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Lubrina Bramani Editore

Dove cresce il roveto. Catalogo della mostra (Bergamo, 19 settembre-27 ottobre 2024)

Dove cresce il roveto. Catalogo della mostra (Bergamo, 19 settembre-27 ottobre 2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 76

«Dove cresce il roveto», mostra promossa dall'Associazione Longaretti in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo, allude al limitare dei boschi, ai fossati e ai bordi delle strade; a quegli ambienti liminali dove il confine è tanto fisico e impenetrabile quanto metaforico e simbolico. Potrebbero apparire insignificanti ma la loro presenza crea zone fitte di vegetazione che cresce non controllata come anche di significato. Il roveto è l'intrico dei segni sulla carta, del luogo germinale ma marginale, del nido che avvinghia proteggendo e costringendo. È un groviglio che avvolge, compendiando, l'immaginario fatto di luoghi irraggiungibili (Cristini), con quello delle bestie che si nascondono per sfuggire alla battuta di caccia (Brambilla). È il ramificarsi del segno che si stratifica in mappe impercorribili (Bonaschi); o il sentiero impraticabile perché inghiottito dalla vegetazione (Tessaroli); come è l'intreccio che avviluppa ciò che si abbandona (Rivellini). È uno spazio archetipico dove l'animale si sente ma non si vede (Molignani); o il luogo precluso dove l'inconscio proietta e fa fermentare le proprie figure grottesche (Erba).
30,00

L'officina degli immaginari. Breve atlante per orientarsi verso nuove relazioni con l'alterità

L'officina degli immaginari. Breve atlante per orientarsi verso nuove relazioni con l'alterità

Maria Sangaletti

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 48

Per prendere consapevolezza dei meccanismi che portano alla legittimazione delle disuguaglianze, possiamo immaginare una metaforica «OFFICINA DEGLI IMMAGINARI», all'interno della quale una specifica catena di produzione, attraverso modalità predefinite, consente di ottenere un certo prodotto. Analizzeremo quindi cosa e come viene prodotto e chi dirige la produzione. Il PRODOTTO "primo" di questa metaforica officina è una pervasività delle forme della disuguaglianza, le quali stabiliscono «una grottesca definizione di vite che contano (e dunque degne di lutto se muoiono) e vite che non contano». Le modalità di giustificazione di queste disuguaglianze sono governate da logiche strumentali per la difesa del potere e delle sue prerogative, dei propri privilegi e sicurezze, a prescindere dalle conseguenze che le azioni di un governo o di un gruppo sociale producono su tutte le altre zone del mondo. Ad esempio, le nazioni occidentali sono consapevoli di alimentare un sistema produttivo e di adottare uno stile di vita con una portata distruttiva a livello globale, eppure lo rivendicano in quanto loro diritto: hanno il potere di farlo. Il sé altro, marcato da una differenza, viene relegato ai margini, come sacrificabile, o anche oltre quei margini, nella zona del non-essere. In questo modo, viene posta una cesura fra ciò che umano e ciò che non lo è, delineando così two humanities, ossia la concezione di un'umanità biforcata tra sub-umani e super-umani, che scorre sottotraccia impedendo una piena uguaglianza sociale. Il concetto di "umano" è storicamente variabile e determinato dai contesti e dalle forme non egualitarie assunte dal potere sociale e politico. Queste forme sociali di potere forgiano la dimensione inconscia dei soggetti, istituendo in modo profondo e letale determinate strutture mentali che pongono distanze, confini e barriere fra loro stessi e chi è considerato distante in senso geopolitico, economico o culturale. Quali sono gli immaginari che influiscono nella relazione con l'Alterità, legittimandone la conflittualità? È importante anche riconoscerne le radici perché hanno origini molto lontane e, sedimento dopo sedimento, sono giunte a noi, con una forte valenza simbolica ed emotiva. Certamente l'IMMAGINARIO INDIVIDUALISTA contribuisce all'eliminazione dell'Alterità. Lo stato di natura, concepito dai principali esponenti del pensiero liberale come Hobbes, Locke e Rousseau, crea un immaginario tale per cui vi è, in origine, un uomo adulto, «autosufficiente, indipendente, saturo di amore per se stesso e senza alcun bisogno di altre persone» in lotta con altri uomini adulti per la strenua difesa dei propri interessi egoistici e per stabilire il proprio diritto personale di proprietà e di dominio. È quindi una narrazione che non inizia dal principio, bensì nel mezzo di una storia che non viene affatto raccontata: in origine, vi è un maschio, adulto, senza bisogni, che viene presentato come mai stato bambino, mai dipeso da figure genitoriali o da istituzioni sociali, mai oggetto di Cura. L'annullamento dell'importanza e della trasversalità della dipendenza e della vulnerabilità, in quanto esseri umani, in questa storia fondativa della vita sociale ed economica, sottolinea che «lo sterminio dell'Alterità costituisce la preistoria di questa preistoria». Questa narrazione, che ha preso piede in una situazione storica di conflitto sociale, può favorire la legittimazione dell'accrescimento del potere statale e dei suoi strumenti di violenza e può anche essere utile nel tentativo di comprensione del populismo. Associando i valori del predominio e della forza al successo, legittima le forme di dominio fra gruppi e lo sfruttamento di altre specie e delle risorse terrestri e fissa in una posizione gerarchica inferiore le dimensioni umane della Cura e della Vulnerabilità.
16,00

