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DIARKOS: STORIE

Le donne più cattive della storia. Intrighi, sangue e potere

Maurizio Roccato

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 336

La storia umana è popolata da figure enigmatiche, ma poche lasciano un’impronta così inquietante come le donne che hanno scelto di abbracciare il male. Questo libro esplora le vite di alcune delle figure femminili più spietate e controverse del passato, dalle corti rinascimentali ai quartieri più insospettabili delle metropoli moderne, rivelando il lato oscuro della loro esistenza. Come Caterina de' Medici, regina di Francia e maestra di intrighi politici; Elizabeth Báthory, la contessa sanguinaria che terrorizzò l’Europa dell’Est; Giulia Tofana, la letale avvelenatrice del XVII secolo. Ma anche le vicende di Karla Homolka, complice in crimini orribili, di Aileen Wuornos, la serial killer che sconvolse l’America, di Irma Grese, la belva di Belsen, e di Amelia Dyer, l’angelo della morte del Regno Unito vittoriano. Non ci sono solo donne legate alla violenza fisica: Wu Zetian, l’unica donna a governare come imperatrice in Cina, si distinse per il suo spietato uso del potere. Maurizio Roccato analizza anche il contesto sociale e storico che ha generato queste donne, offrendo uno sguardo complesso su figure femminili che hanno sovvertito ogni aspettativa. E soprattutto, va alla ricerca di risposte: cosa significa essere malvagi? Esiste un gene che determina perfidia e crudeltà o il male è nelle scelte delle persone? Tra storie di sangue, potere e manipolazione, il racconto di vite che hanno affascinato e terrorizzato per secoli, mostrando che l’ombra accompagna l’essere umano senza generi e distinzioni.
19,00

Il mediano di Mauthausen. Storia di Vittorio Staccione, il calciatore che si oppose al regime

Francesco Veltri

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 256

Questa è la storia di un calciatore. Ma non un calciatore qualunque. Si chiama Vittorio Staccione, e la sua vita cambia radicalmente in un freddo pomeriggio d'inverno del 1915, nella Torino operaia. Ha appena undici anni e sta giocando a pallone insieme ai suoi amici del quartiere quando viene notato da Enrico Bachmann, il mitico capitano granata. «Ti andrebbe di allenarti con i ragazzi del settore giovanile?» Vittorio risponde di sì. Una svolta che è per sempre. In pochi anni diventerà un elemento importante del Torino, fino alla conquista dello scudetto insieme a campioni assoluti come Libonatti, Baloncieri e Rossetti. Ma alla passione per il calcio, Vittorio, spinto da suo fratello Francesco, alterna quella per la militanza politica, condotta dalla parte della classe operaia, dei contadini, degli sfruttati, di tutti gli uomini e le donne assetati di giustizia. Una scelta di resistenza che, in un periodo in cui la dittatura fascista inizia a perseguitare chi non si allinea al regime di Benito Mussolini, pagherà molto cara: nell’inferno sulla terra dei lager nazisti. Una vicenda di grande valore morale e civile, riscoperta e raccontata da Francesco Veltri grazie alla collaborazione di Federico Molinario, pronipote del “mediano di Mauthausen”, che ancora oggi risplende nell’esempio di dignità e lotta lasciatoci da Vittorio Staccione.
18,00

Pirateria. Storie di predatori e imperi sui mari dall'antichità all'epoca contemporanea

Alberto Massaiu

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 240

La pirateria è nata nel momento stesso in cui l’uomo ha imparato a navigare sui flutti. Si è saputa adattare con il passare dei millenni e con l’avvicendarsi di regni e imperi, sfruttando ogni vuoto lasciato dalla mancanza di autorità statale. Ogni tanto un popolo forte fu capace di sopprimerla fin quasi a farla sparire, come fece Roma con i pirati della Cilicia, mentre altre volte la civiltà sembro sull’orlo di collassare contro la sua forza distruttrice, come accadde per l’Europa cristiana a cavallo del IX e X secolo, violata dalle incursioni di vichinghi e saraceni. All’alba dell’Era moderna le potenze europee dovettero vedersela contro l’ascesa delle città-Stato barbaresche di Algeri, Tunisi e Tripoli, lungo braccio armato dell'Impero ottomano, che ridussero in cenere, schiavizzandone gli abitanti, città e porti attraverso tutto il Mediterraneo. Nella stessa epoca, per circa due secoli i Caraibi videro sorgere la versione più iconica della pirateria: corsari, avventurieri, bucanieri di ogni tipo sfruttarono il caos dei conflitti tra le potenze coloniali di Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda e Portogallo per arricchirsi, trasformando le acque dell’Atlantico in un immenso campo di battaglia che vide emergere figure leggendarie. Le immense ricchezze dell’Asia, dal Celeste impero agli stretti di Malacca, fino all’India, attirarono nell’Ottocento predatori del mare di ogni sorta, fino a che le potenti marine militari occidentali non annientarono quasi del tutto il fenomeno. Ancora oggi tuttavia, quando un Paese collassa, come accaduto in Somalia, il fenomeno torna ad acuirsi in forme più complesse e moderne. Alberto Massaiu racconta la storia della pirateria lungo lo scorrere delle civiltà in ogni angolo del globo, un fenomeno che ha saputo esercitare un fascino romantico e avventuroso come l’immensa, terribile libertà di cui è sovrano il mare.
19,00

