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La storia di Marco Paradiso è una storia di un giovane dei nostri tempi che ha vissuto un'esperienza di vita tanto breve quanto intensa. Questa intensità, testimoniata dai ricordi innumerevoli di quanti hanno avuto il dono della sua conoscenza, è presente nell'incessante catena di amore e di affetto che quotidianamente i suoi genitori hanno modo di ap-prezzare. Come una vita sferica, seppur breve, vissuta in pienezza e autentica bellezza. Marco Paradiso è nato a Roma il 25 novembre 1990 ed il 28 ottobre 2022, durante un'escursione sul monte Argentera (CU), arrivato in vetta, manda questo messaggio: "Sono in cima, scendo lato est passando per il rifugio Morelli Buozzi che è più corta". Era solo quel giorno, come tante altre volte, nessuno può sapere quello che è realmente successo, era preparato, scrupoloso, attento, eppure il giorno dopo è stato trovato dal soccorso alpino. Basta poco in montagna, una distrazione, un malessere, un imprevisto imprevedibile, oppure semplicemente l'avverarsi di quanto il destino ci ha riservato… Giovane ingegnere appassionato di montagna e di fotografia, ha lasciato un tesoro fotografico di commovente bellezza e testimonianza del suo amore per la natura e la vita. Questo patrimonio è stato condiviso con i suoi amici più cari che ora hanno inteso, insieme ai suoi genitori, renderlo fruibile a tante persone che non lo hanno conosciuto.

«Avevo 14 anni ero una ragazzina innocente e ignara di tutto quello che mi stava succedendo e avrei dovuto affrontare nella vita. Iniziai a vedere un'anima e questo mi segnò profondamente. Provai tanta paura. Con il tempo capii che era un'anima dannata che cercava da me la sua pace. Riuscii a liberarmene, e al tempo stesso cominciai a sentire sensazioni mai provate, e ad avere una sensibilità spiccata mai avuta prima. I miei sogni premonitori mi accompagnano ancora oggi. È stata un'esperienza indimenticabile. Ancora oggi purtroppo non c'è la piena consapevolezza che intorno a noi esiste un mondo spirituale che ci accompagna, non siamo soli. Nel mio manoscritto gli argomenti trattati non sono semplici né da esporre né da credere e comprendere, perché si è portati a credere solamente a ciò che vediamo con i nostri occhi. Per il futuro mi auguro che aumenti l'apertura mentale verso determinati temi, e diminuisca lo scetticismo, per dare spazio alla spiritualità». È rivolto a chi ama approfondire la poesia.

L'autore propone sei racconti inediti che ruotano intorno ad un mondo immaginario, raccolto nei piccoli borghi della provincia meridionale, dove la vita scorre, misera e stantia fra le case di pietra e i riti arcaici della cultura contadina. In questo contesto succedono fatti e storie minute, eppur tragiche, che sconvolgono l'immobilità ordinaria della vita di paese ed evidenziano la meschina ambiva-lenza dell'animo umano, capace di atti eroici, come di brutale e cinica violenza. I racconti, pur intrigati in trame talvolta inverosimili, hanno un taglio così essenziale e pragmatico che li rende realistici, quasi sceneggiati. I protagonisti delle storie sono personaggi spesso miserabili senza umanità, inverosimili eppur veri. Un trucido pervertito, una nobildonna decaduta ed epilettica, due spiritisti della domenica, ragazzi di strada e di vita, professori schizzati, pidocchiosi, amanti clandestini, bidelli e sacrestani tutti artefici di malefatte, di tradimenti, di faide dall'esito invariabilmente infausto. In questo contesto si colloca un personaggio baricentrico, il professor Ciccillo Catamenò, letterato in pensione, che introduce in questo mondo di mediocrità infinita, elementi di saggezza, di umanità e di cultura che tuttavia non bastano a far virare il corso del destino che porta i protagonisti a sbattere contro l'ineluttabilità del male. È rivolto a chi ama il genere narrativo.