Mi sento di amare

Mi sento di amare

Isotta Paccanelli

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 176

"Di fedeltà ai sentimenti trabocca questa giovane raccolta di poesie. Giovane perché scritta da una giovane e giovane perché i contenuti sono freschi e intrisi di passione, trasudano stupore. I testi si articolano in parole tenere perché sono quelle degli inizi ma già capaci di ricostruire l’incontro con un mondo ancora tutto da esplorare che si intravede ricco e profondo. Così come lo sguardo di chi scrive, lontano da ciò che è scontato e attento a fuggire la banalità del luogo comune. Il lettore viene chiamato come testimone, reso attento ad alcuni snodi di un percorso di crescita: l’innamoramento; la disillusione; la pericolosità non evitata del lasciarsi andare ai sentimenti; l’adesione alla natura; la ricerca spirituale; l’appello a un tu che esiste sempre nello scambio con l’io di chi scrive; la rappresentazione della vita, nel suo “ticchettio”; la scelta di alcune figure amicali e parentali con cui il dialogo si fa più fitto. Che cosa rimane di questo catalogo? La forza della parola per dire e conoscere ciò che un approccio più superficiale non coglie, lo sforzo delle domande, la registrazione di passaggi biografici non indolori." (Prefazione di Alessandra Pozzi)
14,00

Jean Landrieux. L'artiglio del gatto (Memorie 1796 -1797)

Jean Landrieux. L'artiglio del gatto (Memorie 1796 -1797)

Claudio Gotti

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 616

All’ennesimo rifiuto del ministro della guerra, Jean Landrieux, ex aiutante generale, capo dello stato maggiore della cavalleria e coordinatore dei servizi segreti dell’armata francese d’Italia, si convinse che qualcuno più in alto osteggiava il suo reintegro nell’esercito. Avvilito e umiliato, si ritirò a vita privata vicino a Versailles dedicandosi all’agricoltura. Montava però in lui lo sdegno per essere stato strumentalizzato e messo in disparte. Aveva servito la Francia e obbedito ai suoi superiori, ma non aveva voluto saltare sul carro del vincitore. Nel tempo libero collezionava le opere e gli opuscoli pubblicati sulla prima campagna italiana, in particolare sulla caduta della repubblica di Venezia: era curioso di approfondire il modo con cui gli storici dell’epoca raccontavano gli eventi ai quali aveva partecipato direttamente. I vecchi compagni d’armi gli avevano procurato dei manifesti pubblicati nell’anno V della rivoluzione francese, dal 22 settembre 1796 al 21 settembre 1797. Il testo è il secondo numero della “Biblioteca di Abelase” del Sistema bibliotecario dell’Area Nord-Ovest della provincia di Bergamo che ha sede a Ponte San Pietro.
25,00

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 96

Lorenzo Lotto è uno dei pittori più affascinanti del Cinquecento, secolo nel quale l’Italia vanta un primato assoluto nella storia artistica europea. La cultura figurativa di Lotto, assai complessa e stratificata, è frutto di percorsi non sempre lineari che lo hanno condotto in diverse realtà italiane. Tra di esse spiccano Venezia, sua città d’origine, e Roma. Dalla città lagunare il pittore non poté prescindere anche nei periodi che trascorse in altri centri, ricevendo da essa continue sollecitazioni culturali. L’intensa conclusione della permanenza dell’artista in terra di Bergamo è rappresentata mirabilmente da due cicli di grande impegno creativo. Gli affreschi nell’Oratorio Suardi a Trescore sono indubbiamente uno dei vertici del soggiorno bergamasco. Lotto è impegnato dal 1524 all’inizio degli anni Trenta nella realizzazione dei disegni per le tarsie del coro di Santa Maria Maggiore, intagliate da Giovan Francesco Capoferri, secondo un complesso programma iconografico. L’artista, che lasciava Bergamo nel 1525 per fare ritorno a Venezia, mantenne un vivo rapporto con il territorio bergamasco al quale destinò ancora due pale d’altare per le chiese di Celana e di Sedrina.
18,00

