Marsilio Arte
DRIFT. Shy society. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il duo olandese DRIFT, Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, ha assunto fama internazionale alla testa di un team multidisciplinare di 64 creativi che crea opere capaci di trasformare e coreografare lo spazio. Lo spirito di collaborazione, la sperimentazione tecnologica e la commistione tra discipline sono elementi chiave nel lavoro di DRIFT. Il collettivo lavora infatti in stretta sinergia con scienziati, programmatori e ingegneri, ma anche musicisti, danzatori e altri artisti visivi per la creazione delle proprie opere. Il loro lavoro intende creare un dialogo tra opposti: natura e tecnologia, conoscenza e intuizione, scienza e poesia. Nella cornice del fiorentino Palazzo Strozzi DRIFT propone Shy Society, installazione che fonde scultura e musica, trasformando il cortile rinascimentale in un palcoscenico avvolgente, sospeso tra natura e artificio, controllo e meraviglia. L’opera diviene un invito a ripensare il contesto storico del palazzo come un nuovo e suggestivo luogo di fruizione, dove ogni visitatore diviene protagonista di un’esperienza multisensoriale che permette di ripensare il suo rapporto con la natura e lo spazio che gli sta intorno. Dopo gli interventi al Burning Man nel deserto del Nevada, alla Nasa, al Victoria&Albert Museum di Londra, al Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo, DRIFT trasforma il cortile di Palazzo Strozzi, dal 23 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, nel palcoscenico di una performance mozzafiato tra arte e tecnologia.
Memorabile. Iper moda
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 296
Attraverso abiti, accessori, immagini, Memorabile. Iper Moda scandaglia il presente e il ruolo della moda da 2015 a oggi nella struttura creativa ed economica mondiale, nelle pratiche progettuali, nell’uso di tecnologie sempre più sofisticate, nei protagonisti e nei comprimari. Il libro che accompagna la mostra è una sorta di atlante in cui vengono approfondite in maniera articolata e ricca di spunti critici una serie di questioni teoriche, difficili da rappresentare in mostra. L’entrata in uso di nuove parole, nuovi concetti, nuove forme di rappresentazione ha messo in discussione canoni e consolidato una rinnovata consapevolezza culturale, sociale, politica presso un pubblico, grazie anche alla pervasività dei social, definitivamente globale. Il volume non includerà solo grandi nomi come Prada, Balenciaga, Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Virgil Abloh, Fendace, Gucci, Dior, Valentino, Viktor & Rolf, J.W. Anderson, Bottega Veneta, Thom Browne, Marco De Vincenzo, Coperni, ma anche designer meno conosciuti come Marco Rambaldi, Cormio, Ella Emhoff, Lutz Huelle, Magliano, Marine Serre, Garbage Car, Sunnei, Boboutic.
Memorabile. Iper moda. Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 296
Walkabout. Viaggio onirico nella creatività milanese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 184
Walkabout, edito da Marsilio Arte e Fondazione Cologni, è il prodotto finale di un progetto ideato da Margherita Pincioni, disegnato da Leonardo Sonnoli, con le fotografie di Matteo Cirenei: è il diario di bordo di un viaggio che inizia a Milano nel 2013 e che si ispira al percorso rituale che gli aborigeni australiani compiono alla ricerca di esperienze, contatti e nuove risorse. Il volume è stato scritto, disegnato e manipolato, in modo sequenziale da designer, architetti, illustratori, fotografi e stilisti, che hanno gradualmente costruito una mappa geografica di relazioni umane e artistiche, partendo da un quaderno divenuto, oggi, una pubblicazione unica. Gli artisti e i creativi che hanno preso parte