Cesati: Linguistica e critica letteraria
L'emozione come sfida alla caducità in Alfred Tennyson. Un'analisi tematica
Paola Partenza
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 130
Incentrato sulla dialettica tra memoria e oblio, malinconia e razionalità, il testo propone una lettura di alcune poesie tennysoniane emblematiche del processo di rielaborazione dell’esperienza emotiva. Lungi dal limitarsi a una mera espressione di pathos, l’atto poetico è per Tennyson strumento interpretativo della condizione umana, capace di conferire senso e struttura all’esistenza. Il discorso poetico si presenta come uno spazio di riflessione sulla temporalità, sull’identità e sul senso del vivere e del morire. In dialogo con alcune prospettive filosofiche contemporanee, il volume propone una lettura delle emozioni non come stati passivi, ma come forze cognitive. Le emozioni si rivelano capaci di produrre conoscenza e creatività, trovando nella poesia uno spazio privilegiato in cui far incontrare estetica ed etica, espressione e comprensione, finitezza e apertura al trascendente.
Le forme della virtù. Musica e arti nel Settecento
Tobia Patetta
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 112
Il secolo dei compositori Mozart e Beethoven, del pittore David e dello scultore Canova è ancora tutto da esplorare. Partendo da una curiosa frase di Heinrich Füssli, l’autore della notissima tela L’incubo (1781), lo studio esplora la possibilità di collegare un’idea particolare di “virtù” con le “forme” visibili di un quadro. Pertanto l’espressione "Forme della virtù" è diventata il titolo di questo libro, che si apre anche all’architettura e alla musica. Nella seconda parte l’analisi si concentra sull’arte tedesca del Settecento che, in quanto “forte” e di “alta virtù”, viene spesso contrapposta ad una latina ritenuta più “debole” e “sensuale”.
«Una di»: lingua, razza, nazione nel primo Ottocento italiano
Paolo Orrù
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 213
Il libro esplora l’intreccio tra i concetti chiave di lingua, razza e nazione nel dibattito intellettuale italiano tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Gli studi naturalistici della seconda metà del XVIII secolo segnano la rapida evoluzione del concetto di razza attraverso la classificazione dei popoli secondo criteri fenotipici. Nello stesso periodo va affermandosi la nuova idea di nazione e di stato nazionale. Inoltre, gli studi linguistici muovono i primi passi e arrivano a porsi come paradigma per la definizione dei popoli e delle loro origini. Nel volume vengono presi in esame alcuni casi rappresentativi di diversi settori scientifici (storiografia, linguistica, geografia) osservando quale ruolo svolgano e come si intreccino i concetti di lingua, razza, nazione nella formazione dell’identità politica italiana nelle fasi iniziali del percorso risorgimentale.
La rete e l'arzigogolo. Sintassi e poetica di Sciascia e Bufalino a confronto
Silvia Bergamini
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 176
Sciascia e Bufalino: una dicotomia siciliana. Perché paragonare due scrittori così diversi? Questo libro intende fornire un innovativo metodo d’analisi comparativo incentrato sui settori tradizionalmente meno indagati in rapporto ai due autori: la sintassi e la poetica. Da un’analisi sintattico-stilistica di tipo quantitativo e qualitativo condotta su un corpus di romanzi degli anni 1981-1991 scaturisce una nuova interpretazione, più articolata, dei due scrittori, basata sul raffronto tra la “rete” di Sciascia e l’“arzigogolo” di Bufalino. Queste immagini simboleggiano le rispettive ricerche linguistico-stilistiche, per cui tanto Sciascia dissimula la complessità attraverso un’indagine conoscitiva alla ricerca di verità e giustizia quanto Bufalino esibisce tale complessità per una visione introspettiva e immaginifica sull’indecifrabilità del reale. Da questa comparazione emerge una mappa composita, formata da zone d’intersezione tra i due autori e irriducibili differenze.