No fake. Dal Culture Jamming al fake

No fake. Dal Culture Jamming al fake

Agustín Sanchez, Lidia Veronese, Michele Bertolini

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 80

Dal web 2.0 si è verificata una grande evoluzione; i linguaggi di programmazione integrati all’elementare HTML hanno generato applicazioni lato server capaci di interagire attraverso pagine dinamiche con l’utente; si è evoluto il web semantico con tutti i suoi benefici e le sue contraddizioni; si sono sviluppati i motori di ricerca che prendono in pasto metadati e identità, stringhe di dati capaci di dare al web la capacità di inferenza e dunque di intelligenza artificiale. Prendendo spunto dall’esperienza del Culture jamming, 63 studenti al primo anno dell’accademia ABA G. Carrara “Politecnico delle arti di Bergamo” senza vincoli di argomento, hanno costruito immagini lavorando in post-produzione con l’intento di dare coscienza e far riflettere sulle nostre scelte presenti e future. La difficoltà incontrata da ogni autore e il suo prodotto finale potranno essere discutibili, ma il valore insito nella difficoltà critica e riflessiva risultante dall’esporsi e trattare questi temi, oltre che il coraggio necessario per farlo, rimarranno parte indelebile del percorso personale di ciascuno. (A. Sánchez)
30,00

La lunga naja di Pietro Pezzoli (1858-1865)... e altre storie. Dalla dominazione austriaca all’Unità

La lunga naja di Pietro Pezzoli (1858-1865)... e altre storie. Dalla dominazione austriaca all’Unità

Andrea Cammelli

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 172

Questo libro è la logica continuazione della saga dei fratelli Pezzoli. Come quella di Nicola, anche la vicenda di Pietro si basa sul ricco carteggio della famiglia Pezzoli di Songavazzo. Pietro, il maggiore dei fratelli, è coinvolto solo di riflesso nelle vicende più importanti del Risorgimento, senza che ne possa essere partecipe in modo attivo. Meno fortunato di Nicola al momento della chiamata per la leva militare sotto l’Austria, si vedrà costretto ad una lunga e complicata naja al servizio di due Stati, l’Impero Asburgico e il Regno d’Italia, che si trovano in quegli anni su fronti contrapposti sia sul piano politico che su quello militare. La sua storia ci svela la delicata condizione di moltissimi giovani lombardi e veneti chiamati, per una decina di anni, a svolgere il servizio militare prima in Veneto e Friuli (o ancor più lontano) con la divisa austriaca e poi in Lombardia con quella italiana. A chiudere la storia gli scambi epistolari con la fidanzata Caterina, che descrivono la condizione femminile nella Venezia dell’epoca.
15,00

Annarosa Valsecchi. Partiture dell'ascolto

Annarosa Valsecchi. Partiture dell'ascolto

Claudia Santeroni, Elio Grazioli, Enrico De Pascale

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 64

I segni di Annarosa Valsecchi attraversano il mio sguardo da più di 20 anni. Col passare del tempo, sono passata dalla fase in cui desideravo avere un segno come il suo, complesso, intenso ed elegante, ad un’altra fase in cui la pura osservazione ha sostituito il desiderio di emulazione, compensandolo. Eppure, oggi come allora, guardando queste carte è rimasta l’impressione che ci sia qualcosa che mi sfugga, una componente inafferrabile, paradossalmente invisibile, frusciante. Quando, sovrappensiero, disegniamo mentre siamo al telefono, esibiamo riflessi della capacità dissociativa della mente, ovvero esprimiamo l’inconscio mediante forme abbozzate, rappresentando – inconsapevolmente – lo scenario interiore. Mi piace pensare che l’artista abbia fatto di questa spontanea prassi di trasposizione la sua pratica. Le opere di Annarosa Valsecchi appaiono come espansioni su carta di codici interni, ingrandimenti di sensazioni decostruite, forse per questo inesorabilmente misteriose. (C. Santeroni)
25,00

Voglio ricordarti che come allora sorridi

Voglio ricordarti che come allora sorridi

Paolo Bertacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 240

"Quando si prende la decisione di vendere una casa, pregna di ricordi e di sentimenti, tristi o felici che possano essere, forse non dovremmo essere noi ad occuparci del trasloco. Sarebbe meglio vendere e lasciare che qualcun altro porti tutto in discarica, anche i ricordi della vita della tua famiglia. Invece un giorno ho deciso di mettermi d’impegno a sgombrare masserizie e svuotare mobili, senza nemmeno sospettare cosa avrei trovato nel solaio. Sembrava una semplice lettera di oltre ottant’anni fa, ma stranamente era affrancata con l’effigie di re Giorgio V e recava l’intestazione p.o.w., prigioniero di guerra, come potevo resistere? Quello che lessi ha scatenato dentro il mio cuore un’ondata di emozioni, destinate a cambiare la mia vita... e anche quella di chi faceva parte della mia stretta cerchia di affetti. La lontana Africa si è prepotentemente inserita nel mio mondo italiano, con un effetto paragonabile a una bomba atomica. Gli equilibri sono saltati e io ho trovato la mia «faccetta nera»… nel significato migliore del termine."
16,50

