ALA Libri

Tutto nasce in una casa di Bologna dove la narrazione è un gesto quotidiano, quasi un rituale. Un uomo, una donna, un nonno, una ragazza adolescente: intorno a loro prende forma una rete di voci, memorie, riflessioni, interrogativi. Si parla, si ascolta, si discute. Le storie che attraversano queste pagine non seguono un unico filo lineare, ma si avvolgono e si intersecano come i rami di un albero antico. In questo senso, il libro è una rapsodia: una composizione fatta di frammenti che si illuminano a vicenda, un intreccio di pensieri e racconti dove il tempo e lo spazio si piegano per lasciare posto all’incontro tra chi narra e chi ascolta. Leggere Rapsodia è entrare in questa casa con rispetto e con stupore, come si entra in una biblioteca senza muri, o in un sogno che parla con le immagini delle cose vere. Rapsodia racconta molte verità che si sfiorano, si scontrano, si intrecciano, in un dialogo continuo tra scienza e filosofia, tra amore e conoscenza, tra silenzio e parola. È una dichiarazione d’amore alla parola: fragile e potente,

Un libro fotografico per grandi e piccini per scoprire il giardino come non l'avete mai visto. Una storia che vi farà sognare... Età di lettura: da 3 anni.

I piccoli scrittori green hanno sfruttato le peculiarità della propria scuola: l’essere inserita nel più ampio parco della città di Livorno e l’opportunità di avere uno spazio didattico a cielo aperto, l’“Aula Natura”, realizzata nel 2023 con un finanziamento del WWF nazionale. Ognuna delle “Ecostorie” che compongono il libro è dunque frutto di una didattica per competenze a sfondo ambientalistico ed eco sistemico da tempo sperimentata nelle classi; interdisciplinare e condivisa tra i docenti del plesso. Il percorso editoriale è preziosa restituzione delle numerose opportunità didattiche e formative che, con parole e disegni infantili, rende visibile l’impegno di tutte le classi verso l’ambiente. Età di lettura: da 7 anni.

Giampietro Soriato, attraversando l’illimitato spazio che è proprio di ciascuno di noi, quello spazio della vita dove sembra non esserci limite superiore allo stupore né limite inferiore al negativo, ci accompagna dentro a Storie di uomini e donne catapultati nell’esistenza, frammenti di vita guardati al caleidoscopio. Attraverso una luce di dignità e di risonante empatia, i cocci di queste vite - talora offese, sofferenti, spezzate - si ricompongono in una vibrante geometria di riscatto, in uno slancio di rinascita e di senso ritrovato. Nella seconda parte della raccolta risuonano echi maggiormente personali dell’Autore, dal sapore introspettivo e riflessivo, umili semi di un sentire umano permeato da una tensione etica che smuove fondamentali interrogativi al nostro vivere accelerato. Essenzialità, vividezza espressiva e profondità introspettiva sono gli elementi che caratterizzano lo spirito di questa piccola, caleidoscopica raccolta poetica.

Eccolo qua, il nostro commissario, prigioniero del proprio passato, di una storia surreale, raccontata sopra le righe, in un affastellarsi di battute, tormentoni e situazioni assurde. Il giallo c’è, ci sono il morto e l’assassino e un indagine serrata, ma il risultato è comico e l’atmosfera irreale, a cavallo fra la pochade e il teatro dell’assurdo

Percorro da tanti anni i lunghi corridoi dell’Istituto Penitenziario di Sollicciano dipinti con i segni zodiacali, fino ad arri-vare nell’aula Zuppa, accompagnata dallo sguardo protettivo della Polizia Penitenziaria. A titolo volontario svolgo un seminario di Storia dell’Arte con alcuni detenuti che, in un ambiente della scuola carceraria, mi aspettano in una composta mescolanza di curiosità e interesse.Il potere dell’Arte è quello di sgombrare il cielo dalle plumbee nuvole della disperazione e permettere all’animo di riempirsi di incanto. Direi che in questi luoghi, portare l’Arte, ha significato far evadere i miei uditori dai loro affanni, farli volare liberi nel vasto spazio dell’immaginazione.L’ispirazione a creare un libro con i loro contributi mi è arrivata improvvisa un giorno alla ripresa delle nostre lezioni in presenza dopo la pandemia. Alcuni di essi seguivano il seminario di Storia dell’Arte da qualche anno, avevano riempito interi block notes con appunti delle mie lezioni.

Un viaggio temporale dal ‘700 al 2000, dedicato alla cantante lirica Celeste Coltellini,all’attrice drammatica Carolina Internari, alla direttrice d’orchestra Palmira Orso e all’attrice vernacolare Tina Andrei.

“E dov’è che vuoi scappare K., te l’ho chiesto ma non mi hai sentito, non lo sai che i lunedì mattina sono dappertutto, io ho capito questo, che non c’è riparo, assolutamente nessun riparo, neppure in mezzo alla natura esiste riparo dall’obbligo di avere codice fiscale, posta certificata, puk e pin, copia e incolla e dimostra che non sei un robot. Miriana chiama un taxi perché è in ritardo e deve depilarsi e cambiare le lenzuola. K. presto partirà per un viaggio. dice che non tornerà. poi apre la porta di casa. C’è buio e silenzio...”. Voltare pagina, liberarsi da situazioni che mortificano e soffocano: è il bisogno profondo dei protagonisti di questi racconti brevi. Persone comuni, ma che non si trovano a loro agio nel mondo in cui vivono. Si sentono inadatte, rimaste indietro. E così sognano di andarsene, di ricominciare, di togliersi la maschera. A volte la fuga regala salvezza, altre volte è solo rincorsa di un miraggio ... E poi c’è chi resta: che fa, quando l’altro va via?