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Skira

Day for night new american realism

Day for night new american realism

Massimiliano Gioni

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 480

65,00

Massimo Sestini

Massimo Sestini

Angelo Bucarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 96

28,00

Massimo Uberti

Massimo Uberti

Ilaria Biagiotti

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 144

20,00

Bonomo Faita

Bonomo Faita

Ilaria Bignotti

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 144

20,00

Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord

Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 96

Khalid Albaih è un disegnatore, curatore, attivista e intellettuale di origine sudanese, cresciuto come membro della diaspora sudanese a Doha, in Qatar, e attualmente esule a Oslo. Il titolo del volume che accompagna la prima personale italiana di Khalid Albaih è lo stesso del romanzo di Tayeb Salih La stagione della migrazione a Nord, testo fondamentale per la cultura postcoloniale. Il titolo ben si adatta anche all'operare e al destino individuale di Albaih, che rappresenta per l'arte politica africana ciò che Salih è stato per la letteratura: un potente portavoce di un messaggio di spiazzante umanità. La pratica artistica di Albaih si radica nel disegno e si traduce in una vasta produzione caratterizzata da un forte senso di immediatezza. L'artista ha individuato come canale privilegiato la rete internet, dove ha intensificato la sua presenza con l'inizio della Primavera Araba. I suoi disegni digitali sono diventati presto virali e la sua pagina Facebook, Khartoon! (un gioco di parole tra "cartoon" e Khartum, la capitale del Sudan), ha guadagnato rapidamente popolarità. Khalid Albaih ha creato e utilizzato le sue illustrazioni come sintesi visive di questioni aperte e urgenti. Il suo lavoro è stato premiato con riconoscimenti internazionali, tra cui il Creativity Pioneers Award della Moleskine Foundation nel 2023, ed esposto in importanti mostre personali e collettive, come documenta 15 a Kassel nel 2022.
25,00

125 volte FIAT. La modernità attraverso l'immaginario FIAT

125 volte FIAT. La modernità attraverso l'immaginario FIAT

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 320

L'11 luglio 1899 nasce a Torino Fia - Fabbrica italiana automobili. Pochi mesi dopo all'anonimo acronimo si aggiunge la T finale, per Torino, e diventa Fiat. Nata dalla passione per il progresso, Fiat ha saputo cogliere le opportunità della rivoluzione industriale e dell'unità nazionale italiana per imporsi come principale interprete privato della modernizzazione del paese nel secolo scorso e ha offerto a milioni di persone la libertà di spostarsi ovunque e di farlo con stile. Produzione industriale, tecnologia, innovazione, ma anche pubblicità, cinema, design e poi sport, filantropia, urbanistica, architettura e formazione. Non c'è ambito economico, sociale e culturale che non incroci le mille strade che Fiat ha percorso, in Italia e non solo, in oltre un secolo. Dietro l'immaginario ufficiale e un po' polveroso dell'ammiraglia nazionale dell'automotive si nasconde una storia sorprendente e mobile, la capacità che l'ha sempre contraddistinta di saper interpretare le tumultuose vicende storiche del Novecento per proiettarsi nel contemporaneo. Pubblicato in occasione dell'esposizione al MAUTO, il volume ripercorre i 125 anni di Fiat restituendo con originalità mille suggestioni di una straordinaria avventura imprenditoriale attraverso un caleidoscopio di immagini, un turbinio di oggetti, una miriade di tracce e documenti inattesi. Attingendo al grandissimo patrimonio visivo prodotto o ispirato da Fiat, 125 volte Fiat vuole raccontare il modello di modernità immaginato, progettato e promosso da Fiat dalla fine dell'Ottocento a oggi per rivelare lo spirito di un'azienda che con la sua intraprendenza ha influenzato in larga parte l'identità nazionale. Tra vetture iconiche, opere d'arte, bozzetti d'artista e manifesti pubblicitari, documenti d'archivio e materiali grafici e fotografici, il volume è il racconto di oltre un secolo di storia e sperimentazioni (non solo in campo automobilistico), offrendo uno sguardo approfondito sul modello imprenditoriale unico di un'azienda che ha rappresentato la via italiana alla modernità.
35,00

