CLEAN: Temi di architettura

La poetica di Guido, maturata già da giovanissimo, come dimostrano i lavori risalenti agli anni universitari, muove dal rifiuto dei linguaggi architettonici più normativi e degli stereotipi figurativi, quelli improntati ad una visione euclidea e/o cartesiana, per indagare le possibilità espressive di spazialità irregolari e dissonanti. Le personali riflessioni svolte sugli etimi dell'Espressionismo, rivisitato alla luce delle sollecitazioni provenienti dal dibattito architettonico attuale, danno vita a una densa produzione, fatta di volumi alterati e spazi scomposti, in cui le deroghe e le trasgressioni, frutto sicuramente di un'ansia intellettuale, ambiscono altresì a riflettere e sintonizzare l'opera sul precario, discontinuo svolgersi della vita.

Il percorso progettuale di Lamberto Rossi sembra votato alla ricerca di un'architettura "profonda", espressione di un'aurea coincidenza di forma e significato e di una riconferma piena del ruolo etico e civile dell'architetto. Il risultato del suo lavoro degli ultimi 20 anni, in mostra a Ravenna nell'aprile 2004, è il frutto di un'attenzione paziente alle componenti del progetto e della ricerca di un equilibrio antico e "perfetto" tra le esigenze degli utenti e quelle dell'espressione, tra l'amore per la chiarezza geometrica astratta e modernista e la devozione al paesaggio naturale.