con-fine edizioni: Sete
Le chiese scomparse
Domenico Segna
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 72
Una raccolta che ci riporta indietro nel tempo, quella di Domenico Segna. "Le chiese scomparse" è infatti un viaggio a ritroso, razionale e sentimentale, alla ricerca di un tempo perduto di ricordi privati, famigliari, già fluiti nel tessuto di un'esperienza comune. Anche nello stile, che accoglie esperienze moderniste e surrealiste, l'autore sembra guardarsi alle spalle, a quel Novecento da cui proviene e a cui questi testi rendono esplicito omaggio, tra letteratura e vita. Al lettore non resta che avventurarsi tra questi versi, misteriosi e squillanti, avvertire il sentimento del sacro che li anima e che anima il loro autore, sospeso tra una parola catartica, quasi profetica, e una dimensione seriosamente giocosa, pienamente surrealista. Una poesia che scaturisce dal silenzio, questa, che ci fa abbandonare "i cortili dell'istante" verso la conquista d'una terra di "eremite abbondanze".
Contromosse
Paolo Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 78
"Si cammina soli, in queste poesie, e lo stupore di un nuovo evento viene salutato con calma, sì, ma senza gioia, se degli incantesimi del Mondo si riconosce ormai ogni formula, ogni artificio, e si può, si deve "rinunciare al conforto di non sapere". Ecco che tra versi sempre pronti a troncarsi, tra referti cronachistici in bassa definizione e prose asciutte che non si concedono fughe o sbalzi lirici, Maccari, con uno scacco matto, con una definitiva contromossa, può guardare in faccia, da pari a pari, all'ambigua maschera di una condizione d'esistenza che ci vuole attivi e che - nello stesso tempo - ci incita alla fuga." Prefazione di Luca Lenzini
Entrare nel vuoto
Fabrizio Bajec
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 80
Il vuoto di Bajec è una scelta ben determinata che genera una vita nuova anche se diversa dai canoni cogenti. L'occhio dell'autore riesce ad entrare nella vita degli altri senza fermarsi alle logiche vincenti dell'apparenza. I suoi istinti omicidi si fermano alla mente e vengono scaricati nella cartella: cancella. Mentre acquistano importanza la ricerca di un'identità - quella ebraica - in un primo tempo cercata nelle botteghe basse di ghetti e poi rimescolata in un intimo che non può essere obliterato. La natura è il secondo fine di questa ricerca che trova nella risposta di una lingua ibrida di origini e di appartenenze un approdo. Non vince un genere sull'altro, né uno schema. La vita percepita deve essere raccontata prosaica o lirica che sia. È questo l'approdo finale di Bajec: non c'è vita - di qualsiasi natura - se non nel racconto filtrato, dove attraverso la sua voce isolata, c'è un'eco del fatale isolamento di ognuno di noi.
Le gradazioni del bianco
Giuseppe Di Bella
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 72
"Quella di Di Bella è davvero una lirica di mappature graduate, di pellicole e nervature: la metafora principale è una metafora della sottigliezza, della ramificazione, dunque della complessità... ma corporea. Ventosa e barocca insieme. Facile dire siciliana, sì, eppure, perché non dirlo? È una poesia, se posso usare una di quelle disinvolte familiarità che si permetteva Garboli, "in camicia di lino". La poesia di un Quasimodo rinato dopo De Angelis, l'école du regard e il cinema sull'incomunicabilità. Però c'è poi un "compromesso al centro" (di nuovo la Sicilia?): un certo tasso di cantato, descrittivo, narrativo, amabile. Eclettismo che può essere molto fecondo, e che forse spiega una particolare situazione (da paragonare a quella postermetica, per alcuni versi) della buona poesia italiana d'oggi." Matteo Marchesini
Giardino
Alex Caselli
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 56
Saper proporre la poesia, da un punto di vista critico quanto da quello espressivo è una meta che Alex Caselli persegue con l'eleganza e la riflessività ormai perdute nell'ossessione contemporanea del "pieno". La ricerca del giovane autore nasce da quando come collaboratore dell'Annuario critico di Giorgio Manacorda e Paolo Febbraro, comincia a redigere una sua idea teorica sullo stato della poesia italiana e a formare una sua precisa coscienza del dire poetico unita a una profondità di sguardo sul mondo. Caselli è uno di quei rari giovani autori che identifica la scrittura in forma di comunicazione precisa e millimetrica. Poesia come urgenza dell'oggi e della sete di parole in grado di restituire armonia allo spazio vitale. Caselli sa del tumulto a cui è sottoposto il mondo dell'arte e fa un scelta precisa, esistere per distinzione.