L'italiano nell'impero asburgico. Appunti di storia della lingua all’alba del Novecento
Gualtiero Boaglio
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 261
La monografia ricostruisce la politica linguistica dell’Impero asburgico nei confronti dell’italiano a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Dopo il Congresso di Vienna, l’italiano acquisì un nuovo status: da lingua elitaria della letteratura di corte, si diffuse capillarmente tra le alte cariche amministrative per fungere da mezzo di comunicazione con le province austro-italiane. Per poter essere utilizzate nelle scuole del Trentino, di Trieste e dell’Istria, le grammatiche e le antologie scolastiche dovevano sottoporsi a un processo di valutazione che spesso scatenava innumerevoli discussioni tra gli autori e i revisori. I diverbi riguardavano questioni relative alle norme linguistiche dell’italiano, ai contenuti dei testi e all’atteggiamento da tenere nei confronti del dialetto. Sulla base di un ampio fondo archivistico di inizio Novecento, la monografia studia i modelli di lingua diffusi nelle province austro-italiane e li rapporta a quelli del Regno d’Italia.
Le metafore della vita quotidiana nelle «Lettere» di Caterina da Siena
Maria Chiara Levorato
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 255
In un tempo in cui saper leggere o scrivere era un privilegio di poche donne, Caterina Benincasa (1347-1380) compone 383 Lettere, il Dialogo o Libro e 16 Orazioni. L’epistolario della senese è un’opera di straordinario interesse culturale e letterario per la molteplicità dei destinatari, per la varietà dei temi trattati, ma ancor più per il suo linguaggio e per il suo stile metaforico. Attraverso un’approfondita analisi filologica delle metafore delle Lettere vengono dimostrate in questo volume le capacità comunicative e le abilità retoriche di una donna per secoli considerata invece come una santa illetterata (secondo la rappresentazione di Caterina nella Legenda Maior di Raimondo da Capua). Le Lettere rivelano la figura di un’autrice in grado di unire, nelle sue metafore, immagini tratte dalla vita quotidiana a complessi concetti dottrinali o morali allo scopo di rendere comprensibili e indelebili i messaggi indirizzati ai diversi destinatari.
Un poema che diventa sacro. La progettualità e la poetica di Dante
Alberto Casadei
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 244
In questo volume l’autore prosegue le sue ricerche dantesche, innanzitutto tornando su questioni ancora aperte (per esempio il titolo del poema e l’interpretazione di alcuni luoghi o canti problematici; il significato del sonetto della Garisenda; la cronologia della Vita nova; l’attribuzione di vari testi dubbi). Riprende poi tutte le sue analisi sulla genesi e lo sviluppo della Divina Commedia, portando nuovi elementi a favore di una scrittura fiorentina dell’Inferno, almeno sino al IV canto. L’insieme di questi e di numerosi contributi precedenti permette di indagare in una nuova prospettiva le modalità della narrazione dantesca, che non possono essere uniformate a quelle preminenti tra XIII e XIV secolo, ma nemmeno equiparate senza distinguo a quelle contemporanee. Nelle Conclusioni viene proposto un diagramma complessivo delle opere di Dante, dal quale emergono, grazie anche a un serrato confronto con la grande critica antica e moderna, gli elementi fondamentali della sua progettualità e della sua poetica.
Il discorso politico ultramontano nella stampa italiana. Lessico, retorica e testualità ne «La civilità cattolica» (1850-1861)
Angelo Variano
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 298
Nel presente studio si indaga la formazione del pensiero ultracattolico italiano nell’Ottocento nella rivista più rappresentativa: «La Civiltà Cattolica». Nel dettaglio, la ricerca è incentrata sul discorso polemico di natura politica e su come le teorie cattoliche in materia di diritto e società vengano espresse. Evidenziando le principali caratteristiche lessicali, stilistico-testuali e retoriche, si vuole far luce sul ruolo che il mondo ultramontano italiano, e in modo particolare quello gesuita della rivista romana, ha svolto alla vigilia dell’unificazione nazionale. In particolar modo, la messa a fuoco del lavoro è inquadrata sulla figura del nemico politico e su come esso venga linguisticamente delegittimato. La metodologia utilizzata, frutto di una commistione tra la nuova retorica e la moderna analisi critica del discorso, permette di delineare con maggior nitore il rapporto tra la lingua italiana e la società in un preciso arco temporale che va dal 1850, anno della fondazione della rivista gesuita e il 1861, anno dell’unificazione nazionale e dunque del “saccheggio” e della conquista delle terre appartenute allo Stato Pontificio. Si rivive in queste pagine l’epoca appassionata e letteralmente infuocata del periodo risorgimentale: una stagione che, con le sue differenti correnti e i suoi differenti linguaggi politici, ha dato avvio a fenomeni sociali ancora in atto.
