Cronopio
Danza Cieca
Virgilio Sieni
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2022
pagine: 94
“Danza Cieca” è una raccolta di riflessioni sull’esperienza fisica, estetica ed emozionale vissuta nella messa in opera dell’omonimo duetto danzato dal coreografo Virgilio Sieni e dal danzatore non vedente Giuseppe Comuniello. Pensato come un taccuino per favorire il rinnovamento della danza in quanto pratica epifanica di conoscenza e consapevolezza, il libro eredita anni di ricerca sull’origine e sul senso del gesto. La tattilità, l’attenzione alle “cose più piccole”, il sentirsi compresi e mossi dallo spazio, le forme di immaginazione e di memoria scaturite da una danza che si dedica all’altro sono i punti focali di un’esperienza che prende corpo dal corpo, di un linguaggio multisensoriale che tenta di spingersi oltre ogni atto simbolico e produttivo.
Per l'amicizia
Maurice Blanchot
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 70
Nel folgorante "Pour l'amitié", qui presentato per la prima volta al lettore italiano, Maurice Blanchot rievoca l'amicizia con Dionys Mascolo ai tempi dell'occupazione tedesca della Francia e si interroga sul rapporto tra amicizia ed esigenza politica: la resistenza contro i tedeschi, la difesa del movimento algerino d'indipendenza, l'impegno nella rivoluzione del Maggio '68. Ma se tra compagni ci si dà del tu, Blanchot e i suoi amici anche nel vivo dell'impegno politico continuano a darsi del lei, perché l'amico è l'Altro «che non mi lascia mai tranquillo», che mi fa godere «della sua Altezza, di ciò che lo rende sempre più vicino al Bene di quanto lo sia 'io'».
Attore, il nome non è esatto. Il teatro di Romeo Castellucci nelle foto di Luca Dal Pia
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 104
Questo volume è una veduta di alcuni lampi nel firmamento di Romeo Castellucci, artista che, assieme alla Socìetas Raffaello Sanzio, ha attraversato la storia del teatro occidentale dai primi anni Ottanta illuminandola come un tracciante. Le fotografie Attore, il nome non è esatto di Luca Del Pia cristallizzano i momenti di un flusso indimenticabile e perduto, tradendo la semplice memoria di aver visto. A completare il libro è una conversazione del regista con Velia Papa, colei che ha favorito e nutrito in veste di sostenitrice il suo lungo percorso dalle origini all’ascesa sui palchi di tutto il mondo, e che oggi ha ideato e curato questa pubblicazione, intitolata all’attore, con una dedica allo spettatore. Romeo Castellucci, regista, creatore di scene, luci e costumi, è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Cofondatore nel 1981 della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo del teatro una complessa forma d’arte. Le sue messe in scena sono prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri d’opera, in oltre sessanta Paesi che coprono tutti i continenti. Da gennaio 2021 fino alla fine del 2024 Castellucci sarà il Grand Invité di Triennale Milano.
Noi maschere. Storie e paradigmi della personalità
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 301
Gioco, costume teatrale, veicolo di dissimulazione e di identità fittizie, la maschera esercita un fascino immutato nella nostra cultura, chiamando in causa l'incerto rapporto tra sincerità e menzogna, essere e apparire, interiorità ed esteriorità. Che cosa accade al volto travisato o al personaggio quando l'attore esce di scena? Invitando alla metamorfosi e proteggendo dagli sguardi indiscreti, destabilizzando e insieme paradossalmente fissando l'identità della persona, la maschera possiede una natura ambigua che l'uomo contemporaneo può interrogare solo rivolgendosi al passato. Muovendo dalla psicologia che alla fine dell'Ottocento aveva scoperto gli sdoppiamenti dell'io, gli stati di sonnambulismo e le crisi di isteria, attraversando anche la storia delle idee giuridiche e politiche, il volume, a cura di Barbara Chitussi e Giorgio Zanetti, si rivolge alla filosofia e alla letteratura che hanno definito un nuovo paradigma del soggetto inteso come continua vicenda di maschere. Le voci di Maupassant, Thackeray, Proust, D'Annunzio si intrecciano così a quelle di Schmitt, Freud, Lacan e Sartre, componendo la storia sorprendente di questo strumento di trasformazione e creazione di sé: la maschera, appunto, di cui alla fine degli anni Trenta Jean Starobinski aveva compreso il pericoloso potere politico. Autori: Carlo Altini, Jacqueline Carroy, Barbara Chitussi, Silvia Contarini, Contini, De Carolis, Paolo Godani, Daniel Heller-Roazen, Federico Leoni, Federico Lijoi, Bruno Moroncini, Vanessa Pietrantonio, Giorgio Zanetti.