E se la morte non fosse una fine, ma una continuità? Da sempre, l'uomo ha cercato di dare un senso alla morte, di comprenderla, di esorcizzarla. È il grande mistero che spaventa e affascina, che tutti sappiamo inevitabile ma che, per timore o superstizione, evitiamo di affrontare. In questo libro, l'autore si addentra in un tema tanto delicato quanto universale, cercando di ribaltare la prospettiva comune: e se la morte non fosse altro che una condizione necessaria della vita stessa? Attraverso un'analisi che tocca filosofia, spiritualità e religione, il testo esplora il modo in cui diverse culture e credenze affrontano il concetto dell'aldilà. Dalle religioni monoteiste alle antiche tradizioni, emerge un elemento comune: il bisogno umano di sentirsi ancora legati a chi non c'è più. Che si tratti di miracoli, apparizioni o della semplice memoria di chi abbiamo amato, la morte non è solo assenza, ma un filo invisibile che continua a tenerci uniti. Con uno sguardo lucido e al tempo stesso profondamente umano, Rino Salvestrini ci invita a riflettere su come la paura dell'ignoto possa essere trasformata in accettazione e speranza. Perché, in fondo, il senso della vita potrebbe risiedere proprio nella consapevolezza della morte. E se imparassimo a guardarla non come la fine di tutto, ma come parte di un percorso più grande? È rivolto agli appassionati dell'occulto e a chi predilige saggi narrativi.

Nella suggestiva cornice della splendida Puglia, terra di antiche tradizioni e paesaggi mozzafiato, si svolge una frenetica e avvincente storia di spionaggio e intrighi. Giulio Rosso, ex Agente dei Servizi Segreti Italiani con il nome in codice RED, viene trascinato in una pericolosa missione che metterà a repentaglio la sua vita e quella di coloro che gli sono cari. Isabella Russo, determinata Investigatrice Privata, si rivolge a Giulio con una rivelazione sconvolgente: un pericoloso gruppo criminale è sulle tracce del Presidente della Regione Puglia, con l'intenzione di sequestrarlo per ottenere vantaggi politici ed economici. Non esitando un attimo, Giulio decide di mettersi nuovamente in gioco e affrontare la minaccia con tutte le sue abilità e risorse. Il Maresciallo La Gioia, esperto e risoluto, decide di formare una squadra speciale composta da agenti di diverse unità dei reparti speciali italiani, pronti a collaborare con Giulio per sventare il pericoloso complotto in atto. Tra azioni adrenaliniche, colpi di scena, Giulio dovrà fare affidamento sul suo istinto, sulla sua esperienza e sull'aiuto prezioso dei suoi nuovi alleati per portare a termine l'arduo compito che gli è stato affidato. In un intreccio avvincente di spionaggio, politica e azione, Giulio Rosso si troverà costretto a lottare contro nemici potenti e astuti, pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono. È rivolto a chi ama il genere narrativo-noir e d'azione.

Toscana 1847 Margherita Mameli, cittadina sardo-piemontese, attraversa il mare con mezzi di fortuna, alla ricerca di un uomo, uno straniero, il padre dei suoi figli. Dalla Cagliari sabauda alla Roma dei Papi, dalla Maremma selvaggia alle dolci colline senesi, si dipana la vicenda di una giovane madre. Approdata in una terra sconosciuta e ostile, dilaniata da ataviche divisioni e lotte intestine, Margherita si ritrova coinvolta, a pieno titolo, nell'intricata rete delle società segrete e nelle numerose contese e lotte armate per l'indipendenza e l'Unità d'Italia. Apparentemente fragile, in realtà fiera e determinata, non verrà mai meno a quei valori che la rendono tanto simile alla sua terra, sia quella da cui proviene, sia quella della cui nascita si rende, suo malgrado, partecipe. È rivolto a chi predilige i romanzi storici e di narrativa.

Nel secondo capitolo della sua travolgente autobiografia, l'autore ci immerge in una vita sospesa tra passione e pericolo, dove ogni scelta è una sfida e ogni evento lascia cicatrici indelebili. Una relazione tormentata con la "donna sbagliata" e un disastro aereo causato da un atto doloso spingono Antonio al limite tra la vita e la morte, in un tempo segnato da paura e incertezza. Ed è proprio quando tutto sembra perduto che una figura luminosa irrompe nella sua esistenza: una ragazza vitale e travolgente, capace di riaccendere speranza e felicità. Tra avventure mozzafiato e attimi di gioia mai provati prima, Antonio riscopre il senso di amare e lasciarsi amare, ma una sottile ombra si insinua nella sua nuova felicità. Piccoli indizi e frasi enigmatiche lasciano presagire che il destino non ha ancora giocato tutte le sue carte. Che cosa significa davvero amare? C'è davvero un disegno più grande dietro ogni incontro della nostra vita? Ogni personaggio già conosciuto nel primo volume torna qui svelando nuove sfumature, intrecciando il proprio destino a quello dell'autore e a nuovi personaggi in modi sorprendenti. Le loro storie si sveleranno e riannoderanno, rivelando legami inscindibili e pieghe inaspettate, in un crescendo emotivo che culminerà in un finale tanto inatteso quanto sorprendente. È rivolto a chi predilige il genere narrativo di introspezione e i romanzi di formazione