«Nel gesso detritico del canone». La canzone italiana tra Rinascimento e Barocco
Sara Moccia
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 186
Il culto cinquecentesco di Petrarca come modello di vita, di lingua e di stile, vede nel sonetto il suo oggetto più rappresentativo ma nella canzone il suo emblema più sontuoso. Nonostante ciò non tutta la produzione lirica di questo periodo si consuma allo specchio o all’ombra di Petrarca, anche per chi compone a partire dallo scheletro rimico di una canzone dei Fragmenta. Infatti, la sola aderenza formale all’originale non è sufficiente nemmeno a ricostruire il tessuto imitativo di un testo tardo rinascimentale. Il volume indaga gli sviluppi della forma più nobile della nostra tradizione nel pieno del fenomeno letterario storicizzato sotto il nome di petrarchismo, nella fase di transizione manierista, quindi prima della sortita barocca, ma soprattutto prima del suo graduale declino seicentesco. A partire dal Repertorio Digitale della Canzone Italiana, sito che raccoglie informazioni di natura metrica, stilistica e filologica su un corpus di oltre 840 testi, lo studio presenta delle analisi ad ampio raggio, descrivendo e definendo alcuni elementi che contraddistinguono il genere in questo arco temporale.
L'eredità latina nel lessico italiano
Maurizio Trifone
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 548
Il libro offre un quadro d’insieme dei rapporti che legano il lessico dell’italiano a quello del latino, mettendo in luce la peculiarità dell’italiano nel panorama delle lingue romanze. La vicinanza del toscano al latino ha favorito il massiccio inserimento di parole dotte, determinando una latinizzazione del lessico italiano in misura superiore a ogni altra lingua romanza. Nel processo di formazione dell’italiano la corrente dotta ha giocato un ruolo non meno importante di quello svolto dalla corrente popolare. I latinismi sono stati di fondamentale importanza nella costituzione del lessico intellettuale e scientifico, ma pervadono profondamente anche il vocabolario di base. La lingua dell’antica Roma ha impresso il proprio marchio sulle lingue europee anche perché è stata il tramite per l’immissione di un numero cospicuo di parole greche nelle lingue romanze e non romanze. Il volume analizza l’apporto del latino all’italiano attraverso l’angolo visuale delle parole, di cui si ricostruiscono le vicende storiche in un ideale viaggio tra passato e presente.
Capitoli di storia della critica letteraria dell'Ottocento e del Novecento
Sandro Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 171
Il libro affronta in successione cronologica alcuni temi e autori fondamentale nella critica letteraria dell’Ottocento e del Novecento: il Foscolo autointerprete della Notizia bibliografica; la definizione del realismo dantesco nell’arco cronologico da De Sanctis ad Auerbach; l’opera di Angelo Conti, da anni debitamente rivalutata nell’ambito della cultura estetica a cavallo dei due secoli; la fortuna di Carducci nell’età giolittiana; Giovanni Boine e il suo modello di critica militante; il De Robertis lettore di Carducci e di Foscolo; il giovane ‘normalista’ Capitini e il suo incontro con Dante e Leopardi; Walter Binni e le idee costitutive del suo esercizio interpretativo.
Critica come dialogo. Letteratura e interpretazione
Clara Leri
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 204
Leggere e interpretare i testi letterari in forma di dialogo: un libro che riprende quasi quarant'anni di riflessioni, note critiche, rassegne, discussioni, e le approfondisce in un quadro più ampio e rinnovato. Da Bachtin a Todorov, da Raimondi a Küng e Jens, il principio dialogico ispira una teoria della critica letteraria, in cui il riconoscimento dell'alterità testuale fonda il rapporto attivo tra il lettore e l'opera, nel rispetto pieno dell'etica del comunicare. Di qui il profilo bifronte del volume che intende mostrare nel dialogismo una prospettiva metodologica ed esemplificarla nell'incontro con la parola scritta d'autore. Il dialogo tra critica e opera letteraria è autorizzato, nella lunga durata, dall'ermeneutica biblica, alla quale il volume si accosta nei capitoli sulla ri-scrittura dell'archetipo sacro, sulla teologia, sulla mistica, guardando agli approcci testuali di Pozzi e De Certeau, di Bremond e De Luca, di Maria Luisa Doglio, allieva di Getto anche nello "scrivere di sacro".