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EDIFIR: Storia e teoria del restauro

I restauri di Fabrizio Lucarini e Giorgina Giorgi

I restauri di Fabrizio Lucarini e Giorgina Giorgi

Giovanni Morciano

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2024

pagine: 192

Fabrizio Lucarini (1861-1928) e Giorgina Giorgi (1873-1957) furono tra i restauratori più importanti del secolo scorso. Lucarini, nato a Lucca, si formò durante il periodo di Firenze capitale d’Italia, partecipando attivamente al rinnovamento della città e dimostrando notevoli abilità come restauratore tecnico. Tra i suoi interventi più noti ci sono lo strappo di mosaici romani vicino al Duomo, lo stacco a massello dell’Annunciazione del Botticelli e altri importanti lavori a Torino e Mantova. Era anche un abile restauratore estetico, come dimostrato dalla ricostruzione dell’angioletto nell’Incoronazione della Vergine di Botticelli e dagli interventi sulla Gioconda e altri capolavori fiorentini. Nel 1911 creò il primo Gabinetto Restauri delle Gallerie degli Uffizi e fondò la prima scuola di restauro italiana. Nondimeno fu Giorgi, restauratrice di primo ordine, che affiancò il marito in gran parte dei suoi lavori e che, dopo la sua morte, divenne direttrice del laboratorio di restauri.
22,00

Per una storia del restauro dei bronzi a Firenze. Dall'Unità d'Italia ai giorni nostri

Per una storia del restauro dei bronzi a Firenze. Dall'Unità d'Italia ai giorni nostri

Maria Baruffetti

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2024

pagine: 128

Il presente volume narra la nascita di una professione a Firenze, quella del conservatore di opere in metallo, con particolare riguardo per manufatti e sculture in bronzo. Le vicende sono state ricostruite grazie alle lettere, alle relazioni o agli appunti di lavoro che danno “voce” ai protagonisti di questa storia. Tali documenti sono stati analizzati durante una ricerca di dottorato, condotta presso il Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze e tesa a indagare il lessico proprio di un settore disciplinare. Esso affonda indiscutibilmente le sue radici nelle officine dei bronzisti e dei fonditori, arricchendosi di prestiti linguistici derivanti anche dallo studio della trattatistica e in generale da una bibliografia particolarmente articolata e “interdisciplinare”.
20,00

Il restauro archeologico (o dei materiali archeologici). Una guida per archeologici, museografi e direttori museali

Il restauro archeologico (o dei materiali archeologici). Una guida per archeologici, museografi e direttori museali

Andrea Camilli

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2023

pagine: 284

Il restauro archeologico (o dei materiali archeologici) ha una serie di peculiarità che necessitano di una definizione, sia in relazione alla normativa corrente che alla strutturazione delle responsabilità nell’ambito delle opere pubbliche. La presente guida non è quindi principalmente rivolta ai restauratori, ma soprattutto a chi si assume la responsabilità della custodia e salvaguardia dei beni archeologici: archeologi sul campo, responsabili dei depositi, progettisti e direttori di musei. Ad una trattazione teorica delle specificità della disciplina, segue un esame della relazione tra gli interventi di restauro archeologico e la normativa dei lavori pubblici. Si affrontano quindi le modalità di valutazione del degrado, e le varie classi di materiali, fornendo le nozioni di base per comprendere e valutare le modalità di intervento sui beni. Seguono indicazioni sulle modalità di intervento sul campo, di immagazzinamento e di valutazione degli ambienti museali in relazione alla conservazione dei beni. Il volume, corredato da un nutrito gruppo di casi di studio tratti principalmente dalla esperienza maturata dall’Autore come Direttore del Cantiere delle Navi Antiche di Pisa, del Museo delle Navi e del centro di restauro ad esso collegato, è concluso da una serie di schede tecniche di intervento, disponibili anche per la consultazione on line, utili agli operatori per definire rischi e prime modalità di intervento sul campo.
28,00

