AlboVersorio
Astrazione e astrazioni. In occasione di una mostra di Gualtiero Savelli
Libro
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2010
pagine: 128
Contro le attuali tendenze artistiche dominanti nel mercato, che si potrebbero etichettare come "post-moderne", l'opera di Savelli si pone all'interno di quella categoria del "moderno" che nella Teoria estetica di Adorno contrappone tanto l'arte tradizionale, centrata sulla Bellezza sull'Eternità, quanto alle avanguardie, caratterizzate dalla "confusione" di arte e vita e oggi, con le neo-avanguardie, da un "realismo acritico". Considerare la pittura di Savelli come adornianamente "moderna" significa giudicarla estranea alle produzioni dell'"industria culturale" e a quelle della cosiddetta "società dello spettacolo". Di qui il suo isolamento e, soprattutto, la strenua difesa della "forma" e dell'"opera". L'arte di Savelli, infatti, nella sua astrazione, mette in questione l'esistente per fare emergere per fare emergere l'altro dell'esistente stesso, quel "non-visibile" che apre a possibilità diverse rispetto alla realtà vigente..
L'attualità del tragico. Un percorso filosofico
Andrea Mariotti Geuna
Libro
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2010
pagine: 128
Alle origini della rappresentazione. La tragedia in Aristotele e Nietzsche
Antonio Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 252
Il libro propone una ricognizione delle teorie della tragedia elaborate da Aristotele e da Nietzsche, assumendo come motivo conduttore dell'analisi il tema della rappresentazione. In questa prospettiva, la tragedia diventa l'occasione esemplare per ricomprendere non soltanto la questione della rappresentazione - questione, peraltro, di indubbia rilevanza e attualità filosofica - ma anche quella, strettamente connessa alla prima, relativa al rapporto arte-vita, o arte-realtà. A essere in gioco, allora, è innanzitutto quel carattere autenticamente "veritativo" che tanto Aristotele quanto Nietzsche - in modi e forme radicalmente diversi -attribuiscono alla forma-tragedia, finendo col riconoscere la sua ineludibile funzione conoscitiva, la sua capacità cioè di parlare del mondo: il suo offrirsi a noi, insomma, come uno dei luoghi eminenti del pensare e del comprendere.
Oggetti semi-opachi. Sulla filosofia dell'arte di Arthur C. Danto
Luca Marchetti
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 164
A partire dal problema dell'indiscernibilità tra opera e oggetto la filosofia dell'arte di Arthur C. Danto va alla ricerca di una loro differenza ontologica che lo porta a pensare le opere d'arte come oggetti trasparenti e opachi allo stesso tempo: le opere manifestano un di più incarnato nei loro stessi mezzi formali e materiali. Attraverso il confronto con autori della tradizione estetica e analitica questo lavoro prova a ripensare produttivamente le ragioni della filosofia dell'arte di Danto.
La dialogica orfica di Gabriel Marcel. Per una saggezza neosocratica
Andrea Serra
Libro
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 160
Lo specchio e il talismano. Schelling e la filosofia della natura
Davide Sisto
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 240
Il decalogo. Volume Vol. 9
Andrea Tagliapietra, Vincenzo Vitiello
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 64
Il rischio del politico. Opposizione e neutralizzazione in Carl Schmitt
Renata Badii
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 128
I segni del giovane Proust. Per un ritratto filosofico del futuro autore della «Recherche»
Claudio Rozzoni
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 206
Quali somiglianze può produrre un ritratto del giovane Proust? Quali "reminiscenze anticipate", confrontandosi con un tale compito, si possono udir risuonare con la filosofia che si respira fra le parole del suo futuro capolavoro? Sebbene Proust non sia stato un filosofo, nondimeno, fin da quando i primi volumi della Recherche fecero la loro comparsa, gli spiriti più sensibili si accorsero che stava vedendo la luce un'opera che, pur rinunciando alla tentazione di 'enunciare tesi', era portatrice d'una inedita valenza teoretica. Dovremo allora comprendere, attraverso questo lavoro, se si possano rinvenire all"'origine' dell'apprentissage proustiano i segni dell'estetica filosofica che si paleserà nell'opera futura. Sarà ripetendo - ricreandolo l''inizio' che si tenterà di capire come tutto cominciò.
Il Decalogo. Volume Vol. 10
Massimo Donà, Khaled F. Allam
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 45
Ospite di questo ultimo appuntamento con il Decalogo è un significativo rappresentante della cultura islamica, da tempo residente in Italia: Kahled Fouad Allam. Un intellettuale che ha sempre saputo tematizzare le grandi questioni politico-culturali del nostro tempo con grande lucidità e finezza, che ci ha aiutato a decifrare i nodi più delicati di un rapporto già di per sé non facile, come quello tra islamismo e cristianesimo. In questa occasione egli si confronta con il Comandamento che più di tutti caratterizza le religioni del Libro - rendendole espressioni di un radicale monoteismo. E ci aiuta a confrontarsi con la sua natura abissale. Il volume è introdotto da un saggio di Massimo Donà che, a conclusione di questo affascinante percorso, svolge un ragionamento filosofico sulle Dieci Parole considerate nel loro insieme.
Il Decalogo. Volume Vol. 8
Nini Barbato, Ernesto Galli Della Loggia
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 48
Un dialogo tra Ernesto Galli della Loggia e Don Nini Barbato. Da un lato, uno degli storici italiani più attenti alle vicende della contemporaneità, nonché famoso opinionista del Corriere della Sera, e dall'altro uno studioso di cose religiose, impegnato attivamente nella sfera del sociale e dunque vitale protagonista di quella prassi cristiana che rappresenta uno degli aspetti più interessanti della Chiesa del nostro tempo. I due intellettuali discutono sulle implicazioni etico-religiose, ma anche politico-sociali, del comandamento che invita a non rubare; intorno al quale viene qui offerto al lettore un ricchissimo ventaglio di spunti di riflessione.