L'etica del desiderio. Un commentario del seminario sull'etica di Jacques Lacan
Bruno Moroncini, Rosanna Petrillo
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 263
"L'etica del desiderio" è il primo commento di una delle opere più rilevanti del pensiero del Novecento. Questo libro, ricostruendo la trama del testo quasi riga per riga e parola per parola, intende essere una guida alla lettura di uno dei momenti più importanti e più impervi del pensiero psicoanalitico di Jacques Lacan, vale a dire il seminario risalente agli anni 1959-60, dedicato al tema dell'etica della psicoanalisi. Attraverso l'esplicitazione di tutti i rinvii nascosti, gli accenni non ulteriormente chiariti che punteggiano e sostengono il corso del seminario, si è cercato di mettere il lettore in contatto con il background, psicoanalitico in primo luogo, ma anche letterario, scientifico e filosofico, su cui si erge la riflessione etica di Lacan.
Decostruzione del cristianesimo. Volume 1
Jean-Luc Nancy
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 223
"La dischiusura" è la prima parte di quella straordinaria e discussa decostruzione del cristianesimo che Jean-Luc Nancy ha poi proseguito con "L'adorazione". Attraverso il pensiero di Nietzsche, Heidegger, Blanchot e Bataille, Nancy ripercorre la storia dell'intreccio tra fede e ragione, religione e metafisica, al fine di aprire, "schiudere", i confini di entrambe. Contro le due minacce, in fondo complementari, con cui deve misurarsi la nostra società, quella di una laicità interamente nichilista e quella di una ricaduta nel fondamentalismo religioso, la decostruzione del cristianesimo - il termine è ovviamente un tributo a Jacques Derrida - è una riflessione sulla possibilità che il pensiero vada al di là di se stesso, inoltrandosi con coraggio in quelli che sono considerati i terreni della religione, nella consapevolezza però che non si tratta di tornare al religioso, ma di comprendere come ne siamo già usciti. "Domandarsi quindi nuovamente che cosa, senza negare il cristianesimo ma senza neanche tornare a esso, potrebbe condurci verso un punto, una risorsa sommersa sotto il cristianesimo, sotto il monoteismo e sotto l'Occidente, che bisognerebbe ormai mettere in luce: perché questo punto aprirebbe, insomma, a un avvenire del mondo che non sarebbe più né cristiano, né anti-cristiano, né monoteista né ateista o politeista, ma capace di andare proprio al di là di tutte queste categorie (dopo averle rese tutte possibili)".
Filosofia della corruzione
Thierry Ménissier
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il concetto di corruzione si riferisce generalmente all’appropriazione illecita di risorse pubbliche per scopi privati; un’appropriazione che rompe la condizione di uguaglianza tra i cittadini. Attraverso l’analisi di casi specifici e il confronto tra diverse metodologie questo libro propone un’indagine filosofica della corruzione, che si muove in un solco teorico di ispirazione machiavelliana e repubblicana. Il presupposto è che il problema della corruzione nelle nostre società non possa essere affrontato con approcci puramente giuridico-normativi, deontologici o moralistici. Le cronache quotidiane mostrano il crescente rilievo che assumono fenomeni plurali e ordinari di “quasi corruzione” che si accompagnano a una crisi profonda della distinzione tra pubblico e privato. Il potere obliquo che si esercita in questi casi rivela un intreccio di legami sociali incomprensibili se interpretati alla sola luce dello scambio di interessi. Nella prospettiva filosofica che anima la riflessione di Thierry Ménissier, la corruzione si rivela, invece, come una vera e propria “forma di vita”. In società sempre meno orientate “alla virtù civica”, e attraversate da forme disseminate di potere obliquo, Ménissier tenta di rispondere alla domanda: quale etica pubblica è oggi possibile?
Archeologia del sangue (1948-1961)
Enzo Moscato
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 186
“I testi presenti in questa prima parte del lavoro chiamato 'Archeologia del sangue', da me, idealmente, previsto diviso in tre sezioni, dai primi anni della mia vita fino a mò (anno del Signore 2020), potrebbero costituire una sorta di bislacca e parziale ‘autobiografia’. Cioè, e con ciò, spiego il perché dei due aggettivi, ‘bislacca’ e ‘parziale’, di cui sopra: invece che parlare della mia vita, partendo dalla ‘a’ e arrivando alla (del resto ignota!) lettera ‘zeta’ di un lungo, complesso e ancora perdurante (grazie a Dio!) percorso, ho preferito concentrarmi piuttosto su un determinato mio periodo di esistenza; nello specifico, quello che va dall’anno 1948 all’anno 1961, e su di esso darvi ragguagli, esemplificandoli, raffigurandoli, in simbolici quanto concisi, spero!, nuclei narrativi”.
