Di Nicolò Edizioni

Età di lettura: da 12 anni.

Tornano le indagini del delegato di pubblica sicurezza Edoardo Baldassa, personaggio nato nel 2022. Il rientro a Messina da Castelfranco Veneto del delegato di pubblica sicurezza Edoardo Baldassa viene guastato dall’omicidio dell’ingegnere Errico Puglisi, dell’ufficio tecnico del comune di Messina.

Victor de Temporibus nella terza età pensava sempre come aveva vissuto il suo tempo passato dalla nascita fino al giorno a lui presente. Era la sua tempità analoga a età e a eternità come gli diceva il cappellano militare don Angelo Pavesi, passeggiando a Viale Geno sul Lago di Como. I giorni futuri si augurava di riempirli come quelli giocati fino a quel momento. Sì, perché Victor aveva passato la vita giocando e mai gli era venuto in mente che ogni cosa non fosse un gioco.

Una tragedia si consuma. I suoi protagonisti – due ragazzi uccisi, un giovane testimone d’accusa e gli imputati – sono partecipi della stessa logica criminale, che coinvolge senza tregua due famiglie di mafia in una faida che insanguina il profondo sud del Paese. A questa storia maledetta, teatro d’azione di tanti personaggi, leali e subdoli, coraggiosi e pavidi, fa riscontro un misterioso omicidio commesso ai danni di un giudice nel tempio del diritto, nel palazzo della suprema corte di cassazione. Un brillante commissario di polizia, incaricato di far luce sul clamoroso delitto, deve cercare di districare un groviglio di fili, che sembrano portare lontano, proprio a quella strage di ragazzi. Ma quale rapporto può esserci tra gli attori di una faida, animata da odio ancestrale, e la vita di un magistrato? Un legame pare intravedersi nel momento in cui si scopre che la vittima ha operato in gioventù proprio in quella terra di mafia, ma altri indizi rendono ancora più difficile lo svolgimento delle indagini. Quando tutto si chiarisce in questa complessa vicenda giudiziaria, affiorano la vasta gamma delle miserie dell’animo umano e la logica maschilista del possesso.

Le due autrici condividono in questo diario le strategie social attuate in 7 anni di network marketing.

"Si tratta d’una raccolta di sessanta folgoranti liriche. Infatti lungi dall’indicare staticità passiva, il “resterò”, scelto giudiziosamente a “civetta”, non si riferisce a un tempo presente, sulle vane gloriuzze del passato, ma a garantire al lettore che il suo andare per versi, per emozioni, e proiezioni esistenziali non conoscerà pausa di sorta né alterazioni di passionalità, perché la poesia la nutre, la sostiene e la pervade di soavi melodie."

Ogni poesia presenta una sua anima, diventando un singolo tassello della mappa interiore dell'autore, che non sarà mai completata, perché il mosaico, come la vita del poeta delle selvagge gravine, è un continuo divenire, infatti, altre poesie si aggiungeranno e altri florilegi potranno rivelare al meglio l’immagine virtuale del suo intimo “essere”, senza però giungere alla conclusione, ribadendo che la sua è “un’anima sospesa in eterno”.

A raccontare le piccole architetture del catalogo relativo alle opere di Renato Romeo sono l’ispirazione e la filosofia. Architetture preziose, da custodire e rivelare. Perfette nella loro struttura, che pare equilibrarsi con una luna sempre visibile sopra di esse. Per questo, sembrano tutte aspirare verso l’alto; alla luce. Sono di impatto ma, nel contempo, “leggiadre”. Mediterranee e contemporanee nell’estetica e nei colori. Raramente attraversate da esseri umani.

Esordio alla scrittura per la giovane autrice che inizia a mettere i suoi pensieri in versi nel 2016. La principale fonte di ispirazione è la musica. Il miscuglio tra musica e parole hanno sempre creato una dolce melodia. "È come se la mia anima sentisse il bisogno di parlare ed è per questo che do accesso al suo dialogare. La mia anima è subentrata alla mia coscienza all’apertura della mia creatività, la scrittura.”

Il volume scritto dal prof. Nino Grimaldi risveglia in ognuno di noi il senso e l’orgoglio della nostra appartenenza. Analizzando i vari capitoli del volume si evidenziano, oltre le origini dei due villaggi con le loro bellezze storiche e artistiche, tanti altri elementi importanti e talvolta anche calamitosi che hanno colpito i due borghi: epidemia di peste del 1743, il terremoto-maremoto del 1908 che ha causato 36 vittime, le due grandi guerre con il ricordo dei figli caduti per la difesa della patria.

"Quando il 10 luglio 1943 la radio annunciò lo sbarco in Sicilia, ho deciso di riportare in questo Diario tutte le vicende che a Castanea, dove la mia famiglia era sfollata dal 29 gennaio 1943, andavo quotidianamente apprendendo. La peculiarità del Diario è che sui quaderni di scuola dove, per trasparenza si vedono gli orari delle lezioni sia i compiti che si svolgevano, riportavo i miei appunti supportati da disegni in bianco e nero e a colori in cui documentavo gli avvenimenti meritevoli di nota. Ecco quindi che questo mio Diario risulta essere una testimonianza, scritta poi in bella copia, in edizione “fior di stampa”, di tutti quei frammenti di carta sui quali documentavo giorno per giorno l’andamento della guerra e lo dedico al mio papà Armando (Medaglia d’Argento al Valore della Marina Militare Italiana) che è lontano nell’isola di Leros e che presto ritornerà, sapendo che gli farà molto piacere conoscere tutte le vicende che abbiamo passato in questa occupazione. 17 settembre 1943."