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Di Girolamo

Una toga amara. Giangiacomo Ciaccio Montalto la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo

Una toga amara. Giangiacomo Ciaccio Montalto la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo

Salvatore Mugno

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 176

Giangiacomo Ciaccio Montalto, sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani a partire dal 1971, fu tra i primi magistrati a cadere sotto i colpi della feroce mafia dei 'Corleonesi'. Un giudice schivo e intelligente, colto e coraggioso, che operò a Trapani in un contesto difficile, dove non mancavano figure di magistrati abulici e opachi. Un magistrato che aveva condotto inchieste clamorose e che, soprattutto, era considerato la 'memoria storica' degli uffici giudiziari trapanesi. Fu assassinato il 25 gennaio del 1983 davanti alla sua casa di Valderice, a tarda notte, nell'indifferenza e nel silenzio del vicinato.
9,90

Il rifiuto del Sud. Storie di criminalità politica e controllo del consenso

Il rifiuto del Sud. Storie di criminalità politica e controllo del consenso

Massimiliano Iervolino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 200

"La monnezza è oro". Lo disse nel 1992 Nunzio Perrella, un camorrista napoletano mentre era detenuto a Vicenza a Franco Roberti, all'epoca alla direzione distrettuale antimafia di Npoli. Anticipava quello che si è scoperto negli anni: la storia di un business che non conosce crisi, un business che ingrassa mafie, colletti bianchi, imprenditori, personaggi dello stato e delle istituzioni. Già, perché come dimostra Massimiliano Iervolino, la macchina dei rifiuti olia una serie di ingranaggi che muovono rapporti, appalti, posti di lavoro, consulenze e quindi consenso, l'ingrediente che sfama la politica. Mentre le organizzazioni criminali si inseriscono in un sistema di illegalità e corruzione e trovano le soluzioni giuste.
15,00

La mafia come soggetto politico

La mafia come soggetto politico

Umberto Santino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 120

Le cronache parlano di "trattativa" tra mafia e Stato come di un fatto eccezionale. In realtà il rapporto tra mafia e istituzioni è una costante della storia del nostro Paese. In questo scritto la mafia viene analizzata alla luce delle riflessioni dei maestri della sociologia e la sua soggettività politica si dispiega con un duplice profilo: essa come associazione criminale si può definire "gruppo politico", avendo un suo ordinamento, una sua dimensione territoriale e un apparato in grado di assicurare l'osservanza delle sue norme; con il suo sistema di rapporti concorre alla produzione della politica, determinando le decisioni e le scelte relative alla gestione del potere e alla distribuzione delle risorse. Se si può dire che finora non c'è stato Stato senza mafia e mafia senza Stato, un cambiamento di rotta si potrà avere solo se si incrociano due percorsi: la de-criminalizzazione del potere, attraverso una profonda democratizzazione, e la de-istituzionalizzazione della mafia. Una sfida aperta, un'ipoteca sul presente e sul futuro.
9,90

Incontrare le generazioni. Anoressia-bulimia e trattamento della famiglia

Incontrare le generazioni. Anoressia-bulimia e trattamento della famiglia

Nicolò Terminio

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 64

In ambito psicanalitico la clinica dell'anoressia-bulimia ha imposto il tema del coinvolgimento dei genitori nella cura delle giovani pazienti anoressico-bulimiche. È emersa in modo sempre più convincente l'opportunità di aprire il campo terapeutico del soggetto alla presenza dell'Altro familiare, un Altro questa volta in carne ed ossa e non soltanto presente nel discorso delle pazienti. Tale questione si è rivelata imprescindibile soprattutto in tutte quelle situazioni cliniche in cui erano proprio i genitori a chiedere una cura per le loro figlie. In questo libro la questione del trattamento della famiglia nei casi di anoressia-bulimia viene affrontata rivalutando la funzione del desiderio nella trama che si costruisce di generazione in generazione. La riattivazione del desiderio può infatti diventare il motore principale che apre al nuovo, a ciò che non era ancora scritto nello scambio tra le generazioni.
5,00

