Pequod
Nodo antico
Le rose e il deserto
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 107
"Nodo Antico" è un diario lacerato e luminoso, un sacro mosaico di frammenti che Luca Cassano tiene insieme grazie alla forza lacerante della perdita. Ogni poesia è una scheggia di vetro emersa dopo una frana, un reperto affettivo e spirituale che taglia e insieme illumina. Il testo si compone per affioramenti: non è un racconto lineare ma un atlante di emozioni, immagini, ricordi, oggetti, parole sospese, che si depositano con la precisione minuziosa della memoria vera. La memoria che fa male e al tempo stesso tiene in vita. Al centro di questa raccolta c'è una figura bifronte, mito fondativo e persona reale, presenza costante e assenza insostenibile: la madre. Ogni testo ne contiene traccia, ogni poesia è un modo per tornare da lei — o per accettarne il distacco. La madre non viene mai idealizzata, ma evocata in tutta la sua concretezza, nei gesti quotidiani, nelle frasi spezzate, nei malesseri e nelle piccole tenerezze. E una madre tangibile quella delineata da Cassano: mai astratta, radicata nel corpo e nel linguaggio, che emerge nel caffè preparato la mattina, in un gesto inespresso, nel silenzio di una camicia appesa. Postfazione di Alessandro Pertosa.
Il pane delle ore
Marco Colonna
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 78
«Leggendo questa ultima raccolta di Marco Colonna, che quale poeta, scrittore e giornalista già conoscevo e stimavo, mi è venuto alla mente il famoso Principio di Pareto 80/20, cioè il raggiungere un obiettivo sfruttando il 20% di energia al fine di ottenere l’80% di risultato… infatti così si muove il fare di Colonna, parte da un paio di immagini forti, che a volte richiamano quasi un haiku, per quindi esplodere in un cosmo che, partendo dalla propria casa, dal proprio giardino, fugge ogni costrizione e diviene cielo, luce, esaltazione dell’amore, seppure quest’ultimo sgorghi volutamente minuto, flebile, puro, quindi gentile, educato, elegante» (dalla prefazione di Gian Ruggero Manzoni).
Curami, ma non del tutto
Martina Belelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 339
Dopo anni di precariato, Sebastiano Fabris entra in anno di prova al liceo classico statale di Ancona. Giunto in aula, si accorge della chiara rivalità tra due ragazzi della classe 3C: Giuseppe Nitto, figlio del capo mandamento di Cosa Nostra e Alessandro Manfredi, figlio dell’avvocato del boss. Presto la situazione precipiterà e Sebastiano si troverà spesso con le mani legate e, di fronte alla grande lezione di permettere ai suoi ragazzi di sbagliare, imparerà che non si è mai né troppo adulti, né troppo genitori e nemmeno troppo insegnanti per curare, ma non del tutto i suoi ragazzi.
Chirurgia del vuoto
Paola Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 106
“Questo nuovo libro di Paola Mancinelli è un viaggio metafisico fedele alla verità dell’esperienza del vuoto interiore. È un retablo composto da cinque “scomparti” testuali (non a caso ordinati in una sequenza che va da “Sezione come conoscenza” a “Lo spazio ulteriore”) volti a dar conto della notte oscura di un’anima pervasa, votata alla continua ri-significazione del reale per vie di spogliamento. Nella poesia di Mancinelli, il lascito dei versi – della scrittura, cioè, più precisa, accurata e rigorosa – è la testimonianza di un’avventura non soltanto letteraria. Anche per questo motivo la lettura di Chirurgia del vuoto ci convoca con naturalezza ad accostare il perimetro della mistica.” (dalla prefazione di Massimo Morasso)
Acqua e tempo
Gianluigi Marchesi
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 101
"In me la fede / ferendo, tocchi dentro / la carne che si annulla. // Cercherai, nel sonno / della vita, il sangue, il corpo. / Cercherai là: dentro il vuoto."
Holzmaden saurierfrëdhöf
Kristian Fabbri
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 292
"Le città dei morti / sono nuova abitudine / s’è tenuta l’urna a fianco al letto, / le ossa nel cortile del sagrato, / veglia e preghiera, / ora si ha da camminare e camminare, / camminare per ritrovarvi al cimitero."