Piero Rossoni. Il segno nero carbone e i grigi impastati con la biacca. Omaggio alla Città Capitale della Cultura 2023 Bergamo e Brescia

Piero Rossoni. Il segno nero carbone e i grigi impastati con la biacca. Omaggio alla Città Capitale della Cultura 2023 Bergamo e Brescia

Piero Rossoni

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 64

Trentacinque opere per Bergamo e trentacinque per Brescia (25 opere in più rispetto all’esposizione alla Fantonihub-Bg dal 25 agosto al 10 settembre 2023), immagini sfocate di luoghi caratteristici delle città che primeggiano per le loro architetture, dove i passanti si muovono in balia dei propri pensieri che fanno esplodere serenità o angoscia. La quiete sprigiona dalle pietre corrose dalle intemperie e da un passato che si mantiene concesso dal tempo, così esse immobili e vive, stazionano irridenti al loro posto e solo il mutare della luce e lo scorrere delle ore le tinge facendole sorridere o amareggiare. Il segno nero carbone e i grigi impastati con la biacca colante, manifestano bagliori e plastiche forme che rimandano all’io di ciascuno che si interroga sulle varie ragioni che la storia ha marcato. Le opere appartengono al progetto Conoscere il territorio - Omaggio alle Città della Cultura 2023- BG/BS.
20,00

Verso sera

Verso sera

Giorgio Dilemmi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 144

Dall'esordio alle parole che concludono questo scritto è evidente la centralità della funzione tempo, a partire dalla giovinezza, responsabile nella sua spontaneità della formazione di quell'eros che amiamo tenere nascosto soltanto per noi nelle sue connotazioni di tenerezza e di gratitudine che ridonano vita all'improvviso alle persone che abbiamo amato e che ci hanno accompagnato fino al momento del distacco. Oltre, la linearità del mémoire perde forza, senza il rischio però di deragliare nella mera autobiografia. Troppo complessi gli accadimenti condivisi con la storia degli altri: luoghi, persone, eventi, digressioni e ricordi. E poi quei mille traslochi, onde diversi appartamenti, condomini, quartieri, città. Il tutto ad accompagnare gli impegnativi trapassi dall'infanzia all'adolescenza e alla maturità.
16,00

Per una storia della critica tassiana. Aspetti e problemi

Per una storia della critica tassiana. Aspetti e problemi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2023

pagine: 336

[...] Un'esplorazione degli atteggiamenti, delle aspirazioni, persino del "gusto", delle diverse epoche storiche alla luce delle letture e dei giudizi espressi su autori e opere della tradizione letteraria. È quanto intende fare il presente volume, con orientamenti e ampiezza anche variabile, a seconda delle istanze dei diversi ambiti, non solo in accezione cronologica, cui vengono dedicati i singoli contributi qui raccolti: con un massimo di adesione alle questioni di teoria e prassi poetica ben presenti al Tasso (dalla «Liberata» almeno sino all'accidentato percorso delle «Rime») lungo la sua intensissima carriera letteraria; e poi con veri e propri ampi capitoli dedicati appunto alla ricezione del Tasso, e soprattutto della «Gerusalemme» e dell'«Aminta», nel corso delle età successive: giù giù sino al Novecento, e poi all'operosità critica e filologica attiva in Italia a partire dal secondo dopoguerra: esplorata per la verità con riferimento esclusivo a Fubini e Caretti, a titolo semmai di campionatura esplicativa di un panorama di tanto più esteso e variegato; ma poi con l'acquisizione, assai significativa, di una zona novecentesca di grande interesse, e non sempre adeguatamente esplorata, quella della "critica del poeti", intesa non già alla ricognizione dei "tassismi" della poesia novecentesca (come a suo tempo si fece magistralmente per il "leopardismo": testimonianza forse non insignificante di una "distanza" fra i due autori a fronte della sperimentazione poetica del xx secolo), ma all'acquisizione di contributi di tutto rilievo (il caso Fortini, almeno) offerti alla critica tassiana da studiosi che erano anche poeti in proprio. Un contributo, comunque, alla conoscenza della nostra tradizione letteraria, e al ruolo che in essa, per secoli, ha esercitato il magistero del Tasso. Autori Cristina Cappelletti, Guido Baldassari, Giovanni Ferroni, Vania De Maldé, Marco Corradini, Clizia Carminati, Emilio Boaretto, Stefano Fortin, Massimo Castellozzi, Luca Bani, Guido Lucchini, Arnaldo Di Benedetto, Stefano Verdino, Rossano Pestarino.
25,00

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