GCE
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Dada Montarolo
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2017
pagine: 128
La malattia terminale porta Alex, architetto quarantenne, a riflettere su tre situazioni irrisolte da tempo: per uno stupido tradimento ha perso la sua donna e non è mai riuscito a spiegarle il malessere della loro relazione; il suo migliore amico e collega è convinto di essere stato truffato da lui e si rifiuta di parlargli; il rapporto con il padre, conflittuale da sempre, si è deteriorato fino al punto di renderli estranei. Decide di affrontarle e sceglie la posta elettronica come unico mezzo di comunicazione, nessuno deve sapere che sta per morire. Le sue prime, brevi mail rimangono senza risposta. Ma Alex ha iniziato a sfidare i propri e altrui errori, ormai non può più fermarsi anche se il silenzio dei destinatari continua. Irritante all'inizio, via via si trasforma, diventa strumento per scavare nel passato e cercare di capire i meccanismi di tante incomprensioni. Alex trova così il coraggio di guardare le verità della sua vita e la forza per andare incontro alla paura, la vera avversaria da sconfiggere.
Anche i bruchi volano
Daniele Dell'Agnola
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2016
pagine: 128
Marcel Dupond e i gemelli criminali
Göri Klainguti
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2016
pagine: 128
Anni Settanta. Una coppia di contadini è in attesa del primo figlio. Il marito vorrebbe tenerlo nascosto a causa del suo "disprezzo" nei confronti dello Stato. Nasceranno due gemelli. Uno solo verrà "ufficializzato", l'altro sarà "libero". Dall'infanzia alla scuola, dalla vita privata al servizio militare, i confusionari e intelligenti gemelli ne combineranno di tutti i colori.
Dove nascono le madri
Virginia Helbling
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2016
pagine: 112
Un cielo blu genziana
Mattia Cavadini
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2015
pagine: 64
Il racconto prende spunto dalla figura di un grande intellettuale del nostro paese, l'architetto Tita Carloni. Prima della sua scomparsa andava ripetendo una frase che ha segnato profondamente l'autore: "sotto la nebbia sarà tutto cemento, sopra vivranno gli animali e coloro che vi si adegueranno". Interrogandosi sulla frase di Carloni l'autore ha scritto il racconto ambientandolo in uno dei luoghi preferiti dall'architetto, il Monte Generoso. Un viaggio introspettivo ma non solo, un percorso in cui le riflessioni di Tita Carloni a difesa del territorio e della fauna contro la speculazione edilizia e la caccia vengono portate alla loro estrema conseguenza.
Cosa resta del bianco
Prisca Agustoni
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2015
pagine: 160
Un trasloco, un incontro, una notte osservata con occhi guardinghi, un giardino tropicale, la fermata di un bus, un villaggio che assiste al ritorno di stranieri misteriosi, un amore irrisolto in bilico tra sensualità, rancore e nostalgia, la pazzia di un polacco dalla vita inspiegabile, un viaggio senza destinazione. Queste prose brevi raccolgono i frammenti di un quotidiano filtrato attraverso una lingua sempre in bilico tra la prosa e la poesia, tra la descrizione minuziosa dei dettagli e la potenza allusiva di ciò che non si vede ma fa capolino dietro la realtà concreta. I testi cercano di far venire a galla le cose nascoste dietro la realtà visibile, ma senza negarsi all'esperienza quotidiana con i suoi enigmi e dubbi. Cosa resta del bianco ci lascia, alla fine della lettura, la sensazione di aver accumulato delle domande in più, dei dubbi in più, ma forse anche uno sguardo più attento alle piccole illuminazioni che rendono poetica e vivibile anche la più ostile realtà.
Una finestra nella tua casa. Cure palliative e conforto nella malattia
Giorgio Noseda
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2015
pagine: 208
Il termine "palliativo" deriva da pallium, che nella Roma antica designava il telo di lana che si poggiava su una spalla e si drappeggiava intorno al corpo, per proteggerlo. Nella medicina moderna questo termine ha purtroppo assunto un significato vagamente negativo, di rimedio sostitutivo, inadatto a risolvere del tutto un problema di salute. Il marito di una paziente ci ha detto: "Non vogliamo cure palliative. Vogliamo medicina, non carità!". Si dimentica invece che con esso si designa tutto un complesso di cure, che sarebbe più appropriato definire "di supporto". Le cure palliative non sono rimedi inefficaci, al contrario. Studi clinici testimoniano la loro validità anche in termini di sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita. Nonostante molti medici siano convinti che le cure palliative aiutino molto, essi le prescrivono generalmente troppo tardi. Le cure palliative si prefiggono di mantenere la qualità della vita e il diritto alla vita del paziente sino alla morte, di alleviarne le sofferenze, nel rispetto dei suoi desideri e delle necessità fisiche, psicologiche, morali, sociali, esistenziali e culturali.
