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Vibrazioni napoletane è un libro che può essere utilizzato sia come guida per visitare dei luoghi di Napoli meno noti, sia come testo per suscitare corrispondenze con la nostra vita interiore. Uno scritto fluido come può essere la scoperta ed il viaggio. Creare delle relazioni con i luoghi, con le opere e, infine, con sé stessi in un flusso vibrato, è il fine di queste pagine. Entrare in dialogo con i luoghi e le opere d'arte permette anche di custodirle, non si può non tutelare ciò che si conosce. Le visite a luoghi non lontano da noi possono diventare viaggi, ovvero momenti di trasformazione personale e permettere nuove esplorazioni oltre i confini del noto.

264 d.C. - Lucio Domizio Aureliano è un tribuno che, alla soglia dei cinquant'anni, non ha ancora conseguito particolari onori. Ma soprattutto è un uomo disilluso e frustrato. Roma, schiacciata tra i secessionisti Galli a Occidente e il regno di Palmira a Oriente, gli sembra avviata verso la decadenza. La sua legione, la  Legio VI Victrix, vagabonda senza meta dopo esser stata cacciata dalle truppe dell'usurpatore Postumo. Ma soprattutto, l'augusto Gallieno sembra solo interessato a mantenere il potere, e aizza i generali tra di loro così da non divenire un bersaglio. Afflitto, Aureliano si rifugia nella sua fede, quel culto del Sol Invictus introdotto decenni prima da  Eliogabalo. Ma anche la preghiera in pubblico gli è preclusa, pena la persecuzione. Per lui, il futuro appare cupo e incerto. Saranno i tumultuosi eventi della crisi del III secolo a sconvolgere la sua vita. Inaspettatamente, Aureliano si ritroverà ai vertici dell'esercito Romano e arriverà addirittura alla porpora. Ma sarà allora che la sorte lo sottoporrà alle prove più difficili. Aureliano sarà chiamato a fare una scelta: combattere, oppure soccombere. Sceglierà di lottare, aggrappandosi alla propria fede e affidandosi al Sol Invictus. E quest'ultimo, ripagandolo per la sua fedeltà, lo renderà invincibile. Forse addirittura immortale agli occhi dei posteri.

Un secolo per rinascere, oppure per sprofondare definitivamente nell'oblio. Il V secolo d.C. vide la lenta, inesorabile e incredibilmente silenziosa caduta dell'impero Romano d'Occidente. Ma ciò non impedì comunque il verificarsi di momenti memorabili e indelebili, così come l'ascesa di personaggi passati alla storia come dei grandi, nel bene e nel male. Gli imperatori Onorio e Valentiniano, i generali Bonifacio ed Ezio, i capi barbari Alarico, Genserico e Attila vengono alla mente. Ma l'ultimo, tenebroso e sciagurato secolo dell'Occidente Romano ha offerto tanto altro al grande libro della storia. In questa raccolta, alcuni di questi momenti ritornano alla luce, sotto forma di dieci racconti nati con l'intento di spandere luce sugli ultimi, oscuri e spesso ignorati cento anni in cui Roma fu al centro del mondo conosciuto.

Aperta campagna lombarda, anni '70, prima della Riforma Basaglia: in una sorta di tetro maniero, è situato un manicomio presso il quale abita una sfortunata porzione di umanità. In una serata di tempesta, presso il parco che circonda la struttura viene barbaramente ucciso il Direttore dell'Istituto. Ripercorrendo la triste esperienza di un'amica improvvisamente impazzita e lì ricoverata, la coppia di poliziotti veneto-milanesi Stefano Battiston e Samuela Began indaga sulla brutale esecuzione imbattendosi nelle più oscure ombre di quell'ambiente bestiale per giungere poi alla sorprendente soluzione del caso che sembrava non avere colpevoli e quasi nemmeno sospettati: è una soluzione autenticamente “folle”, sulla quale nessuno avrebbe scommesso una lira. Attraverso una narrazione che è anche denuncia di una psichiatria disumana, Francesco Fontana ci riporta in quel mitico e tragico decennio del secolo scorso, durante il quale si era forse più spensierati rispetto a oggi, nonostante tutto.