al progetto sono, come sostiene Margherita Pincioni nella sua nota introduttiva, i nomi "più interessanti e variegati del panorama culturale milanese": Gianluca Biscalchin, Gentucca Bini, Stefano Boeri, Bruno Bozzetto, Sabrina D'Alessandro, Michele De Lucchi, Beppe Facente, Roberto Gennari Feslikenian, Duilio Forte, Beppe Giacobbe, Massimo Giacon, Gabriella Giandelli, Giacomo Giannini, Anna Gili, Elia Aldo Kozaris, Ugo La Pietra, Italo Lupi, Claude Marzotto e Maia Sambonet, Alessandro Mendini, Lorenzo Palmeri, Massimo Pitis, Efrem Raimondi, Prospero Rasulo, Italo Rota, Elena Salmistraro, Attilio Stocchi, Mario Trimarchi, Gianni Veneziano e Cino Zucchi. Ciascun autore ha preso parte alla realizzazione di un volume che si distingue, come afferma Franco Cologni nel suo saggio introduttivo, per la "cura artigianale e passione creativa, attraverso le quali si snoda una storia surreale che ha il ritmo ieratico del sogno, ma anche l'incalzare dinamico del racconto"; sono stati "l'audacia e l'autenticità dell'ispirazione" del progetto a colpire il Presidente della Fondazione Cologni e a spingerlo a dare vita a un inedito contributo alla città di Milano, nell'anno del suo novantesimo compleanno. Il prodotto finale è, come nota Leonardo Sonnoli nel suo saggio conclusivo, "una scatola delle meraviglie" al cui interno tutti hanno "lasciato un segno al massimo grado di libertà espressiva". L'unicità e l'originalità del libro sono stati preservati anche nel processo di stampa: la tiratura del fondo a tre colori ha continuamente subito un intervento di alterazione degli inchiostri, determinando stampe, precisa Sonnoli, "sbagliate e uniche" , ottenendo copertine diverse per ciascuna copia. Ma Walkabout è prima di tutto un omaggio degli artisti milanesi alla propria città, un libro itinerante, che si è mosso di luogo in luogo, entrando in relazione con vari e diversi ambienti, custodendo la propria identità e le proprie specifiche caratteristiche L'attività fotografica di Matteo Cirenei ha catturato la spontaneità e l'entusiasmo di questo lavoro individualissimo e collettivo, e ha rivelato le autentiche e genuine identità degli artisti, ritraendoli nei loro studi, nelle loro dimore, nei luoghi a loro più cari. La caratteristica principale di ogni scatto è l'assenza di nitidezza nei volti fotografati: il volto non è mai riconoscibile, non è mai a fuoco, ma sempre mosso 0 coperto da qualcosa. Il punto focale è il corpo che interagisce con il libro, sempre presente nell'immagine: in questo modo viene evidenziato il rapporto, a volte ironico, tra l'essere umano e il volume come oggetto fisico.
La Scala. Architettura e città
Pierluigi Panza
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 296
Nel volume "La Scala. Architettura e città", Pierluigi Panza racconta la storia architettonica del Teatro alla Scala, dalla nascita con Giuseppe Piermarini agli scenari attuali con Mario Botta a quelli futuri. Il teatro è sempre stato specchio delle trasformazioni della città, della società, del gusto e le ha, a sua volta, determinate. La pubblicazione, edita da Marsilio Arte, ripercorre la storia dell’edificio dai tempi di Maria Teresa d’Austria a quelli di Napoleone, poi del Regno d’Italia e della Repubblica. Rispetto per la storia e spirito di innovazione sono stati gli elementi dello sviluppo del teatro attraverso trasformazioni strutturali, tecniche ed estetiche che lo hanno mantenuto fedele alla propria identità, pur modernizzandosi e modellandosi ai riti e ai costumi dei tempi. Nella prefazione, Dominique Meyer sottolinea il perfetto equilibrio tra sobrietà e opulenza, nonché l’efficienza tecnica di un luogo che ha contribuito a rendere Milano un raffinato e prestigioso polo artistico-culturale nel panorama