Miti dell'antica Grecia. Un viaggio epico tra dèi, eroi e creature leggendarie

Miti dell'antica Grecia. Un viaggio epico tra dèi, eroi e creature leggendarie

Rebecca Stagno

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 468

I miti dell'antica Grecia rappresentano il cuore pulsante della cultura classica, un intreccio di racconti avvincenti che hanno plasmato l'immaginario dell’Occidente per millenni. In questo libro, esploreremo le storie affascinanti degli dèi dell'Olimpo, degli eroi coraggiosi e delle creature leggendarie che popolano le epiche narrazioni greche. Dai racconti di Omero alle intricate genealogie divine di Esiodo, dalle avventure di Eracle e Teseo alle tragiche vicende di Medea e Edipo, una panoramica completa e coinvolgente della mitologia ellenica. Ogni leggenda è arricchita da approfondimenti storici e culturali, che permettono di comprendere il significato simbolico e il valore universale di questi racconti senza tempo. Attraverso un linguaggio chiaro e accessibile, questo libro si rivolge a lettori di ogni età, appassionati di storia e mitologia, studenti e semplici curiosi desiderosi di scoprire un mondo magico e misterioso. Che si tratti della saggezza di Atena, della passione di Afrodite o della forza indomita di Zeus, ogni storia ci insegna qualcosa sull'essenza stessa dell'umanità. Un viaggio affascinante nel passato, alla scoperta di un universo mitico che continua a ispirare letteratura, arte e cinema ancora oggi.
19,00

I Visconti. Fra potere e congiure. L'epopea di una delle più antiche dinastie europee

I Visconti. Fra potere e congiure. L'epopea di una delle più antiche dinastie europee

Pierluigi Moressa

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 288

La storia dei Visconti prende avvio nell’Alto Medioevo e coincide per un lungo tratto con la storia d’Italia. Feudatari dell’arcivescovo di Milano, divennero ben presto vice comitis, carica da cui discese il cognome. La biscia, il loro stemma trasmesso lungo i secoli, è tuttora emblema araldico e logo impiegato per designare iniziative imprenditoriali e sportive in terra lombarda, tratto di una memoria che ha potuto mantenersi viva attraverso le epoche e le generazioni. La signoria dei Visconti su Milano rappresentò un forte baluardo di potere e il fulcro di cospicue espansioni nella Penisola, che non ebbero uguali nel Rinascimento. Circolò nel sangue dei Visconti un’ambizione mai del tutto celata: quella di farsi signori di vaste parti d’Italia, grazie alla tessitura e alla rottura di alleanze talvolta compiute in modo sfrontato e improvviso. La concezione di Stato da loro promossa rappresentò una forma di organizzazione destinata a incarnare l’idea moderna di governo, mentre le conquiste territoriali furono sostenute dall’imponente forza delle armi guidate da abili condottieri, fino a che la fortuna viscontea dovette trasfondersi nel sangue sforzesco, che si fece erede dei poteri ducali e delle insegne familiari. Il libro di Pierluigi Moressa consente di immergersi non solo nell’epopea di una famiglia, ma anche nel clima politico e militare italiano culminato entro le dispute svoltesi durante la transizione fra Medioevo e Rinascimento.
19,00

I criminali del Medioevo. Mille anni di cronaca nera tra santi, briganti, eretici e assassini

I criminali del Medioevo. Mille anni di cronaca nera tra santi, briganti, eretici e assassini