La banca immaginata. La memoria della pubblicità nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo

La banca immaginata. La memoria della pubblicità nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Anche una banca, come qualsiasi altra impresa, si serve della pubblicità per comunicare. La pubblicità è anche uno straordinario laboratorio linguistico e "sfogliandola" rivela, ieri come oggi, non soltanto la sua vitale esigenza di restare in contatto con i pubblici più variegati, ma anche la sua maestria a interpretare alcuni valori di una comunità sociale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è il risultato dell'accorpamento di oltre seicento istituti di varia natura - casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico, banche di interesse nazionale - sparsi in oltre 327 località italiane. Molte di queste realtà ci hanno lasciato una documentazione visiva del loro porsi nei confronti della clientela: per informarla di alcune novità, per rafforzare il brand, per creare l'idea di comunità, per dialogare con il territorio, per stabilire un patto di fiducia. Attraverso i materiali pubblicitari conservati nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo, i contributi di Stefano Lucchini, Michele Coppola, Cristina Buondonno, Aldo Grasso, Barbara Costa e l'intervista a Fabrizio Paschina, La Banca immaginata ripercorre la storia della Banca attraverso la sua comunicazione, fornendo anche uno spaccato della società e della vita quotidiana. Organizzati in sezioni tematiche (Bussola; Territorio; Concretezza; Fiducia; Bancario; Chiarezza; Giovani; Sport; Stranieri; Anziani; Tempo; Carta; Tecnologia; Telefono; Ironia), i materiali pubblicitari presentati nel volume forniscono un'originale storia della comunicazione bancaria, della sua evoluzione e delle diverse modalità utilizzate.
18,00

Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla Collezione Corsini

Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla Collezione Corsini

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Questo nuovo capitolo della serie "L'Ospite illustre" è dedicato a due capolavori della pittura del primo Seicento appartenenti alle raccolte di Palazzo Corsini a Roma: la Madonna col Bambino (1610 circa) di Orazio Gentileschi e la Madonna della paglia (1625-1627) di Antoon van Dyck. Le due opere rappresentano un vanto delle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica e fin dal Settecento facevano bella mostra di sé nella "Galleria nobile" di Palazzo Corsini; ancora oggi, le due tele sono esposte nella medesima sala in cui le aveva collocate il cardinale, all'interno dell'allestimento storico che caratterizza la Galleria Corsini, una delle due sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Introdotto da un ampio saggio storico sull'origine della collezione "di Quadri bellissimi" della famiglia Corsini e pubblicato in occasione della mostra torinese, il volume propone un'accurata lettura delle due opere e intende ridare impulso agli studi inerenti questi due capolavori. La Madonna della paglia emerge in modo peculiare all'interno della produzione religiosa di Van Dyck e si caratterizza per la mirabile fluidità della stesura pittorica e per gli effetti ottici, insieme delicati e incisivi, della paglia. Esempio di nuova pittura "dal naturale" di derivazione caravaggesca, la Madonna col Bambino di Orazio Gentileschi è un'opera straordinaria, tuttora oggetto di dibattito tra gli studiosi riguardo alla sua attribuzione che nei secoli è oscillata tra Caravaggio, Orazio e Artemisia Gentileschi. Entrambi gli artisti, Gentileschi e Van Dyck, sono maestri della stesura pittorica: compatta, lucente e tornita nel primo; leggerissima come filamentosa, eterea, quasi trasparente nel secondo.
22,00