La teoria degli incorporei nello stoicismo antico e «La nozione di problema in filosofia»
Émile Bréhier
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 160
In questo libro, che tanta parte ha avuto nella cultura francese del Novecento, Émile Bréhier introduce lo Stoicismo nel grande dialogo che la filosofia contemporanea ha intrattenuto con l'antichità, esplorando il luogo in cui sembra venir meno il principale assunto della dottrina stoica: «tutto ciò che esiste è corpo». Questa fisica, che estende la nozione di corpo a tutto ciò che è in grado di agire e patire, è costretta a fare i conti con quattro residui inattivi e impassibili: l'esprimibile, il luogo, il vuoto e il tempo. Si tratta di esistenze al limite del reale. Non per questo secondarie, se è vero che la dialettica - «scienza del vero e del falso e di ciò che non è né vero né falso» - si compone esclusivamente di esprimibili, ossia di incorporei. La presenza degli incorporei, inoltre, conduce gli Stoici a situare al sommo delle categorie non più l'«essere» ma il «qualcosa»: unità più alta che comprende corpi e incorporei.
Una festa tra noi e i morti. Sull'Orestea di Eschilo
Anagoor
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 261
Orestea/Agamennone Schiavi Conversio, apertura della 46' Biennale di Venezia, è un lavoro teatrale sulla trilogia di Eschilo, un confronto con l'opera che estende il dominio del teatro ai campi anti-teatrali della performance e della critica. Cosa significa recarsi a cospetto del corpus eschileo, di una materia archeologica in primo luogo verbale? Orestea, tragedia politica o metafisica? Il libro rivela l'impegno di Simone Derai a tenere ostinatamente per mano i due discorsi paralleli della giustizia e dell'essere, affrontando la scalata a questa impalcatura bifida e impervia con una nuova infedele traduzione. I: Orestea di Anagoor rincorre Eschilo ma anche Socrate, Broch, Severino, l'amato Sebald, Arendt, il poeta Mazzoni, una muta di Virgili apripista per scendere lungo la schiena dell'Occidente, dal bacino del Mediterraneo alle foreste europee, su tracce che portano ai rituali funebri, all'ossessione del non c'è più, all'origine del teatro, ai deliri del continente, alle fosse comuni.
L'avanguardia dei nostri popoli. Per una filosofia della migrazione
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 168
"I profughi costretti di paese in paese rappresentano l'avanguardia dei loro popoli". Hannah Arendt scriveva queste parole nel famoso articolo del 1943 "We Refugees", aggiungendo che "il consesso dei popoli europei è andato in pezzi quando, e perché, ha permesso che i suoi membri più deboli fossero esclusi e perseguitati". Nell'epoca delle migrazioni climatiche, delle nuove esclusioni e dei nuovi razzismi, anche ambientali o legati alla pandemia, la diagnosi arendtiana non solo non ha perso nulla della sua attualità ma suggerisce strategie interpretative inusuali, esige che la stessa nozione di popolo sia nuovamente interrogata. Attraversando le discipline, spaziando dalla critica dell'integrazione alle riflessioni sul colonialismo, indagando i dispositivi di produzione degli apolidi o le moderne teorie e pratiche di esclusione del diverso, riflettendo sulla potenza testimoniale delle immagini e sulla violenza paranoide delle attuali chiusure identitarie, il volume, a cura di Andrea Cavalletti e Gianluca Solla, concepisce la filosofia delle migrazioni nel senso del divenire migrante dei nostri popoli. Proprio oggi, quando il dominio capitalistico ha reso le nostre vite invivibili, le figure del rifugiato e del perseguitato indicano paradossalmente l'unica sopravvivenza possibile.
Chi ha paura dei classici?
Enrico Terrinoni
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 200
I classici sono libri del passato che, parlando al presente, appartengono al futuro. Sono libri nosferatu: ritornano trasfigurati per trasfigurarci; e così facendo influenzano anche l'ambiente della letteratura contemporanea attraverso percorsi inaspettati. Perché, allora, suscitano spesso fastidio nel pubblico e nella critica? Forse perché conservano un qualcosa di aristocratico, una presunzione di superiorità? Sarebbe inaccettabile, quando si parla di libri, visto che nulla può davvero regolare il gusto o le preferenze individuali dei lettori. Il libro rilegge, con spirito eretico e provocatorio, una serie di mostri sacri delle letterature inglese, irlandese e americana; da Conan Doyle a Joyce, da Hawthorne a Wilde, da Sterne a Flann O'Brien. Vengono affrontati classici del romanzo sensazionale, del modernismo, del romanzo storico, della fiaba, delle origini del romanzo inglese e del racconto postmodernista, nel tentativo di ricercare all'interno delle loro strutture portanti l'essenza della loro immortalità.