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Libri di Gabriele Guercio

I sei anni di Marcello Rumma

I sei anni di Marcello Rumma

Gabriele Guercio, Francesco Guzzetti

Libro: Libro rilegato

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 432

Un'indagine documentata e profonda sulla figura e l'opera di Marcello Rumma, tra 1965 e 1970, in una stagione di revisione radicale dei linguaggi artistici, nell'ambito di una riflessione più ampia sulle strutture culturali e politiche delle società occidentali. In stretta connessione con la molteplicità di impegni assunti da Rumma - tra promozione dell'arte contemporanea, riflessione critica, mecenatismo privato, impegno istituzionale e pratica editoriale - studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari oltre che geografici alternano affondi specifici e ricostruzioni del contesto, proponendo un mosaico originale dei sei anni che hanno segnato la vicenda intellettuale ed esistenziale di Marcello Rumma e, più in generale, una nuova periodizzazione di quello spaccato cruciale di storia e storia dell'arte contemporanea. La prima ricostruzione critica completa, rigorosa, di un'impresa culturale e di un impegno civile che hanno inciso profondamente sulla trasformazione dei linguaggi artistici degli ultimi decenni del Novecento. A Marcello Rumma è stata dedicata la mostra al museo Madre di Napoli [16 dicembre 2019 - 29 giugno 2020] curata da Gabriele Guercio con Andrea Viliani.
30,00

Arte o decadenza. Dilettanti professionisti maestri

Arte o decadenza. Dilettanti professionisti maestri

Gabriele Guercio

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 336

Immaginare l’arte come evento che sfida la decadenza significa pensare a una potenza che non è mai confinata al presente, che non si limita alla sua contemporaneità. L’arte, radicata nel momento storico in cui nasce, possiede tuttavia una forza che la trascende, rinnovandosi continuamente. Non è solo testimonianza del tempo, ma resistenza alla sua caducità. In essa, il presente si dissolve per fare spazio a un essere sottratto al divenire.
26,00

Antidestino. Quattro esempi dell'arte italiana 1965-1983

Antidestino. Quattro esempi dell'arte italiana 1965-1983

Gabriele Guercio

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2022

pagine: 218

“È André Malraux a parlare dell’arte come di un ‘antidestino’ […]. Senza capirne bene il perché, ho ripensato a tale intendimento malrauxiano della pratica artistica subito dopo aver deciso di ripubblicare i quattro saggi raccolti nel presente volume. La loro stesura data a momenti diversi e risponde a motivazioni altrettanto diverse. Inoltre, è ciascuno focalizzato su una o più opere di quattro artisti italiani assai difformi tra loro in termini di poetica, modalità espressiva, visione della realtà e della storia: Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Francesco Matarrese e Gino De Dominicis. Nel chiedermi se ci fosse un tratto unificante, tanto in quelle opere quanto nei ragionamenti da me perseguiti studiandole, mi sono reso conto di come […] nei testi aleggi comunque una certa atmosfera. Puntuale ritorna la convinzione che le opere d’arte possano mettere in discussione lo status quo (artistico, storico-artistico, culturale o storico che sia), introducendo nel mondo dei desiderata, progetti e prospettive inedite. Ciò le fa apparire sottratte e inintelligibili rispetto a qualsivoglia ordine discorsivo, dominante o no, di cui non siano esse stesse le propulsive artefici. Nella loro stanziale finitezza, le opere evidenziano così l’infinito: l’implicita possibilità di un’eccedenza che le esime da qualsiasi relazione con il noto o l’acquisito.” (Gabriele Guercio)
17,00