Federico Barocci. La Madonna di san Simone

Federico Barocci. La Madonna di san Simone

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Realizzata nel 1566-1567 dal maestro marchigiano Federico Barocci per la chiesa di San Francesco a Urbino, la Madonna di san Simone è un esempio significativo dell'arte del XVI secolo: la bellezza, la finezza del tratto, la grazia e la luminosità di questo dipinto colpiscono e coinvolgono lo spettatore come solo la grande arte sa fare. Quella che emerge nella tela di Barocci è l'espressione di una fede sincera e profonda che traspare nei gesti e nelle espressioni dei personaggi raffigurati. Al centro dell'opera è rappresentata una dolcissima Madonna che legge con in braccio il Bambino; dall'alto un angelo in volo scende a posare una deliziosa corona di fiori sul capo della Vergine. A destra e a sinistra sono rispettivamente raffigurati san Simone Zelota e san Giuda Taddeo con gli strumenti dei loro martiri. L'impostazione compositiva è riferibile a Raffaello, a Correggio e ai fratelli Zuccari e la scena si caratterizza per il sentimento intimistico dei protagonisti e per la poetica degli affetti. In particolare san Giuda, di bellezza e dolcezza di derivazione correggesca, volge lo sguardo in direzione dello spettatore, fissandolo con grande intensità e determinandone il profondo coinvolgimento. Sullo sfondo, l'accurata descrizione paesaggistica è resa con minuzia di stampo fiammingo e con una pittura sensibilissima alla luce. Influssi fiamminghi sono evidenti anche nell'intensità dei ritratti dei donatori, purtroppo non identificati, rappresentati in basso a destra. Pubblicato in occasione dell'esposizione del dipinto a Palazzo Marino, il volume ripercorre la storia dell'opera ed è arricchito dal confronto con alcuni disegni preparatori che aiuta a comprendere la genesi e il percorso creativo che hanno portato alla realizzazione di questo capolavoro.
25,00

Mauro Prampolini. L'arte della meccanica, con Ferrari e Bizzarrini

Mauro Prampolini. L'arte della meccanica, con Ferrari e Bizzarrini

Marco Genovesi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 132

La storia di Mauro Prampolini, artigiano meccanico, protagonista al fianco di Enzo Ferrari e Giotto Bizzarrini dell'epoca d'oro dell'automobilismo italiano, diventa un libro. La voce narrante è quella di Marco Genovesi, imprenditore nel settore dell'automotive e restauro auto d'epoca, e collezionista, che ha ereditato la passione per i motori proprio grazie a Mauro, che gli ha trasmesso non solo la tecnica, ma anche il rispetto per la tradizione. La passione di Mauro Prampolini per i motori era iniziata presto, quando da bambino si appostava sul ciglio della strada, in fondo al rettilineo tra Maranello e Formigine, per assistere al passaggio dei prototipi del cavallino. È stato poi assunto nel Reparto Esperienze Ferrari, diretto dall'ingegnere Giotto Bizzarrini, suo maestro e mentore. Insieme hanno fabbricato la mitica "Papera", da cui è nata la Ferrari GTO. In seguito, Prampolini ha seguito Bizzarrini nel suo atelier di meccanica a Livorno e insieme hanno scritto pagine fondamentali della storia dell'automobilismo. Hanno creato la Iso Grifo A3, i prototipi da corsa della Asa 1000 e della Ferrari Breadvan, il motore dodici cilindri Lamborghini e la Bizzarrini 5300 GT, una delle macchine sportive più amate e desiderate degli anni sessanta. Una vita di corsa, al fianco di piloti come Manuel Fangio, Stirling Moss, Willy Mairesse e tanti altri. Pura arte della meccanica, che oggi torna a vivere. Marco Genovesi e Mauro Prampolini lavorano infatti insieme. Si dedicano al restauro di auto classiche di valore inestimabile. Vetture che Mauro Prampolini ha costruito e che oggi riporta al loro autentico splendore.
30,00

