Studi in memoria di Armando De Martino

Giustizia e potere tra Antico e Nuovo Regime. Studi in memoria di Armando De Martino

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2024

pagine: 756

Con questo volume abbiamo inteso raccogliere i contributi di storici che hanno avuto modo di conoscere e frequentare Armando De Martino, personalmente o attraverso la mediazione dei suoi scritti e della sua attività di professore universitario. Questo il semplice trait d’union tra i lavori qui raccolti, dai quali affiorano ricordi privati di momenti o di un lungo rapporto che oggi, a più di un anno dalla scomparsa del Professore, diventano sempre più preziosi. Un trait d’union semplice ma non per questo debole perché legato a uno studioso che aveva nell’inclusività, nel rispetto delle opinioni e del lavoro altrui e nella curiosità intellettuale i tratti più evidenti della sua personalità, il suo carisma intellettuale e umano. Non servono perciò altre parole per introdurre questo volume che intende rappresentare un omaggio a chi ha dedicato tutta la sua vita alla storia del diritto.
60,00

Non veni solvere legem sed implere

Non veni solvere legem sed implere

Matteo Carmine Fiocca

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2023

pagine: 382

Nel XVIII secolo il Ius Regni Neapolitani si era ormai profondamente consolidato nell’ordinamento giuridico del Regno, frutto di una secolare stratificazione giurisprudenziale e legislativa. Eppure a Napoli non si giunse mai, a differenza di altre realtà europee del Settecento, ad emanare un codice ufficiale di leggi patrie. Tale circostanza è stata definita il «paradosso napoletano», proprio per evidenziare come l’esistenza di un diritto patrio non avesse portato all’emanazione di un codice nazionale. Il presente volume intende dunque indagare le ragioni di questo «paradosso», assumendo come oggetto di indagine un aspetto ben preciso del Ius Regni Neapolitani in epoca borbonica: quello del ius regium, ovverosia della legislazione regia, in stretto collegamento con il tentativo di codificazione di Carlo di Borbone e con le diverse raccolte legislative che, su iniziativa privata, furono realizzate nella seconda metà del Settecento.
32,00

Nei flussi della modernità. Toga, chiesa e sovranità nel progetto di Michele de L'Hospital cancelliere di Francia

Nei flussi della modernità. Toga, chiesa e sovranità nel progetto di Michele de L'Hospital cancelliere di Francia

Maria Natale

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2023

pagine: 172

Gli anni sessanta del Cinquecento segnano una tra le stagioni più drammatiche e complesse della storia di Francia. La disgregazione indotta dal contagio luterano mina alla radice la validità del principio: une foi, une loi, un roi. Rispetto a quell’antico nucleo di aggregazione, su cui poggia l’assetto organizzativo francese, lo scontro tra le diverse correnti introduce moventi obbligati di cambiamento. Prendendo atto delle dinamiche in corso, il progetto di Michel de L’Hospital matura nell’intento di realizzare il più decisivo rafforzamento dell’impresa monarchica. Il presente studio offre una chiave di lettura volta a cogliere i tempi, i modi e le forme attraverso cui l’abile giurista ed acuto umanista percepisce ed interpreta i molteplici flussi della modernità, traducendoli in un progetto che investe, al contempo, Chiesa, sovranità e toga e si caratterizza per essere specchio fedele del connubio tra teoria e prassi, diritto e politica, scientia juris e giustizia materiale.
14,00

Paralleli, giurisprudenze, fori. Scritti storici di Giovanni Manna

Paralleli, giurisprudenze, fori. Scritti storici di Giovanni Manna

Damiano Iuliano

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2023

pagine: 196

Il Parallelo della giurisprudenza, dalle pagine degli Annali Civili, ed il trattato Della giurisprudenza e del foro napoletano, èditi consecutivamente nella seconda metà degli anni ‘30 dell’Ottocento, realizzano l’affresco storico-giuridico in cui un giovane Giovanni Manna (1813-1865), che sarà poi tra i padri fondatori del diritto amministrativo, ministro e senatore del Regno d’Italia, raffigura una storia del Foro napoletano che finisce per identificarsi con la storia della società meridionale e al contempo delinea l’evoluzione dell’interpretazione giuridica, dottrinale e pratica, del Regno e Viceregno di Napoli. Il Manna si arresta al limitare dell’attualità borbonica per preservare la dimensione storica, intende rifuggire da valenze propriamente politiche perseguendo il fine di riannodare i legami del pensiero giuridico meridionale e recuperare al corpo eloquente il precipuo passato che gli è proprio, con il riscatto da una giurisprudenza “importata”.
15,00