Opere d'arte e nuovi inizi

Opere d'arte e nuovi inizi

Gabriele Guercio

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 456

L'idea di un inizio nel e dal nulla, rintracciabile nella teologia giudaica, islamica e cristiana, trasmigra da Platone a Dante, fino a Hannah Arendt. Ma è nelle arti visive che rivela una valenza affatto singolare: a partire dalla preistoria, gli esseri umani realizzano figurazioni la cui emergenza, difficilmente ascrivibile a cause determinate, può persino coincidere con una svolta antropologica in grado di ridefinire la nostra condizione emotiva, mentale e esistenziale. Un'opera d'arte segna sempre un nuovo inizio, una cesura, una mutazione priva di antecedenti. Qualcosa appare in seguito a un vuoto, sfuggendo ai vigenti criteri di intelligibilità, siano questi tecniche, convenzioni, modalità espressive, credenze o abitudini mentali. Sorprendendo sia chi la crea sia chi ne fruisce, l'opera rappresenta un'estraneità di cui il mondo non aveva necessariamente sentore né aspettativa. Nella modernità, l'aliena soglia dell'inizio sostiene il dubbio creativo di Michelangelo, ispira la critica d'arte di Denis Diderot, anima il senso di qualità teorizzato da Bernard Berenson e viene rimossa nell'anti-umanesimo di Andy Warhol. Nel quadro di una prospettiva paradossalmente storicizzante, il libro tenta di dare conto dell'ex nihilo artistico e della sua operatività, invitando a giudicare l'arte passata e presente al di là delle volatili oscillazioni del gusto di cui si nutre la demagogica supposizione di una moltiplicazione inarrestabile dei prodotti creativi.
27,00

L'arte sopravvivrà alle sue rovine

L'arte sopravvivrà alle sue rovine

Anselm Kiefer

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 224

Anselm Kiefer ha fatto irruzione nella scena artistica tedesca nel 1969 con una serie molto controversa di opere dedicate alla storia della Seconda guerra mondiale, capaci di risvegliare la Germania dall'amnesia collettiva che la ottenebrava. Da quel momento, ogni volta la produzione artistica di Kiefer ha espresso il rifiuto per il limite, non solo nella sua monumentalità e nella potenza della sua materialità, ma anche nell'infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato. Tra dicembre 2010 e aprile 2011, Kiefer è stato il primo artista visuale a occupare la cattedra di Creazione artistica al Collège de France di Parigi, dove ha tenuto otto lezioni, seguite dai rispettivi seminari. Questo volume raccoglie quelle lezioni, insieme alla lezione inaugurale con cui l'artista ha dato inizio al corso. Kiefer attinge alla letteratura, alla poesia, alla filosofia e ai suoi ricordi personali, nel tentativo di districare e rivelare il processo di sedimentazione e rielaborazione dei temi che circolano, si incrociano e si aggregano per formare la costellazione della sua arte. Queste lezioni gettano luce sulla dimensione universale di un artista, la cui opera è attraversata dalla storia, dal mito - greco, assiro e germanico —, dalla religione, dal misticismo ebraico, dalle donne, dalla poesia. Una raccolta di scritti cruciali per la comprensione dell'arte contemporanea.
25,00

Il demone di Picasso. Creatività generica e assoluto della creazione

Il demone di Picasso. Creatività generica e assoluto della creazione

Gabriele Guercio

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 243

Intrapreso agli inizi del Novecento, l'abbandono di un'idea di creatività rarefatta e aristocratica - che in Occidente pur sostenne la visione dell'originalità dell'opera d'arte, da Dante fino a Heidegger - trova negli ultimi decenni un inquietante parallelo nell'organizzazione del lavoro: proprio come il lavoro esonda nel non lavoro, così l'arte sconfina nella non-arte, ed entrambi sfociano in una piatta e deresponsabilizzata dimensione di creatività generica, totalitariamente e indiscriminatamente fungibile dal mercato e dal marketing. E giusto ribellarsi a questo omologante laissez-faire, al contempo sregolato e dispotico? Per rispondere consapevolmente in maniera affermativa, Gabriele Guercio traccia una genealogia e una storia degli aspetti dirimenti dell'arte novecentesca, facendosi in ciò guidare da Picasso. Se infatti l'inquilino di Boulevard Raspail 242 è indubbiamente il pioniere della sregolata disseminazione del fare creativo che ancor oggi connota la pratica artistica, la sua storia non è certo riducibile a questo pluralismo panico. Picasso ha attraversato l'anarchia e ha toccato l'altra riva della libertà, riconoscendo e problematizzando il volto nefasto e opprimente dell'indifferenza della produzione (ormai abitata da sostituibili e nomadi creativi). Fu cioè posseduto da un demone bifronte, che se da un lato alimentava il faustiano relativismo creativo, dall'altro lo spingeva a riconquistarsi un creazionismo artistico potenzialmente in grado di riscattare e il lavoro e l'arte.
18,00