europeo. Meyer instaura un parallelismo tra la società milanese, «più preoccupata del fare che dell’apparire», e la struttura architettonica dell’edificio. Il volume, introdotto da Mario Botta, si articola in 11 capitoli, che ripercorrono più di tre secoli di storia: costruito nel 1776, il Teatro nasce a seguito di due distruzioni e due rifiuti. La prima distruzione fu accidentale – l’incendio del teatro che sorgeva all’interno di Palazzo Ducale (poi chiamato Palazzo Reale), la seconda fu voluta – la decisione di abbattere la chiesa di Santa Maria alla Scala. I rifiuti furono quelli di Luigi Vanvitelli e Christoph Willibald Gluck, i quali permisero l’arrivo alla corte di Milano, rispettivamente, di Giuseppe Piermarini (1734-1808) e Antonio Salieri (1750-1825). Il racconto di Panza prende in esame le tappe fondamentali e le vicissitudini del Teatro, passando per l’epoca risorgimentale e romantica, il Novecento sino alla contemporaneità. Particolare attenzione è dedicata all’ultimo ventennio, caratterizzato da continue opere di ammodernamento, restauri e ampliamenti. Durante l’intervento di realizzazione del 2002 e 2004 Mario Botta ha realizzato i due nuovi volumi dell’ellisse e della torre scenica, mentre l’interno è stato oggetto di un restauro conservativo e del rifacimento del palcoscenico. Ora si sta concludendo la seconda fase dei lavori, con gli ammodernamenti che richiede la società globale e con l’apertura della nuova torre su via Verdi, all’interno della quale la Sala prove dell’orchestra è uno scrigno alto quattordici metri, posto a meno diciotto dal livello stradale. Il volume è arricchito da un cospicuo corredo fotografico e didascalico, indispensabile per comprendere l’evoluzione di un edificio: schizzi, disegni, bozze di progetti, fotografie degli esterni e degli interni, rendering sono alcuni degli strumenti adoperati per rendere la pubblicazione un vero e proprio omaggio a quello che Stendhal definiva «il più bel teatro del mondo».
Franco Debenedetti. Due lingue, due vite. I miei anni svizzeri. 1943-1945
Franco Debenedetti
Libro
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 288
Nel 1943, con i tedeschi che occupavano l’Italia e le milizie fasciste della RSI che si andavano ricostituendo, la famiglia Debenedetti giudicò che fosse diventato troppo pericoloso per chi portava quel cognome restare in Italia. Presero dunque tutti «la via del rifugio» per la Svizzera e scrivere “il diario” diventò per Franco e suo fratello Carlo una spontanea abitudine. Fu sicuramente il fatto che la loro madre comperò i quaderni a spingerli ad aggiornare quotidianamente quelle pagine, ma non deve essere stato facile, soprattutto quando si aggiungeva ai compiti da fare e poi al tedesco da imparare. Oltre che a raccogliere i loro ricordi, conservarono la documentazione di quello che facevano: i biglietti dei treni, le cartine geografiche dei luoghi che visitavano, le lettere che riuscivamo a ricevere aggirando la censura e che avrebbe potuto svelare dove erano nascosti. Quella di conservare la documentazione diventò per Franco quasi un’ossessione e con l’avanzata degli alleati, con il volgere della guerra al suo termine, e poi con il disvelamento degli orrori dei campi di sterminio, prese a ritagliare e conservare gli articoli dei giornali e le fotografie che apparivano sui periodici. Con questa straordinaria pubblicazione Franco Debenedetti, attraverso “l’anastatica” di grande parte delle pagine scritte in perfetta calligrafia del suo diario e con l’aggiunta di attuali annotazioni trasforma un ricordo privato in una testimonianza intensa e profonda di quello che deve essere lo stato d’animo di molti dei perseguitati dai regimi. Un’esortazione a farsi che tutto ciò non si ripeta.
