Castelvecchi: Obiezioni
Rendiamoci conto. Senza difesa non c’è più l'Europa
Michele Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 108
L’Europa, sola e impreparata davanti al cambio di direzione degli Stati Uniti e all’aggressività di Putin, sta imparando un’amara lezione: mai dare per scontate pace e democrazia. E ora, nel nuovo scenario, è chiamata a occuparsi della propria sicurezza, colmando, almeno in parte, anni di ritardi. Intanto l’opinione pubblica italiana - sempre più sganciata da quelle degli altri Paesi - fatica a comprendere la portata dei cambiamenti in corso. “Rendiamoci conto” è un appello ragionato a guardare la realtà per riconoscere i pericoli che ci minacciano, accettando un doloroso dato di fatto: il mondo come lo conoscevamo non esiste più. In quello nuovo si profila un sistema di rischi che possono essere affrontati solo concependo in modo interconnesso difesa e integrazione europea, risorse economiche e tenuta della democrazia. Il destino dell’Europa e quello dei suoi sistemi politici e sociali – welfare compreso – sono indissolubilmente legati e ora, nel pieno di una rivoluzione geopolitica che cambia i parametri di riferimento, la difesa comune è il banco di prova più urgente con cui misurarsi. Su di essa ci giochiamo tutto: è l’ultima chiamata per il processo di unificazione europea. Ma appunto: ce ne rendiamo conto? Prefazione di Arancha González.
Il ragazzo che non doveva morire. L’omicidio Ramelli e cinquant’anni di ferite
Federica Venni
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 128
Milano, 13 marzo 1975. Uno studente diciottenne, militante dell’organizzazione giovanile dell’MSI, viene aggredito sotto casa da un gruppo di giovani di Avanguardia Operaia: morirà quarantasette giorni dopo. A cinquant’anni di distanza, il brutale assassinio di Sergio Ramelli è uno dei simboli degli Anni di Piombo, e ancora divide. Una frattura che si alimenta nei dibattiti politici, sui giornali, nei cortei: anzi, oggi il vecchio schema dei “rossi contro i neri”, dei morti “più morti degli altri”, torna a riproporsi con forza, e ogni ricorrenza è un pretesto per risalire sulle barricate. Con gli articoli del tempo, gli atti del processo e le testimonianze inedite dei protagonisti di allora, Federica Venni ricostruisce un’intera stagione della storia d’Italia, già così remota eppure mai superata: ricordarsene significa non dare per scontata la fine della violenza politica e fare in modo che non si ripeta. Allora Sergio Ramelli potrà smettere di essere un’icona fascista e tornare un ragazzo come tanti nella Milano degli anni Settanta; e la sua vicenda sarà testimonianza che di fronte al Male non c’è ideologia che tenga, ma semmai lo spazio per decidere secondo coscienza. Con una nota di Giuseppe Sala.