L'arte non evolve. L'universo immobile di Gino De Dominicis

L'arte non evolve. L'universo immobile di Gino De Dominicis

Gabriele Guercio

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2015

pagine: 128

Priva di radici accertabili, sganciata dalla sequenzialità di un prima e un dopo, l'opera d'arte abbatte le barriere del tempo e ci proietta in uno spazio estraneo al progresso. Che l'arte non evolva, cioè non proceda per via di un lineare sviluppo temporale ma sia invece capace di introdurre novità di cui non c'era sentore in precedenza, è la tesi di questo saggio sulla poetica dell'immortalità in Gino De Dominicis. Un'indagine su un enigma - quello della creazione ex nihilo - e una meditazione sull'origine di tutte le cose. Guercio prende le mosse dal lavoro più emblematico e controverso dell'artista, la Seconda soluzione d'immortalità (l'universo è immobile), esposto nel 1972 alla Biennale di Venezia in una sala che è la summa delle riflessioni di De Dominicis e che viene subito chiusa al pubblico per lo scalpore che desta. Motivo dello scandalo è la presenza di un giovane veneziano affetto dalla sindrome di Down. Posto davanti a tre oggetti sul pavimento - una pietra, una palla di gomma e il perimetro di un quadrato bianco - Paolo Rosa non rappresenta una mera provocazione come pensano i più reazionari (di destra e di sinistra), ma è il fulcro attorno al quale si dispongono gli altri elementi, la chiave di tutto l'insieme. Grazie alle molteplici dinamiche che questa figura innesca, l'artista conferisce all'opera una facoltà senza precedenti: aprire una breccia nell'eternità...
15,00

L'arte non evolve. L'universo immobile di Gino De Dominicis

L'arte non evolve. L'universo immobile di Gino De Dominicis

Gabriele Guercio

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2015

pagine: 138

Priva di radici accertabili, sganciata dalla sequenzialità di un prima e un dopo, l'opera d'arte abbatte le barriere del tempo e ci proietta in uno spazio estraneo al progresso. Che l'arte non evolva, cioè non proceda per via di un lineare sviluppo temporale ma sia invece capace di introdurre novità di cui non c'era sentore in precedenza, è la tesi di questo saggio sulla poetica dell'immortalità in Gino De Dominicis. Un'indagine su un mistero - quello della creazione ex nihilo - e una meditazione sull'origine di tutte le cose. Guercio prende le mosse dal lavoro più emblematico e controverso dell'artista, "la Seconda soluzione d'immortalità" (l'universo è immobile), esposto nel 1972 alla Biennale di Venezia in una sala che è la summa delle riflessioni di De Dominicis e che viene subito chiusa al pubblico per lo scalpore che desta. Motivo dello scandalo è la presenza di un giovane veneziano affetto dalla sindrome di Down. Posto davanti a tre oggetti sul pavimento - una pietra, una palla di gomma e il perimetro di un quadrato bianco - Paolo Rosa non rappresenta una mera provocazione come pensano i più reazionari, ma è il fulcro attorno al quale si dispongono gli altri elementi, la chiave di tutto l'insieme. Grazie alle molteplici dinamiche che questa figura innesca, l'artista conferisce all'opera una facoltà senza precedenti: aprire una breccia nell'eternità.
15,00

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