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Tra le pagine troverete un tesoro che vi si svelerà, fatto di pensieri e di parole. Proverete, forse, quello che ho provato io la prima volta che questa “mia” alunna mi ha fatto leggere alcune di queste poesie. Ricordo di averne trovata una attaccata alle pareti di una classe della Scuola Media che ha visto crescere questa piccola donna. Allora provai stupore e meraviglia. Stupore e meraviglia, sono sicura, cattureranno anche i vostri occhi e le vostre menti nel leggere via via le sue poesie e le sue riflessioni. Proverete un’emozione forte nel pensare: “Ma davvero queste poesie sono frutto della creatività di una ragazza di quattordici anni?”. Perché no, non si può pensare che ci siano questa profondità e questa maturità in chi a quest’età in genere è presa da tutt’altro. Ma se poi conoscete l’autrice, anche tramite le sue parole, vedrete che tutto corrisponde al vero: è un’adolescente, confusa, dice lei… che ha nel profondo e sa portare in superficie un’interiorità “bella”, pura. Pensieri profondi e a volte malinconici. Sguardo al passato e paura del futuro, che ci fanno capire che sì, è un’adolescente.

È la storia di un percorso che si dipana nel tempo. Un percorso fatto di incontri. È l’incontro con l’intimo dell’autrice. Dal mondo della scuola al mondo intorno a sé. È un insieme di incontri messo in poesia e in prosa. L’incontro con la parte più intima di se stessa, con la natura e i suoi molti aspetti, con l’altro e con il diverso, con la spiritualità, colta in ogni cosa. Maria Rosaria Tummino, docente per più di quaranta anni nella Scuola Primaria. Ha portato avanti molti progetti, tra cui quello relativo all’Intercultura e Integrazione di alunni stranieri. Nella sua vita la scuola e gli alunni, soprattutto, sono stati cardine fondamentale. Per lei essere “insegnante” è l’essenza stessa del suo essere. Qui racconta stralci di se stessa e delle proprie esperienze in poesia e in brevi racconti, relativi però a un percorso lungo una vita o quasi.

Come segni su tela sono i versi del poeta Flavio Ciatto, a volte sapori incerti, sagome e figure essenziali delineate dalla sola sensazione e viaggi senza definita mèta che trovano ragione d’essere nel viaggio stesso. “Mare” come inquietudine senza confini e orizzonti desiderati, continua ricerca di un’isola fatta di ricordi carezzevoli, miti, affettuosi... materni. Aleggia, brezza gentile (profumo di salsedine) tra i versi, la presenza vigile della madre a placare l’animo inquieto come respiro profondo ad occhi chiusi e muovere la penna del Poeta, tra le onde dei pensieri tormentati dai venti dell’anima. Flavio Ciatto (1951-2014), romano con legami veneti e siciliani da parte dei genitori, musicista di professione diplomato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Unitamente alla primaria attività musicale, si dedica, fin da adolescente, alla poesia come altro rifugio di intimità, cercando di “fissare”, con schemi semplici, minimali, ciò che l’intuito lascia intravedere per istanti brevissimi ectoplasmatici aspetti del vivere comune e svelare la sottile introspezione di segnali da sogni a occhi aperti, impalpabili.

Storia della Cipolla Bianca di Nepi con ricettario.

È un libro fotografico che ritrae immagini e sequenze della rievocazione storica. Il libro mette su carta le emozioni vissute dai contradaioli che ogni anno partecipano al palio, quelle emozioni che ogni fotografo ha tentato di catturare utilizzando ognuno il proprio stile personale. Gioia, ansia, rabbia, euforia sono solo alcune delle emozioni che si possono ammirare sfogliando le pagine del libro ‘Palio dei Borgia’. All'interno, nella prima parte, i contenuti sono suddivisi così come è organizzato il corteo storico: Lucrezia e la sua corte e le quattro contrade (La Rocca, San Biagio, Santa Croce e Santa Maria). Nelle pagine successive, il lettore potrà ammirare le immagini dei ‘Giochi’ e dello spettacolo ‘Nepetis Mirabilia’, una visita guidata teatralizzata della Rocca Borgiana. A chiudere il volume, un menù storico dell’epoca elaborato dallo Chef Valerio Marini. Il lettore farà un viaggio indietro nel tempo tra dame, cavalieri, musici e arcieri, rivivendo gli anni che vanno dalla guerra contro i Saraceni alle sommosse popolari nel Medioevo, fino al saluto della popolazione a Lucrezia Borgia che nel 1499 prese possesso del Castello.

Un racconto tra storia e leggenda... Tra passato e presente. Una gatta, un fantasma e un castello. Una storia che ci porta ai tempi di Lucrezia Borgia. Età di lettura: da 6 anni.

Imparare a guardare la vita con i propri occhi può sembrare la cosa più scontata di questo mondo. Ma la visione del mondo per un adolescente è spesso filtrata da ciò che vede la famiglia, e la realtà che lo circonda: scuola, amici, idee, progetti e aspettative, può esserne fortemente condizionata. Gli occhi di Sara, nata in Italia da famiglia marocchina, mostrano al lettore il continuo tira e molla tra le ambizioni dettate da un occidente dove si arriva persino ad abusare della propria libertà con l'unico obiettivo di raggiungere qualcosa, e il rispetto verso la propria famiglia di origine, vissuto a volte come un'imposizione. La figura paterna, amatissima e sempre presente nei ricordi, rappresenta il rifugio dove trovare la soluzione ai dubbi che nascono dallo scontro tra passione e religione. Nello sguardo di Sara si riflettono numerose tematiche: si parla della persona, evidenziando aspetti psicologici, etici, linguistici, elementi del suo vivere e del suo rapportarsi con il mondo che la circonda. Si parla di società, di menefreghismo, di discriminazioni, delle segregazioni che rischiano di dividere ed opporre l'uomo solo perché diverso.

Storia di un viaggio nei luoghi del cuore dell’autrice, non solo luoghi fisici, ma luoghi densi di emozioni e affetti. Sono luoghi fatti di ricordi di persone per lei importanti. Stelle e meteoriti che hanno illuminato il suo cielo e che ancora lo illuminano. Cassetti o stanze in cui sono custoditi tesori preziosissimi: le persone incontrate, gli scambi avuti, le diverse culture, anche solo sfiorate. La prima parte del libro è incentrata sulla realtà di provenienza dell’autrice ed è legata ai ricordi d’infanzia. La seconda parte si muove per le strade e le vie percorse nel mondo, attraverso quelli che sono diventati “luoghi del cuore”. Città come Londra, Roma, NYC, San Francisco o Los Angeles. Gli ampi spazi dei parchi americani, la via dei fiumi nella Federazione Russa e nel mezzo tutte le mete lontane e vicine raggiunte in anni di viaggi. Il libro rappresenta non un semplice susseguirsi di aneddoti e annotazioni di viaggio, ma un viaggio di riflessione per l’autrice e per i lettori. Questi possono pensare e ri-pensare ai propri luoghi del cuore e scrivere di essi nella parte conclusiva del libro stesso.