MaLeFemmine? Itinerari storico-giuridici di una parità «incompiuta»

MaLeFemmine? Itinerari storico-giuridici di una parità «incompiuta»

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2023

pagine: 420

Ma le femmine? Dove sono state confinate, offuscate, occultate, addirittura sepolte nella storia fatta e scritta da maschi per i maschi? Lo spirito di questo volume è quello di recuperare le 'biografie' di femmine mortificate e violentate in tutti i sensi – spesso consegnate alla damnatio memoriae come malefemmine – le cui vicende solo le polverose carte degli archivi possono restituire: fuori dalla Histoire événementielle esse trovano posto nella storia minima accanto a quella dei contadini, dei poveri, degli esclusi. I contributi provengono da storiche e storici del diritto e delle istituzioni e hanno come elemento centrale il rapporto, conflittuale, tra le donne e il diritto; un diritto che, senza soluzione di continuità tra antico e nuovo regime, le imprigionava in una condizione servile e di minorata capacità sia sotto il profilo privatistico che sotto quello pubblicistico. Donne che affrontano i pregiudizi, donne dimenticate. Malefemmine iraniane, malefemmine afgane, ma le femmine tutte?
32,00

La codificazione immaginaria. Volume 1

La codificazione immaginaria. Volume 1

Antonio Cappuccio

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2021

pagine: 238

I cinque codici e la legge organica per l'ordine giudiziario promulgati nel 1819 segnarono un punto di non ritorno anche nell'assetto normativo e istituzionale dei domini ultra Pharum del Regno delle Due Sicilie. Nel giro di pochi mesi, quella «terra di fori» - per dirla con Leonardo Sciascia - dovette fare i conti con il proprio passato, sguarnito dello strumentario codicistico di derivazione francese, e con il proprio futuro, ingenuamente immaginato all'ombra di un'identità giuridica "negata". Ad accentuare, poi, la difficile transizione tra antico e nuovo regime contribuì l'ondata rivoluzionaria del 1820, contro cui la monarchia reagì con ogni possibile congegno ordinario e militare di repressione del dissenso: dal de mandato al fuorbando, passando per le «processure subitanee». Perché, allora, nel luglio del 1820 Ferdinando I nominò due commissioni, composte esclusivamente da togati isolani, per il «riordino» dei codici di rito e il «novellamento» del sistema delle magistrature? Cosa spinse il sovrano a mettere in discussione l'adeguatezza - per l'Isola - di un complesso impianto legislativo varato nemmeno un anno prima?
16,00

Una costituzione per l'Italia. Mimesi e alterità nel progetto di Giuseppe Abbamonte (1797)

Una costituzione per l'Italia. Mimesi e alterità nel progetto di Giuseppe Abbamonte (1797)

Damiano Iuliano

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2021

pagine: 296

Giuseppe Abbamonte, esule e latore del pensiero illuministico meridionale, si rende, nel frangente vagliato, protagonista di una sperimentazione costituzionale; l’analisi della sua produzione offre lo spunto per ripercorrere le vicende genetiche e i caratteri giuridici di cui si andava appropriando un incipiente costituzionalismo italiano post rivoluzionario. Occorre, tuttavia, comprendere se questa produzione possa effettivamente porsi all’esponente di un’idea costituzionale giuridicamente compiuta e condivisa, pur in presenza di pensieri antagonisti; se sia solidamente fondata in termini dottrinari e giuridici o non invece una delle manifestazioni emozionali del convulso momento storico, un ibrido letterario, poetico e politico, ammantato di giuridicità e sorto in quel fervore. Il presente studio si è posto questi obiettivi: verificare la effettiva consistenza giuridica dell’opera abbamontiana; individuare i tratti del suo orizzonte costituzionale; saggiarne la tenuta e coerenza istituzionale a fronte di schemi pubblicistici; infine, indagarne la contestualizzazione e gli apporti all’interno del dibattito giuridico italiano ed europeo del tardo Settecento.
18,00

Iacopo da Teramo e il trattato «De monarchia mundi». Una costruzione teocratica negli anni dello scisma

Iacopo da Teramo e il trattato «De monarchia mundi». Una costruzione teocratica negli anni dello scisma

