Monti Edizioni

Quando scrivere diventa una terapia per combattere le difficoltà della vita e cantarne la bellezza, le parole iniziano a fluire e la penna scorre su pagine bianche che, lentamente, si riempiono di parole. Prende vita, così, la mappa geografica delle sue emozioni più nascoste, che non emergono facilmente. È proprio questo il sentimento che ha spinto Paola Zanetti a raccogliere i suoi pensieri. Nonostante la sua vita sia stata messa a dura prova da una malattia invalidante, Paola sorride al mondo, al futuro, alle possibilità e a tutto ciò che nella vita è importante: umanità, amore, amicizia, natura e dolcezza. Una raccolta di poesie, con la particolarità della traduzione in altre lingue, che sa trasportare il lettore su terre esplorate, serene e piene di speranze.

Mariella ha 8 anni e un profondo malessere che si trascina da qualche tempo e, al quale, non sa dare un nome. Sono gli anni '80 in un piccolo paese di provincia quando finalmente arriva la diagnosi: è diabete di tipo 1. La mancanza di informazione, il senso di colpa, la vergogna, la spingono a nascondersi, a celare la sua malattia. “Non si deve sapere”! Le ripetevano. Inizia per lei e per la sua giovane famiglia, una corsa sfrenata verso l'abisso della menzogna, nell'illusione che tacere equivale a garantirsi una vita “normale”. Da adulta si accorgerà che normale è una parola vuota, senza significato ed un incontro la aiuterà ad imboccare un cammino di consapevolezza ed accettazione. Attraverso un viaggio tra i luoghi dell'infanzia si accarezzano le ferite profonde ed i volti di quanti vivono di riflesso la malattia, come, per esempio, una sorella. Si prova a far pace col passato e si perdona, soprattutto sé stessi, per tutte le volte che si è dubitato di non essere abbastanza. Ora si è pronti per una nuova identità, nella quale la malattia è parte integrante, che non va nascosta, anzi può risultare d'ispirazione agli altri, non fosse altro per ricordare a sé stessi che si continua a combattere. Ogni giorno. Tutti i giorni.

L'ispettrice e criminologa Simone Carentan è una poliziotta dal fiuto infallibile, che le deriva da una ventennale esperienza partita dalla gavetta. La sua famiglia arriva, da generazioni, da un piccolo paesino a pochi chilometri dal distretto. La sera, a casa ad aspettarla c'è il compagno François, un uomo tranquillo, con un buon impiego in banca. È lui che si occupa della casa e provvede anche ai bisogni della compagna. Non di rado, al pomeriggio si reca al bar del paese dove incontra i suoi amici e gioca a carte. François, pur non dotato di intelligenza sopraffina, riesce sempre a far nascere nella compagna quell'intuizione che le mancava per dare una svolta alle indagini. Non hanno figli, ma sono una coppia felice. Insieme a loro c'è Milly, una gatta meticcia rossiccia che coccola i padroni con le sue fusa. Tra avventure, indizi, sguardi complici e momenti difficili, i nostri eroi resteranno sempre uniti e ci accompagneranno dentro a storie talvolta complesse, talvolta più semplici, ma sempre ricche di suspance…

Quando infine siamo usciti, le nostre grida sono rimaste chiuse dentro. Abbiamo trovato senza più luce le stelle, ci siamo accontentati di respirare fango. Queste poesie di Vittorio De Vita esprimono, nel marasma universale, nel vuoto del cielo, l'attesa dell'altro amante o amico, come fosse l'attesa di un volo d'uccelli, l'illusione di una via che si apre di fronte a sé. Di qui la frustrazione di dover interpretare i segni di cui gli altri si fanno latori, evocando tanto promesse quanto minacce, disegnando un futuro in cui l'autore cerca di catturare la poca luce, di moltiplicarla. Così lo scrittore e poeta raccoglie i frantumi di se stesso e prova a farne un caleidoscopio nel quale siamo invitati a guardare. (Antonio Messano)

Come una tela immacolata, il cuore bianco si appresta a conoscere l'emozione del sentimento più vivido: l'amore.  Solo quando quel cuore sarà tinteggiato potrà dirsi felice, completo, appagato. Un viaggio attraverso i sensi, le emozioni, i sentimenti che permeano la vita stessa. Abbandonarsi a un sorriso, perdersi nella bellezza di una passeggiata in riva al mare o tra le note di una melodia… Tutto può ricondurre all'amore. Un amore che viene a tratti idealizzato, ma che non è sempre benigno: tanto può concedere quanto togliere. Queste poesie nascono dal tormento interiore, dalla sofferenza che, però, è sempre, costantemente intrisa di speranza, compagna silenziosa e nascosta in alcuni versi, protagonista assoluta in altri. Il risultato sarà legato inevitabilmente alla sfera emozionale di chi scrive e di chi legge; in ogni caso, gli attori in gioco dovranno abbandonare le loro riserve per scandagliare la parte più intima del sé scivolando in un totale e inevitabile coinvolgimento di cuore e anima.

Nicole e Thomas, una giovane coppia che abita a Torino, decidono di trascorrere le feste natalizie in una casa isolata, vicino a un piccolo lago, a qualche chilometro dal centro della città. Una volta giunti nella casa che hanno scelto per quei giorni di vacanza, notano qualcosa di molto inquietante... Fin dal giorno del loro arrivo, tra quelle mura accadono fatti inspiegabili che culmineranno con un avvenimento inspiegabile.