Maurizio Roccato

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 336

Banditi, assassini, eretici, streghe. Ma anche ribelli, condottieri, nobiluomini e clericali. La lista dei nomi di chi, nei lunghi e tormentati mille anni di Medioevo, è passato alla storia come criminale è lunga, variegata, spesso ambigua agli occhi della società contemporanea – ma forse anche di allora. Congiure di palazzo, agguati lungo le strade, avvelenamenti e omicidi, d’altronde, da sempre accompagnano la vita violenta degli uomini e delle donne alle prese con il potere, la brama di ricchezza, l’esaltazione religiosa o semplicemente l’istinto ferino, allora scambiato per demoniaco, oggi attribuito ai gangster. Cambia però, di epoca in epoca, il modo di vederli, classificarli, perseguirli, e questo ci dice molto sul tempo che li ha prodotti. Come per esempio i reati di stregoneria o eresia, oggi non più moneta comune a differenza che nei torbidi dell’Età di mezzo, o del tribunale dell’Inquisizione, dispensatore di giudizi e punizioni che passavano attraverso i tormenti degli imputati. Stragi e omicidi si accompagnavano alle sollevazioni delle campagne, infervorate dalla predicazione religiosa di frati e preti eretici, mentre nobili corrotti e intricate cospirazioni di corte erano al centro di spargimenti di sangue all’ombra del trono, sovente in balia di ladri e rapinatori armati poi diventati comandanti e generali. Tra assassini beatificati dalla Chiesa, serial killer nascosti dal blasone di signori feudali, donne arse sul rogo per sospetti rapporti col Diavolo, indagini condotte attraverso torture, ordalie e compurgazioni e condanne comminate anche ad animali, questo libro racconta, come un manuale del genere crime, mille anni di cronaca nera: il lato più oscuro del Medioevo.
19,00

Stregoneria. Il fascino del male: le streghe tra storia, mito e persecuzione

Stregoneria. Il fascino del male: le streghe tra storia, mito e persecuzione

Katia Bernacci

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 336

La stregoneria affonda le sue radici in tempi lontani, quando ancora l’istinto al culto era solo abbozzato, per attraversare epoche oscure dove spesso la paura della strega ha portato a una folle persecuzione. In principio, la stregoneria era legata alla medicina, alla religione e alla magia, seguendo da molto vicino la trasformazione della figura femminile: da levatrice e guaritrice a maga, fata e infine strega, esecrata per secoli e solo in tempi recenti “romanticizzata” dalla cultura pop. Ma quali sono state le cause e le motivazioni che hanno gettato le basi della caccia alle streghe, incentrata sulla malignità della donna, per antonomasia facile preda del demonio? Katia Bernacci ci accompagna in questo viaggio alla scoperta dell’Inquisizione e dei processi alle streghe più conosciute. Ma non solo: rivivremo l’eredità della stregoneria, i testi “sacri” che per secoli hanno funto da vademecum per inquisitori, esorcisti, uomini di fede e di legge, il legame con l’esoterismo, la riscoperta di questa figura nella cultura popolare moderna. La storia della stregoneria è un fenomeno complesso che racconta la paura insita nell’uomo, così come la ricerca spasmodica di una motivazione concreta all’inclemenza della sorte: la donna, demonizzata e trasformata in strega, ha dimostrato – e in alcune zone del mondo continua a farlo tuttora – la fragilità insita nell’essere umano.
19,00