Beato fra i mafiosi. Don Puglisi: storia, metodo, teologia

Beato fra i mafiosi. Don Puglisi: storia, metodo, teologia

Francesco Palazzo, Augusto Cavadi, Rosaria Cascio

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 200

Si può testimoniare di un prete che la Chiesa cattolica proclama "beato" senza cedere alla retorica, alla falsificazione storica, al buonismo" interpretativo? I tre autori di questo libro ci provano: hanno conosciuto don Pino Puglisi (ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993) e hanno scritto di lui in diverse occasioni. Nella prima e nella quarta parte Francesco Palazzo ricostruisce i tre anni di don Puglisi a Brancaccio, con qualche cenno a quanto accaduto dopo. Traccia inoltre una storia recente, sino all'arrivo di don Pino, della parrocchia di S. Gaetano e del quartiere. Nella seconda parte Augusto Cavadi riflette sul significato teologico e filosofico di questo martirio evidenziando soprattutto come esso costituisca la spia eloquente di una comunità ecclesiale spesso indifferente. Nella terza parte Rosaria Cascio ricostruisce la metodologia pastorale di don Pino alla luce della sua formazione teologica e psicologica e delle diverse esperienze nel corso della sua generosa esistenza. Il volume è impreziosito dalle testimonianze di don Francesco Michele Stabile e di Salvo Palazzolo.
15,00

Beddamatri Palermo! Cronache satiriche della città più incasinata di Italia

Beddamatri Palermo! Cronache satiriche della città più incasinata di Italia

Antonino Cangemi

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2013

pagine: 200

Palermo straripa di fantasia. Per farli ammirare ai turisti - ospiti indesiderati - decora i suoi monumenti con la monnezza, chiama metropolitana un treno di superficie lento quasi quanto gli autobus, le cui attese acculturano i palermitani: chi per merito del 101 non ha letto Guerra e pace? I Pronto Soccorso sono circoli ricreativi, vi si gioca a carte e si scommette su chi verrà visitato dopo, il rosso del semaforo è una mera astrazione, come pure la segnaletica sapientemente occultata dal fogliame. I palermitani? Tutti sicuri di finire in paradiso, non per meriti ma perché l'inferno è già saturo. Tra di loro due minoranze rumorose: i politici e i mafiosi. Entrambe in crisi d'identità: meglio la commedia dell'arte o il varietà? I palermitani di solito sono tranquilli, ma quando jeccano vuci lassù, nell'alto dei cieli, gli Dei, che mai li hanno amati, "si apparasianu pi u scantu ed esclamano: Beddamatri Palermo!".
9,90

Breve storia della Sicilia. Le radici antiche dei problemi di oggi

Breve storia della Sicilia. Le radici antiche dei problemi di oggi

Amelia Crisantino

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 288

Il volume ripercorre la storia della Sicilia a partire da alcune importanti categorie storiografiche, utilizzandole come un codice in grado di chierire il succedersi degli eventi: l'insularità, il ruolo strategico nel Mediterraneo, il rapido sedimentarsi di un'economia che ha il suo punto di forza nel grano e quello debole nell'assenza di manifatture. I temi individuati non costituiscono però dei quadri staccati, a sé stanti, ma sono dei tasselli attraverso cui si dipana l'intera storia siciliana.
12,90

Schegge di storia siciliana

Schegge di storia siciliana

Elio Camilleri

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 160

La storia della Sicilia si snoda ormai da millenni. Gli studiosi che l'hanno sinora raccontata hanno dovuto, necessariamente, tracciare solo le linee generali. In questo agile volumetto, invece, l'autore - pur seguendo un filo conduttore che riesce a dare un'idea complessiva a chi si accosta per la prima volta all'argomento - riscopre e valorizza personaggi ed episodi "minori" che non si trovano nei manuali scolastici né nelle trattazioni universitarie. La narrazione di questi eventi, trascurati dalla storiografia, è realizzata con fine erudizione; soprattutto con grande passione, contagiosa per i lettori che ne hanno pregustato delle anticipazioni in diversi siti internet.
9,90