Vittorio Granchi. Lezioni di restauro

Vittorio Granchi. Lezioni di restauro

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2022

pagine: 176

Il volume contiene le Lezioni di restauro che Vittorio Granchi (Firenze 20 ottobre 1908-30 novembre 1992), uno dei protagonisti più noti e stimati della scuola fiorentina del restauro, tenne per decenni presso il Gabinetto Restauri della Soprintendenza alle Gallerie di Firenze su incarico di Ugo Procacci e di Umberto Baldini. Le lezioni si articolano in una Prima parte e in una Seconda parte. La prima riguarda in special modo i dipinti su tavola, campo in cui Vittorio fu profondo conoscitore e specialista e ove ebbe modo di compiere con passione, dedizione e grandi capacità interventi memorabili come quello sul Crocifisso di Cimabue, in particolare dopo i gravissimi danni subiti in seguito all'alluvione del 1966. Nella seconda si descrive il restauro dei dipinti a olio su tavola e su tela attraverso molteplici esempi di interventi da lui effettuati su opere di grandi maestri. Il ciclo delle Lezioni di restauro di Vittorio Granchi si configura, nel suo insieme, come un documento storico che ci consente di avere una visione complessiva, una sorta di "trattato", sulle conoscenze e l'operatività della Scuola fiorentina del restauro alla metà del Novecento, ponendosi altresì, nella sua struttura generale, come il contributo didattico più articolato ed esteso giunto fino a noi, concepito da uno dei suoi più autorevoli esponenti. Significativamente il ciclo delle Lezioni è dato alle stampe a 3o anni dalla sua scomparsa.
20,00

«Il più grande palinsesto dell'Alto Medioevo». Il restauro dei dipinti murali di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal 1900 al 1960 e oltre

«Il più grande palinsesto dell'Alto Medioevo». Il restauro dei dipinti murali di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal 1900 al 1960 e oltre

Paola Pogliani

Libro: Copertina morbida

editore: EDIFIR

anno edizione: 2022

pagine: 176

Il volume ripercorre la storia conservativa dei dipinti murali della chiesa di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal momento della scoperta al 1960 proiettandosi fino all'ultimo restauro concluso nel 2015. Un caso complesso e paradigmatico al centro del dibattito storico sin dalla scoperta avvenuta con lo scavo condotto da Giacomo Boni nel 1900 che restituì un monumento cardine dell'Altomedioevo con le sue pitture, databili dal VI al IX secolo, che costituiscono l'asse portante della cultura artistica bizantina a Roma. Le vicende storiche del loro restauro rappresentano l'esempio più alto nel quadro dei restauri condotti sui cicli pittorici medievali a Roma. Un racconto avvincente che qui si dipana seguendo i fili degli interventi, delle scelte metodologiche e operative che si nutrono del dibattito sulla conservazione dei dipinti murali nella prima metà del Novecento e trovano, di volta in volta, un filo conduttore nel criterio dell'autenticità della materia dell'opera d'arte. I tempi del restauro sono scanditi da una prima fase (1900-1910) che vede protagonisti Boni e Tito Venturini Papari, e una seconda fase condotta dall'Istituto Centrale del Restauro (1945-1960) diretto da Cesare Brandi. Nel riconoscere la centralità delle pitture della chiesa forense, gli interventi di restauro, ricostruiti attraverso la documentazione d'archivio e l'analisi autoptica dei dipinti, si muovono fra istanze conservative e tecnicismi esprimendo la cultura del proprio tempo.
24,00

Sul «restauro» dei beni culturali. Viatico per gli studenti

Sul «restauro» dei beni culturali. Viatico per gli studenti

Marco Ciatti

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il volume si pone in continuità con gli Appunti per un manuale di storia e di teoria del restauro del 2009 dello stesso Autore, con il quale condivide l’intenzione divulgativa rivolta agli studenti, sia di storia dell’arte, sia di restauro, e per tutte le figure professionali destinate ad occuparsi della conservazione dei beni culturali. Si tratta di una serie di riflessioni derivate da una lunga esperienza professionale personale maturata nel campo del restauro delle opere d’arte che può servire da introduzione, appunto da “viatico”, per chi voglia impegnarsi in questa complessa disciplina, ancor oggi non sempre sufficientemente approfondita e vittima di molti errati luoghi comuni. Il lettore potrà trovare nel volume delle riflessioni teoriche, l’analisi di temi e concetti di fondamentale importanza per operare consapevolmente in questo settore e delle proposte per una corretta impostazione progettuale del restauro, frutto di una concreta attività svolta per la conservazione di alcuni dei più importanti capolavori artistici.
20,00