Avere cura. Arte, persone, possibilità-Caring. Art, people, possibilities
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 176
Come dialogano uno spazio d’arte e le persone che lo frequentano? Quali relazioni e quali prospettive si aprono quando si crea un rapporto di ascolto e reciprocità con le comunità? I musei, i centri espositivi e i luoghi della cultura stanno velocemente cambiando per diventare spazi dove le differenze convivono, sono valorizzate e dove ognuno può sentirsi a proprio agio. A Firenze la Fondazione Palazzo Strozzi è diventata un punto di riferimento nazionale e internazionale per i suoi progetti di accessibilità innovativi che si rinnovano continuamente. Questo volume unisce riflessioni teoriche alle voci di chi ha partecipato e le testimonianze di chi ha collaborato alle tante iniziative per raccontare la relazione tra l’arte e le persone.
Marina Apollonio. Oltre il cerchio
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 184
Ricerca visiva, sperimentazione tecnica e di materiali sono i tratti distintivi della prolifica attività artistica di Marina Apollonio (Trieste, 1940), attualmente considerata un’esponente di prim’ordine dell’Arte Optical e Cinetica, la cui produzione è emblema della sua rigorosa e costante sperimentazione artistica, tra pittura, scultura e disegno; opere statiche, in movimento e ambientali; bianco e nero, ricerca cromatica. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte in occasione dell’omonima retrospettiva, la più ampia mai realizzata in ambito museale in Italia, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio” (Peggy Guggenheim Collection, Venezia, 12 ottobre 2024 - 3 marzo 2025) è curato, come la mostra, dalla storica dell’arte Marianna Gelussi. Il volume raccoglie i saggi della curatrice, dello storico dell’arte Arnauld Pierre, del direttore del Metropolitan Museum of Art di New York Max Hollein, seguiti da un’intervista all’artista di Cecilia Alemani, curatrice e storica dell’arte. Il percorso espositivo ripercorre la produzione artistica di Apollonio dal 1963 ad oggi, attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse istituzioni museali, nazionali ed internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MART di Rovereto, la Neue Galerie di Graz, la Kunsthalle Recklinghausen e il Ritter Museum di Waldenbuch, in Germania, il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e la Fondation Villa Datris de l’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia. Il catalogo ripercorre la carriera dell’artista, evidenziando lo stretto legame della triestina con la Serenissima, a partire dagli esordi, compiuti proprio a Venezia, sino all’incontro del 1968 con Peggy Guggenheim alla Galleria Barozzi. In quell’occasione, la mecenate commissionò ad Apollonio Rilievo n. 505, tutt’oggi parte della collezione e testimonianza del grande interesse della Guggenheim nei confronti delle giovani avanguardie. Di fatti, la mostra si inserisce nella tradizione espositiva del museo che, oltre a promuovere esposizioni di stampo internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra promossi da Peggy Guggenheim, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Tancredi Parmeggiani, e ora, Marina Apollonio.
Marina Apollonio. Beyond the circle
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 184
Ricerca visiva, sperimentazione tecnica e di materiali sono i tratti distintivi della prolifica attività artistica di Marina Apollonio (Trieste, 1940), attualmente considerata un’esponente di prim’ordine dell’Arte Optical e Cinetica, la cui produzione è emblema della sua rigorosa e costante sperimentazione artistica, tra pittura, scultura e disegno; opere statiche, in movimento e ambientali; bianco e nero, ricerca cromatica. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte in occasione dell’omonima retrospettiva, la più ampia mai realizzata in ambito museale in Italia, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio” (Peggy Guggenheim Collection, Venezia, 12 ottobre 2024 - 3 marzo 2025) è curato, come la mostra, dalla storica dell’arte Marianna Gelussi. Il volume raccoglie i saggi della curatrice, dello storico dell’arte Arnauld Pierre, del direttore del Metropolitan Museum of Art di New York Max Hollein, seguiti da un’intervista all’artista di Cecilia Alemani, curatrice e storica dell’arte. Il percorso espositivo ripercorre la produzione artistica di Apollonio dal 1963 ad oggi, attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse istituzioni museali, nazionali ed internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MART di Rovereto, la Neue Galerie di Graz, la Kunsthalle Recklinghausen e il Ritter Museum di Waldenbuch, in Germania, il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e la Fondation Villa Datris de l’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia. Il catalogo ripercorre la carriera dell’artista, evidenziando lo stretto legame della triestina con la Serenissima, a partire dagli esordi, compiuti proprio a Venezia, sino all’incontro del 1968 con Peggy Guggenheim alla Galleria Barozzi. In quell’occasione, la mecenate commissionò ad Apollonio Rilievo n. 505, tutt’oggi parte della collezione e testimonianza del grande interesse della Guggenheim nei confronti delle giovani avanguardie. Di fatti, la mostra si inserisce nella tradizione espositiva del museo che, oltre a promuovere esposizioni di stampo internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra promossi da Peggy Guggenheim, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Tancredi Parmeggiani, e ora, Marina Apollonio.
