CLEAN: Saper credere in architettura. Interviste
Ventidue domande a James Wines president of SITE
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1998
pagine: 64
Quaranta domande a Christian de Portzamparc
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1998
pagine: 64
Christian de Portzamparc (Casablanca, 1944) è un architetto e urbanista francese. Ha trascorso la sua gioventù a Rennes. Nel 1994 è stato il primo francese a ricevere il premio Pritzker, una sorta di premio Nobel dell'architettura; nel 2004 ha ricevuto il Gran Premio dell'urbanistica. Portzamparc ha studiato presso la Scuola superiore di Belle Arti a Parigi, dal 1962 al 1969. La scoperta degli schizzi di Le Corbusier l'ha spinto ad orientarsi verso la specializzazione in architettura. Tuttavia già da questo periodo si è allontanato dall'architettura moderna, ispirata alle teorie di Le Corbusier, ritenendo che, a Parigi, non si potesse distruggere completamente il passato. È anche il primo titolare della cattedra di "creazione artistica" al Collège de France. La sua lezione inaugurale è del 2 febbraio 2006 con il titolo: "Architettura: figure del mondo, figure del tempo".
Quarantaquattro domande a Mario Botta
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1998
pagine: 64
Mario Botta (Mendrisio, 1943), maggiore esponente della "scuola ticinese", allievo di Le Corbusier e Kahn, è uno dei più affermati architetti contemporanei con opere realizzate in tutti i continenti e numerosi riconoscimenti conseguiti. Sempre attento al rapporto forma-tecnologia, con un uso sapiente dei materiali lontano dalle mode, in tutta la sua opera è presente una profonda colta radice di artigianalità. Ha fondato nel 1996 la Nuova Accademia di Architettura a Mendrisio, Ticino in cui è appassionato docente.
Trentadue domande a Francesco Venezia
Francesco Venezia
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1998
pagine: 80
Trentacinque domande a Franco Purini/Laura Thermes
Franco Purini, Laura Thermes
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1998
pagine: 64
Cinquantuno domande a Henri E. Ciriani
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1997
pagine: 64
Henri E. Ciriani (1936), di origine peruviana, grande estimatore e continuatore dei metodi e delle teorie del Movimento Moderno, è uno degli architetti più impegnati della sua generazione. Vive e lavora da tempo in Francia.
Trentasette domande a Toyo Ito
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2010
pagine: 64
Toyo Ito (Seoul, 1941), architetto giapponese, è laureato all'Università di Tokyo nel 1965 e ha fondato il suo studio nel 1971. Le sue opere principali sono White U (1976), Silver Hut (1984), la Mediateca di Sendai (2001), il Brugge Pavilion (2002), il Serpentine Gallery Pavilion 2002 a Londra (2002), TOD'S Omotesando Building (2004), l'Hospital Cognac-Jay di Parigi (2006). Attualmente, è impegnato in numerosi progetti in Giappone e all'estero. La Mediateca di Sendai, costruita nel 2001, è da molti considerata un progetto sensazionale che ha influenzato notevolmente i giovani architetti di tutto il mondo. Ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera durante l'VIII Mostra Internazionale di Architettura alla Biennnale Venezia nel 2002 e il RIBA Royal Gold Medal nel 2006. Superando la purezza del modernismo, Toyo Ito ricerca nuove direzioni per un'architettura del XXI secolo che rispecchi la natura, emergendo da processi autopoietici e da geometrie organiche per creare spazi piacevoli, divertenti e pieni di vita.
Ventisette domande a Tadao Ando
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2010
pagine: 64
Tadao Ando (Osaka, 1941), architetto giapponese, ha un approccio all'architettura talvolta classificato come regionalismo critico. Ando ha condotto una vita molto varia, lavorando come camionista e pugile prima di dedicarsi all'architettura. Lavora soprattutto col cemento a vista ed è noto per uno stile esemplare che evoca in modo tipicamente giapponese la materialità, il collegamento e la lettura degli spazi, attraverso la comparazione estetica col modernismo irrazionale. I suoi edifici sono spesso caratterizzati da complessi percorsi tridimensionali, che si incrociano tra spazi interni ed esterni formati sia da forme geometriche di grandi dimensioni che dagli spazi che li separano. Nel 1969, ha aperto lo studio Tadao Ando Architects & Associates. La "Row House" (Casa Azuma) del 1976, è uno dei suoi primi lavori che comincia a mostrare elementi caratteristici del suo stile. Nel 1995, Ando ha vinto il Premio Pritzker. Ha donato il premio di 100.000 dollari agli orfani del Grande terremoti di Hanshin del 1995.