Michele Pepe

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2020

pagine: 180

Il volume presenta il trattato sulla monarchia universale dei romani pontefici licenziato a Lucca nel 1387 dal canonista Iacopo Paladini da Teramo e intitolato De Monarchia mundi ecclesiastica et temporali necnon sacerdocio et prophecia. Attraverso lo studio del trattato, rimasto inedito, l’autore ha cercato di ricostruire le tappe maggiormente significative della biografia del prelato teramano – che per molti dei suoi aspetti si presentava oscura – e, soprattutto, di collocarne l’opera e il pensiero in quel momento di profondo fermento giuridico e istituzionale che si osserva negli ultimi anni del Trecento. Il tema “classico” dello scontro tra Papato e Impero, la frattura interna alla cristianità causata dal Grande Scisma d’Occidente, la lotta fra poteri universali e monarchie nazionali, costituiscono il substrato in cui l’opera del Paladini si pone aderendo ad alcune tra le maggiori teorie giuridiche elaborate in ambiente filopapale a sostegno della sovranità pontificia e offrendo, attraverso una rielaborazione spesso personale delle stesse, una vivida rappresentazione dell’ideale teocratico così come si presentava al tramonto del XIV secolo.
16,00

Gaspare Capone. Storia, politica e diritto in un giurista della transizione

Gaspare Capone. Storia, politica e diritto in un giurista della transizione

Francesca De Rosa

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2020

pagine: 208

Soltanto nell’ultimo trentennio il giurista napoletano Gaspare Capone (1767-1849) è stato oggetto di un rinnovato interesse da parte degli storici del diritto, anche se va rilevata l’assenza di una approfondita analisi sistematica intorno a questa peculiare figura di studioso e giurista pratico, al servizio della Corona. Muovendo dal positivo giudizio formulato dai posteri più immediati, si è cercato di tratteggiare un suo profilo biografico sul piano politico e intellettuale, il che ha implicato una analisi rinnovata dei fondamentali ideologici e contenutistici della sua opera più importante, ossia il Discorso sopra la storia delle leggi patrie. L’esame della figura di Capone ha permesso altresì di riconsiderare dei dibattiti nei quali egli fu attivamente coinvolto in qualità di Consultore del Regno, fra i quali il tentato ripristino della procedura di terza istanza nota come ‘doppia conforme’ e la riforma, introdotta nel 1827, del sistema di remunerazione.
16,00

Diritto e schiavitù. Il paradigma dell'uome merce nel secolo XVIII tra Regno di Napoli e colonie spagnole

Diritto e schiavitù. Il paradigma dell'uome merce nel secolo XVIII tra Regno di Napoli e colonie spagnole

Marvin Messinetti

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2020

pagine: 168

Il volume esamina la fisionomia e la disciplina della schiavitù nel corso del XVIII secolo evidenziando le diverse declinazioni che tale istituto assunse. La schiavitù legata al fenomeno della tratta per foraggiare l’economia da piantagione nelle colonie d’oltreoceano, da una parte, e le c.d. schiavitù mediterranee, dall’altra, vengono qui analizzate attraverso un esame sincronico delle scelte politico-normative che caratterizzarono rispettivamente le colonie spagnole dell’Atlantico e il Regno di Napoli. Lo studio, che si avvale di documenti inediti rinvenuti presso l’Archivio General de Indias di Siviglia, ricostruisce anche il dibattito illuministico sul tema della schiavitù, soffermandosi sulle posizioni volte a giustificare o negare la legittimità del traffico e dello sfruttamento degli uomini-merce.
14,00

La scienza dell'amministrazione di Federico Persico. Scritti scelti

La scienza dell'amministrazione di Federico Persico. Scritti scelti

Gian Paolo Trifone

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2020

pagine: 178

Federico Persico, letterato, avvocato, docente universitario impegnato attivamente nelle vicende politiche e culturali napoletane a cavallo dell’Unità d’Italia, è stato l’ultimo esponente della scuola partenopea del diritto pubblico ad affermarne il primato di un indirizzo culturale autoctono. Il giurista concepisce la scienza dell’amministrazione come disciplina atta a fornire le ragioni stesse del diritto positivo. Il modello ordinamentale da lui teorizzato, di un self-government rispettoso del vertice istituzionale, risente dell’influenza vichiana e nondimeno delle dottrine hegeliane, pur filtrate da una salda coscienza religiosa. Per la denuncia di un’amministrazione accentrata senza adeguato riguardo delle specificità “naturali” di comunità e territori; ed in base alle sue originalissime proposte di una rappresentanza organica degli interessi in Parlamento, Federico Persico sarebbe stato considerato un anticipatore del sindacalismo “istituzionalizzato”, contro il sindacalismo rivoluzionario. La selezione dei suoi scritti, che attraversano un lungo periodo della storia italiana e in particolare di quella del Mezzogiorno, offre di tutto ciò sensibile testimonianza.
15,00

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