Libri di Stefania Torre
Meràki. Versioni greche. Per il Liceo classico
Rocco Schembra
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: SEI
anno edizione: 2021
pagine: 480
Il melodramma in tribunale. Un'altra storia della Cavalleria Rusticana
Stefania Torre
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 220
La Cavalleria Rusticana, il melodramma di un successo di Pietro Mascagni, deve l’ispirazione all’omonima novella di Giovanni Verga, che ne autorizzò l’adattamento musicale per il teatro lirico. L’incontro fra il compositore livornese e lo scrittore siciliano, dopo un avvio in totale armonia, degenerò in uno scontro giudiziario per l’attribuzione dei diritti d’autore sull’opera. Sul finire del secolo XIX, le parti diedero vita ad una lunghissima e combattuta vicenda processuale che assunse, in Italia, il valore di precedente giurisprudenziale nelle controversie sulla tutela delle creazioni in musica. Lo studio che si presenta ha inteso ripercorrere tutto l’iter di questo importante processo celebre, di cui furono protagonisti non solo Mascagni e Verga ma soprattutto gli avvocati, i magistrati e i tanti autorevoli giuristi che, dalle pagine delle riviste scientifiche o attraverso saggi e trattati, contribuirono alla formazione del diritto italiano sulle produzioni dell’intelletto.
Il diritto incontra la letteratura
Stefania Torre
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2017
I «Principi del foro»
Stefania Torre
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2013
pagine: 256
L'avvocatura napoletana dell'Ottocento ha rappresentato per il professionismo giuridico italiano un modello forte, duraturo e paradigmatico. Tra Ottocento e Novecento si assiste all'invenzione di un vero e proprio "mito" dell'avvocato partenopeo, che si radicherà solidamente nella tradizione nazionale, conservando nel tempo tutto il fascino carismatico. Intrecciando le fonti archivistiche, legislative, la produzione scientifica e specifica dell'attività pratica, il libro si propone di ricostruire le complesse vicende che segnarono la riformulazione della figura dell'avvocato tra Antico Regime e nascita del Regno d'Italia. Lo scetticismo che sul finire del Settecento incombeva sul lavoro degli avvocati e dei procuratori della capitale del Mezzogiorno, fu presto smentito da un rinnovato impegno civile e sociale del foro cittadino. L'esercizio della difesa divenne un'arma molto potente per diffondere ed educare le popolazioni meridionali ai valori costituzionali e statali, trasformando così la professione forense da attività privata in vero e proprio ufficio di interesse generale.