Linea Gotica. L'offensiva finale. Aprile 1945

Linea Gotica. L'offensiva finale. Aprile 1945

Massimo Turchi

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 800

La linea Gotica, nel secondo conflitto mondiale, rappresenta l’ultimo fronte di guerra in Italia, il terzo in Europa dopo quello orientale, dove avanzano i sovietici, e quello occidentale, in cui procedono gli angloamericani. A differenza degli altri due teatri, quello italiano insiste su un territorio relativamente limitato, e per ben otto mesi, dalla fine di agosto 1944 alla metà di aprile 1945. Alla fine del conflitto, che ha visto coinvolta tutta l’Italia, la stanchezza dei tanti anni di guerra pervade uomini e operazioni: c’è penuria di soldati su ambo i fronti, anche se in modo particolare in quello tedesco; c’è la fatica non solo fisica della popolazione, che si trova nel bel mezzo della guerra totale. “Guerra grande” a cui si sovrappone quella civile, che oppone fascisti e antifascisti (senza dimenticare il re e Badoglio), con le sue radici lunghe, le sue dinamiche fratricide, il suo surplus di violenza. E ancora la lotta di classe, tra chi difende i suoi privilegi e chi vede l’occasione di un riscatto. Ma anche le dispute territoriali, le faide personali e la criminalità diffusa che sempre prospera nel caos. E le mille e diverse sfumature di una “zona grigia” che, come insegna Primo Levi, passa anche dentro ciascuno di noi. La linea Gotica rappresenta quindi non solo un teatro bellico, ma anche e soprattutto un tassello importante nel processo col quale gli Alleati si apprestano a ridisegnare l’assetto politico dell’Italia – e del resto d’Europa – alla luce dei nuovi equilibri mondiali di potere economico-militare che si stanno delineando. Questo terzo e ultimo volume della maestosa trilogia di Massimo Turchi sulla linea Gotica (L’attacco. Agosto-ottobre 1944; Il lungo autunno. Ottobre 1944-marzo 1945; L’offensiva finale. Aprile 1945) riguarda lo sfondamento finale dell’aprile 1945, preludio alla Liberazione, dopo un lungo inverno di scontri durissimi tra forze nazifasciste, alleate e partigiane, dove si evidenziano tutte le contraddizioni dell’ultimo fronte di guerra in Italia; contraddizioni che avranno ripercussioni importanti nelle vicende del dopoguerra per le sorti italiane, europee e non solo. Si seguono le operazioni inglesi nel ravennate, nel ferrarese e nel bolognese, e le azioni americane nel modenese, nel bolognese e nel basso mantovano fino al Po, più le montagne parmensi. Dopo l’offensiva finale, poteva cominciare così una nuova primavera. Prefazione di Mirco Carrattieri.
28,00

In cerca di una patria. Settembre 1943: l’esercito italiano torna in guerra, questa volta per la libertà

In cerca di una patria. Settembre 1943: l’esercito italiano torna in guerra, questa volta per la libertà

Alfio Caruso

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2025

pagine: 304

L'8 settembre 1943, alla notizia dell'armistizio, tanti militari italiani impugnano le armi contro il tedesco. In Italia, in Francia, in Jugoslavia, in Grecia, in Albania, nelle isole del Mediterraneo soldati, ufficiali e diversi generali comprendono che per aiutare la Storia a voltare pagina bisogna mettere in gioco la propria vita. In tre settimane sono circa 25.000 i caduti, non pochi di essi fucilati dopo la resa. Si dissolvono gli alti comandi, ma i ragazzi della generazione sfortunata, che hanno già pagato un alto tributo di sangue a EI Alamein e in Russia, rispondono alla chiamata per ricostituire un esercito da schierare accanto agli Alleati. Molti di loro sono fascisti, tuttavia nello sfacelo di quei giorni si aggrappano all'ultima ancora, l'Italia. Un'Italia senza aggettivi - né fascista né antifascista, né monarchica né repubblicana - per la quale battersi e morire. E alla fine a morire sui campi di battaglia e nei lager tedeschi saranno più di 86.000. Attraverso la dolorosa presa di coscienza di quindici giovani e giovanissimi fanti, artiglieri, alpini, bersaglieri, "In cerca di una patria" racconta i venti mesi di guerra al nazi-fascismo di questi soldati italiani di cui non si parla mai.
18,00

Samurai. La guerra dell'anno del Drago. La caduta dello shogunato e la restaurazione Meiji

Samurai. La guerra dell'anno del Drago. La caduta dello shogunato e la restaurazione Meiji

Francesco Dei

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2024

pagine: 432

Tra gli eventi cruciali della storia del Giappone, la guerra Boshin, la “Guerra dell'anno del drago” del 1868-1869, segnò la restaurazione imperiale Meiji e la fine del governo feudale dello shogun, il capo supremo dei samurai. Alla base della rivolta, che rese possibile il sovvertimento del potere, fu un nuovo tipo di samurai: lo shishi (“uomo dagli alti ideali”), sostanzialmente povero, emarginato e senza padrone (rōnin) che, deluso dal regime feudale, decise di passare all’azione. Mosso da una volontà di ferro forgiata dalle avversità, fornì la piattaforma e il braccio armato per la rivoluzione, guidata dalla corte imperiale e dai ceti borghesi emergenti. Non si trattò, tuttavia, di un conflitto tra vecchio e nuovo, ma di uno scontro tra fazioni la cui rivalità risaliva ai tempi della battaglia di Sekigahara del 1600: entrambi i contendenti desideravano lo stesso obbiettivo, ovvero quello di traghettare il Paese verso la modernità, e vinse la fazione che seppe maggiormente apprendere l’arte occidentale della guerra. L’élite della casta guerriera dei samurai, pallido ricordo rispetto al suo glorioso passato, mancato l’appuntamento con la storia, si avviò così verso un lento e inesorabile declino, entrando però nella leggenda. Esplorare questa storia, ricca di intrighi politici, duelli, delitti, battaglie e personaggi memorabili, in un periodo di profondo mutamento dove tradizione feudale e modernità convivevano, costringe a immergersi in un racconto avvincente che continua ancora oggi ad affascinare. Nel libro di Francesco Dei emerge un epico dramma che ha ridefinito il corso della nazione nipponica.
19,00