S14 Svizzera-Schweiz-Suisse-Svizra
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: GCE
anno edizione: 2014
pagine: 112
4 persone, parete nord dell'Eiger. Uno svizzero italiano, uno svizzero francese, uno svizzero tedesco e uno svizzero romancio. Prima di addormentarsi pensano alla Svizzera. 1 radiodramma, 4 lingue nazionali. Per capire come questo paese abbia sviluppato un'identità multipla.
Fallimento terapeutico
Alessia J.
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2014
pagine: 816
Alessia e Gustavo sono una coppia molto unita che conduce una vita tranquilla fino all'irrompere improvviso della malattia di Gustavo. Per una cura omeopatica sbagliata inizia il vero e proprio calvario dentro la malattia e dentro un susseguirsi di luoghi di cura, che di fatto, saranno luoghi di non cura. In questo doloroso calvario si trova catapultata anche Alessia. A medici freddi, indifferenti, fuori luogo sarcastici, si alternano medici arroganti e perfino incompetenti che confondono la relazione di cura con un rapporto di potere. Del resto, non è poi così difficile sentirsi potenti di fronte alla fragilità e alla dipendenza di chi sta male. In pochi si dimostreranno capaci di prendersi cura di Gustavo, ascoltando contemporaneamente i bisogni di Alessia. L'autrice immagina un ospedale dove umanità e rispetto siano la realtà. Dove arroganza e superbia non esistano. Un luogo dove ci sia il sorriso. Per questo ha deciso di raccontare la loro storia. I nomi dei curanti sono tutti di genere maschile e di fantasia. Per una maggiore libertà di lettura, esente da pregiudizi, ha usato nomi di fantasia anche per i protagonisti e di firmare con uno pseudonimo.
Calendario verosimile
Mario Casella
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2014
pagine: 168
Traendo spunto dai suoi viaggi e incontri nei panni di alpinista, giornalista e autore di documentari, Mario Casella racconta un calendario verosimile. "Ma non è possibile..." Quante volte facciamo questo pensiero quando sentiamo storie inverosimili spacciate per autentiche? Quelle narrate sono storie che potrebbero essere vere. Dodici storie verosimili per un calendario che sembra incredibile. Un viaggio nel reale con il veicolo della fantasia. Il tasso di corrispondenza con il reale varia da storia a storia. Alcuni episodi sono quasi veri e le carte degli eventi rimescolate. Altre pagine sono frutto della fantasia, ma anche in questi casi è stata la realtà a ispirare il racconto. Non si tratta mai di storie false. Pur se non sono vere, non sono inverosimili. Anche se possono sembrare incredibili, non sono impossibili. I racconti sono legati a fatti di cronaca riportati nella parte finale di ogni racconto, il vero Calendario, che ogni lettore può mettere in relazione con le pagine nate dalla fantasia dell'autore.
La voce di Arnold-La voix d'Arnold-Die Stimme von Arnold
Flavio Stroppini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2013
pagine: 88
Un viaggio, da Andermatt nel centro delle Alpi elvetiche, attraversando i Balcani, fino ad un'isola greca delle Piccole Cicladi, Iraklia, dove dimenticare e dimenticarsi. Sull'isola c'è un vagone ferroviario degli anni '60 con la scritta Ferrovie Federali Svizzere, gli abitanti conoscono il nome Andermatt. Da Andermatt, al centro delle Alpi Svizzere, nel 1974, un uomo partì in sella a un trattore Hürlimann D70 con a rimorchio un vagone ferroviario. Il suo nome: Arnold Hunsperger. Nato poco dopo la Seconda Guerra e vissuto in due luoghi. Sulla montagna ed accanto al mare.