Ma liberaci dal... sacro. Vivere il Vangelo nella modernità

Ma liberaci dal... sacro. Vivere il Vangelo nella modernità

Vittorio Mencucci

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 240

Negli anni del riflusso postconciliare, la retorica del sacro invade ogni aspetto dell'esperienza religiosa: dall'apparato strutturale, al linguaggio, agli abiti, ai gesti... Eppure il cristianesimo non è la religione del sacro, anzi è la sua antitesi liberatoria. Il sacro è funzionale al paganesimo che ha bisogno di una realtà afferrabile con i sensi per garantire la presenza dell'Invisibile. Nel cristianesimo c'è il corpo di Cristo morto in croce e risorto, per cui il tempio e tutta la religione del sacro non hanno più senso. In secondo luogo il sacro (qadosh) esprime per la sua stessa natura la separazione dal mondo, mentre il cristianesimo si fonda sul movimento opposto dell'incarnazione di Dio che entra nella storia umana senza riserve. In armonia con questa prospettiva la modernità guarda il mondo non come cosa profana, ma come il 'regnum hominis' in cui costruire il proprio futuro. Il punto di vista della modernità permette una più approfondita lettura del vangelo. Liberando il cristianesimo dal sacro, tipico retaggio del medioevo e delle civiltà primitive, si rende possibile coniugare la fedeltà al vangelo e la fedeltà al proprio tempo.
16,00

Presidi da bocciare?

Presidi da bocciare?

Augusto Cavadi

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 136

Con le nuove normative sull'autonomia scolastica, i dirigenti (noti anche con la classica denominazione di 'presidi') detengono notevoli poteri e condizionano fortemente l'efficienza di un istituto. Quando sono preparati, onesti e capaci di relazionarsi civilmente con i docenti, gli alunni e le famiglie, costituiscono davvero un patrimonio professionale e civile; ma cosa succede quando sono diventati presidi perché troppo ignoranti o imbranati per fare gli insegnanti? Nel libro sono raccolti episodi veri e documentati che accusano numerosi esponenti della categoria, ma si dà voce anche a dirigenti in carica che espongono le loro ragioni in difesa. Così, dalla dialettica di punti di vista differenti, emerge il risultato più desiderabile: progettare dei percorsi di formazione per i presidi di domani.
12,50

Intercultura e immigrazione. È difficile incontrare chi è diverso da noi?

Intercultura e immigrazione. È difficile incontrare chi è diverso da noi?

Angelo Villa, Fabio Tognassi

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 64

La questione dell'intercultura e dell'immigrazione è e sarà sempre attuale nel panorama culturale, sociale e clinico nel nostro paese. Questo lavoro intende, a partire dalla nostra esperienza pratica e dalla prospettiva della psicoanalisi, provare a costruire un ragionamento sul tema che vada al di là delle due posizioni semplicistiche che vanno per la maggiore: da un lato la chiusura allo straniero, vissuto come presenza intrusiva e destabilizzante per la nostra cultura di appartenenza; dall'altro il vuoto moralismo che incentiva a incontrare la diversità senza tenere conto delle reali difficoltà culturali che questo comporta. Cosa significa incontrare lo "straniero"? Come incontrare quella stessa alterità che alberga in noi stessi, quella parte di noi che sfugge alla nostra consapevolezza e al nostro controllo e che prende il nome di inconscio?
5,00

La violenza «orrorista» del suicidio. Tre storie spezzate

La violenza «orrorista» del suicidio. Tre storie spezzate

Ignazia Bartholini

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2012

pagine: 136

Ogni suicidio è il prodotto di una violenza implosa contro se stessi. L'assenza del conflitto che connota oggi le relazioni prossime fra genitori e figli, insegnanti e alunni, sembra trasformarsi in una violenza che i giovani indirizzano contro se stessi attraverso una molteplicità di condotte autodistruttive che nel suicidio rintracciano il game over. Il suicidio giovanile è la forma 'orrorista' di un'autoviolenza derivata da un'insufficienza di legami significativi che minano l'identità nel suo formarsi. È orrorista perché è finalizzata alla distruzione di quel corpo che si associa ad una finta costruzione del Sé sociale, mentre il nucleo più autentico della soggettività sfugge allo sguardo dell'altro ed ogni legame sembra essersi reciso irreversibilmente. Il saggio analizza la storia di tre giovani suicidi. Tre storie spezzate di giovani che non avevano imparato a difendersi stando dentro quel conflitto con l'altro significativo che consente l'affermazione della propria identità.
12,50

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