Linea Gotica. Il lungo autunno. Ottobre 1944-Marzo 1945. La stagione più difficile: dalla repressione del movimento partigiano all'inizio dello sfondamento alleato

Linea Gotica. Il lungo autunno. Ottobre 1944-Marzo 1945. La stagione più difficile: dalla repressione del movimento partigiano all'inizio dello sfondamento alleato

Massimo Turchi

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2024

pagine: 768

La monumentale opera di Massimo Turchi sulla linea Gotica, suddivisa in tre volumi (L’attacco. Agosto-ottobre 1944; Il lungo autunno. Ottobre 1944-marzo 1945; L’offensiva finale. Aprile 1945), non è la storia solo di un pezzo della Seconda guerra mondiale, quello a noi più vicino: le operazioni militari degli eserciti alleati e tedesco nel Nord della penisola, le vicende della Resistenza e della guerra civile che coinvolsero ribelli e repubblichini, la Liberazione dell’Italia. È anche e soprattutto narrazione in presa diretta delle comunità attraversate dalla guerra e dalle stragi nazifasciste, delle 38 nazionalità e minoranze che si sono trovate a combattere nella Penisola (dai soldati brasiliani ai partigiani sovietici, dagli afroamericani agli ebrei palestinesi, fino agli azeri e turkestani della Wehrmacht), dei traumi che ancora oggi vivono e si trasmettono sui territori investiti dal conflitto. Il ricorso alle fonti memoriali e alle testimonianze fornisce a questo straordinario racconto una forte vividezza e anche una commovente drammaticità, rendendo più comprensibili temi complessi senza però mai cadere nella semplificazione e quindi nella banalizzazione. In questo secondo, cruciale volume della trilogia sulla linea Gotica, dedicato al “lungo autunno” che precede le fasi finali dell’ultimo fronte di guerra in Italia, si prenderanno in esame l'avanzata britannica nella Romagna fino al fiume Serio, tutte le vicende del movimento partigiano emiliano, carrarese, massese e spezzino coinvolto nella repressione tedesca e della Rsi, e inoltre le azioni americane nella primavera del 1945 nel pistoiese, nel bolognese, in Garfagnana e nelle montagne di Massa e Carrara, fino alle azioni primaverili inglesi nel ravennate, nel forlivese-cesenate e nella zona di Reggio Emilia, che preluderanno all’offensiva finale. Prefazione di Mirco Carrattieri.
28,00

Resistenza. Col fucile in spalla per la riconquista della libertà

Resistenza. Col fucile in spalla per la riconquista della libertà

Pino Casamassima

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2024

pagine: 352

Il 10 agosto 1944 un ragazzo di diciannove anni passa con la sua bicicletta da piazzale Loreto, a Milano. Militi fascisti impediscono a chiunque di avvicinarsi ai cadaveri di quindici partigiani crivellati dai colpi, sui quali infieriscono con calci, sputi, urina. Quel ragazzo si chiama Giulio Paggio, e dopo aver partecipato alla Resistenza in Val d’Ossola e nella zona di Lambrate con il nome di battaglia “Alvaro”, alla fine della guerra darà vita alla Volante Rossa, per giustiziare i fascisti sfuggiti a ogni responsabilità per i crimini commessi. Oltre alle comuniste Brigate Garibaldi, saranno diverse le formazioni partigiane di stampo cattolico, liberale, socialista, repubblicano, che – sotto il comando Comitato di liberazione nazionale Alta Italia – saranno protagoniste, a partire dal 1943, della Resistenza, con azioni crescenti e sempre più coordinate con gli Alleati. Fra continui episodi di rappresaglia, anche sulla popolazione inerme, la lotta per la Liberazione riuscirà alla fine ad avere la meglio nell’aprile del 1945. In questo libro, Pino Casamassima – che vive da sempre a Salò, nei territori dell’ex Repubblica sociale italiana – racconta le storie, piccole e grandi, dei combattenti per la libertà, della guerra partigiana, del movimento antifascista, riportando anche diverse testimonianze, raccolte in tempi diversi, di chi ha vissuto ed è stato segnato da quella stagione di libertà: una primavera che ha rifondato il nostro Paese.
21,00

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