The restoration of Leonardo da Vinci's Adoration of the Magi. Rediscovering a masterpiece

The restoration of Leonardo da Vinci's Adoration of the Magi. Rediscovering a masterpiece

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2021

pagine: 326

30,00

Longhi e Pellicioli. Lettere sull'arte e il restauro (1929-1968)

Longhi e Pellicioli. Lettere sull'arte e il restauro (1929-1968)

Simona Rinaldi

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2021

pagine: 224

Il volume rende noto il ricco carteggio intercorso per circa quarant'anni tra Roberto Longhi e l'amico restauratore Mauro Pellicioli, con il corredo di altri documenti dei principali protagonisti della storia del restauro pittorico del primo Novecento, come nel caso di Cesare Brandi, Giulio Carlo Argan, Ettore Modigliani, Fernanda Wittgens, Renato Mancia, inserendo in tale contesto anche le testimonianze di Giuliano Briganti, Federico Zeri, Antonio Fornari, Rodolfo Pallucchini. Il carteggio è introdotto da un commento articolato per fasce decennali (anni Trenta, Quaranta, Cinquanta, Sessanta), con uno sguardo volto a evidenziare i legami tra i protagonisti delle vicende che si snodano nel corso del quarantennio in esame, ma al tempo stesso sottolineandone le dissonanze e le contraddizioni, al fine di far emergere le diverse concezioni che non di rado si fronteggiano, e giungendo così a delineare un panorama assai articolato e complesso. Il precedente studio sull'autobiografia del restauratore "Memorie al magnetofono. Mauro Pellicioli si racconta a Roberto Longhi (2014)", in questa collana, rappresenta un ideale pendant del presente volume.
20,00

Scienza per la conservazione del patrimonio culturale a rischio

Scienza per la conservazione del patrimonio culturale a rischio

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2021

pagine: 216

Oggi il patrimonio culturale di moltissimi Paesi corre gravi rischi, per incuria, per rischi ambientali, per catastrofi naturali, per azioni di guerra o di terrorismo. L'Università di Bologna e l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna hanno, su questi temi, organizzato nel 2018 un convegno internazionale di studi, "Science for preservation of cultural heritage at risk", i cui atti sono pubblicati in questo volume. Gli autori dei saggi, studiosi di prestigio internazionale, affrontano argomenti che spaziano dalla prevenzione del rischio, alla gestione della sicurezza, alla distruzione dei siti archeologici in Siria ed Iraq, al terrorismo e al dialogo interculturale. Questo volume presenta quindi linee guida e suggerimenti per le azioni preventive volte a mitigare le operazioni da effettuare in tempo di crisi e quelle relative alla gestione della situazione post-emergenza.
20,00

Conservazione ed esposizione dei dipinti delle collezioni reali napoletane nel XVIII secolo: luoghi, uomini, opere

Conservazione ed esposizione dei dipinti delle collezioni reali napoletane nel XVIII secolo: luoghi, uomini, opere

Paola D'Alconzo

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2020

pagine: 256

In anni recenti Napoli ha attirato spesso l'attenzione degli studiosi di storia del restauro: in questo caso, la scelta è caduta sulla conservazione e la musealizzazione dei dipinti delle collezioni reali, lungo il corso del XVIII secolo. La data di inizio dell'arco di tempo preso in esame – il 1734, anno di incoronazione dell'infante di Spagna Carlos di Borbone deriva dallo storico concretarsi delle collezioni reali con l'avvio del trasferimento delle opere farnesiane fino ad allora conservate a Parma e Roma; il termine ultimo è invece fissato da un'ulteriore scansione interna alla storia delle raccolte pittoriche, corrispondente alle vicende rivoluzionarie del 1799 che, tra saccheggi e successivi recuperi, segnano una decisa cesura rispetto a ciò che avverrà in seguito, quando cambieranno anche le sedi espositive. Preceduto da un capitolo nel quale si tratteggia la situazione del restauro nella Napoli vicereale, così come emerge dalle pagine delle Vite di Bernardo De Dominici, il testo si articola in capitoli che procedono per scansioni cronologiche, sostanzialmente corrispondenti al regno di Carlo, primo sovrano del neocostituito Regno di Napoli, e alle varie fasi di quello, ben più burrascoso, del figlio Ferdinando.
27,00