Breviario antalgico
Alessandro Camilletti
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 52
"Fedele alla forma breve, alla concisione del verso che non impedisce la funzione immaginale del lettore […], Alessandro Camilletti in Breviario antalgico – seconda silloge di poesia che conferma e perfeziona il codice poetico dell’esordio in Vivo e invisibile – presenta ancora una volta la complessità del rapporto dell’io con il mondo, il rito taumaturgico del phármakon della parola che, per la duplice natura di medicamento antalgico e venefico, induce poesia a non dire tutto, poiché il raccontare non è pertinente all’assetto semantico: a poesia, al suo mistero che mai si svela totalmente, è consono far intuire, intravedere qualcosa possibile, adveniente, avvenente; far percepire l’incantamento della parola poetica non nell’immediata vibrazione dell’emozione, ma nella lucentezza della parte misterica che lavora di rivelazione nello spazio del pensiero del cuore e della ragione." (dalla Postfazione di Adriana Gloria Marigo)
In fila davanti ai teatri
Stefano Simoncelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 190
“Tuttavia la ragione più profonda della poeticità di queste prose è forse ancora un’altra, e riconduce al punto iniziale del ragionamento, a quell’«atollo perso in un oceano parallelo»: è a partire da qui, da questa disposizione dell’essere e dello sguardo, più sostanziale che formale, che Simoncelli chiama a sé, tanto nei libri di versi quanto in questo, i suoi personaggi, i suoi fantasmi e i suoi alter ego. Sta forse in questo atteggiamento di voluta marginalità dell’io, che dai suoi margini d’ombra è in grado di ascoltare e di accogliere gli altri marginali che incontra sul cammino, le altre ombre, il vero punto di sutura tra poesia e prosa, la continuità profonda dei due generi.” (dalla postfazione di Fabio Pusterla)
Almadìra
Massimiliano Mandorlo
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 81
Almadìra: halimos, dendron, magia sonora del nome che per fantastiche etimologie s’accende di qualcosa di arabo e orientale. Sono i poveri resti che il mare trasporta a riva dopo la burrasca: alghe, canne, conchiglie, legname. Almadìra come la forza dell’acqua e il vento della memoria, almadìra come il respiro di ciò che è stato.
Prima dell'estate e del tuono
Luca Pizzolitto
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 71
"Si tratta probabilmente di un’opera in cammino, che sta compiendo un attraversamento. La voce di un poeta che percorre un deserto all’alba o attraversa una foresta in salita per giungere a un monastero in montagna. Lo sguardo lanciato ai mondi esteriori e interiori, che si riflettono incessantemente, intrecciano senza indugio morte e rinascita, voce e silenzio, viandanza e sosta, così che “la luce dagli occhi scompare”, ma anche “il verde ramo sfida l’inverno”. In queste poesie la parola si fa corpo e viceversa, il deserto scende nel viaggio interiore verso una luce già presente, e la salvezza, anche se lontana, rimane necessaria e invocata. La poesia, qui, è spazio sacro di resistenza e ripresa." (dalla Introduzione di Gianfranco Lauretano)
È sempre come sembra
Stefano Busi
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 43
Questa seconda raccolta di poesie vede l’autore, già avanti con gli anni, continuare nel tentativo di evitare gli inganni della memoria per far cadere gli ultimi veli che nascondono una Verità che forse non esiste. Anche questa volta il lavoro procede senza autoassoluzioni, con una consapevolezza disarmante, implacabile e ironica.
L'ombra dell'infanzia
Silvia Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 83
Al centro della silloge si colloca la narrazione di una vicenda di abusi infantili: l’esito poetico sul tema della violenza prende spunto da un lavoro di ricerca che da tempo spinge l’autrice a indagare in ogni possibile direzione testimoniale, permettendole di attuare un serrato confronto con una pluralità di destini e di analizzare quel male all’interno di una cornice etico-sociale-culturale di più ampia riflessione. Orchi, matrigne malvagie, abbandoni, prigionie, avvelenamenti, incantesimi, c’è tutto il repertorio fiabesco, ma rielaborato in chiave lirico-saggistica, a capovolgere la falsa immagine, così cara anche alla pubblicità, della famiglia standard. Distrutte per sempre la gioia e la leggerezza, crolla, inevitabilmente, anche il lessico infantile nella nominazione del mondo: la poeta lo carica di lemmi grevi, inventa metafore dolenti e si avvale di una simbologia trasfigurata. In questa scrittura coraggiosa, che veicola un forte messaggio politico, il linguaggio diventa strumento di elaborazione e risignificazione divergenti, rispecchiando una verità più intima e profonda di quella che la superficie della realtà sembra suggerire.