La storia di Raffaele Sammarco è molto più di una semplice biografia: è un racconto autentico, intenso e profondamente umano, capace di emozionare e ispirare. In queste pagine prende vita il percorso di un uomo che, con coraggio e determinazione, ha affrontato le sfide della vita trasformandole in occasioni di crescita, senza mai smarrire i valori fondamentali che hanno guidato il suo cammino. Attraverso ricordi, esperienze e riflessioni personali, l'autore invita il lettore a compiere un viaggio che parte dall'intimità della memoria per aprirsi a significati universali. Ogni episodio, ogni emozione raccontata diventa occasione per riconoscersi in un vissuto che appartiene a tutti noi.Famiglia, resilienza, amore e forza interiore sono i cardini attorno a cui ruota questa narrazione, che si distingue per autenticità e intensità emotiva. Non si tratta soltanto della storia di Raffaele: è la dimostrazione di come la vita, anche nei momenti più difficili, possa offrire strumenti per rialzarsi e continuare a sperare. L'opera trasmette un messaggio potente e universale: le sfide non sono ostacoli insormontabili, ma opportunità di rinascita e trasformazione. Perché leggere questo libro? Perché è una testimonianza autentica che unisce esperienza personale e riflessione collettiva. Perché racconta con sincerità temi universali come la famiglia, la determinazione e la capacità di superare le difficoltà. Perché offre un esempio concreto di resilienza, una qualità sempre più necessaria nella società contemporanea. Perché è una lettura intensa, ideale per chi ama le biografie emozionanti e le storie vere.Lo stile narrativo è coinvolgente, diretto e ricco di emozioni: non solo ricostruisce la memoria di una vita, ma riesce a trasformarla in uno specchio in cui il lettore può ritrovare frammenti della propria esperienza. È proprio questa capacità di parlare al cuore e alla mente che rende il libro unico e indimenticabile. La storia di Raffaele Sammarco è dunque un'opera che supera i confini della biografia personale per diventare racconto universale, capace di toccare corde profonde e di lasciare un segno duraturo. Una lettura che commuove, ispira e invita a guardare dentro se stessi, scoprendo che la forza di andare avanti risiede nelle radici, nei ricordi e nei valori che ci accompagnano. Un libro che celebra la memoria, la resilienza e l'amore per la vita. Perfetto per chi desidera leggere una storia vera che illumina il cammino dell'esistenza.

Un diario vuoto. Una frase enigmatica. Un viaggio che sfugge ad ogni certezza. Luca, dodicenne, è alla ricerca di qualcosa, ma non sa bene cosa. Tra i ricordi di suo padre, incontri che lasciano il segno e un misterioso filo invisibile che sembra legare tutto, il suo cammino lo porta verso verità che non aveva mai immaginato. Cosa si trova alla fine di quel filo? Una risposta o un'altra domanda? La crescita non è una meta, ma un viaggio senza fine, in cui il dolore e la memoria diventano parte di noi. Il Filo Invisibile è un romanzo sulla natura mutevole dell'animo umano e sulla lotta costante tra il bisogno di certezze e l'inevitabilità del cambiamento. Perché la conoscenza di sé non è mai definitiva, e anche nell'agonia più profonda, l'uomo continua a crescere e trasformarsi.

Ci sono storie che non nascono per essere raccontate, ma per essere sopravvissute.“Colpevoli di innocenza” è una di queste. Un racconto autentico, intenso e struggente, in cui la verità non è solo ciò che emerge dai fatti, ma ciò che resta inciso nella carne e nella memoria di chi ha vissuto l'ingiustizia sulla propria pelle. L'autore – con un linguaggio diretto, emotivo e disarmante – ci accompagna dentro una vicenda reale, dove la linea che separa il giusto dallo sbagliato si dissolve fino a confondersi. È la storia di chi si è trovato improvvisamente trascinato in un vortice più grande di sé, dove l'accusa prende il posto della verità e l'innocenza diventa un peso da portare, non un diritto da difendere. Pagina dopo pagina, il lettore viene immerso in un viaggio che scava nell'animo umano e nelle contraddizioni della società contemporanea: la fretta di giudicare, l'assenza di empatia, il potere delle parole quando diventano armi. Ma anche la forza di resistere, di rialzarsi e di restare umani quando tutto sembra perduto. “Colpevoli di innocenza” non è solo la testimonianza di un dolore personale. È una riflessione universale sulla fragilità della giustizia e sulla capacità di un individuo di conservare la propria dignità di fronte all'abisso. In questo racconto autobiografico, la voce dell'autore si fa specchio per tutti coloro che, almeno una volta nella vita, si sono sentiti fraintesi, giudicati, travolti da eventi più forti della loro volontà. Nel suo stile asciutto e incisivo, ma al tempo stesso poetico e vibrante, l'autore ricostruisce i momenti più bui del proprio percorso, senza mai indulgere nella retorica né nella vendetta. Al contrario, sceglie la via della consapevolezza e della memoria: quella di chi non vuole dimenticare, ma trasformare la sofferenza in una forma di conoscenza. È un libro che parla di perdita, ma anche di rinascita. Di ingiustizia, ma anche di speranza. Di come la verità, seppure taciuta o distorta, finisca sempre per trovare la propria voce. Colpevoli di innocenza invita il lettore a interrogarsi sul significato più profondo della colpa e dell'innocenza, sulle ombre che abitano ogni vita e sulla possibilità di riscoprire la luce attraverso la resilienza e la verità interiore. Non è solo una storia vera: è una ferita che diventa parola, un grido che si trasforma in silenzio, un dolore che diventa libertà. Perché la vera giustizia, a volte, non si trova nei tribunali ma nel coraggio di raccontare. Un libro potente, toccante e necessario, che non lascia indifferenti. Un viaggio dentro l'anima di chi ha visto la propria vita cambiare in un istante, ma ha trovato la forza di guardarsi dentro e riscrivere la propria storia.