Antonio ha tredici anni e un'energia indomabile che lo spinge oltre ogni limite. Quando ruba l'auto del padre per fuggire con il suo primo amore, inizia una corsa spericolata verso la libertà, un viaggio fatto di scelte ribelli, cadute vertiginose e sfide contro un destino spietato. Le arti marziali diventano il suo rifugio, un modo per domare la rabbia e dare ordine al caos dentro di sé, ma il corso della vita non concede tregua. Una perdita devastante e un gesto di vendetta lo trascinano in un vortice di dolore e domande senza risposta. In questo percorso accidentato, due donne cambieranno per sempre la sua esistenza: una come simbolo di salvezza, l'altra come un'ombra minacciosa che incombe sul suo futuro. Alla ricerca di una via di fuga dalla violenza che lo circonda e dal vuoto di una famiglia incapace di comprenderlo, Antonio approda all'accademia aeronautica, dove un incontro inaspettato lo porterà a confrontarsi con il suo passato e con il desiderio di redenzione. Con una voce intensa e senza compromessi, l'autore di questa autobiografia senza precedenti ci trascina nei meandri di una giovinezza inquieta, segnata da ribellioni, amori perduti e sfide che sembrano insormontabili, costruendo un racconto che è al tempo stesso denuncia e riflessione, coraggio e trasgressione. Un viaggio tra i confini sfumati di dolore e speranza, in cui ogni pagina vibra di verità e di vita.

Le storie e le figure che questo libro raccoglie scavano nella memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe Alcune sono conosciute, altre stavano nascoste ai più e riemergono dai cassetti dei ricordi di uomini e donne che sono ormai gli ultimi testimoni dell'italianità dell'Adriatico orientale. Storie che non si possono e non si debbono perdere, ma tramandare e affidare alla coscienza nazionale come insegnamento e monito. Storie di eroismo e di sofferenza, di morte e di vita, di stoicismo e di santità: un grande inno di italianità e di libertà. È rivolto a chi ama il genere storico.

È rivolto a chi ama approfondire l'Arte della poesia.

La sua "adorata penna", come da lui definita in un punto del romanzo, assolve sapientemente al compito che le viene assegnato. Semplice, elegante e fluida, arriva abilmente e con stile al cuore del lettore. Da piccolo protagonista del melodramma ad adolescente incompreso, da ragazzo indifeso a giovane diventato adulto, l'autore ripercorre la sua storia in modo commovente e, a tratti, struggente, regalandoci uno scritto intenso e suggestivo che culmina in una meravigliosa lettera dedicata ai figli: il testamento morale che, nelle ultime pagine, sintetizza il significato profondo dell'opera. Armando Di Nardo esordisce nel mondo della scrittura con una complessa operazione narrativa, nella quale l'ispirazione è condensata in cronaca e la ricostruzione delle vicende è affidata alla sensibilità poetica. Un romanzo autobiografico attraverso il quale il lettore è dolcemente accompagnato in uno straordinario viaggio emozionale e psicologico.

Questo testo raccoglie una serie di contributi sul colore che nascono soprattutto in occasione di lezioni tenute in ambito universitario. I brevi saggi qui presentati si prefiggono lo scopo di operare negli interstizi, nelle pieghe di questo affascinante mondo, e si occupano di tematiche al momento non completamente esplorate o comunque poco sviluppate, apparentemente secondarie, ma altamente significative, per meglio comprendere ed analizzare un tema così ampiamente affrontato, anche se non in maniera esaustiva, nelle molte pubblicazioni disponibili. Quanto singolarmente trattato viene presentato all'interno di un "sistema di idee" che ne evidenzia le interrelazioni; pertanto, si troveranno rimandi all'uno o all'altro dei testi, a dimostrazione del fatto che il "soggetto colore" non è intrappolabile o classificabile in sotto-argomenti chiusi, con confini ben definiti. Al contrario, proprio l'intrinseca non-finitezza di ogni aspetto affrontato e trattato, sottolinea la forza dell'intero organismo cromatico nel quale ogni tesi e trattazione sfuma nell'altra, rendendo continua una questione che, la necessità di analisi e di comprensione, vorrebbe fosse presentata come discreta. Ecco allora che i problemi della visione, della percezione, si intersecano con quelli linguistici, della definizione verbale delle singole tinte e sfumature, mentre la querelle tra colore e bianco/nero si risolve e trova un punto di incontro nel linguaggio artistico e in quello della parola-idea. Ovviamente, la somma dei vari testi non intende fornire alcuna risposta definitiva. Anzi, semmai vuole aprire, allargare il dibattito e fornire spunti per nuovi e futuri contributi, auspicando – comunque – che non si possa mai scrivere la parola fine sull'argomento.