Donna e impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 220
Educate a essere mogli e madri, spesso destinate a ricoprire ambiti lavorativi per molti versi “minori”, le donne hanno invece svolto un ruolo significativo nel percorso di rinascita economica, oltre che sociale e civile, dell’Italia del secondo Novecento. A sessanta anni dalla nomina della prima donna Cavaliere del Lavoro, questo volume intende mettere in luce, attraverso la storia imprenditoriale e la vicenda personale delle 25 donne insignite nel ‘900, il contributo femminile al progresso dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. Dalla meccanica alla moda, dalla finanza all’agricoltura, dall’edilizia all’elettronica, l’opera intende testimoniare il merito e la determinazione di donne che hanno guidato e sviluppato aziende in contesti economici e culturali complessi, a volte ostili. Dopo i saggi introduttivi di Vera Zamagni sulle condizioni di lavoro delle donne nel Novecento in Italia e in Europa e di Cecilia Dau Novelli sull’imprenditoria femminile nel Novecento, verranno raccontate le vite e le imprese lavorative delle donne nominate Cavalieri del Lavoro, con ampio corredo di immagini storiche e in larga parte inedite. Le interviste e i ritratti sono stati realizzati da Cristian Fuschetto e Paolo Mazzanti. Le schede storiche sono state redatte da Brigida Mascitti. Presentazione di Maurizio Sella.
The queen of the Dolomites. Living in Cortina d’Ampezzo
Servane Giol
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 308
Uno sguardo intimo su meravigliosi chalet, baite e dimore private, spesso inaccessibili e amorevolmente vissute, scrigni di oggetti che svelano aneddoti di famiglie celebri e intrecciano lusso e calore familiare, design e tradizioni locali. La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina d’Ampezzo, edito da Marsilio Arte, apre le porte di alcune delle abitazioni più esclusive della perla delle Dolomiti, rivelandone l’inconfondibile lifestyle. Dopo Un invito a Venezia, Servane Giol accompagna il lettore in un racconto interamente dedicato a Cortina, che spazia dallo sport alle tradizioni folcloristiche, dai tessuti pregiati ai materiali tipici, con molte curiosità sui personaggi – scrittori, intellettuali, artisti che hanno contribuito a costruire il mito di questa magica cittadina. Attraverso gli scatti inediti di Mattia Aquila il lettore può immergersi nell’intimità e nell’atmosfera unica di queste dimore, dalle deliziose salles de bain ai saloni dove dominano il legno e il gusto per la decorazione, dalle cucine in stile retrò con tavole riccamente imbandite alle sontuose camere da letto, da angoli inaspettati con meravigliose scale in legno reinterpretate in chiave moderna, sedie intarsiate, soffitti a cassettone, verande, porte preziose, fino alle vetrate spalancate sul verde rigoglioso o sulla montagna imbiancata. Articolato in due macrosezioni che seguono il ritmo del tempo e il variare dei colori della natura, Inverno ed Estate – cui è dedicata la “doppia” copertina del libro – il volume racconta Cortina e le sue abitudini, nell’avvicendarsi delle stagioni, dalle baite alle stube (le antiche stufe), dai mobili dipinti a fiori ai banchetti cucinati in casa, dalle tavole magnificamente apparecchiate per Natale, fino agli abiti tradizionali. Attraverso le immagini di alcuni dei luoghi più esclusivi della magnifica valle, molti fotografati per la prima volta, La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina d’Ampezzo rivela i segreti, gli usi e i costumi di una delle principali destinazioni montane d’Italia, dove la sensibilità contemporanea si mescola alle radici rustiche del luogo. Partendo dall’importanza