Inspiring cities

Inspiring cities

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 288

Inspiring Cities è un affascinante volume curato da Fulvio Irace, che esplora il tema della città. Attraverso l'evoluzione di Milano negli ultimi 50 anni, il volume riflette sui modelli di sviluppo per il futuro. Le straordinarie fotografie di Gabriele Basilico degli anni settanta, ottanta e novanta dialogano con un lavoro appositamente commissionato al grande fotografo internazionale Iwan Baan che ritrae la città oggi. Questo apparato iconografico arricchisce il libro, offrendo una prospettiva visiva potente ed evocativa delle trasformazioni urbane. La pubblicazione celebra i 50 anni di storia dell'azienda COIMA, delineata attraverso le parole dei protagonisti che hanno contribuito al suo successo. Il libro include trenta interviste a grandi architetti internazionali, che raccontano i loro progetti su Milano e offrono profonde riflessioni sulla città del futuro. Questi dialoghi mettono in luce le sfide e le opportunità del sviluppo urbano, proponendo visioni innovative per le metropoli del domani. Tra gli intervistati vi sono figure di spicco dell'architettura mondiale, le cui idee contribuiscono a delineare un modello di città sostenibile e all'avanguardia. Inspiring Cities non è solo un viaggio visivo, ma un dialogo aperto sul significato e il destino delle metropoli moderne. Le immagini di Basilico e Baan catturano l'essenza delle trasformazioni di Milano, rendendo il libro una testimonianza visiva e intellettuale del potere dell'architettura e dell'urbanistica. Attraverso queste pagine, il lettore è invitato a immaginare nuove possibilità per la crescita urbana, riflettendo su come le città possano evolversi per rispondere alle esigenze future, mantenendo al contempo un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.
75,00

Penone. Impronte di luce. Ediz. italiana e inglese

Penone. Impronte di luce. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 168

Curata da Francesco Guzzetti, Ruggero Penone, Jonas Storsve e realizzata in collaborazione con l'artista, la monografia riunisce oltre cento opere, dando forma a un racconto visivo della ricca produzione artistica di Giuseppe Penone (1947) che si estende dagli anni Sessanta sino a oggi. Filo rosso è il tema dell'impronta, soggetto privilegiato nella ricerca dell'artista, che si ritrova in tutto l'arco temporale della sua produzione: dall'opera Alpi Marittime del 1968, prima sperimentazione del contatto diretto tra corpo e bosco, fino alla serie Impronte di luce (2022-2023). Pubblicata in occasione dell'esposizione alla Fondazione Ferrero, la monografia approfondisce questo tema spaziando dalla pittura e dal disegno alla fotografia, dalla modellazione all'intaglio in un compendio accurato della vasta selezione di generi e tecniche affrontati dall'artista. Il motivo dell'impronta diviene nella visione di Giuseppe Penone sinonimo di contatto tra superfici differenti e trova una propria manifestazione ideale nella natura, intesa come ecosistema globale di cui ogni elemento è parte integrante, dall'essere umano alle foglie, dagli alberi alla terra. Giuseppe Penone è il più giovane degli artisti italiani, o residenti in Italia, ricondotti all'"Arte Povera" dal curatore e critico d'arte Germano Celant. Nella sua arte, il processo di attuazione è parte integrante dell'opera e sono le azioni compiute dall'artista in rapporto dialettico con quelle naturali che danno forma alla materia. L'albero, "idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura", è un elemento centrale nel suo lavoro. Focalizzato sul tema dell'impronta, questo originale racconto visivo dedicato alla ricerca artistica di Giuseppe Penone è corredato dei testi di Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Francesco Guzzetti, Carlo Ossola, Jonas Storsve e presenta il catalogo delle opere in mostra suddivise in otto sezioni tematiche (La memoria del contatto; Oggettività dell'impronta; Il colore del gesto; Sensibilità della pelle; Gesti su carta; Negativo e positivo; Impronte di luce; Gesti vegetali).
35,00

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