Conservare la street art. Le problematiche del muralismo contemporaneo in Italia

Conservare la street art. Le problematiche del muralismo contemporaneo in Italia

Alessia Cadetti

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2020

pagine: 364

Nell'ultimo decennio l'arte urbana ha rappresentato una risorsa innovativa ed economica per la valorizzazione delle aree urbane degradate, costituendo un potenziale che ha agevolato la nascita di numerosi eventi dedicati e offerto un'occasione per l'interazione tra artisti, comunità e ambiente. A fronte della diffusione che queste produzioni hanno avuto e dell'interesse crescente dimostrato dalla cittadinanza, il volume, dopo aver storicizzato i diversi fenomeni, cerca di indagare le problematiche teoriche e conservative di tali opere, attribuendo loro un preciso valore culturale. Gli interventi di restauro eseguiti all'estero e in Italia, e l'imprescindibile dialogo con gli artisti, proposto nelle numerose interviste raccolte, hanno permesso di ottenere cospicue informazioni sui materiali, le tecniche, le poetiche e le idee in merito ai diversi aspetti conservativi. La conservazione di queste manifestazioni rappresenta, infatti, un tema particolarmente controverso del restauro del contemporaneo, sia per la natura delle realizzazioni, che per l'indipendenza creativa rivendicata da alcuni autori che mal sopportano eventuali restauri sui propri lavori e ogni altro genere di regolamentazioni. Quello che oggi merita di essere preservato non è più solo un'opera d'arte, ma un oggetto che individua una serie di valori nei quali si riconosce una collettività e che pertanto devono essere trasmessi al futuro. L'intervento conservativo diventa così un atto che comporta il riconoscimento di questi principi e la mediazione tra le diverse istanze degli attori chiamati in causa quali l'artista, il restauratore, il proprietario del bene e la comunità. È dunque importante iniziare una riflessione consapevole sull'arte urbana, nella convinzione che queste opere si debbano conservare nei luoghi e per le comunità per le quali sono state realizzate. Premessa di Simona Rinaldi
28,00

Forni e le pratiche del colorire. Alle radici della scuola fiorentina del restauro

Forni e le pratiche del colorire. Alle radici della scuola fiorentina del restauro

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2019

pagine: 190

Il volume raccoglie gli Atti della giornata di studio dedicata ad Ulisse Forni in occasione dei iso anni della sua morte (1867-2017) che si è tenuta presso l'Opificio delle Pietre Dure. I motivi di tale iniziativa sono direttamente collegati con l'attività di restauro dell'Istituto che l'ha ospitata. Non si può svolgere bene l'attività odierna di conservazione e restauro senza una approfondita conoscenza della storia di questa disciplina che può fornire informazioni utilissime sulle ragioni e le tecniche dei trattamenti precedentemente subiti dalle opere d'arte. Ulisse Forni, restauratore ufficiale delle Gallerie fiorentine nel trapasso dal Granducato all'Italia unita, nel suo celebre "Manuale del pittore restauratore" del 1866 (ripubblicato in questa collana nel 2004) ci informa precisamente delle pratiche in uso per il restauro delle opere delle Gallerie pubbliche fiorentine. Si tratta quindi di conoscere le radici di quella "scuola"fiorentina di restauro stratificatasi nei secoli e che vede nella gestione delle opere della collezione medicea il suo centro propulsore. In "Forni e le pratiche del colorire. Alle radici della scuola fiorentina del restauro" vengono affrontati gli aspetti meno noti del Forni, e cioè la sua passione per la ricerca sui materiali, in particolare i colori, e la sua attività in tal senso.
18,00

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