dello sci e dei Giochi olimpici del 1956, che suggellarono definitivamente la vocazione turistica di Cortina e la sua fama internazionale, Giol si sofferma sui materiali, sugli elementi funzionali e sui dettagli decorativi che arredano le case più spettacolari. Stufe in ceramica e maiolica, camini in pietra, alcuni maestosi, altri più intimi, pellicce che rivestono sofà e poltrone, lampadari unici, splendidamente scolpiti nel legno e decorati con maestria – i cosiddetti luster (letteralmente, “corna”) – raffiguranti creature ibride per metà umane e per metà animali, con le estremità che terminano in corna, popolano le pagine dedicate ai materiali e allo stile dell’inverno. Cortina è stata, inoltre, set di numerosi e celebri film, da La pantera Rosa a 007. Solo per i tuoi occhi, nonché rifugio di celebrità internazionali e di personaggi famosi, quale Ernest Hemingway, che soggiornava all’Hotel de la Poste, dove la “sua” stanza è ancora miracolosamente intatta. Giol si sofferma poi sui piatti tipici della cucina ampezzana, che, come spesso accade per le città di confine, fondono i sapori del Tirolo con quelli italiani.
Nebula. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 320
In occasione di Nebula, seconda mostra della Fondazione In Between Art Film esposta presso il Complesso dell’Ospedaletto di Venezia, dal 17 aprile al 24 novembre 2024, Marsilio Arte pubblica l’omonimo catalogo a cura di Bianca Stoppani, con Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi. Caratterizzato da testi inediti, immagini d’archivio e materiali di ricerca, il volume, che segue l’ordine del percorso espositivo articolato in otto “stazioni”, riflette sui processi di creazione e realizzazione delle video installazioni site-specific di Basir Mahmood (1985, Pakistan/Paesi Bassi), Ari Benjamin Meyers (1972, USA), Christian Nyampeta, Giorgio Andreotta Calò (1979, Italia), Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme (1983, Cipro/1983, USA), Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado (1974, Brasile/1973, Brasile), Saodat Ismailova (1981, Uzbekistan) e Diego Marcon (1985, Italia). Tutte le opere sono state commissionate e prodotte dalla Fondazione In Between Art Film, l’istituzione concepita da Beatrice Bulgari per promuovere la cultura delle immagini in movimento e sostenere gli artisti, i musei e i teorici internazionali che esplorano il dialogo tra discipline e time-based media. L’idea della mostra s’ispira al fenomeno della nebbia come condizione fisica e metafisica in cui, ridotte le possibilità di orientamento visivo, è richiesto lo sviluppo di strumenti sensoriali necessari a comprendere ciò che ci circonda. Come sottolinea Beatrice Bulgari, Nebula è «un'orchestrazione di immagini e suoni nello spazio, una testimonianza dell'indeterminatezza che rende il nostro tempo così opaco e difficile da navigare», guidati dal «desiderio di avviare scambi che, speriamo, saranno al tempo stesso artistici, culturali e umani». Il catalogo si presenta come un invito a indagare il pensiero politico, sociale e filosofico che ha ispirato l’espressione artistica di ciascun autore, il cui sguardo illumina un dialogo continuo tra passato e presente, tra determinato e indeterminato. Le immagini di Giacomo Bianco aprono e chiudono il volume, mostrandoci il cielo di Venezia nelle sue innumerevoli gradazioni di colore. In apertura, la premessa della presidente della Fondazione In Between Art Film, Beatrice Bulgari, a seguire la nota curatoriale di Bianca Stoppani e i saggi di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi. La sezione centrale è arricchita dagli scatti delle installazioni presenti in mostra, che ripercorrono il percorso espositivo.