Polymetis

Lilium è la storia di un assiolo delle redini femmina, che cerca la felicità nel mondo pericoloso e guerriero dei rapaci notturni. Coraggio e fedeltà, amicizia e tradimenti, leggende e realtà, amore e morte si intrecciano nell’appassionante storia di Lil, chiamata vita. E come in ogni vita, anche qui c’è una scuola per gli assioli adolescenti, dove potrete riconoscere alcuni vostri compagni e insegnanti, e condividere la trepidazione della giovane rapace! La scuola prepara per le battaglie dure e spietate contro il male che minaccia l’equilibrio naturale. I romanzi dell'autrice sono ispirati alla saga I guardiani di Ga’Hoole scritta da Kathryn Lasky.

"Nata diversa. Ricordi lontani" è il secondo libro di una trilogia fantasy distopica: Lilith è prigioniera della Grande Società, fisicamente e psicologicamente. La sorella Sherin è disposta a tutto per salvarla e parte da Akira, luogo povero ma libero dagli influssi degli Heker, almeno apparentemente, per liberarla. Una volta arrivata a destinazione troverà qualcosa di inaspettato: una Lilith ferita dalle barbarie della plagiata e ormai perversa Abigail e privata della persona più importante della sua vita, sua figlia. Come può una madre vedersi strappare via sua figlia? Inizierà un cammino lento e doloroso fatto di depressione, speranza e ricordi, a volte veri, a volte fittizi, che porteranno a conoscere verità inaspettate della Grande Società.

Per amore siamo pronti a tutto: partiamo, torniamo, sorridiamo, piangiamo. Preghiamo. Viviamo. L'amore, in tutte le sue forme, ha ispirato questa raccolta di pensieri, alcuni più lunghi, altri più brevi. Quanto ci sia di vero, quanto di verosimile e quanto di inventato non so e non posso dirlo.

Ho scritto una raccolta di racconti brevi che ho voluto, secondo me, attuali, rapidi, fluidi, semplici. Ci ho messo fra le varie parole dei messaggi ovvero gli interrogativi che penso tutti noi ci poniamo: perché la vita, io, chi sono, cosa ci faccio qui, l’altro, la comunicazione, la musica, il silenzio, l’amore, la libertà. Tutto oscilla nel tempo fra nascita vita e morte. Vari protagonisti si alternano insieme alle domande che loro si pongono. Comunicare con l’altro è spesso il leitmotiv, la difficoltà principale dei personaggi. La raccolta rispecchia la mia voglia di scrivere di raccontare e forse raccontarmi. E poi non dimenticatevi della musica fra le parole e per ultimo ponete attenzione al silenzio.

"Appunti di tiro con l’arco" è un libro nato da un’idea del Maestro Veroli Sirio, Presidente dell’“Associazione Sportiva Alessandro Guidoni”. Il Maestro Veroli voleva dare ai suoi allievi la possibilità, in qualche modo, di continuare a “praticare” il tiro con l’arco anche durante la pandemia che ha costretto questi ragazzi, tra le altre cose, a rinunciare a praticare sport. Ognuno di loro ha contribuito alla stesura di questo libro, che potremmo definire un diario, nel quale, i ragazzi, i professori dell’I.I.S. Majorana di Guidonia Montecelio e il Maestro Veroli, hanno condiviso le emozioni, i traguardi e le esperienze vissute negli anni.

Attraverso la trama sottesa a un intrigo di eventi del passato è possibile scorgere l’annuncio della venuta dell’Anticristo. Sul capo di un infante del Regno dei Franchi Occidentali grava la pesante profezia comunicata in segreto dal vescovo di Rodez a Geraldo di Aurillac, detto il santo, profezia che è stata tramandata fra gli oscuri meandri dell’abbazia di questa fredda cittadina sulle rive del Jordanne. L’oscuro presagio è stato prima vissuto come tormento, nel rapimento estatico, dal vescovo di Rodez, per poi trovare principio del suo compimento nella forma di un’ambigua annunciazione, dal sapore di sopruso, alla vergine designata, a colei che dovrà partorire l’erede delle tenebre. È da qui che in parte si dipanano le oscure tessiture di un passato rimasto taciuto fra intrighi di corte e vecchi segreti di famiglia. Crederemo di aver perso il senno quando, dopo strani riti e sortilegi, ci capiterà di assistere all’amaro concubinaggio fra demoni e mortali, ma riacquisteremo forse un po’ di fiducia e speranza quando le eroiche gesta di un nobile orfano alto-medievale prenderanno a ripercorrere le trame del sacrificio: i rivoli del suo stesso sangue versato su un altare pagano.

Siamo ai giorni nostri in un piccolo paese dell'Inghilterra. Francis, il trentenne protagonista del romanzo affetto da depressione chiama a casa dell'amico coetaneo Rolan ma la madre lo mette a conoscenza che Rolan è deceduto un anno prima a causa di un incidente stradale.

Il secolo d'oro olandese, il XVII, si mostra allo storico dell'arte come un'irripetibile concatenazione di fattori politici, economici e culturali, i quali hanno portato alla ribalta una nazione fino ad allora relegata ai margini della storia. Ecco dunque che in quel territorio alcune cittadine, prive fino ad allora di radicate tradizioni di studi, diventano un fondamentale crocevia di filosofi, pittori, geografi e naturalisti. In queste stesse cittadine quindi fioriscono scuole pittoriche, gilde, botteghe e tendenze di genere fino ad allora inediti, tramite le quali gli artisti stravolgono completamente il modo in cui si concepisce la pittura. Chi dipinge ha adesso come riferimento non più un committente, ma il mercato, con le sue continue oscillazioni di gusto che favoriscono ora un genere ora un altro, ma sempre all'interno di una preferenza rivolta più alla descrizione che alla narrazione.

"Nata diversa. La fuga" è il primo libro di una trilogia fantasy distopica: Lilith insieme alla sua famiglia e alla sorella Abigail vive nella Grande Società, la quale è perfetta e controllata da Heker, intelligenze artificiali che monitorano ogni aspetto della vita dei suoi abitanti. Essa è nata esclusivamente per recare del bene ai propri cittadini, affinché non si uccidano tra loro, non muoiano di malattie e trascorrano un'esistenza serena, fatta di scansioni ferree della giornata, del lavoro e di tutti gli aspetti del quotidiano. E allora perché Lilith è così differente da tutti gli altri? Perché non riesce a vivere second i dettami della Società? Cosa c'è in lei di diverso? La verità sconvolgerà tutto il mondo di Lilith e non solo il suo, creando enormi reazioni a catena e portando a scoperte inimmaginabili.

Il rumore è un'entità strana: esiste quel rumore sociale, che ti spinge a buttarti giù, che distrugge la poesia e ogni forma d'arte, in mezzo a un mare di luoghi comuni; esiste poi un rumore "metafisico", ben più cattivo, come un tarlo che non lascia in pace l'uomo. La poetessa conosce entrambi quei rumori, poiché li vive, alternati a un silenzio che ha del mostruoso, come la morte. Eleonora Federici, dopo aver vissuto delle esperienze negative che hanno a che fare proprio con silenzio e rumore, decide di raccontarle in forma alquanto sperimentale, costruendo un viaggio allucinato tra profanazioni di tombe di poeti famosi, cadaveri putrefatti e mostri, mantenendo la poesia come tema centrale di tutta l'opera.