Le leggende restano nel tempo, mentre la storia si può dimenticare. Questa è la condanna che ha afflitto per lunghi anni Sabbioneta, piccola città d'arte immersa nella campagna rigogliosa della provincia di Mantova. Il saggio Sabbioneta oltre il tempo e la leggenda è volto a riconsiderare la datazione di Sabbioneta e dei suoi monumenti, in relazione ad antichi testi storiografici e a una comparazione minuziosa di opere d'arte, emblemi araldici e fonti biografiche. Attraverso elementi inediti, si pone l'obiettivo di epurare la storia dalla leggenda, così da valorizzare coloro che sono stati nodali per la fioritura della città ideale di Sabbioneta, ossia Gianfrancesco e Ludovico Gonzaga, tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo, e divenire così un punto di partenza per le ricerche e gli studi del futuro. Altresì, grazie a una dettagliata analisi storico-artistica, il saggio rende possibile rintracciare i nomi degli artisti che hanno operato presso i cantieri sabbionetani in quell'epoca, nonché identificare l'architetto e progettista della città ideale.

In un'epoca in cui il cambiamento climatico stringe il pianeta in una morsa sempre più insidiosa, Il Segreto Nascosto Sotto il Sole emerge come un manifesto audace e visionario. Attraverso l'integrazione armoniosa di tecnologie verdi - fotovoltaico, solare termodinamico, energia eolica - e un uso intelligente degli scarti termici per attivare l'evaporazione dell'acqua, questo libro propone un modello ambizioso: non solo autosostenersi energeticamente, ma contribuire a raffreddare il microclima, rigenerare territori degradati e restituire vita a luoghi considerati ormai invivibili. Guidato da un rigore scientifico che si connette direttamente con fonti internazionali (IRENA, Lazard, studi su materiali innovativi e biomateriali), il testo articola un'architettura energetica integrata che moltiplica il valore di ogni watt prodotto. Il risultato? Un'"Oasi Solare" che può trasformarsi in un progetto pilota, una traccia da seguire, un sogno concretizzabile. Con un linguaggio accessibile ma non ingenuo, Giorgio invita il lettore a guardare oltre i modelli tradizionali: immagina un futuro in cui l'energia diventa rigenerativa, la tecnologia serve la vita, e l'anelito al progresso si fonde con la cura della terra. Un manifesto pratico, urgente e speranzoso - per chi non vuole partecipare solo alla storia, ma desidera riscriverla.

Racconto metafisico. Lezione spettacolo. Testo teatrale-musicale. Alla ricerca della ferraresità nella storia, nella letteratura, nella musica e nell'arte, fra verità e fantasia, dove i personaggi letterari appaiono più credibili dei personaggi storici e l'invenzione più autentica, calzante e verosimile della realtà. Implicati anche Berlusconi e Bossi. Un dialogo fuori dalle righe, non politically correct, sulla percezione del femminile attraverso i secoli, con fulminanti, imprevedibili, arguti raffronti con la donna moderna e il rapporto fra i sessi. Una storia segreta del sentimento amoroso e della donna ferrarese attraverso la produzione poetica locale o riconducibile alla città estense, dai tempi dell'Ariosto fino alla nostra epoca. Ferrara, la “triste città” di Govoni, dove gli amori sono difficili, per dirla con Calvino, città esangue e malinconica, teatro di soprusi e di privazione d'amore, potrà mai riscattarsi? Il ragazzo protagonista di questa storia troverà una soluzione. Arricchiscono il racconto 140 immagini artistiche.

Nel silenzio dei fiordi e sotto il vento tagliente del Nord, Sigvard torna al villaggio di Helvik dopo anni di battaglie. Ha vinto guerre e perso tutto il resto: la moglie, la pace, la fede negli dèi che lo avevano guidato. Ciò che trova al suo ritorno è un mondo cambiato, dove il passato non riposa e la colpa ha preso il posto della gloria. Il figlio, Leifur, lo osserva con rispetto e diffidenza. Tra loro si stende il mare — confine di sangue e di destino. Mentre i missionari del Sud portano una nuova fede e il popolo teme l'ira degli antichi dèi, Sigvard deve scegliere tra il rimorso e la redenzione, tra la memoria del ferro e il silenzio che reclama la sua anima. Dal tempio di Odino alle coste ghiacciate del Nord, la sua ricerca diventa un viaggio interiore dove il mito si confonde con la coscienza, e il silenzio diventa parola. Il Figlio del Nord è il primo canto della Saga di Helvik: una storia di eredità, fede e colpa, in cui il mare non separa — ma ricorda.

Questo manuale è un libro per tutti coloro che desiderino progettare e condurre laboratori-atelier per bambini e adulti. Una prima parte, teorica, illustra che cos'è la pedagogia artistica, una seconda parte descrive nel dettaglio come progettare un laboratorio, come redigere il progetto, le attività da svolgere e come verificare i risultati.