Edizioni del Boccale

Si tratta di racconti assai legati alla vita attuale e alle sue problematiche, con puntate dedicate agli elementi caratteristici del nostro vivere la livornesità, quali Ir Palio, I fossi, Ir Ponce, un trattato autentico in prosa tradotto in poesia anche questo, La persiana, 'R cacciucco, La triglia, Du' passi sur viale, Montinero e molti altri fatti della nostra quotidianità quali, ad esempio, La grisi e un irresistibile, autentica boutade E c'hai assistemato! (Erri'o appare 'n sogno a Sirvio), di grandissima attualità. Ermanno Volterrani, nonostante una verve ironica, anche dissacrante e spesso umoristica, raggiunge la massima incisività espressiva, con quel modo tutto labronico di vedere fatti e questioni dell'attualità più diretta.

Questo libro parla di Edda Fagni. Non è una biografia, per quanto la sua vita esemplare probabilmente meriterebbe di essere raccontata. Non è neanche un saggio sul contributo che questa donna straordinaria ha saputo dare alla riflessione pedagogica in Italia. È, semmai, un più modesto tentativo di rendere testimonianza, attraverso l'analisi di alcuni momenti salienti di una vita di studio e di impegno, di quel percorso umano e scientifico che fa di Edda Fagni un personaggio unico e, purtroppo, irripetibile.

Livorno. 1 settembre 2008. Anche in una città di mare l'estate, prima o poi, finisce. La vita riprende pian piano il suo normale corso. Dalla terrazza di un hotel a cinque stelle un architetto ed un insegnante d'inglese, bevendo un drink, osservano il mare. D'improvviso qualcosa di inatteso e scioccante si frappone tra i loro occhi ed il panorama. Una giovane donna straniera tenta il suicidio lasciandosi cadere nel vuoto. Perché ha preso una decisione che non lascia spazio a ripensamenti? Unica possibile spiegazione al suo gesto, un diario pieno di segreti e di verità inconfessabili...

Marco Romanelli scrive per dare visibilità e memoria a cose e persone che rischierebbero altrimenti di scomparire in un oblio che non meritano. I personaggi di questi racconti sono infatti per la maggior parte dei marginali, gente senza storia che vive appartata lontano dalle luci della ribalta alle quali, peraltro, neppure ambisce. Il loro minimalismo non li rende però grigi e insignificanti: al contrario, proprio nel loro distacco dai luoghi comuni e dai riti della cultura di massa, nella loro ostinata fedeltà a valori e comportamenti sorpassati, obsoleti, arcaici, questi personaggi trovano una loro dimensione aristocratica e libera che li eleva rivelandone l'essenza genuina, lontana dagli stereotipi propinati dai teleschermi e dalle pagine dei giornali. L'insegnante di "Istituto sperimentale", il mite pensionato della "Guerra di Dore", il sindaco di "Notte bianca a Rufignano", l'ex sessantottina di "Le scoperte di Laura", la combattiva e coraggiosa Antonietta de "La Nana", per fare qualche esempio, sono persone comuni che possiedono però una qualità eccezionale e che si va facendo sempre più rara: quella di essere se stesse.

"Questo racconto parlerà di amori, incontri, coraggio e paura di un individuo che riuscì a trasformarsi in se stesso. Tutto partì per caso come questo viaggio, il caso volle che non tutto si verificò come previsto. Tra ombre e sguardi mi trovai circondato da misteri che mi cambiarono il modo di 'respirare' e di capire il valore delle conquiste. Il mio fuoco interno sarà spento dal soffio della mia anima".